Anche se, con impeto compulsivo, continuo a comprare le cartine Tabacco aggiornate, mi risulta difficile inventare giri completamente nuovi
allora la mia mente malata mi sta portando al concatenamento di giri già fatti, soprattutto quelli con le discese più belle
..questanno poi sono un po migliorato (poco) in discesa e mi sto divertendo molto
.
Il giro che abbiamo fatto io e Tiziano (Tizzy) sabato è nato unendo ben 3 carte Tabacco, visto che si sviluppa sui bordi delle stesse ed è piuttosto esteso ..allinizio avevo pensato anche alla salita del Lusia e alla discesa a Paneveggio ma così superava i 3200 m di dislivello .quindi per il momento lho ridimensionato a 2600 .
Si potrebbe obiettare che abbiamo fatto troppo asfalto ..è vero .ma sabato volevamo pedalare (o meglio io volevo pedalare .Tiziano non si lamenta mai .) è andata così ..ho già pensato a come si potrebbe migliorare faremo .faremo .
Comunque bando alle ciance ecco il report
Partenza da Falcade alle 9 circa, salita al passo S. Pellegrino su bitume (alternative possibili: seggiovia, salita a spinta 200 m, sentiero in discesa molto difficile fino al Rif. Fior di Roccia; oppure consiglierei la risalita del passo con auto o furgone); salita al Passo delle Selle su sterrata con varie rampe ripide, alcuni tratti a spinta.
Discesa su sentiero 604, allinizio bel single track filante,
poi più tecnico con bei passaggi su rocce ferme,
Poi di nuovo più facile
Dopo cè un tratto abbastanza lungo prima del Rif. Taramelli con tante pietre smosse (non bello). Dal rifugio in giù di nuovo bella mulattiera filante, poi sterrata fino a Baita Monzoni dove conviene girare a sx per la sterrata in salita (brevissima) che porta a prendere un bellissimo sentiero
(segnato punto linea in nero in carta Tabacco) che porta in Val S. Nicolò.
Da qui si scende su asfalto a Pozza di Fassa, poi pista ciclabile fino a Predazzo; da Predazzo a Paneveggio e poi al bivio per la Val Venegia abbiamo fatto di nuovo molto asfalto, (troppo per i miei gusti, forse cè la possibilità di caricare la bici sullautobus .vedremo), con calma ma non troppa, che le previsioni davano temporali forti verso il pomeriggio e la sera infatti verso i Lagorai e le Pale era già abbastanza nero alle tre del pomeriggio ..
Per fortuna il tempo ha tenuto e, nonostante un caldo pauroso (32 gradi a Predazzo), abbiamo perseverato su per la Val Venegia su facile sterrata
fino al bivio con il sentiero 749, da fare praticamente tutto a spinta, tranne qualche brevissimo tratto
fino ai passi Venegiota e Focobon (400 m di dislivello o poco più, dopo 65 km ..una goduria!) .
Per la prima volta in vita mia ho trovato due marmotte (tra laltro cuccioli/e) che si facevano avvicinare senza troppa paura
Caldo e fatica ci hanno messo a dura prova ..ma la discesa dal passo Focobon a Falcade lungo i sentieri 753 e 722 merita veramente, la metto nei primi posti di tutte le discese dolomitiche fatte (grazie a Luke che per primo ha pensato a questa discesa ..tra laltro sono sentieri poco frequentati anche a piedi .in bici non so in quanti la fanno!)
Arrivati al punto di partenza alle 19.00, dopo 10 ore di giro (comprese pause foto, cibo, acqua, ecc.)
Km: 73
Dislivello: 2650 m (due salite da 1300 m, la seconda con 400 m a spinta)
Varianti: ripensandoci il giro si potrebbe migliorare così: salita meccanizzata al Passo S. Pellegrino, poi come nel giro di sabato, salita al Passo Lusia (forse anche qui possibilità di autobus per il pezzo di strada e poi impianti? Da verificare!), salita a spinta ai laghetti di Lusia, discesa tecnica a Paneveggio, poi Val Venegia e discesa a Falcade come già fatto.
