telai italiani

Mitzkal

Biker augustus
L'unica cosa che ci manca è... il ritorno al passato!
Sospensioni tipo Paioli, Mupo ecc ecc... Componentistica, vedi alla voce Campagnolo, per esempio, o aziende come Bianchi che investirono con un telaio ad Y in titanio fatto esclusivamente per la Coppa del Mondo.
Abbiamo una miriade di artigiani ed aziende di livello mondiale, in tutti i settori legati al ciclo.
Ancillotti ed MDE per adesso sono il meglio del Fatto In Italia, Mangusta pian piano sta aumentando la qualità dei prodotti ed apprezzo che sia il marchio di Torino che quello di Parma stiano seguendo la strada tracciata dai Toscanacci: evoluzione a piccoli passi, niente stravolgimenti; gli altri inseguono.
Quel che manca un po' è la voglia di sperimentare materiale che potrebbe fare davvero la differenza, come per esempio la trasmissione, cosa che in Germania fanno da tempo (anche se la a parte Nicolai sono molto conservatori con geometrie e design).
C'era anche H3O che faceva qualcosetta, ricordo di aver visto diversi prototipi alle UISP, tra cui un telaio con diagonale sostituito con una barra a T.
 

roxy kid

Biker urlandum
14/1/10
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Tortona
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Paioli e mupo li avevo contattato lo scorso anno quando volevo far modificare le mie forcelle, ma di bici non ne vogliono più sentir parlare, purtroppo l'alluminio non è simpatico a nessuno...
 

solid gas

Biker ciceronis
13/7/05
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Montegrappa
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Pedroni produce ancora??? mi ricordo della Etlica e della Furiosa... ma sono passati anni...
XC
I Pedroni li conosco perche ci vediam alle gare. Corrono con le loro bici e hanno la enduro Lupo in stand-by ma è possibile acquistarla comunque. bici molto interessante e solida e pure leggera.

Poi per la serie che non mi faccio mai i cassi miei, ha anticipato che per il prox anno si rimette tutto in moto con prodotti nuovi, mica 3000 ma almeno quelli di punta.
 

Jack Bisi

Redazione
17/2/03
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Genova
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purtroppo per piccole realtà andare a sperimentare materiali e soluzioni tecniche troppo innovative (es cercare di creare nuovi cambi ecc) risulta troppo esoso.

del resto la parte di R&D è una delle più dispendiose tra le voci di chi la pratica (ci sono anche aziende che prendono telai progettati da altri e fatti in taiwan... vedi quelle bici uguali marchiate con nomi diversi)
 

maxmaestro

Biker novus
9/6/12
12
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TREVISO
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Io sono convinto che la base di una buona bici sia il baricentro. Da non confondere con l'altezza da terra, oppure come dice qualcuno ".. dove si mette i piedi...". per definizione baricentro è il centro di massa. Quindi altezza da terra, lunghezza del carro e interasse non c'entrano niente !!! Certo questo staticamente e senza pilota a bordo. La cosa cambia se consideri la dinamicità del sistema bici, salti, scatti, curve, velocità e stabilità fanno si che entrino in ballo tutte le altre variabili tipo angolo di sterzo lunghezza del carro, e lunghezza dell'interasse. Certo, e lo dico con cognizione di causa, se vogliamo fare un'esempio, nel 2002 Onion aveva a "catalogo" una bici da dh ribattezzata "mille tubi" che aveva una lunghezza del carro da 410 mm e sospensione diretta ( se non ricordo male 2,4 a 1 ) con la possibilità di allungare il carro di 1 cm, tutto questo non aveva il benché minimo vantaggio se non quello di pedalare e rilanciare la velocità che non potevi gestire dato il baricentro eccessivamente sbilanciato da un ammortizzatore da 1,3 kg posto subito sotto il tubo orizzontale. Certo non è facile costruire una bici che piace a tutti e che funziona perfettamente e quindi tanto di cappello a chi lo fa di mestiere e mette cuore e passione in questo sport! Ribadisco ANCILLOTTI ANCILLOTTII ANCILLOTTI
 
