Umbria All Mountain

morina

Biker assatanatus
23/4/08
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sulle montagne
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[MENTION=60530]stefanoscott[/MENTION]
spettacolo di report come al solito, daje che sabito si replica!!! :celopiùg:

[MENTION=147210]Nico freestyle[/MENTION]
Grazie per la piacevole compagnia e per la maestria nel free ;-)

[MENTION=26646]morina[/MENTION]
Amiata sempre affavola, un posto meraviglioso in ogni stagione dell'anno!
Il piscinello di preciso qual'è? Quello sopra al Trauzzolo per caso?

Sulla parte bassa l'MTB club di Santa Fiora ha fatto un lavorone, che spettacolo, complimentoni!

Fatti il "President trail", "Flipper", il "Ringolini" .. spettacolo!

ci manca l'Omone, il Poggio Trauzzolo Up&Down, il Carosello, etc.. ci porti? ;-)

ciao Stefano!!! si il Piscinello è quello che arriva sopra al Trauzzolo e oggi mi hanno confermato che è ancora interrotto. Avete fatto solo una parte dei bei trail di Santafiora, quindi vi aspetto per fare gli altri, tanto l'inverno è lungo e si stà più o meno per quì. Aspettiamo che i 20-30 cm di foglie si abbassino :hahaha: la cosa positiva è che questi trail si fanno bene anche in quei momenti in cui c'è fango dappertutto, lì no!!! a presto :celopiùg:
 

stefanoscott

Biker dantescus
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Castiglione del lago (PG)
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Dolce uscita suddivisa tra i bellissimi boschi del pratomagano e la bontà delle palle della vecchia :hahaha: alias il profiterol più buono del mondo. Anche ieri abbiamo superato la perfezione in quanto col ventarone che tirava non poteva esserci giro migliore di questo.
A presto per un dolcissimo report :smile:
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stefanoscott

