e qui nasce il problema della federazione. la FCI non spinge gli atleti elite a fare le gare nazionali, figurati se pensa ad aiutare i campionati regionali a crescere. Quindi il dio denaro spinge tutti a fare gare facili per avere più partecipantidirei condivisibile
aggiungerei che oltre all'asoetto atletico, anche il livello tecnico delle ps è inferiore
ad esempio a priero, che era la prova in vista dell'ews di finale, le speciali erano di un livello di difficoltà nettamente inferiore a quello che si sarebbe incontrato a finale
la cosa migliore sarebbe differenziare le gare tra, chiamiamoli, amatori e pro. gare diverse con diverso livello di difficoltà.
però temo che i numeri bassi non consentano ciò.
esatto. inoltre più che voglia di allenarsi manca la voglia di "rischio" che invece questo sport ha sempreMa è anche un problema di mentalità dei rider perchè in francia con quei format "alla cieca" i numeri li fanno sempre...qui il grosso degli amatori non ha voglia di allenarsi
vecchia scuola.,. poche storie e tanto gas!Tutto condivisibile.
Dal mio punto di vista aggiungerei (oppure completerei il suggerimento di "voglia di rischio" di ScRe4mY) la preparazione mentale.
Comunque complimenti a Zanchi. "Vecchiarello" () ma sempre un gran voglia di mettersi in gioco e gran gas....
E' sempre questione di punti di vista, se consideriamo che le ASD non sono supportate economicamente e devono contare sugli iscritti non possiamo biasimarli se hanno come obiettivo fare il pienone sviluppando gare fruibili per tutti? Normalmente le organizzazioni sono legate ai negozi di bici quindi più vendita più soldi per le sposorizzazioni, e secondo voi chi compra le bici? gli utenti c.d. della domenica o gli e-biker che hanno trovato il modo di divertirso di passare il tempo libero. Questo ragionamento può essere cristicato da un vero biker appassionato ma non da chi nel settore ci fa un lavoro e di conseguanza un guadagno, a margine di tutto questo ci dovrebbe essere la FCI che prendendo in mano la situazione dovrebbe stare al centro delle due fazioni e lavorare per la crescita dell'enduro italiano.L' Enduro italiano fallisce a livello mondiale perchè, purtroppo, il livello nelle gare REGIONALI si è abbassato sempre di più negli ultimi anni.
Le gare del Superenduro negli ultimi 2 anni hanno alzato il tiro, gare da 4-5 ps senza Controllo Orario e fisicamente e mentalmente dure (io ho fatto La Thuile 2017 e Sanremo 2018).
Ma purtroppo a livello regionale siamo passati da gare belle e dure a gare che sembrano il raduno della domenica fra amici, ps sempre più semplici, passaggi tecnici inesistenti e sentieri sempre più piatti e flow, tutto per attrarre più persone possibili e aumentare i profitti così che anche i neofiti che pedalano da 1 mese vanno a fare le "gare" vicino casa. Inoltre le E-bike , grande successo di mercato, hanno portato molte persone inesperte su sentieri non per principianti e quindi a creare sentieri più facili per chi va in bici da pochissimo.
Nel 2018 se prepari una gara con 1500m di dislivello positivo e 4 PS si presentano la metà dei partenti rispetto a gare di 1000m dsl e questo significa che a livello regionale il livello è molto basso (atleticamente parlando), quindi anche i rider che devono correre a livello nazionale o internazionale non hanno modo di allenarsi con continuità per le gare dell'EWS.
Ultima considerazione è il fattore Prove: in Francia i rider sono abituati a correre non conoscendo il tracciato, hanno un occhio allenato a interpretare gli ostacoli che trovano davanti a se nelle PS, in Italia dal principiante al professionista passano giornate e giornate a provare fino a conoscere a memoria il percorso e tutte le asperità, questo però diventa controproducente quando le gare sono di 2 giorni e magari 6/7 PS ed è impossibile ricordarsi tutti i passaggi ed ecco che la mancanza di abitudine a girare alla cieca si fa sentire.
infatti è quello che ho scritto ad un commento sotto.E' sempre questione di punti di vista, se consideriamo che le ASD non sono supportate economicamente e devono contare sugli iscritti non possiamo biasimarli se hanno come obiettivo fare il pienone sviluppando gare fruibili per tutti? Normalmente le organizzazioni sono legate ai negozi di bici quindi più vendita più soldi per le sposorizzazioni, e secondo voi chi compra le bici? gli utenti c.d. della domenica o gli e-biker che hanno trovato il modo di divertirso di passare il tempo libero. Questo ragionamento può essere cristicato da un vero biker appassionato ma non da chi nel settore ci fa un lavoro e di conseguanza un guadagno, a margine di tutto questo ci dovrebbe essere la FCI che prendendo in mano la situazione dovrebbe stare al centro delle due fazioni e lavorare per la crescita dell'enduro italiano.L' Enduro italiano fallisce a livello mondiale perchè, purtroppo, il livello nelle gare REGIONALI si è abbassato sempre di più negli ultimi anni.
Le gare del Superenduro negli ultimi 2 anni hanno alzato il tiro, gare da 4-5 ps senza Controllo Orario e fisicamente e mentalmente dure (io ho fatto La Thuile 2017 e Sanremo 2018).