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matte69

Biker novus
12/2/12
15
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Prov.Torino
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Io sono convinto che la base di una buona bici sia il baricentro. Da non confondere con l'altezza da terra, oppure come dice qualcuno ".. dove si mette i piedi...". per definizione baricentro è il centro di massa. Quindi altezza da terra, lunghezza del carro e interasse non c'entrano niente !!! Certo questo staticamente e senza pilota a bordo. La cosa cambia se consideri la dinamicità del sistema bici, salti, scatti, curve, velocità e stabilità fanno si che entrino in ballo tutte le altre variabili tipo angolo di sterzo lunghezza del carro, e lunghezza dell'interasse. Certo, e lo dico con cognizione di causa, se vogliamo fare un'esempio, nel 2002 Onion aveva a "catalogo" una bici da dh ribattezzata "mille tubi" che aveva una lunghezza del carro da 410 mm e sospensione diretta ( se non ricordo male 2,4 a 1 ) con la possibilità di allungare il carro di 1 cm, tutto questo non aveva il benché minimo vantaggio se non quello di pedalare e rilanciare la velocità che non potevi gestire dato il baricentro eccessivamente sbilanciato da un ammortizzatore da 1,3 kg posto subito sotto il tubo orizzontale. Certo non è facile costruire una bici che piace a tutti e che funziona perfettamente e quindi tanto di cappello a chi lo fa di mestiere e mette cuore e passione in questo sport! Ribadisco ANCILLOTTI ANCILLOTTII ANCILLOTTI

ma l'hai almeno provata una MDE 69?
 

bogard

Biker ultra
14/4/09
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Prato
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Io sono convinto che la base di una buona bici sia il baricentro. Da non confondere con l'altezza da terra, oppure come dice qualcuno ".. dove si mette i piedi...". per definizione baricentro è il centro di massa. Quindi altezza da terra, lunghezza del carro e interasse non c'entrano niente !!! Certo questo staticamente e senza pilota a bordo. La cosa cambia se consideri la dinamicità del sistema bici, salti, scatti, curve, velocità e stabilità fanno si che entrino in ballo tutte le altre variabili tipo angolo di sterzo lunghezza del carro, e lunghezza dell'interasse. Certo, e lo dico con cognizione di causa, se vogliamo fare un'esempio, nel 2002 Onion aveva a "catalogo" una bici da dh ribattezzata "mille tubi" che aveva una lunghezza del carro da 410 mm e sospensione diretta ( se non ricordo male 2,4 a 1 ) con la possibilità di allungare il carro di 1 cm, tutto questo non aveva il benché minimo vantaggio se non quello di pedalare e rilanciare la velocità che non potevi gestire dato il baricentro eccessivamente sbilanciato da un ammortizzatore da 1,3 kg posto subito sotto il tubo orizzontale. Certo non è facile costruire una bici che piace a tutti e che funziona perfettamente e quindi tanto di cappello a chi lo fa di mestiere e mette cuore e passione in questo sport! Ribadisco ANCILLOTTI ANCILLOTTII ANCILLOTTI


Non capisco il tuo accanimento.....in Italia ci sono persone che si sbattono investo o è provano a fare qualcosa ognuno va avanti sulle sue idee ma almeno sviluppano il loro pensiero, ora hai idea di quanto la tecnologia vada avanti? Pensi che le conoscenze che c'erano prima siano uguali a quelle di adesso? La dm la ricordi? Solito sistema dell Ancillotti tra l'altro se non ricordo male ci sono state anche cause legali tra loro, comunque la dm era indietro anni luce da ancilotti ma sfruttavano lo stesso sistema......se avesse continuato lo sviluppo forse ora avrebbe un buon prodotto, comunque se ha te le ancilotti piacciono ok penso si sia capito ma ci sono persone che sudano provano e riprovano e sentirsi gettare fango a dosso solo perché uno pensa che un telaio non sia valido beh mi sembra un po' fuori luogo no???
 

