Transprealpi trevisane 21/06/2015

MTBikerMAU

Biker tremendus
24/12/08
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www.strava.com
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Canyon LUX
Ho fatto un giro di ricognizione in cerca di alcune varianti per evitare i tratti a spinta della Transprealpi, e ho centrato l'obiettivo.
Tutto il tratto fino al San Boldo non presenta difficoltà tali da dover essere percorse a piedi, ma dal passo già comincia la prima salita su rocce e sassi: poco grip, traiettorie difficili, e pendenza davvero elevata. L'opzione che ho provato prevede, una volta scesi al passo, la discesa verso Signa, alla fontana svolta a sinistra e si risale seguendo la strada. Una volta finito l'asfalto, tratto di sterrato con qualche sasso, deviazione a sinistra e salita verso Casera Costa Curta. La salita ha una pendenza importante (sui 12-13%) ma è più corta e tutta pedalabile (si, ho usato il rampichino); si affrontano rampe toste ma brevi intervallate da tratti dove riposare, il fondo permette di trovare la giusta traiettoria. In men che non si dica ci si riconnette al tracciato originale e si prosegue verso il bivacco dei Loff.
2n19rtf.png

(in rosso il tracciato originale, il blu la variante)

La seconda variante permette di scendere al Praderadego evitando la lunga camminata sul sentiero nel bosco che, seppur più bello a vedersi, l'ho percorso in gran parte a piedi (qualche dote tecnica e un po' di pelo lo ho).
Dopo la bella discesa verso forcella foran e il successivo comodo saliscendi, la sterrata larga si interrompe ad un bivio: traccia originale indica di scendere a destra, ma io ho svoltato a sinistra seguendo i cartelli che indicano il sentiero ''2'' (se non ricordo male...).
I primi metri sono tranquillamente pedalabili su fondo di sottobosco, poi qualche asperità (un paio di salti nascosti dall'erba) richiedono di scendere dalla bici. Segue un tratto di sentiero stretto che scende tra qualche roccia e radice, percorribile a tratti in sella. Il tutto in circa 350 metri. Ultimi passi e si imbocca una larga tagliafuoco che con fondo morbido e pendenza negativa non da trascurare, porta al passo del Praderadego.
La variante proposta è meno suggestiva (tranne la prima parte) ma permette di scendere al Praderadego più comodamente evitando lunghi tratti a piedi.
dmw7fa.jpg

(in rosso il tracciato originale, il blu la variante)

La terza alternativa stavo scrivendola e schiacciando un tasto sconosciuto sulla tastiera mi si è cancellato tutto (-.-°
In sostanza consigliavo di salire a malga Canidi per la direttissima in cemento piuttosto che fare il lungo giro per il Boz, se ne guadagna in termini di "convenienza energetica", a scapito però della bellezza dell'ambiente dove si pedala.
1rw5qo.jpg

(in rosso il tracciato originale, il blu la variante)

Non ho potuto percorrere interamente la traccia originale dal Praderadego a malga Canidi passando per il Boz perchè poco prima di quest'ultimo mi si è spezzato il perno passante della ruota posteriore.

4h e 16 km a piedi con bike in spalla per tornare all'auto.
 

Scaveon

Fueled by Pizza
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stumpjumper fsr 29"
Ho fatto un giro di ricognizione in cerca di alcune varianti per evitare i tratti a spinta della Transprealpi, e ho centrato l'obiettivo.
Tutto il tratto fino al San Boldo non presenta difficoltà tali da dover essere percorse a piedi, ma dal passo già comincia la prima salita su rocce e sassi: poco grip, traiettorie difficili, e pendenza davvero elevata. L'opzione che ho provato prevede, una volta scesi al passo, la discesa verso Signa, alla fontana svolta a sinistra e si risale seguendo la strada. Una volta finito l'asfalto, tratto di sterrato con qualche sasso, deviazione a sinistra e salita verso Casera Costa Curta. La salita ha una pendenza importante (sui 12-13%) ma è più corta e tutta pedalabile (si, ho usato il rampichino); si affrontano rampe toste ma brevi intervallate da tratti dove riposare, il fondo permette di trovare la giusta traiettoria. In men che non si dica ci si riconnette al tracciato originale e si prosegue verso il bivacco dei Loff.
2n19rtf.png

(in rosso il tracciato originale, il blu la variante)

La seconda variante permette di scendere al Praderadego evitando la lunga camminata sul sentiero nel bosco che, seppur più bello a vedersi, l'ho percorso in gran parte a piedi (qualche dote tecnica e un po' di pelo lo ho).
Dopo la bella discesa verso forcella foran e il successivo comodo saliscendi, la sterrata larga si interrompe ad un bivio: traccia originale indica di scendere a destra, ma io ho svoltato a sinistra seguendo i cartelli che indicano il sentiero ''2'' (se non ricordo male...).
I primi metri sono tranquillamente pedalabili su fondo di sottobosco, poi qualche asperità (un paio di salti nascosti dall'erba) richiedono di scendere dalla bici. Segue un tratto di sentiero stretto che scende tra qualche roccia e radice, percorribile a tratti in sella. Il tutto in circa 350 metri. Ultimi passi e si imbocca una larga tagliafuoco che con fondo morbido e pendenza negativa non da trascurare, porta al passo del Praderadego.
La variante proposta è meno suggestiva (tranne la prima parte) ma permette di scendere al Praderadego più comodamente evitando lunghi tratti a piedi.
dmw7fa.jpg

(in rosso il tracciato originale, il blu la variante)

La terza alternativa stavo scrivendola e schiacciando un tasto sconosciuto sulla tastiera mi si è cancellato tutto (-.-°
In sostanza consigliavo di salire a malga Canidi per la direttissima in cemento piuttosto che fare il lungo giro per il Boz, se ne guadagna in termini di "convenienza energetica", a scapito però della bellezza dell'ambiente dove si pedala.
1rw5qo.jpg

(in rosso il tracciato originale, il blu la variante)

Non ho potuto percorrere interamente la traccia originale dal Praderadego a malga Canidi passando per il Boz perchè poco prima di quest'ultimo mi si è spezzato il perno passante della ruota posteriore.

