Torino-GTC (Grande Traversata della Collina)

mtbstefano

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Torino
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Ideato dai CAI di Moncalieri, è probabilmente l'itinerario più lungo e completo che si possa compiere nella collina di Torino. Abbastanza impegnativo a riguardo del dislivello, ma soprattutto del chilometraggio, non ha tuttavia eguali per quanto riguarda l'ambiente in cui si svolge e i magnifici panorami che è in grado di regalare.

Località di partenza: Torino (Piazza Modena)

Accesso: Seguire il Corso Casale fino ad incontrare Piazza Modena.

Cartografia: I.G.C 1:50000 17-Torino, Pinerolo e Bassa Val di Susa e IGC 1:50000 20-Il Monferrato da Asti a Casale

Tempo indicativo: 7h

Ciclabilità: 99% andata; 100% ritorno

Descrizione: Imbocchiamo la Strada Comunale di Superga, per la prima delle tantissime scalate che ci aspetteranno. Seguendo sempre la strada principale asfaltata, con alcuni tratti ripidi, arriviamo al Pian Gambino, da cui si gode di una bella vista sulla basilica. Con un ultimo sforzo arriviamo al Colle di Superga (fontana e bar). Senza salire alla basilica, transitiamo in mezzo a due case girando subito dopo a sinistra (Via Moncanino). Questa, in discesa, termina presso i Tetti Coggiola. Lasciandoci guidare dalle indicazioni "Rivodora-GTC", imbocchiamo a sinistra un sentiero, abbastanza tecnico, che termina su una strada asfaltata, da seguire a sinistra. Si continua ancora in discesa su asfalto, fino ad un'indicazione sulla destra (cassetta delle lettere nera). Giriamo dunque a destra, su sterrato veloce, ignorando una deviazione sulla destra che si snoda in mezzo a campi (sbarra), fino a ritrovare l'asfalto e arrivare a Rivodora, di fronte alla chiesa del paese. Continuare a sinistra, e dopo 150 metri svoltare a destra, su strada Tetti Spinello. Dopo una ripida salita sterrata, la strada si addolcisce e ci porta fino al paese di San Martino. Poco prima del paese vero e proprio, si segue un'indicazione sulla destra (sentiero 74). Questo tratto è decisamente il più entusiasmante di tutto il giro: il sentiero 74, divertentissimo e sempre ben segnalato, si mantiene a mezzacosta su una valletta, regalando splendidi scorci. Dopo aver guadato un rio, si segue una sterrata sulla sinistra. In forte salita, si raggiunge la provinciale di Cordova, da seguire a sinistra. Arrivati alla chiesa del paese (fontana), si svolta a destra e ancora subito dopo a destra, su asfaltata che scende ripida (via Tetti Bianco-indicazioni sentiero). Poco prima che finisca, si prende un sentiero sulla sinistra (attenzione ai cani!!!), che attraversa la borgata Tetti Gobetto (anche qui occhio ai cani), e poi confluisce su una strada asfaltata, da seguire in discesa. Ad un bivio girare a sinistra su Strada Val Peirone, un veloce sterrato che in un attimo ci porta alla provinciale di Bardassano. Si svolta a destra, affrontando la salita, piuttosto trafficata, verso Bardassano. Giunti allo scollinamento, detto Sella la Rezza, girare a sinistra, sulla SP 118, abbandonandola poco dopo per svoltare a sinistra su Strada Val Pallera. Seguendo sempre la direzione principale ad una curva a gomito si prosegue a sinistra (cartello Divieto d'accesso). Sempre mantenendo la via principale, si lambisce la Cascina Pallera (tratto non segnalato sulla mappa ma facilmente individuabile-macerie ai bordi della strada prima della cascina), e nei pressi di una sbarra si scende su veloce sterrato fino ad un'asfaltata da seguire sulla destra. All'incrocio con la SP 97 si gira a sinistra e poi a destra per Bussolino Alto (indicazione). L'impegnativa salita asfaltata ci porta ad un bivio, nei pressi di una cappella: noi giriamo a destra, affrontando una ripida salita su asfalto (punte del 20-21% di pendenza). Continuiamo a sinistra (indicazioni per Agriturismo la Corte), su un bello sterrato che alterna tratti in salita a leggere discese. Ignorata sulla sinistra la discesa senza uscita per la Cascina Bergoglio, poco dopo si va a sinistra. Seguendo il nastro d'asfalto si arriva alla strada per Rivalba, noi la seguiamo a sinistra abbandonandola poco dopo per Strada Soliti (indicazioni per Casalborgone). Poco prima che questa termini, si svolta a sinistra su una sterrata, che marca il confine dell'area protetta del Bosco del Vaj. Con alcuni tratti molto ripidi, al limite della ciclabilità, si arriva ad un quadrivio; svoltare a sinistra sul Sentiero Natura, molto ripido all'inizio, al punto da costringere a portare la bici a mano per brevi tratti. Guadagnati 100 metri di dislivello, arriviamo al Bric del Vaj (590 m slm), da cui si gode di un panorama eccezionale. Si scende dall'altra parte seguendo la larghissima traccia, e poi tenendosi sulla sterrata di destra, da cui lontanissima si può scorgere Superga,che diventata asfaltata confluisce su una strada più larga in piano (SP 99). Continuando sulla strada, dopo una breve salita la strada scende veloce. Nei pressi di una curva a sinistra (chiesetta), si abbandona la provinciale andando a sinistra su Strada Giaccona. Qui finiscono le nostre fatiche. Un tratturo sulla destra (sentieri 103-102), molto divertente, ci porta a Strada Cimenasco. Attraversatala, si seguono le indicazioni del 103 abbandonandolo poco dopo in favore del 102. Quando il sentiero si biforca svoltare a destra (ad angolo retto), confluendo poi su una sterrata, che diventa asfaltata e nei pressi di una centrale idroelettrica, si immette sulla SS 590. A questo punto giriamo a sinistra, seguendo la statale per circa 25 km, fino a quando, dopo il paese di San Mauro, non termina; ci teniamo sulla sinistra e arriviamo in Corso Casale prima e in Piazza Modena poi, mettendo fine al nostro giro.