maxmaestro

Biker novus
9/6/12
12
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TREVISO
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No fermi tutti!!!! ma quale accanimento!!!! DM aveva copiato da ancillotti il sistema PULL SHOCK, come anche KASTLE. Probabilmente hanno avuto incidenti di percorsi diversi, oggi non basta avere una bici fatta bene per "sfondare" ci vuole pubblicità e grandi marketing dietro, per non contare su un discreto capitale. Certi marchi si affermano soprattutto perchè a livello mondiale i risultati ottenuti dai loro piloti indirizzano le vendite verso l'uno o verso l'altro senza alcun riferimento tecnico! E mi riallaccio alla mia prima "intromissione" per cui per noi mortali le bici contano e come, per loro si che le bici son tutte uguali perchè le fanno "andare" con la loro preparazione!!!! e questo è indiscutibile!!!! Kona, Orange, Iron Horse son state cavalcate da piloti che hanno fatto loro dei gran regali in termini di vendite che una volta mollati si sono trasformate in quello che in realtà sono ( basta vedere attualmente cosa gira ). Visto che credete che io sia un'Ancillotiano vi dico anche che, secondo me, uno dei difetti a livello di mercato che ha Ancillotti è proprio quello che non ha un pilota fortissimo a livello mondiale per cui espandere la propria produzione in maniera importante! Oggi funziona cosi per la massa, siam tutti pronti e preparatissimi su chi guida quella e ci guida l'altra bici, ma alla fine facciamo solo confusione, siamo annebbiati dai lustrini e dagli specchietti per gli allocchi che i costruttori confezionano!!!! Io son della vecchia scuola e so quello che c'è dietro la progettazione, realizzazione, e collaudo di una bici ( Ex Onion costruttore e collaudatore e fiero di esserlo ) ma sbagliare è umano, quindi ripensare alle proprie convinzioni si può e si deve anche solo in funzione del fatto che il confronto rende migliori, ma perseverare è diabolico perchè chiudersi a riccio nelle proprie idee non porta frutti. ...... e poi scusa, ma la domanda all'inizio ve la siete scordata ? Secondo me si .....!
 
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maxmaestro

Biker novus
9/6/12
12
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TREVISO
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MDE non mi esalta, a livello di impressione, a livello pratico ti dico che non ho mai avuto il piacere di provarla, ed è proprio questo il problema, che nessuno usa più la sua testa per decidere! Prendo spunto dalla tua domanda per creare un'altra discussione: Quando sarebbe diverso il mercato se non ci fossero giornali e riviste ne negozi che distribuiscono marchi ben precisi e invece si potesse teoricamente provare sul campo le bici una ad una? Se si potesse avere 15 bici in un campo gara da provare e acquistare solo dopo essere convinti solo dalle proprie impressioni ! In Italia manca la conoscenza di cosa si sta facendo, siamo presi dalle mode del momento, ( a livello di mercato sto parlando ) e dalla bici del campione del mondo, questo è! Siamo talmente presi dal parlarne che dal praticarne siamo lontani anni luce ( vedi i risultati dei nostri atleti a livello mondiale ). Oggi si fa un gran parlare dei vari trik e soprattutto lo wiip ( non so neanche se si scrive cosi !!! ), chi si vanta di farlo meglio, peggio, alla meno peggio, ma di andare in bicicletta, non se ne parla più!!! Ragazzi di 20 anni che mostrano protezioni all'ultima moda, bici tolte dalla scatola 2 minuti prima caschi da 600 euro .... e poi .... fine!!! Non sanno neanche come montare una gomma su un cerchio o a che pressione mettere le gomme !!!! Ma la discesa ragazzi è un'altra cosa!!!! Mi son fatto le ossa dal 2001 in discesa e non mi vergogno a dire che nei primi anni ho avuto più paura che altro di certi passaggi o di certe situazioni, ma almeno ho vissuto tutto questo sulla mia pelle e mi incazzo quando vedo certe robe dei Bimbetti di adesso !!! Quando ci saremo tolti tutti questi cazzi dalla testa in Italia si comincerà a fare bici senza fronzoli e campioni con due palle cosi !! C'è da dire che tutto il rispetto va a chi nella condizione attuale porta avanti il nome Italiano nel mondo sia esso costruttore che pilota! ( non voglio mancare di rispetto a chi come me magari si faceva, nel mio caso, o si fa, le due di notte per portare aventi un progetto ).
 