4h e 16 km a piedi con bike in spalla per tornare all'auto.
Dal san boldo a Signa, vedi quel sentiero marrone a destra della strada asfaltata? È il troi de l'ont, l' abbiamo fatto io e Andrea il primo maggio ed è ciclabile.
 

@lberto

Biker poeticus
21/3/06
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Varie
Salito sabato fino al Rif. Visentin con partenza dal piazzale del Nevegal.
Era un po' che non passavo e aver trovato tutte le rampe cementate (in pratica hanno "annegato" delle pietre nel cemento) devo ammettere che facilita non poco la salita.

Nel salire da Belluno verso il Nevegal, non sarebbe meglio fare la via "Calmada"? Giusto per evitare di stare sulla strada principale (anche se solo fino "al Cristo")
 

checo79

Biker grossissimus
12/5/14
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settima scorsa ho provato la strada che da paderadego sale al boz, diciamo che non è granchè pedalabile e confermo il mio coniglio di salire diretti a canidi per la cementata.
 

pes

Biker serius
Visto l'interesse per l'itinerario, chiedo com'è la situazione rifornimenti, soprattutto acqua; in teoria, rifugi/malghe non mancano (visto che a memoria non ricordo sorgenti/fontane): Visentin, Pian de le femene, Bar San Boldo, Posa Puner, Mariech... C'è qualcosa al Praderadego? Un bar/trattoria se non ricordo male?

Grazie!
 

vndlrt

Biker dantescus
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Visto l'interesse per l'itinerario, chiedo com'è la situazione rifornimenti, soprattutto acqua; in teoria, rifugi/malghe non mancano (visto che a memoria non ricordo sorgenti/fontane): Visentin, Pian de le femene, Bar San Boldo, Posa Puner, Mariech... C'è qualcosa al Praderadego? Un bar/trattoria se non ricordo male?

Grazie!


visentin e posa puner hanno rifugi, quindi sei coperto! mariech anche... praderadego c'è il bar e anche la malga canidi (che è sulla strada in direzione posa puner)
 

@lberto

Biker poeticus
21/3/06
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Dal san boldo a Signa, vedi quel sentiero marrone a destra della strada asfaltata? È il troi de l'ont, l' abbiamo fatto io e Andrea il primo maggio ed è ciclabile.

Ieri sera son partito da casa e una volta raggiunto pian de le femene ho seguito la traccia fino al passo s.boldo. Devo essere onesto, dalla Posa fino al passo non l'avevo mai fatta ed è davvero un bel tragitto.
Scendendo al passo, sulla strada cementata coi vari tornantini, presso uno degli ultimi (curva a sx scendendo), c'è un evidente inizio di sentiero che, forse, dovrebbe raccordarsi col troi de l'ont, evitando così di perdere quota fino al passo per poi risalire (anche se non di molto).
Purtroppo non me la sono sentita di provare perchè era ormai già buio...
 

MTBikerMAU

Biker tremendus
24/12/08
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Canyon LUX
Ieri sera son partito da casa e una volta raggiunto pian de le femene ho seguito la traccia fino al passo s.boldo. Devo essere onesto, dalla Posa fino al passo non l'avevo mai fatta ed è davvero un bel tragitto....
Alcuni passaggi sono abbastanza tecnici e non percorribili tutti in sella, ma la maggior parte merita, soprattutto l'ultima discesa nel bosco verso i tornanti.
Scendendo al passo, sulla strada cementata coi vari tornantini, presso uno degli ultimi (curva a sx scendendo), c'è un evidente inizio di sentiero che, forse, dovrebbe raccordarsi col troi de l'ont, evitando così di perdere quota fino al passo per poi risalire (anche se non di molto).
Purtroppo non me la sono sentita di provare perchè era ormai già buio...
A vedere quest'immagine sembra essere proprio quello che dici tu (in basso a dx).
2n19rtf.png
 

RUOTALPINA

Biker novus
2/11/09
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MESTRE
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Anche se con molto ritardo vi faccio i complimenti, avrei ciccato se scendevate verso Vas per quello che una volta era sentiero, visto che avevo trovato la strada sbarrata dai lavori, mi fà piacere che dei temereri non si sono spaventatai di fronte a un percorso che chiede tanto ma sa offrire emozioni uniche
Bravi bravi
RENATO 60


Che giro!
Alla partenza: Fogo! Fogo!
verso la fine: Acqua! Piova! Fame!

Nei giri di ruotalpina non manca mai nulla, ramponi cementati, ramponi scassati, singletrack su prati e boschi, asfalto il minimo indispensabile. Un percorso da leccarsi le ruote!
Tuttavia fango e pioggia ci hanno obbligati a ridurre la velocità e fare qualche tratto in più a piedi, oltre ai panorami nascosti dalle nuvole. direi che in condizioni ideali ci avremmo impiegato due ore e mezza in meno.
nel finale volevamo provare la strada della costa miliana che l'anno scorso era chiusa per lavori ma dopo pochi metri ho sbregato il copertone della posteriore tubeless sulle pietre taglienti che ricoprivano la strada; dopo aver messo una camera d'aria che fortunatamente ha resistito siamo scesi su strada cementata asfalto per Milies e Segusino e siamo arrivati alle macchine a lle 21:30.
 

Classifica giornaliera dislivello positivo

Classifica mensile dislivello positivo