Tuscany Trail - 02.06.2016

nofix

Biker assatanatus
13/6/06
3.034
7
0
Firenze
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Complimenti a tutti quelli che si sono messi in gioco per qs bella avventura e in particolare ai tre "finisher" che conosco personalmente.
GRANDI DAVVERO!!!
:prost:

Prima o poi ......... :spetteguless:
 

tomb

Biker spectacularis
Confermo che Mauro (mio compagno di squadra) il primo giorno è arrivato a Firenze prima di cena, ha mangiato ed è ripartito senza mai fermarsi!
Era sicuramente a Volterra nella notte e la mattina era già a Siena!!!
p.s. naturalmente non ha dormito:spetteguless:

viaggiando nella notte si e' perso di sicuro qualche cosa di bello lungo il percorso,essendo in toscana,comunque sono scelte,non essendo una gara avrei optato per viaggiare di giorno,magari partendo anche all'alba,pero' tutti i gusti son gusti..
 
leggo testualmente sul link di vimeo
........." E, anche se non conta perchè l'importante è la sfida contro se stessi, sono arrivato 11° su più di 70 partenti" .....
nota molto stonata ....:omertà:

Perchè nota stonata?
In fondo era una gara, solo che ognuno ha la libertà di interpretarla in molti modi diversi, cosa che poi in fondo succede per ogni gara.
E' una gara che si compone di molti aspetti che non sono solo fisici, ma mentali, di preparazione tanto dei materiali quanto di strategia.

Chi vuole percorre il TT fuori dalla gara può farlo tutto l'anno dato che il tracciato sarà reso pubblico e in qualche modo permanente.

Solo in Italia siamo capaci di criticare tutto.
 

cencio

Biker immensus
30/10/02
8.658
-4
0
Leghorn
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Concordo con Supa : anche x me è stata una gara...si ma di sopravvivenza !!😄😄
A parte gli scherzi , ognuno interpreta come vuole, per me é stata una vittoria e una grande soddisfazione arrivare in fondo e non è stato facile.
 
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passolento

Biker forumensus
17/5/06
2.030
3
0
Paperopoli
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Provo a dirvi perchè per me arrivare in fondo è stata una gara.
Premesso che l'attività agonistica è quanto di più lontano dalla mia idea di andare in bici.
E' stata una gara perchè per preparami ho pedalato di notte, per tutto l'inverno. Qualche volta con la neve o sotto la pioggia. Ho accumulato in quattro mesi più dislivello di quanto non ne abbia mai preso nel corso di un anno intero, più chilometri di quanti non ne abbia mai pedalati. Sempre con una bici rigida e pesante intorno ai 20 chili. Ci sono stai giorni in cui sono uscito di casa la mattina all'alba e sono tornato a sera inoltrata.
Per questi motivi, alla partenza il 1° di maggio, la mia gara era già stata vinta.
Poi ho pedalato in condizioni meteo davvero difficili, per tante ore, con la sola consapevolezza che tutto lo sforzo fatto non potesse essere sprecato con un ritiro. Ho pedalato da solo, in compagnia, di giorno e di notte. Ho dormito dove capitava, non mi sono mai lavato. Ed alla fine, solo soletto sono arrivato in fondo. Unico premio tangibile una birretta ed un pacchetto di patatine.
Però oggi ho nuovi amici, ho dimostrato che, nonostante i problemi fisici, posso raggiungere qualsiasi risultato se lo voglio davvero. Ho fatto un viaggio fantastico con gente fantastica.
Questa è la gara che ho corso, per cui ho lottato e che ho vinto.
Pace£Love
:prost:
 
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AlfA'

Biker incredibilis
18/10/04
12.431
2
0
55
pisa
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Colgo l' occasione del "flame" per fare mente locale sul mio TT.

Devo dire che ancora adesso, non sono riuscito molto bene ad inquadrare esattamente la manifestazione...però ad una conclusione sono giunto: potrà non esser stata una gara contro gli altri, ma di sicuro è (stata-è-sarà) una gara contro se stesso.
Pur allenandomi con impegno come ho fatto per altre "gare" che ho fatto e farò, ero partito con l' idea di farmi una vacanza, impegnativa fisicamente, ma pur sempre vacanza: vedere cose nuove, fermarmi a pranzo al tavolino, a cena idem, smettere di pedalare prima di cena, dormire comodamente etc etc etc ...

Bhe...dei diversi modi in cui credo di aver capito si possa affrontare il TT, ho scelto l' unico veramente sbagliato se non si hanno un paio di settimane di tempo per arrivare a Capalbio.

Non voglio dire che letteralmente che siano necessario 12-14 giorni per farlo "in vacanza"...intendo che è meglio preventivare di metterceli: solo, credo , la consapevolezza di avere tempo infinito ti permette di godere della passeggiata, di fare mille foto, di scegliere la locanda e il BeB.