ancillotti

Biker tremendus
19/9/03
1.201
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Sambuca Val di Pesa
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No fermi tutti!!!! ma quale accanimento!!!! DM aveva copiato da ancillotti il sistema PULL SHOCK, come anche KASTLE. Probabilmente hanno avuto incidenti di percorsi diversi, oggi non basta avere una bici fatta bene per "sfondare" ci vuole pubblicità e grandi marketing dietro, per non contare su un discreto capitale. Certi marchi si affermano soprattutto perchè a livello mondiale i risultati ottenuti dai loro piloti indirizzano le vendite verso l'uno o verso l'altro senza alcun riferimento tecnico! E mi riallaccio alla mia prima "intromissione" per cui per noi mortali le bici contano e come, per loro si che le bici son tutte uguali perchè le fanno "andare" con la loro preparazione!!!! e questo è indiscutibile!!!! Kona, Orange, Iron Horse son state cavalcate da piloti che hanno fatto loro dei gran regali in termini di vendite che una volta mollati si sono trasformate in quello che in realtà sono ( basta vedere attualmente cosa gira ). Visto che credete che io sia un'Ancillotiano vi dico anche che, secondo me, uno dei difetti a livello di mercato che ha Ancillotti è proprio quello che non ha un pilota fortissimo a livello mondiale per cui espandere la propria produzione in maniera importante! Oggi funziona cosi per la massa, siam tutti pronti e preparatissimi su chi guida quella e ci guida l'altra bici, ma alla fine facciamo solo confusione, siamo annebbiati dai lustrini e dagli specchietti per gli allocchi che i costruttori confezionano!!!! Io son della vecchia scuola e so quello che c'è dietro la progettazione, realizzazione, e collaudo di una bici ( Ex Onion costruttore e collaudatore e fiero di esserlo ) ma sbagliare è umano, quindi ripensare alle proprie convinzioni si può e si deve anche solo in funzione del fatto che il confronto rende migliori, ma perseverare è diabolico perchè chiudersi a riccio nelle proprie idee non porta frutti. ...... e poi scusa, ma la domanda all'inizio ve la siete scordata ? Secondo me si .....!
Condivido in pieno quanto hai detto sull'influenza del punto di collocamento delle masse rispetto al baricentro ,sono state dette delle imprecisioni a proposito(comprensibile non tutti possono essere dentro a certe problematiche),in realtà sono di una grande importanza nella guida e maneggevolezza Del resto si vede anche dal trend generale,ad esempio nessuno o pochi usano ancora mettere l'ammortizzatore in alto o comunque in posizione non consona, questo nell'ambito della punta di diamante tecnica, che è quella della DH,Perfino la disposizione delle tubazioni da sempre è al centro della mia ricerca in tale senso e quando uno si stupisce della maneggevolezza della facilità di inserimento in curva di una Ancillotti bene questa è frutto anche di questa ricerca, che viene naturale con le caratteristiche stesse del sistema PULL SHOCK ,tutto molto centrato e leggero.Riguardo alla DM ,Olimpia non sono copie ma miei progetti quando ancora non realizzavo direttamente i telai ,la carpenteria era fatta dalla DM ,poi venne il progetto e realizzazione per Kaestle allora di Benetton modello David Vasquez.Penso che possa essere un motivo di orgoglio nazionale per il settore che un progetto italiano del 91 sia ancora attuale alla grande nel 2012, la Ancillotti vincitrice del mondiale 93 con la Bonazzi è la attuale Scarab FR Avevo detto nella publicità di quegli anni " il futuro adesso"era vero, avevo azzeccato tutto allora che si parlava di elastomeri di fulcri alti ,di escursioni ridicole, il futuro lo aveva disegnato un "motociclista" come si diceva
A noi non interessa espandere la produzione, sono 20 anni che stiamo magnificamente cosi'e quando abbiamo voluto qualche soddisfazione internazionale ce la siamo levata vedi ad esempio con Brook
Mac Donald,la soddisfazione piu' grande per me e Tomaso, è il volto sorridente di chi torna dopo aver provato il nostro prodotto
Alberto Ancillotti
 
