UAM Tossici a Ronta

tottero

Biker dantescus
come festeggiare il giorno più lungo dell'anno ? col giro più lungo dell'anno :smile:
sabato a Palazzuolo solstizio di gradoni :hahaha:
ore 8,00 in sella e ritorno quando tramonta el sol e con questo v'ho detto tutto :omertà:

Stè scusa ma il giorno più lungo dell'anno in collina?

Non vieni sul Brancastello (GRAN SASSO) per una delle discese più belle e selvagge d'ITALIA? :i-want-t::i-want-t::i-want-t:
 

stefanoscott

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Stè scusa ma il giorno più lungo dell'anno in collina?

Non vieni sul Brancastello (GRAN SASSO) per una delle discese più belle e selvagge d'ITALIA? :i-want-t::i-want-t::i-want-t:

be visto il meteo previsto stile Velino direi che si potrebbe riprendere la via delle alte quote :specc:

e poi sulla discesa da Vado di Corno ci sarà ancora la bava che c'ho lasciato quando la feci in salita pensando a farla nel verso giusto :hahaha:
 

stefanoscott

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Non è una nuova gara di endurance :hahaha: ma semplicemente il giro che faremo domani.
Giro old style con tanto dislivello, tanta salita, tanto spingismo ma anche tante cose belle da vedere e tanta discesa. :cucù:
Di sicuro per ora c'è solo la partenza ore 7.30 in sella a Rincine per il resto vedremo :smile::smile:
Giro insomma per gente con le palle anche se qui ce ne vogliono tre :smile::smile:
 

stefanoscott

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Tutto secondo programma alla lettera con una precisione svizzera :smile:
Partiti alle 7.05 e tornati alle 19.08 (be qui non è che siamo stati precisissimi abbiamo sforato di 3 minuti :hahaha:) mentre per tutto il resto è stato veramente tanto: 2569 mt di dislivello, 800 mt di dislivello di spingismo, discese del 14b e 14a e discese di Rincine davvero a favola, unica pecca il 14C che non vale una sega :smile:
L'unica sorpresa è stato trovare il fondo perfetto :smile::smile:
Stasera ampio report.
 

stefanoscott

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Girone doveva essere e girone è stato sabato nel PFC, un posto bellissimo dove la natura risulta ancora abbastanza preservata.
Siamo partiti da Rincine che è un paesino vicino Pontassieve perchè li hanno costruito un natural bike park di cui ce ne avevano paralto tutti bene e quindi quale miglior occasione per provarlo ?
Per salire prendiamo la forestale soft 2 per arrivare a Faggio Tondo dove ci sarà il rendez vous con Gligio che viene da Croce a Mori, e subito ci rendiamo conto che qui siamo in serie A in fatto di sentieri sia come manutenzioone che come indicazioni
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Collese è in forma strepitosa e sprizza energia da tutti i pori