Appunti: Per l'intrinseca complessità e lunghezza del percorso, è necessaria la totale autonomia idrica e cibaria. Gli unici punti di approvvigionamento sono a Superga a Bardassano (acqua e cibo). Alcuni tratti non seguono fedelmente il percorso originario, ma ciò è dovuto a problemi di proprietà privata e di ciclabilità. In teoria la GTC partirebbe a Moncalieri, salendo al Colle della Maddalena e di lì a Superga, ma in questo modo il tracciato, oltre che ad essere troppo lungo, costringerebbe a "sorbirsi" quasi tutta la Panoramica (su asfalto!). Per chi non s'accontenta, un'alternativa per il ritorno è costituita dalla pista ciclabile del Po, peraltro ben segnalata, ma così facendo si superano abbondantemente le 8 ore.

Effettuato il 13 aprile 2006 con il forumendolo Danybiker88
 

mtbstefano

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Qualche foto:

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Salita a Superga

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Tratturo dopo San Martino

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Dopo Bardassano, in discesa su Strada Val Pallera

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L'impegnativa salita verso Bussolino Alto

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Tratto rilassante dopo Bussolino

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Ripidone prima dell'ingresso nel Bosco del Vaj

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Lontanissima, sulla sinistra, si vede la collina di Superga
 

Xx Rezz xX

Biker forumensus
Bello come giro! Magari si fa prima a fare il sentiero 26 che forse e meno faticoso in salita e passa in mezzo al bosco senza correre il rischio di essere stirati dalle macchine!:zapalott: ( Che nonostante il limite vanno come dei pazzi ). Comunque bel giro uno di sti giorni lo provo
 

Danybiker88

Redazione
4/9/04
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Torino
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Il 26 ti stronca già alla prima salita... Tieni conto che il dislivello del giro è piuttosto impegnativo (1450m se non ricordo male), che di per se non sono moltissimi, tuttavia ci sono pendenze considerevoli (tratti abbastanza lunghi al 20%-25%). Il chilometraggio è molto sostenuto (noi partendo da Torino centro abbiamo fatto ca 90km). Partendo da Sassi saranno un 70km. C'è da dire che anche l'asfalto per Superga è piuttosto faticoso (in molti tratti 16%-17% di pendenza).
In inverno si trova molto fango (come in tutta la collina d'altra parte). Se lo vuoi fare in questo periodo ti consiglio di partire abbastanza presto la mattina, poiché è un giro piuttosto lungo (soprattutto il rientro verso Sassi).
 

mtbstefano

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Il 26 ti stronca già alla prima salita... Tieni conto che il dislivello del giro è piuttosto impegnativo (1450m se non ricordo male), che di per se non sono moltissimi, tuttavia ci sono pendenze considerevoli (tratti abbastanza lunghi al 20%-25%). Il chilometraggio è molto sostenuto (noi partendo da Torino centro abbiamo fatto ca 90km). Partendo da Sassi saranno un 70km. C'è da dire che anche l'asfalto per Superga è piuttosto faticoso (in molti tratti 16%-17% di pendenza).
In inverno si trova molto fango (come in tutta la collina d'altra parte). Se lo vuoi fare in questo periodo ti consiglio di partire abbastanza presto la mattina, poiché è un giro piuttosto lungo (soprattutto il rientro verso Sassi).

Giusto Daniel! Però ci eravamo divertiti
 

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