Dopo aver saltato 1 weekend dai Lagorai, per una bella traversata del Carega in compagnia dei 10 soliti amici
io e Alberto ( [MENTION=22620]albert1978[/MENTION] ) fremiamo per andare a fare una nuova esplorazione in questa
catena montuosa a noi molto vicina. Come mi aveva già giustamente proposto Alberto visto che li vogliamo esplorare tutti proseguiamo l'esplorazione da dove abbiamo lasciato l'ultima volta, ci mettiamo dunque ognuno per conto suo a tracciare dei giri, la mia proposta parte da minimo 3000 metri di dislivello, la mando ad Alberto che mi fa sei sempre il solito esagerato, no no qui bisogna tagliare almeno un po', poi mi fa vedere la sua molto inferiore alla mia 2700 metri di D+
. Decidiamo per la sua, primo perchè anch'io mi fido più di Lui che mi me stesso quando c'è da tracciare su carta e poi perchè è l'altro versante rispetto alla ultima uscita e percorre tutta la "Valle dei piccoli Frutti" conosciuta come Valle dei Mocheni.
Definito il giro avverto della nostra scelta [MENTION=89628]PierVI[/MENTION] che ovviamente viene con noi, visto che è libero da impegni, e quando c'è explo in montagna accetta quasi tutto. Mi dico però che devo far gamba e lavorando a più non posso riesco a strappare permessino lavorativo per la giornata di Giovedì e uscire con l'immancabile compagnia di uscite [MENTION=126511]Crudelia[/MENTION] per un 2000metri di D+ sul Grappa.
E giungiamo a Sabato, Pier mi passa a prendere ci troviamo a Bassano con Alberto e via verso Levico Terme da dove partiamo lambendo tutto il lungo lago via ciclabile
per poi iniziare la ciclabile della Val dei Mocheni che segue tutto il percorso del Fersina, dove subito dobbiamo acquistare dei panini per poter terminare il nostro giro (visto che non sono presenti molti rifugi aperti). Ci fermiamo dunque in Località Canezza di Pergine dove con nostro estremo stupore vediamo delle indicazioni per il Museo del Paracarro, Alberto non sta più nella pelle dalla curiosità ed andiamo a vederlo. Brevemente si tratta di un parco dove vengono raccolti i paracarri delle strade montane con tanto di targhetta di spiegazione e associati a dei Ciclisti famosi qui trovate molte altre indicazioni
http://www.insolitimusei.com/musei/museo-del-paracarro/ di questo insolito e divertente Museo.
Proseguiamo il nostro percorso lungo questa bella ciclabile che ci porterà fino a Palù del Fersina sempre con piccole pendenze, ma la Val dei Mocheni in Italia è famosa perchè, assieme alla parallela Val di Cembra, copre quasi l'intera produzione dei piccoli frutti italiani e noi da buoni tester dobbiamo assaggiare
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Ribes
e dove anche i parchi giochi dei bimbi sono a tema
ma dobbiamo andare il giro è lungo anche se staccarci da quelle more è stata dura.
Alberto ci dice che la decisione di fare tutta la valle via ciclabile, parzialmente asfaltata, è dovuta al fatto che, come dice sempre Lui, "..va su dolce" ..... si Alberto dolce ma anche un po' salato parafrasando una canzone
una ciclabile con queste rampe finali non l'avevo ancora vista, ma come dice il sommo poeta "...non ti curar di loro ma guarda e passa"
A Palù del Fersina, paese dove si parla ancora l'antica lingua Mochena, termina la ciclabile e dopo un sali e scendi asfaltato imbocchiamo la sterrata che ci porterà al passo Palu a quota 2070 quasi sempre in mezzo ad un bellissimo bosco
che ci lascia intravedere la valle appena fatta
Come abbiamo già potuto testare nelle uscite precedenti sui Lagorai le sterrate e sentieri per quanto duri possano essere si lasciano sempre pedalare a causa del particolare fondo di origine porfirica (in maggioranza),
fa eccezione la zona centrale dei Lagorai e Cima d'Asta (di origine granitica)
Visto che ogni tanto una pausetta bisogna anche farla mi diletto nel Bikers Watching
e salgo su una torretta per alcune foto dove possiamo anche ammirare questi bei monti scuri e verdeggianti
Ma ormai siamo al passo Palù a quota 2070 e ci siamo arrivati sempre in sella (cosa non prevista fino a quella quota)
veloce spallata fino al passo dei Garofani
Qui pausa vestizione e Pier chiede ad Alberto la destinazione ..... dietro a quell'ultima cima con 2/3 risalite in mezzo
e poi finalmente la nostra prima discesa della giornata
fino al caratteristico e bel rif. SetteSelle dove ci rendiamo un'altra pausa dissetante e crostatina fatta in casa di.... Mirtilli ovviamente
scendiamo ancora fino alle Miniere (aperte solo per i Turisti) di Grua va Hardömbl
ma prima della risalita ci manca il test dei Lamponi
promossi a pieni voti
La risalita è in parte pedalata
e spallata fino al Lago di Erdemolo, posto molto affascinante circondato dalle creste e dove è presente l'omonimo rifugio, chiuso però da quasi 2 anni.
