Rileggendoli mi rendo conto che il filo conduttore dei miei report è la sveglia allalba. Già, perché anche questultimo inizia con il fatidico beep beep beep alle 5,15
.. vado fino a casa del fratellone (BebeMTBiker) e alle 6,20 siamo già in autostrada direzione Belluno.
Le previsioni meteo per oggi (04/06/2011) non sono molto confortanti, e quando siamo a Conegliano la voglia di proseguire del fratello comincia a vacillare, mi propone di uscire a Vittorio Veneto e fare un giro in zona, io obbietto
.. non mi sono alzato alle 5 per fermarmi sulle Prealpi e quindi tira dritto alla meta e poi vedremo Alle 8,00 siamo a Dogana Vecchia il cielo è nuvoloso ma non piove e quindi si parte.
Litinerario inizia con alcuni chilometri di riscaldamento in valle e dopo una breve salita, al km 6,5 siamo al Lago Pianozes
Ripartiti dopo lautoscatto di rito, la strada si inerpica con decisione, fortunatamente (ma ne avremmo fatto volentieri a meno) il fondo è stato asfaltato (
ormai tutti vogliono arrivare in rifugio col SUV) e dopo altri 2,5 chilometri a quota 1480 prendiamo a destra dentro al bosco.
Il sentiero è un piacevole saliscendi che ci permette di rifiatare e dopo altri 2 chilometri giungiamo ad una baita con una fontana
La strada prosegue ancora dentro al bosco fino a quando, dopo 13 km circa dalla partenza intersechiamo la Statale che sale al Passo Giau, la attraversiamo per prendere subito a destra in direzione di una baita immersa tra i prati. Linconfondibile profilo delle 5 torri si staglia nel cielo minaccioso ma noi continuiamo a salire.
Il sentiero è appena visibile tra lerba bagnata e sale a stretti tornanti che sfilano via uno dopo laltro.
Dopo 1,5 km sbuchiamo nuovamente su asfalto
. è la strada che sale al Falzarego. La seguiamo per qualche centinaio di metri, fino a quando prendiamo nuovamente a destra nel bosco, la strada sale a strappi abbastanza impegnativi, fino a quando troviamo una sgradita sorpresa
.. il sentiero che dovremmo seguire non cè più, per dei lavori di posa tubature è stato trasformato in una trincea e ci costringe ad arrampicarci nel bosco con la bici in spalla.
Finalmente usciamo dalla zona dei lavori e una radura ci permette di rifiatare e pulire un po le
scarpe piene di fango. Una volta ripresa la marcia raggiungiamo in breve quota 1800 mt che è la quota massima del giro odierno dopo 16,2 km dalla partenza.
Facciamo altri 2 km in discesa attraversando alcune piste da sci e siamo al ristorante Pietofana da dove parte il sentiero 410 proprio sotto le pareti delle Tofane. Malgrado la giornata non sia delle migliori il panorama che si gode da quassù è impagabile.
Ad un bivio il sentiero cambia numero e diventa 409 e continua a salire
Ma non cambia lo spettacolo della natura
. davanti a noi laustera muraglia del Col Rosà prorompe maestosa.
Finalmente dopo 24,5 km dalla partenza arriviamo al passo
Inizia la discesa sui sentieri 408 e 401, in alcuni punti è abbastanza ripida e il fondo è molto smosso ma riusciamo a fare una sosta per scattare qualche altra foto di questo angolo meraviglioso di Dolomiti
..
alla fine senza particolari problemi arriviamo al Ponte Cadorìs, sotto di noi il Rio Travenanzes si incanala fragorosamente tra i sassi
ancora un po di discesa e arriviamo al bivio per le Cascate di Fanes e una digressione è obbligatoria
proseguiamo prima in rapida discesa e poi in salita fino al Pian de Lòa, da qui in breve siamo a S. Umberto. Noi proseguiamo in salita nel bosco, attraversiamo la statale che porta a Dobbiaco, facciamo una capatina ai ruderi del Castello di Podestagno e torniamo verso il Ponte Felizon per intercettare la ciclabile (ex strada del trenino) che comodamente rientra a Cortina.
Prima di rientrare alla macchina ci concediamo una variante verso Zuel dove nel 1956 si svolsero i salti olimpici.
e da dove si gode uno splendido panorama sulla conca Ampezzana
poi con un bellissimo single track a mezza costa ci riportiamo alla ciclabile percorsa allandata e dopo pochi chilometri siamo al punto di partenza.
Una giornata faticosa, (50 km e 1400 D+) ma molto appagante per lo scenario dove si sviluppa litinerario, inoltre non abbiamo preso una goccia di pioggia malgrado le previsioni infauste.
Per coloro che volessero fare il giro la traccia è
qui
al prossimo report o-o