Biker dantescus
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Castiglione del lago (PG)
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Con questa unione si può riassumere il perfetto connubio del giro di sabato al Pratomagno, prima bici con tutto lo scibile e poi la famosa ciliegina sulla torta col dolce più buono del mondo delle palle della vecchia :hahaha:
Stavolta posso proprio dire che le abbiamo azzeccate tutte come chi fa 6 al superenalotto, c'era un vento bestiale e noi siamo stati tutto il giro al riparo con un solino bello caldo e il bosco incantato di questo periodo ha fatto il resto, mettici poi anche i gradoni e i sentieri tecnici e il cerchio è chiuso alla perfezione.
Partiti da Reggello non prima però di aver fatto scorta di tutte le pappatorie possibili e immaginabili in questo forno da paura
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prendiamo su per il 17 per Poggio Stoppi e l'Oratorio di Potincelli che come si sa porta male e infatti ha portato un grosso male alle nostre gambe a causa della durezza della salita :smile:
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tanto che il Tottero l'ha definita la salita più dura del 2015 :hahaha:
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dopo l'Oratorio prendiamo l'R14 e la salita diventa più umana :smile::smile:
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come si può ben vedere da dove passa il sentiero :hahaha:
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ma la vista ripaga della fatica
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ma le prime fatiche sono terminate perchè poco prima di ricollegarci col 17 prendiamo a destra per il single track di Gastra che il Tottero ha definito come un single sopraffino e detto da lui c'è da crederci :il-saggi: e poi i gradoni si sprecano
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ma vi posso assicurare che il single è veramente bello
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e il bosco in questo periodo è tutto da godere
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arriviamo cosi a Case la Pecoraccia da dove prendiamo un taglio fatto dalle moto per risalire al 19 senza arrivare a Gastra e perdere quota inutilmente su stradone, dopodichè riguadagnato il 19 eccetto piccolissimi tratti pedalati
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su un bellissimo sentiero basolato
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non ci resta che spingere fino al Varco di Gastra lassù
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ma in un ambiente solitario e selvaggio bellissimo
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man mano che si sale il foliage è sempre più completato e pedaliamo su un terreno con 30 cm di foglie sotto le ruote il che rende il tutto molto suggestivo
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guadato il fosso di Gastra però la bella sorpresa di ritrovarsi sotto le ruote un sentiero a mezza costa che ci permette di pedalare fino quasi al Varco senza fatica e per di più in mezzo al bosco delle fate
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solo l'ultimo strappo si fa a piedi
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al Varco di Gastra ci saranno minimo 80 km/h di vento e quindi il crinale è off limits non ci resta che fare la variante bassa dello 00 che passa sotto anche se una parte risulta un po chiusa purtroppo ma tantè con un po di fatica riusciamo a riguadagnare il bosco e giungere alla Fonte al Bicchiere
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e risalire poi sullo 00 e all'imbocco sempre del 17 che è la prima discesa di giornata e che come si sa in discesa porta bene :smile::smile:
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grande sentiero veramente a dispetto del numero, gradoni a go go che sembrano bassi ma se uno ci aggiunge anche i 30-40 cm di foglie diventano da mezzo metro e passa :hahaha:come questo :cucù:
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poi man mano che si scende le foglie ci abbandonano e rimangono solo i gradoni
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superato Poggio Castelluccio abbandoniamo il 17 per deviare a destra per l'R13 e se il 17 che porta male portava invece bene figuriamoci il 13 che porta bene come dovrebbe essere :smile::smile: e infatti non rimaniamo delusi anzi se i gradoni non ci sono ce li andiamo a cercare vero Tot ?
questo passaggio è una sua creatura:smile:
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il sentiero era di la
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arriviamo così a Pratopiano li ci sono varie possibilità per scendere ma noi studiando la carta riusciamo a centrare il sentiero più bello e incazzato che è l'R11 una vera goduria tutto un budello di rocce con gradoni e tornanti non è lungo ma da sballo. Il sentiero sbuca sul 16 anche questo un postaccio :hahaha:
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ma dopo esserci rifocillati su questo paradiso ci aspetta l'ultima salita di giornata per arrivare a Case S. Antonio
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con una prima parte da vomito :hahaha:a spinta e poi fortunatamente la lunga forestale che passa per uno dei posti più belli di tutta la foresta di S. Antonio vale a dire Massa Regina
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da Case S. Antonio non ci rimane che l'ultima discesa di giornata il sentiero R7 che si rivelerà essere un signor sentiero wild come tutti da queste parti ma anche bello tecnico soprattutto nel finale dove si rciollega all'R3 che proviene da Massa Macone
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e non è finita qui c'è ancora l'ultima parte del 15 molto tecnico anche questo una vera scorpacciata.
Alla fine quasi 1600 di dislivello di cui 700 a spinta ma il giro ci ha soddisfatti pienamente e poi c'era la ricompensa finale che ci aspettava
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E anche per stavolta è tutto.


tutte le foto qui:
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e la traccia gps con una precisazione: i sentieri qui sono molto wild e bisogna accettare foglie, rami e sassi che però non impediscono di passare in bike ma anzi a chi piace questo tipo di fondi rendono il tutto ancora più accattivante e divertente :medita:
 

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stefanoscott

Biker dantescus
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Castiglione del lago (PG)
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giro del kaiser sabato e report del kaiser :smile:
Location: Monte Magnola e valle della Sentina, ma non andateci mi raccomando in quanto come ha detto Farkas al termine del giro invitare un amico a fare questo giro vuol dire perdere non solo la sua amicizia ma anche il saluto :smile::smile::smile:
Quest'anno devo dire però che ne abbiamo provate di tutte, dalle salite su sentiero e discesa su stradone, a quello di sabato con salita pedalata e discesa a spinta :hahaha:
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il Sirente fa capolino
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salita su stradone ma molto impegnativa sia per il fondo che per le pendenze
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e da 1800 si torna alla normalità :smile:
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o quasi
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ma qui si pedala anche a 2000 e passa
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la vetta del Magnola si avvicina
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finalmente in cresta e si sa la cresta è la cresta
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la croce del Magnola 2220 mt, che fine ingloriosa
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in compenso si vede il mondo
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ma a proposito qualcuno sta portando la sua croce :smile:
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foto di rito
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e poi giù
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una sosta qui è davvero d'obbligo
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il Cafornia ci guarda
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la valle Majelama, spettacolo
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giu verso la valle della Sentina ammirando davanti a noi la valle Majelama e del Bicchero
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l'affaccio sulla valle Majelama
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la valle della Sentina e qui finiscono i giochi :hahaha::rosik:
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posto stupendo ma :omertà:
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si fanno bene le foto perchè i soggetti sono poco in movimento :smile:
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oh non ci sono neanche le capre, troppo rischioso anche per loro :smile::smile:
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non ci rimimane che il bouldering :smile::smile:
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o il trekking
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il Cafornia ci saluta
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comunque se eravamo passati prima di li non ci saremmo andati perchè come si può vedere dal cartello qualcuno che ci era andato prima di noi ci aveva fatto la famosa croce :smile::smile::smile:
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e anche per stavolta è tutto.