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arriva anche Gligio e il gruppo è al completo; da Faggio Tondo bisogna salire fino a Monte Acuto e invece di prendere lo 00 decidiamo di passare per la forestale che passa per il rifugio Pallereta
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ripreso lo 00 a 1300 ecco che il mondo cambia e passiamo direttamente a novembre :hahaha: con nebbione galattico e bosco inborfolato d'acqua e tappezzato di funghi
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Ma quest'estate è così c'è poco da fare, da Monte Acuto in un batter d'occhio siamo all'imbocco della prima discesa il 18B. All'imbocco c'è il cartello con scritto che il sentiero è solo per escursionisti esperti, ma noi non capiamo perchè in quanto il sentiero è flowissimo :hahaha:, forse intenderanno per questo ? :hahaha:
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il sentiero è spettacolare, anche se molto bagnato tiene alla grande (terreno perfetto :smile:) con la prima parte caratterizzata da una miriade di tornantini in forte pendenza e uno dietro l'altro, una bella scuola di guida anche se il fondo è di terra
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poi oltre i tornanti ci si mettono anche le rocce e qui il gioco si fa più duro
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per ritornare poi più umano, si fa per dire qui siamo vicini al cappottamento in fatto di pendenze :smile:
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siamo al fosso e le abbondanti piogge hanno fatto il loro corso
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Purtroppo la discesa non è lunghissima anche perchè essendo molto ripida perde tanto dislivello in poco tempo e ritornati alla forestale del borbotto risaliamo un pochino fino ad intercettare il sentiero 11 E. Boni che porta alla cascata del Piscino. Qui abbiamo la sgradita sopresa di incontrare i legnaioli che ci fanno fare un po di straordinari per passare :hahaha: anche se ci hanno garantito che da li a poco avrebbero riportato il sentiero nelle condizioni di prima
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anche perchè sarebbe veramente un peccato rovinare questo paradiso
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Purtroppo il giro è lungo e il tempo incalza e al bivio per il 14C il cartello indica ancora 20 minuti per la cascata il che vuol dire perdere almeno un ora tra anda e rianda quindi la cascata del Piscino questa volta la dobbiamo saltare. Il 14C è un nuovo sentiero che è segnato sulla nuova carta de parco, anche questo è indicato come sentiero difficile per escursionisti esperti ma in realtà il sentiero di 'esperto' non ha proprio niente. :hahaha:
Infatti a parte i primi 100 metri lineari che sono tutti tempestati di roccette che lo rendono completamente inciclabile poi diventa una mulattiera abbastanza larga che con tornanti molto ampi scende fino a Case Migliari senza nessunissima difficoltà, peccato pensavamo a qualcosa di meglio.
da Case Migliari col 14 scendiamo a Serignana un bellissimo borgo ristrutturato
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e poi per divertente single track arriviamo al guado del fiume
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per risalire fino ai tre faggi ma prima c'è da vedere una cascata, visto che una l'abbiamo saltata, la Cascata di Pretella
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notate Gligio che pensa già alla salita che ci toccherà fare :hahaha:
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In realtà il programma prevedeva di salire per il 6 fino a Soagi ma ai miei compari gli piace soffrire :hahaha:e hanno la malaugurata idea di salire per il 7 a sambuchello un sentiero pedalabile all0,5% :hahaha:
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per il resto tutto spingismo duro e per di più una volta arrivati a Sambuchello diventa si stradone ma con pendenze vicine al 20% :hahaha:
Ai tre faggi riprendiamo lo 00 e possiamo così rilassarci :hahaha: sulla forestale che con pendenze più umane 10% :hahaha: ci porta a Poggio Usciaioli e poi con un lungo colli e valli all'imbocco della seconda discesa del 14-14A.
Qui si fa veramente sul serio, la discesa è cazzuta con due passaggi che erano già di per se cazzutissimi ma ora a causa dell'acqua che ha scavato parecchio sono diventati infattibili.
L'imbocco della discesa ci fa subito capire di che morte dovremo morire :smile:
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qui il fattore comune denominatore è la roccia
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Purtroppo anche questa discesa me la ricordavo un po più lunga forse anche perchè una volta arrivati a Ripalta diventa uno stradoncino ma tantè in men che non si dica siamo a Castagno d'Andrea e a questo punto non ci rimane da fare che l'ultima sgroppata per risalire alla Macia questa volta con lo spingismo preventivato del 18. Il sentiero inizialmente sale dolce passando sotto gli strapiombi di monte Acuto che in inverno formano qui dove si vede ora l'umido formano delle fantastiche cascate di ghiaccio
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ma poi si spinge anche se qui rispetto al 7 che abbiamo fatto prima è un gioco da ragazzi :smile:
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e per di più l'ambiente è veramente suggestivo
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Risaliti allo 00 rifacciamo il percorso a ritroso che avevamo fatto la mattina fino a Faggio Tondo e andiamo finalmente a provare questi nuovi trail di Rincine. Che dire una sola parola: semplicemente fantastici, curati in modo maniacale, tutte curve in appoggio dove si può piegare la bici fino quasi a toccare le orecchie per terra :hahaha:, salti quasi tutti naturali e tutti fattibili senza problemi, un toboga finale con una serie impressionante di curve e controcurve che alla fine sembra di uscire dalla centrifuga della lavatrice :hahaha: insomma un vero bike park di quelli a 5 stelle però
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sembrava di vedere quei tanti filmati di Whistler o posti simili, solo che questa volta dentro ai video c'eravamo noi bè stavolta lo devo proprio dire: W IL FLOW :smile: bello, bello, bello.