Pausa panino ma alla fine ci vuole la frutta e visto che siamo nell'ambiente giusto via alla raccolta dei Mirtilli
breve strappetto e via giù per un altro bellissimo single track, mai particolarmente tecnico
al termine di questo tratto nella risalita successiva smarriamo il sentiero per un breve tratto e risaliamo spallando in mezzo ai mughi e mirtilli fino a ritrovarlo.
Siamo già a pomeriggio inoltrato e ci manca ancora un ultima risalita di circa 300 metri di D+ e a questo punto ad un bivio non bene segnato ne su carta ne su mappa nel GPS prendiamo in salita su ghiaione porfirico fino ad una piccola forcelletta
dove capiamo (altri 150 metri di D+ fatti ) che è comunque meglio ritornare verso i nostri passi o non arriveremo mai ad iniziare la vera discesa con la luce.
Ultima spinta spallata lasciando spazio ai locals
ed arriviamo finalmente al tanto inizio del Sentiero 1a GM proprio sotto a Forcella Fravort
dove inizia il fantastico single trail (tutta sta fatica per fare questo bellissimo pezzo ma ne è valsa la pena). Il sole sta calando e bisogna sbrigarsi dobbiamo scendere da qui fino a quota 450 (con breve strappetto per raggiungere un sentiero che scende dalla Panarotta), ma non è certo per il sole che non faccio più foto, talmente bello è per me e per i miei compagni il percorrere a buona velocità questo trail, con ottimo grip, tenendo sempre presente che comunque è esposto ...si ecco Lone tienilo a mente visto che all'inizio, per distrazione, mi cappotto giù nei roccioni di porfido che mi fermano.
Questo trail non scende molto e risaliamo velocemente alla Panarotta da dove parte un altro bellissimo sentiero dentro il bosco verso vetriolo terme qui gli alberi non sono vicinissimi e lasciano penetrare ancora qualche filo di luce. A vetriolo Terme, siamo ancora a quota 1500 decidiamo di provare ugualmente il sentiero che Albert pensava di fare fino giù a Levico ma il bosco è molto fitto e veramente non si vede nulla. Per chi ama il flow su bosco con superficie di aghi di pino questo sentiero deve essere una libidine ma noi al primo incrocio con la sterrata dobbiamo abbandonarlo o rischiavamo di abbattere qualche albero senza fari
è molto saggiamente decidiamo di proseguire a malincuore su asfalto fino a levico.
Raramente mi è capitato di fare una così stupenda giornata esplorativa, io e penso anche i miei 2 compagni d'uscita, ci siamo affaticati e divertiti moltissimo GRAZIE ALBERTO e PIER
P.S.
Se la preparazione al giro è iniziata con Crudelia e un giro di quasi 2000 metri il defatigante del giorno dopo non poteva essere diverso e dunque io e Crudelia via verso Pasubio Papa-Lancia e Sentiero dei Foxi in compagnia dal papa in poi dei BdB [MENTION=38455]lisabike[/MENTION] [MENTION=12797]cascio[/MENTION] [MENTION=11308]dario88[/MENTION] [MENTION=8927]Wrangler66[/MENTION] grazie a Voi tutti
P.S. 2
ALBERTO per fortuna che ero io che esageravo con le tracce D+ fatti 3150
ma mi son tanto divertito
Album mio
[album]34074[/album]
Album di Albert1978
[album]34153[/album]