tremalzo classico
La domenica di Pasqua sono salito sul Tremalzo in solitaria e la domenica sucessiva, 1°maggio, ho replicato in classic mode con un grandissimo valore aggiunto: la compagnia di 2
AMICI,
Trapper e
New Rider.
Il Tremalzo, si sa, è un must della MTB, una Mecca delle
ruote grasse, prima o poi un biker ci deve andare e New Rider per la sua prima ha colto l'ascesa classica, più panoramica, più lunga e più "variegata".
Tutti su per la ponale appassionatamente con i tedeschi, tanti, tantissimi tedeschi, quasi tutti quelli incontrati.
Rabocco borracce alla fontanella di Pregasina e dopo qualche rampa da cardiotest eccoci al passo Rocchetta.
Di colpo la fatica fin lì accumolata scompare sotto l'effetto di una droga somministrataci attraverso il bulbo oculare!
Passata bocca dei Fortini ho avuto un dèja vu... a Pasqua sono salito da Ledro e da quel punto in poi...
Al passo Nota all'omonimo rifugio gestito dall'ANA è d'obbligo un breve ristoro (consiglio di non dare confidenza al gestore altrimenti non si riparte più da quanto è affabile, simpatico ed estroverso).
Si riparte per l'ultima decina di km fatta da tanti tornantini in strada bianca
e quì lo stupefacente somministratomi per via oculare non ha più effetto!
Per tirare avanti mi servirebbe la giovine età di NR
o la forma invidiabile di Trapper (un vero trattore, eccelle in tutte le situazionii di percorso).
Risolvo dopandomi del pensiero del paninazzo al salame che ho nello
zaino, giusto premio per l'arrivo in vetta! Vado avanti con caparbietà tenendo a vista New Rider nonostante una muta di cani razza "cramp" mi mordono i polpacci.
Arrivati in cima panino spolverato in men che si dica, cafettino al rifugio e via per il 456, prima che i due temporali formatosi in un lampo (anche più di uno
) si congiungano creando chissà quali catastrofi naturali.
Alla bocca Casèt ciò che era scritto è avvenuto e sotto una fitta grandinata
ci riparammo sotto una tettoia di una provvidenziale baita.
New ha pure trovato un arcaico wc a fondo perduto sospeso su un baratro.
Finalmente il cielo si è riaperto
creando una tonalità di verde che avrebbe fatto venire le palpitazioni pure ad un maestro del colore come Van Gogh.
La discesa si è rilevata alquanto piacevole e le innumerevoli radici rese viscide dalla pioggia hanno valorizzato le doti discesistiche dei miei due GRANDI compagni d'avventura.
Si intravede il lago di Ledro
e poco dopo passerella lungo il lago
ed in un batter d'occhio eccoci di nuovo sulla ponale che, complice la tarda ora, sgombra da altri ciclisti la si è potuta affrontare in sicurezza ad alta velocità.
Non poteva mancare, per concludere una così emozionante avventura in bellezza, una visitina agli stands del Bike Festival...
...già! era proprio tardi!
Tornando verso casa, in autostrada, ho pensato: "ma quanto è stato bello oggi!?, che c'è di più bello di salire sulle vette in bici e godere di una strameritata bella discesa dopo una gran fatica!?,
che c'è di più bello!?, beh! Myriam! quella santa e meravigliosa donna che mi aspetta a casa"
le altre foto:
https://picasaweb.google.com/116476277364433505761/TremalzoConFrontazza#