Un caro saluto dai .... oramai non c'è più bisogno di scriverlo è un trade mark :smile::smile:
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e anche per stavolta è tutto.

tutte le foto qui:
https://plus.google.com/photos/115018898203313426787/albums/6056569912513252177
 

stefanoscott

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Wild doveva essere e wild è stato sabato al Pratomagno. Sentieri molto belli ma anche molto wild.
Come ha detto giustamente Gligio i sentieri che loro classificano come R e poi il numero, l'R deriva da Ramo e più il numero che segue la lettera è alto e più rami ci sono sul sentiero :smile::smile::smile: e considerando che noi abbiamo fatto l'R9 potete immaginare come era :hahaha:
Ma il pratomagno è sempre il pratomagno e la giornata di sabato ha fatto poi il resto con questo spettacolo
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questo in sintesi il giro: partito da Reggello su fino a Saltino per asfalto,
ah Firenze
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poi sentiero 13 fino a poggio delle ghirlande dove, una volta arrivato, c'è una terrazza naturale con vista spaziale
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da li c'è un bel single track fino a Macinaia e poi preso il 12 su forestale arrivo a secchieta dove c'è il rendez-vous con Gligio che viene su da Montemignaio. Arriva Gligio e prendiamo lo 00 in direzione Poggio della Risala ma voltandoci vediamo Naldone e Collese che stanno transitado dal passo della colla :hahaha:
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Ma è tempo di scendere ed esplorare e così ci immettiamo nella prima discesa di giornata il sentiero R4 che dal crinale porta a Capanna delle Guardie. Il sentiero essendo un 4 è un flow abbastanza pulito che rispetta la scala Gligio :hahaha: con pochi rami anche se molto corto ma comunque qualche bello scalone lo troviamo ugualmente
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Da Capanna delle Guardie dopo aver ammirato questo spettacolo
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col 14 raggiungiamo croce al Cardeto dove ci aspetta l'ultima asperità di giornata per salire a poggio alla cesta. A vederlo da sotto sembra un muro invalicabile ma invece si pedala quasi tutto
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be ho detto quasi tutto per i miracoli ci stiamo attrezzando :hahaha:
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siamo in cima da quassù si vede il mondo
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breve discesina fino a Prato Macone dove dovrebbe esserci l'imbocco per la discesa vera e propria di giornata il sentiero R9
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il problema è che essendo R9 su una scala fino a 13 la dice lunga e infatti questo è l'imbocco del sentiero :smile::smile:
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dopo un ora di tribolazioni riusciamo a ritrovare l'imbocco del sentiero che tra l'altro è segnato anche abbastanza bene la difficoltà maggiore sono i 50 metri dallo 00 all'imbocco del sentiero che sono abbastanza richiusi, qui si vede meglio l'imbocco che è sulla destra :smile:
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entrati nel bosco le cose migliorano parecchio
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l'unico punto un po difficoltoso è a Poggio a Nebbieto dove la segnalatica Cai inganna un po in quanto bisogna fare un andata e ritorno in quanto i segni sono stati messi solo per andare a vedere questo punto che merita alla grande però
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dove tra l'altro che anche un bel roccione da droppare :hahaha:
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ritrovata la retta via il sentiero scende al borro alla rota e qui il bosco da il meglio di se
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con cascatelle naturali dappertutto
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arriviamo così a Prato di Dietro e ora arriva il bello in quanto c'è da fare l'ultima parte dell'R9 la temutissima Costa della Ricciola che si rivela invece un vero sballo. Infatti dopo una prima parte dove si segue il letto del fiume guadandolo più volte e scendendo anche di bici c'è questo tratto che va giù tortuoso, ripido e pieno di tornantini veramente bello e impegnativo poi dopo un'altra parte con altri numerosi guadi da fare a piedi alla fine il sentiero si distende e diviene più umano :hahaha:
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fino ad arrivare alla confluenza con il Torrente Resco dove si forma la cascata del Vaccile
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fiono a sbucare sul 16

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preso il 16 in prossimità del ponte di macereto giriamo per L'R3 sentiero pulitissimo visto la scala Gligio :hahaha: per ammirare un'altra cascata ancora più bella il Pisciolo di Macereto
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risaliti al 15 concludiamo la lunghissima discesa con l'ultimo sassoso tratto in single track fino all'acqua rossa
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e anche per stavolta è tutto un saluto dai tossiwild

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tutte le foto qui:
https://plus.google.com/photos/115018898203313426787/albums/6059168480967050465
 

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sabato dopo una lunghissima assenza (erano in pensiero :smile:) si torna in romagna. Ritrovo alle 8.10 alla pasticceria di Santa Sofia poi andremo a Corniolo in mezzo alle vacche :hahaha:.
Infatti faremo Crinale delle vacche e cerrete o 257, giro douce douce a parte il sentiero della libertà :specc::specc::specc:
 

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