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macio68

Biker cesareus
8/11/05
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TEMPIO PAUSANIA (OT)
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Condivido in pieno quanto hai detto sull'influenza del punto di collocamento delle masse rispetto al baricentro ,sono state dette delle imprecisioni a proposito(comprensibile non tutti possono essere dentro a certe problematiche),in realtà sono di una grande importanza nella guida e maneggevolezza Del resto si vede anche dal trend generale,ad esempio nessuno o pochi usano ancora mettere l'ammortizzatore in alto o comunque in posizione non consona, questo nell'ambito della punta di diamante tecnica, che è quella della DH,Perfino la disposizione delle tubazioni da sempre è al centro della mia ricerca in tale senso e quando uno si stupisce della maneggevolezza della facilità di inserimento in curva di una Ancillotti bene questa è frutto anche di questa ricerca, che viene naturale con le caratteristiche stesse del sistema PULL SHOCK ,tutto molto centrato e leggero.Riguardo alla DM ,Olimpia non sono copie ma miei progetti quando ancora non realizzavo direttamente i telai ,la carpenteria era fatta dalla DM ,poi venne il progetto e realizzazione per Kaestle allora di Benetton modello David Vasquez.Penso che possa essere un motivo di orgoglio nazionale per il settore che un progetto italiano del 91 sia ancora attuale alla grande nel 2012, la Ancillotti vincitrice del mondiale 93 con la Bonazzi è la attuale Scarab FR Avevo detto nella publicità di quegli anni " il futuro adesso"era vero, avevo azzeccato tutto allora che si parlava di elastomeri di fulcri alti ,di escursioni ridicole, il futuro lo aveva disegnato un "motociclista" come si diceva
A noi non interessa espandere la produzione, sono 20 anni che stiamo magnificamente cosi'e quando abbiamo voluto qualche soddisfazione internazionale ce la siamo levata vedi ad esempio con Brook
Mac Donald,la soddisfazione piu' grande per me e Tomaso, è il volto sorridente di chi torna dopo aver provato il nostro prodotto
Alberto Ancillotti

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dr.house

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15/11/09
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vernio
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Mi sembra che dalla domanda iniziale ci siamo discostati parecchio aggiungendo delle variabili che non centrano niente come per esempio parlare di piloti o di marchi mondiali. I piloti non contano perchè farebbero il tempo anche con una graziella, i marchi blasonati fanno bici che, tenedo presente il trend del momento, sono "per tutti". Basta montarci sopra e la bici ti va già bene.
Dire poi che in Italia per fare bici serie bisogna levarci certi fronzoli dalla testa mi sembra sbagliatissimo, perchè i vari Ancillotti, Mde, Mangusta ecc. non stanno seguendo la moda ma stanno seguendo un loro progetto che li porta a realizzare dei telaio per raggiungere il top e no per vendere.
Io personalmente ho provato le Ancillotti ed ho avuto per 2 anni una Mde 69 e vi posso garantire che non sono bici per tutti perchè non hanno limiti; bikers come me e come il 50% di noi ne sfruttano si e no 1/3 del potenziale ed è spesso per questo motivo che la massa io compreso si orienta su altri modelli molto più intuibili molto più semplici nel guidarli.
Comunque secondo me per rispondere alla domanda iniziale i vari artigiani stanno facendo un lavoro egregio anche chi fa un semplice mono pivot (vedi Onion).
 

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