Cima dei COLESEI - All Mountain
Dopo tre uscite consecutive sugli altopiani Veneto/Trentini la voglia di tornare sulle nostre amate montagne DOLO-MITICHE era tanta, così dando un'occhiata al nostro programmino 2012 la scelta cade subito sul Colesei, ci studiamo un paio di tracce della zona, e decidiamo di provare un sentiero mai esplorato in MTB (almeno così ci risulta), il 15a, che collega la Cima dei Colesei ai Prati di Croda Rossa. Gli altri sono all'oscuro della nostra malsana idea, e per il momento ce la teniamo li nel cassetto, pronti a proporla al momento opportuno.
Pronti ... via! Alle 8.45 siamo pronti e 5 minuti dopo abbiamo già un piccolo problema, un guado. Bagnarsi i piedi appena partiti non sarebbe il massimo, così qualcuno tenta l'attraversamento in bici con mezza pedalata per non affondare nell'acqua
altri saltellano di pietra in pietra
La giornata è molto nuvolosa
La salita asfaltata che ci porta al bivio per la Cima Colesei, in prossimità del Rif. Lunelli è già abbastanza impegnativa
ma è niente rispetto al tratto sterrato successivo, con pendenze al 21%, che costringe i fratelli ad arrancare nelle retrovie
per fortuna il panorama si apre sempre di più, anche se le nubi rimangono minacciose, e il Popera gioca a nascondino
Tiziana, nonostante le dure rampe, non mette mai il piede a terra e continua con la sua MVS (Minima Velocità di Sostentamento= 2/3 km/h) a salire... salire... salire e ride anche! mah? come fa?
quando la strada dà un po' di tregua si arriva allo scollinamento
un breve falsopiano ci porta alla forcella
è arrivato il momento di aprire il cassetto: possiamo scendere per questo sentiero fino al Passo e poi risalire ai Prati di Croda Rossa,
oppure salire un altro po' e prendere un sentiero che
dovrebbe rimanere abbastanza in quota e arrivare allo stesso punto.
Tutti decidono per l'esplorazione. Così riprendiamo a salire
quando la strada finisce si presenta il dilemma: torniamo indietro o andiamo avanti? Il sentiero dov'è? Cosa? Quello? nooooooo
Matteo va in avanscoperta per vedere se il sentiero migliora dietro l'angolo e i fratelli attendono notizie. Come butta?
Matteo riferisce che non migliora molto, ma si decide comunque di andare avanti, INDIETRO NON SI TORNA, così Silvio stoicamente porta giù la bici di Matteo per non farlo risalire
ed iniziano 5 km lunghissimi con pochi tratti ciclabili e molte "spallate" ma comunque affascinanti
Il sottoscritto sfoggia il suo FAMOSISSIMO "nose press" per superare tornantini stretti e consecutivi
siamo proprio sotto le nude rocce
il tratto sul ghiaione è quello più ciclabile
poi di nuovo VIA CRUCIS
all'entrata nel bosco ci giriamo e vediamo tutto il sentiero appena fatto, da qui sembra bellissimo ma non è stato tutto così
anche il sentiero nel bosco alterna tratti ciclabili a tratti impossibili
cosa può mancare ad un sentiero così? ah già, un po' di neve
Finalmente dopo due ore una visione paradisiaca, siamo ai Prati di Croda Rossa
Dopo aver ammirato la Valle di Sesto dal Teatro Montano
scendiamo verso la Val Fiscalina su uno splendido single trak
giunti in Val Fiscalina prendiamo il sentiero 1a (bagni di Moso), una vera e propria passeggiata tra Larici e prati in fiore
Arrivati a Moso scattiamo la foto di rito
e considerata l'ora e la fatica accumulata in quei 5 km decidiamo di rientrare su asfalto fino al Passo Monte Croce Comelico e poi prendere l'ultima bellissima e velocissima discesa sterrata fino a Padola, così salutiamo per oggi le montagne più belle del mondo
Ringrazio tutti (Silvio, Tiziana, Roberto, Matteo e mio fratello) per aver trascorso una bellissima giornata insieme su dei posti meravigliosi e per non aver brontolato, come me, su quel sentiero traditore.
Alla prossima.