Quella è una traversata che ha già dall'inizio molti punti esposti a NE, da qui la presenza di tanta neve..tra l'altro dopo ci toccherebbe recuperà le auto, meglio un anello!
l'anno scorso sono salito sul Velino dalla Val di Teve (da Cartore)
quest'anno proveremo Rosciolo, Valle Majelama, Bicchero e da qui..neveeee!
[MENTION=13308]monster74[/MENTION]: che te devo dì quanta ne troveremo?
Certo che anche fosse alta non è che vi si sprofonda per mezzo metro come sulla neve fresca, ormai è diventata tutto firn...certo il bdc è assicurato!
A onor del vero l'anno scorso trovammo sempre in questo periodo condizioni simili, e devo dire che l'ambiente è magico, il giro acquisisce quel tocco in più..
Fatta l'anno scorso, pazzescamente bella!
e che vogliamo dire della successiva che collega il Velino al Sevice, per poi precipitare alla Capanna di Sevice?
(tenendo la dx, voi siete andati a sx da quello che leggevo all'epoca con tratti non proprio pedalabili)
Pippi, io non sò che discesa hai fatto te, personalmente io c'ho scialato!
Dal Sirente (vetta) al Mandra Murata fatto in sella un buon 80%!!! Appena posso posterò qualche foto..
X chiarezza: una volta in cima ci sono più sentieri (e anche per arrivare quassù c'è un sentiero adesso segnato benissimo che è una figata in discesa penso), altrimenti sembra che siamo stati su 2 monti diversi.
- uno segnato male che percorre il filo di cresta e da quello che leggevo molto poco pedalabile (forse tu hai fatto questo..)
- un secondo segnato inizialmente abbastanza bene con vernice fresca, che dapprima ti fa abbassare di circa 150 mt dalla cresta in un tratto free da un pietrone all'altro (ma sempre in sella), per poi iniziare a tagliare l'intero costone del Monte entrando e uscendo da un vallone prativo all'altro (cavalli bradi a iosa), per poi imboccare una valletta a quota 2180 che con toboga, drop e tornanti sbuca nel pianoro soprastante il Mandra Murata, verso il quale sono piombato dall'alto..un bijoux!
Diciamo che sulla parte alta in molti punti devi andare a intuito, anche se i segnali ti mandano verso le rocce, tu le aggiri e sbuchi poco sotto ritrovando i segnali...l'importante è avanzare verso una valletta prativa dove sai che troverai meno rocce a farti da ostacolo..
Forse quando diete andati voi, le nuvole basse e la conseguente scarsa visibilità vi hanno impedito di navigare a vista e vi siete affidati al sentiero di cresta, che da quello che ho visto anche io sembra aver davvero poco di pedalabile..
infine la discesa su Rovere è stato il gioiellino finale!