Se hai pedalato, o pedalerai nel provarci, per più di 12 ore al giorno ( indipendentemente da quanti giorni ) se arriverai alla sosta notturna a buio, preso ore e ore e ore di acqua...eri in gara. E se da una parte è inutile nascondersi dietro un dito ma è giusto essere fieri di avervi partecipato, dallì altra è inutile criticare dal di fuori non avendo idea di che cosa si sta parlando: neppure la mia mente abituata a godere della sofferenza fisicamtbindotta giorni e giorni di questo regime si qualifica come vacanza. Neppure, forse , chi è abituato a fare giri di più giorni in altri modi più rilassati sa di che cosa sta parlando: credo che le manifestazioni come il TT siano un altra cosa e che forse è meglio prima provare sulla propria pelle.

Personalmente non sono partito mentalizzato per una cosa del genere, mi son reso conto che stavo sbagliando tutto, che avrei sforato il tempo a mia disposizione, che non stavo facendo la vacanza che mi aspettavo e mi son ritirato: ho salvato forze e risparmiato soldini per ritentare...se riandrò andrò come deve essere fatta sta cosa: col coltello tra i denti, il turista lo farò in altre occasioni.

Inoltre, e chiudo, credo che non sia stata una gara vera e propria solo per una serie di motivi organizzativi...e che vada bene che sia così
 

nuvolao

Biker serius
25/7/13
212
0
0
Livorno
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......gara o non gara? Sembra essere questo il dilemma.
Vi racconto com'è andata a me e Cencio.
Io personalmente ho pensato sin dall'inizio che non si trattasse di una gara, ma di una sfida. La differenza sembra sottile ma invece è sostanziale: la gara è contro gli altri a chi arriva primo, la sfida è vedere se tu ce la fai semplicemente a finire. Sulla carta tutti possiamo finire il TT, il percorso è lunghetto e c'è tanto dislivello, ma se la prendi comoda e non hai problemi di tempo in fondo ci si arriva. La cosa si complica se invece il tempo è tiranno per via del lavoro incombente, e nel caso mio e di Cencio poteva essere al massimo 5 giorni, anche se poi abbiamo dovuto sforare al sesto per riuscire a finire. Allora si deve pensare di pedalare (e spingere in alcuni tratti) almeno 12 ore al giorno, soste tecniche comprese. Il che non è poco, e certo non lascia spazio per fare del turismo. Alla sera si deve trovare un riparo e fare un pasto decente, caldo e abbondante, altrimenti il giorno dopo è difficile trovare le forze per farsi altri 12 ore e così via un giorno dopo l'altro. I primi 3 giorni c'è stata la pioggia che ha complicato le cose, e ha reso il gioco molto più duro, perché pioggia vuol dire fango e quindi pericoli di cadute, e soprattutto freddo, che ti entra nelle ossa, e che preclude la possibilità - per noi gente comune, dico - di dormire in tenda, costringendoti a cercare un albergo. Mi è capitato di accorgermi, una sera a cena, che stavo quasi rovesciando il vino mentre lo versavo perché la mano ancora tremava per il freddo anche dopo aver fatto una doccia calda. Non siamo mai andati forte, abbiamo sempre pedalato al risparmio, e abbiamo fatto anche diversi chilometri a piedi per salvaguardare le gambe e far ricircolare il sangue. Ogni tanto ci sorpassava qualcuno da dietro, e ogni tanto si raggiungeva qualcun altro che era partito più allegro. Si formavano occasionali gruppetti, e in qualche caso dei momenti conviviali. Poi ognuno riprendeva il suo ritmo... Poi dopo il terzo giorno i distacchi erano tali, avanti e dietro, che si viaggiava da soli. E' vero che quando ci si accorgeva di avere gente dietro, avevamo una punta di "orgoglio agonistico", che però "radio corsa" ridimensionava subito dando notizie di arrivi in tempi strabilianti. Quando il tempo è migliorato, finalmente, si sono allungate anche le percorrenze, e tutto è stato più facile. Abbiamo cercato di chiudere in 5 giorni, ipotizzando una pedalata ad oltranza l'ultima notte, ma vedendo che la cosa ci sarebbe costata tanto in termini di fatica, e che ai fini del lavoro non sarebbe cambiato niente, ci siamo concessi l'ultima notte finalmente in tenda. L'arrivo è stato emozionante. Non c'era nessuno se non la gentile signora del campeggio. Solo noi e quel cartello "arrivo TT", e il gps che finalmente diceva "fine traccia". Mi sono commosso, anche se forse Marco non se ne è accorto, ma sono convinto che fosse anche lui commosso. E' stata una sfida, l'abbiamo vinta. La gara no, quella l'abbiamo persa: il nostro tempo è il 28°, più del doppio del "vincitore".
 

cencio

Biker immensus
30/10/02
8.658
-4
0
Leghorn
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Concordo con quello che hanno scritto Passolento, Alfà e Nuvolao.
Sicuramente essere arrivati in fondo più o meno nel tempo che ci eravamo stabiliti è stata la nostra vittoria. La nostra strategia da pedalatori della domenica è stata quella della "gestione oculata" delle nostre forze e capacità.
Conoscere se stessi è fondamentale per non esagerare quando si stà bene e non deprimersi quando le cose si fanno difficili. Bisogna sapersi gestire bene tenendo sempre a mente che il giorno successivo bisognerà pedalare per ancora tanti km e stare in sella tantissimo tempo. Una garà , una vacanza ?
Boh ? Forse un pò l'una e un pò l'altra , comunque un' idea ganzissima : questo si !!:spetteguless::cucù:
 

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