Ma purtroppo a livello regionale siamo passati da gare belle e dure a gare che sembrano il raduno della domenica fra amici, ps sempre più semplici, passaggi tecnici inesistenti e sentieri sempre più piatti e flow, tutto per attrarre più persone possibili e aumentare i profitti così che anche i neofiti che pedalano da 1 mese vanno a fare le "gare" vicino casa. Inoltre le E-bike , grande successo di mercato, hanno portato molte persone inesperte su sentieri non per principianti e quindi a creare sentieri più facili per chi va in bici da pochissimo.
Nel 2018 se prepari una gara con 1500m di dislivello positivo e 4 PS si presentano la metà dei partenti rispetto a gare di 1000m dsl e questo significa che a livello regionale il livello è molto basso (atleticamente parlando), quindi anche i rider che devono correre a livello nazionale o internazionale non hanno modo di allenarsi con continuità per le gare dell'EWS.
Ultima considerazione è il fattore Prove: in Francia i rider sono abituati a correre non conoscendo il tracciato, hanno un occhio allenato a interpretare gli ostacoli che trovano davanti a se nelle PS, in Italia dal principiante al professionista passano giornate e giornate a provare fino a conoscere a memoria il percorso e tutte le asperità, questo però diventa controproducente quando le gare sono di 2 giorni e magari 6/7 PS ed è impossibile ricordarsi tutti i passaggi ed ecco che la mancanza di abitudine a girare alla cieca si fa sentire.
Analisi perfetta. Condividiamo in pieno. Niente da aggiungere @ScRe4mYL' Enduro italiano fallisce a livello mondiale perchè, purtroppo, il livello nelle gare REGIONALI si è abbassato sempre di più negli ultimi anni.
Le gare del Superenduro negli ultimi 2 anni hanno alzato il tiro, gare da 4-5 ps senza Controllo Orario e fisicamente e mentalmente dure (io ho fatto La Thuile 2017 e Sanremo 2018).
Ma purtroppo a livello regionale siamo passati da gare belle e dure a gare che sembrano il raduno della domenica fra amici, ps sempre più semplici, passaggi tecnici inesistenti e sentieri sempre più piatti e flow, tutto per attrarre più persone possibili e aumentare i profitti così che anche i neofiti che pedalano da 1 mese vanno a fare le "gare" vicino casa. Inoltre le E-bike , grande successo di mercato, hanno portato molte persone inesperte su sentieri non per principianti e quindi a creare sentieri più facili per chi va in bici da pochissimo.
Nel 2018 se prepari una gara con 1500m di dislivello positivo e 4 PS si presentano la metà dei partenti rispetto a gare di 1000m dsl e questo significa che a livello regionale il livello è molto basso (atleticamente parlando), quindi anche i rider che devono correre a livello nazionale o internazionale non hanno modo di allenarsi con continuità per le gare dell'EWS.
Ultima considerazione è il fattore Prove: in Francia i rider sono abituati a correre non conoscendo il tracciato, hanno un occhio allenato a interpretare gli ostacoli che trovano davanti a se nelle PS, in Italia dal principiante al professionista passano giornate e giornate a provare fino a conoscere a memoria il percorso e tutte le asperità, questo però diventa controproducente quando le gare sono di 2 giorni e magari 6/7 PS ed è impossibile ricordarsi tutti i passaggi ed ecco che la mancanza di abitudine a girare alla cieca si fa sentire.
sono Luca Campa di PisaAnalisi perfetta. Condividiamo in pieno. Niente da aggiungere @ScRe4mYL' Enduro italiano fallisce a livello mondiale perchè, purtroppo, il livello nelle gare REGIONALI si è abbassato sempre di più negli ultimi anni.
Le gare del Superenduro negli ultimi 2 anni hanno alzato il tiro, gare da 4-5 ps senza Controllo Orario e fisicamente e mentalmente dure (io ho fatto La Thuile 2017 e Sanremo 2018).
Ma purtroppo a livello regionale siamo passati da gare belle e dure a gare che sembrano il raduno della domenica fra amici, ps sempre più semplici, passaggi tecnici inesistenti e sentieri sempre più piatti e flow, tutto per attrarre più persone possibili e aumentare i profitti così che anche i neofiti che pedalano da 1 mese vanno a fare le "gare" vicino casa. Inoltre le E-bike , grande successo di mercato, hanno portato molte persone inesperte su sentieri non per principianti e quindi a creare sentieri più facili per chi va in bici da pochissimo.
Nel 2018 se prepari una gara con 1500m di dislivello positivo e 4 PS si presentano la metà dei partenti rispetto a gare di 1000m dsl e questo significa che a livello regionale il livello è molto basso (atleticamente parlando), quindi anche i rider che devono correre a livello nazionale o internazionale non hanno modo di allenarsi con continuità per le gare dell'EWS.
Ultima considerazione è il fattore Prove: in Francia i rider sono abituati a correre non conoscendo il tracciato, hanno un occhio allenato a interpretare gli ostacoli che trovano davanti a se nelle PS, in Italia dal principiante al professionista passano giornate e giornate a provare fino a conoscere a memoria il percorso e tutte le asperità, questo però diventa controproducente quando le gare sono di 2 giorni e magari 6/7 PS ed è impossibile ricordarsi tutti i passaggi ed ecco che la mancanza di abitudine a girare alla cieca si fa sentire.
hai dimenticato di dire che è uno sport da pensionatiNon c'è futuro per l'enduro... gli enduristi stanno diventando ebikers...