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stefanoscott

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Castiglione del lago (PG)
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Dopo la sola :hahaha:del sabato prima sul Velino avevamo proprio bisogno di sentierini ganzi e posto migliore non poteva essere che le Apuane e precisamente la zona di Stazzema e il Monte Procinto. Per il giro andavamo sul sicuro dato che mi era stato certificato dal mentore della zona alias il Pazzo di Lucca e infatti a posteriori non posso che confermare quelle che erano le sue certezze. Si tratta poi di un ambiente totalmente diverso dal solito tutto trivellato come è dalle cave di marmo e dalle miniere di ferro che lo rendono però affascinante e insolito e anche i sentieri tutti basolati con rocce fisse altro non sono che le vecchie mulattiere che servivano per trasportare il marmo e il ferro ma sentieri così fatti a livello di bike si rivelano il non plus ultra per il divertimento e la goduria.
Arrivato a Pontestazzemese trovo i due compari romani che a causa della lunga trasferta sono già li dal giorno prima e subito vengo rapito da questi monti che mi si presentano molto diversi dagli appennini, non per niente si chiamano alpi e il Monte Forato con quel buco in primo piano mi fa subito rimanere a bocca aperta
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dall'altro lato poi la Pania della Croce sembra illuminarsi d'immenso
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Come benvenuto veramente non c'è che dire; dopo aver buttato giù dal letto i due compari Barone Rosso e Farkas che dormendo già qui se la sono presa di molto comoda :hahaha: partiamo alla volta di stazzema lassù che ci guarda per l'unico tratto di asfalto del giro
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ma benchè asfalto tutt'intorno possiamo cominciare ad ammirare la particolarità del posto
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e man mano che saliamo si comincia ad intravedere lassù la nostra meta di gioernata ovvero il Monte Procinto che è uno dei più caratteristici delle Apuane in quanto può essere salito solo per arrampicata o via ferrata e quindi fino a prova contraria non in bike :smile::smile:
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Inoltre altra caratteristica che possiamo subito notare sono l'insieme dei pinnacoli minori di roccia dalle forme strane conosciute come le Bimbe che viste da quetso lato sembra quasi che siano state messe li di guardia al Procinto stesso
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Arrivati a Stazzema onde evitare la comparsa delle bolle :smile:(ci siamo stati già troppo su questo bitume) prendiamo subito il sentiero 6 più consono ai nostri gusti e infatti il commento unanime dei due Stefani complice anche la capanna sulla dx è stato: ma dove ci hai portato su un presepe:smile: :smile:
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D'ora in avanti sarà solo ed esclusivamente sentiero per tutto il giro ma sarà anche solo ed esclusivamente spingismo :hahaha: ma tantè meglio spingere su questi posti che pedalare su bitume
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in effetti il sentiero merita lo spingismo in questo tratto per esempio le foglie sembrano state appiccicate con la colla :hahaha:per renderlo così pittoresco
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in condizioni di asciutto alcuni tratti sarebbero anche pedalabili ma l'umidità della notte e le foglie creano un mix quasi saponato che si fa fatica a procedere anche a piedi
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qui come già detto la montagna è stata tutta bucata come un colabrodo e le grotte si sprecano
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la salita comunque anche se a spinta non è dura e si procede spediti fino ad arrivare così a Casa Giorgini cioè a casa mia :smile: (anch'io porto questo cognome)
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per arrivare li c'era volendo anche un comodo stradone tutto pedalato ma non diteglielo ai miei compari :smile::smile:
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giusto il tempo di dare da mangiare agli animali :hahaha:
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e invitarli sul terrazzo di casa :hahaha:per ammirare il panorama circostante
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e fargli far scattare due foto
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certo che ho un bel terrazzo con una vita privilegiata
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e riprendiamo il nostro cammino (è proprio il caso di dirlo :smile:) verso il procinto sempre con il 6 facendo però il giro largo verso le Bimbe
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e tra l'altro il sentiero spiana e risulta anche pedalabile
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arrivati all'incrocio giriamo a dx per il 121 e il sentiero ritorna alla normalità :hahaha:
