COME UN LUPO SOLITARIO IN UN GIORNO DI MEZZA ESTATE
Durante i primi mesi estivi sono riuscito a fare parecchi bei giri, e li faccio sempre in compagnia di mio fratello col quale pianifico e organizzo le uscite. Molte volte le uscite sono state anche il tramite per conoscere parecchi bikers di questo forum
, e sono state giornate memorabili, ma in occasione delle mie ferie estive dovrò arrangiarmi da solo.
Sfogliando uno dei numerosi libri di itinerari che riempiono la mia libreria trovo un percorso interessante
compro la carta Tabacco della zona, la scansiono, la georeferenzio e disegno il percorso
... è tutto pronto, adesso basta solo andare in ferie :taxi-dri:.
Il 17 agosto, finalmente, si passa della teoria alla pratica
. dopo una giusta colazione a base di zuccheri e carboidrati si parte
.
Dalla frazione di Colle, circa 400 metri sopra il paesino di S. Pietro scendo a valle utilizzando splendidi sentieri, e una volta raggiunto lasfalto mi lascio andare in discesa per qualche chilometro fino a raggiungere il punto in cui inizio a salire.
Percorro parecchi chilometri in totale solitudine, in un silenzio irreale. Finalmente uno scorcio tra gli alberi mi permette di fare una foto della valle alle prime luci del giorno, la giornata è fantastica e non vedo lora di girare il versante e salire di quota per ammirare il panorama.
Ad un albergo finalmente trovo un po di movimento, alcuni turisti stanno preparando la macchina per lescursione della giornata
.. io proseguo per la mia strada e dopo una ventina di chilometri nel bosco arrivo ad un pianoro da dove mi prendo un aperitivo del panorama che mi aspetta poco più in alto
Lo Sciliar a lAlpe di Siusi.
Arrivo ad una sella e da qui parte un sentiero, o meglio, un calvario lastricato lungo 1 kilometro per circa 200 metri di dislivello.
Procedo molto lentamente e mi fermo spesso per rifiatare
e dei pedoni che scendono sono loccasione buona per una sosta in più. Una ragazzina mi vede paonazzo con la bici in spalla e candidamente mi chiede perché sono su quel sentiero e perché invece di pedalare tengo la bici in spalla.
A fatica riesco a trattenermi da qualche improperio
. col fiatone invece rispondo vuoi provarci tu?
Alla fine dopo 30 arrivo alla sommità e mi concedo il tempo di un autoscatto
Da adesso la fatica dovrebbe essere finita
.. approfitto della cortesia di un signore per farmi fare una foto durante la discesa
e finalmente arrivo a Malga Brogles
Il tempo per un panino e riparto per la via del rientro. Il sentiero 35 delle Odle (Adolf Munkel weg) è interdetto alle bici, ma decido di rischiare. Tutto fila liscio e dopo unaltra risalita a spalla di 20 arrivo al Rif. Odle. Il tempo di un paio di scatti artistici
e riparto alla volta della Malga Dussler per il sentiero 36. Bello tosto per le mie scarse capacità discesistiche, ma con calma riesco a farlo quasi tutto in sella
Purtroppo non ho le capacità di autoscatto di [MENTION=1523]nonnocarb[/MENTION] e non posso documentare le mie misere prodezze.
Arrivo alla malga
e continuo a scendere per il 36, un sentiero che è un mare di radici intricate
.. quando le difficoltà terminano sono quasi a Malga Zannes. Un veloce sterratore mi riporta a S. Maddalena e lasfalto a S. Pietro.
Sono quasi arrivato, ma non ho proprio voglia di fare altri 4 km per 400 D+ di asfalto sotto il sole delle 15,30, così provo a fare una telefonata di salvataggio
. Purtroppo il telefono non prende e così devo sciropparmi anche lultima fatica.
Arrivo esausto al punto di partenza
ma per fortuna una birra fredda e un panorama da favola mi fanno comunque sorridere per aver concluso questa avventura da lupo solitario.
per chi ha l'occasione di andare in questa splendida valle
qui è scaricabile la traccia o-o