La bella discesa finale si può prendere anche dal Passo Valles (metà passo si può fare in seggiovia o tutto in macchina/furgone) salendo a spinta/spalla il 751, poi con un po di pazienza e di monta / smonta, perdendo meno quota possibile si raggiungono i due passi dove comincia il 753
Il giro che abbiamo fatto io e Tiziano (Tizzy) sabato è nato unendo ben 3 carte Tabacco, visto che si sviluppa sui bordi delle stesse ed è piuttosto esteso ..allinizio avevo pensato anche alla salita del Lusia e alla discesa a Paneveggio ma così superava i 3200 m di dislivello .quindi per il momento lho ridimensionato a 2600 .
Si potrebbe obiettare che abbiamo fatto troppo asfalto ..è vero .ma sabato volevamo pedalare (o meglio io volevo pedalare .Tiziano non si lamenta mai .) è andata così ..ho già pensato a come si potrebbe migliorare faremo .faremo .
Comunque bando alle ciance ecco il report
Partenza da Falcade alle 9 circa, salita al passo S. Pellegrino su bitume (alternative possibili: seggiovia, salita a spinta 200 m, sentiero in discesa molto difficile fino al Rif. Fior di Roccia; oppure consiglierei la risalita del passo con auto o furgone); salita al Passo delle Selle su sterrata con varie rampe ripide, alcuni tratti a spinta.
Discesa su sentiero 604, allinizio bel single track filante,
poi più tecnico con bei passaggi su rocce ferme,
Poi di nuovo più facile
Dopo cè un tratto abbastanza lungo prima del Rif. Taramelli con tante pietre smosse (non bello). Dal rifugio in giù di nuovo bella mulattiera filante, poi sterrata fino a Baita Monzoni dove conviene girare a sx per la sterrata in salita (brevissima) che porta a prendere un bellissimo sentiero
(segnato punto linea in nero in carta Tabacco) che porta in Val S. Nicolò.
Da qui si scende su asfalto a Pozza di Fassa, poi pista ciclabile fino a Predazzo; da Predazzo a Paneveggio e poi al bivio per la Val Venegia abbiamo fatto di nuovo molto asfalto, (troppo per i miei gusti, forse cè la possibilità di caricare la bici sullautobus .vedremo), con calma ma non troppa, che le previsioni davano temporali forti verso il pomeriggio e la sera infatti verso i Lagorai e le Pale era già abbastanza nero alle tre del pomeriggio ..
Per fortuna il tempo ha tenuto e, nonostante un caldo pauroso (32 gradi a Predazzo), abbiamo perseverato su per la Val Venegia su facile sterrata
fino al bivio con il sentiero 749, da fare praticamente tutto a spinta, tranne qualche brevissimo tratto
fino ai passi Venegiota e Focobon (400 m di dislivello o poco più, dopo 65 km ..una goduria!) .
Per la prima volta in vita mia ho trovato due marmotte (tra laltro cuccioli/e) che si facevano avvicinare senza troppa paura
Caldo e fatica ci hanno messo a dura prova ..ma la discesa dal passo Focobon a Falcade lungo i sentieri 753 e 722 merita veramente, la metto nei primi posti di tutte le discese dolomitiche fatte (grazie a Luke che per primo ha pensato a questa discesa ..tra laltro sono sentieri poco frequentati anche a piedi .in bici non so in quanti la fanno!)
Arrivati al punto di partenza alle 19.00, dopo 10 ore di giro (comprese pause foto, cibo, acqua, ecc.)
Km: 73
Dislivello: 2650 m (due salite da 1300 m, la seconda con 400 m a spinta)
Varianti: ripensandoci il giro si potrebbe migliorare così: salita meccanizzata al Passo S. Pellegrino, poi come nel giro di sabato, salita al Passo Lusia (forse anche qui possibilità di autobus per il pezzo di strada e poi impianti? Da verificare!), salita a spinta ai laghetti di Lusia, discesa tecnica a Paneveggio, poi Val Venegia e discesa a Falcade come già fatto.
La bella discesa finale si può prendere anche dal Passo Valles (metà passo si può fare in seggiovia o tutto in macchina/furgone) salendo a spinta/spalla il 751, poi con un po di pazienza e di monta / smonta, perdendo meno quota possibile si raggiungono i due passi dove comincia il 753