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peccato che arrivati al notevole punto panoramico della Retaia poco sopra la Baita degli Scoiattoli dove ci fermiamo per una sosta rifocillatrice la nebbia ci impedisca di godere appieno di tutta la bella visuale che si sarebbe potuta ammirare col cielo sereno
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ma non ci impedisce di ammirare da vicino però le Bimbe, paradiso dei rocciatori
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il 121 passa così sotto le Bimbe e il Procinto che sembra quasi che ci cada addosso da un momento all'altro
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e nell'ultimo tratto scende alle sorgenti della grotta con un bel single track molto tecnico che ci conglie impreparati tanto che qualcuno lo affronta anche senza casco :rosik::smile:
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da li c'è da salire al Callare di Matanna per il sentiero 5 alpinistico attrezzato Aristide Bruni, un sentiero coi controcazzi :hahaha:veramente sembra di stare sulle alpi e la dicitura sentiero alpinistico con tanto di targa ci sta tutta.
Il sentiero inizialmente passa sotto i costoni di roccia strapombianti del Monte Nona
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per poi dirigersi verso la Cintura del Procinto
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fino a da arrivare ad una cengia attrezzata
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che però di attrezzato ha poco in quanto si percorre anche in bike :hahaha:
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anche se vista da di qua però un certo effetto lo fa
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ma purtroppo sta calando inesorabilmente la nebbia
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sotto di noi si intravede il rifugio Forte dei Marmi
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mentre sopra di noi sempre e solo roccia, spettacolo
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finchè non arriviamo all'ara che in realtà è un traforo artificale del Pizzo di San Pietro
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dove ci fermiamo ad aspettare il barone
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che sta arrivando con la sua croce :hahaha:
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ma poi in cima al Callare di Matanna la croce c'è per tutti :prega:
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meno male che c'è un magnifico belvedere :rosik::rosik:
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ma tantè, ci attende finalmente la prima discesa di giornata, il sentiero 5 e poi 3 fino a Palagnana conosciuto anche come Palagnana Trial, be la prima parte del 5 fino al rifugio alto Matanna non c'è che dire è veramente trial spettacolarissima tanto che in alcuni punti bisogna mettere anche il piedino a terra
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poi da Piano d'Orsina diventa flow nel bosco anche se il tappetone di foglie rende il tutto più complicato
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la parte finale invece senza le foglie è uno spasso di single track veloce nerl bosco. Arrivati a Palagnana giriamo per l'8 che ci dobrà portare alla Foce delle Porchette; la prima parte è stata rimessa a posto e ridotta a stradello nel bosco anche se presenta due o 3 bei strapponi spaccagambe ma si sale tutta in sella e il Monte Nona stavolta anche se un po nebbioso lo vediamo dall'altro lato
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poi il sentiero ridiventa single track e sarà cosi fino in cima
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la Foce delle Porchette
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i tre porcellini alle Porchette :hahaha:
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Rifocillati e bardati non ci resta che affrontare questo sentiero, ebbene l'8 del Moscoso me ne avevavno parlato tutti bene e in effetti secondo me rientra tra i top3 sentieri della zona, bellissimo parte iniziale gradonata con tornanti
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poi parte filante ma sempre tornantosa fino alla fonte del Moscoso
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e parte finale dopo la fonte del Moscoso una vera libidine di tornatini in sequenza maniacale ce ne saranno più di 50 in 500 metri di sentiero da urlo veramente da rifare altre 100 volte, fino a congedarsi con una bella cascata quasi alla fine del sentiero
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e sbucare a Cardoso ma non prima di esserci fatti immortalare sul marmo :hahaha:
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Un doveroso ringraziamento a Farkas per alcune delle sue foto gentilmente rubate :hahaha: e utilizzate per questo report :celopiùg:

E anche per stavolta è tutto.

tutte le foto qui
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e la traccia gps
 

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