Io invece vedo che la mtb è molto più praticata che 10 anni fa dagli "amatori" in tutte le sue declinazioni.. ci sono più Park (pieni tra l altro) e la gente che gira x i monti se non è uguale è di più.
Comunque la cosa strana è che in Italia, chissà perchè, le bici trail tipo la sb5c vengono poco considerate, mentre altrove sono molto più diffuse delle endurone
Si concordo, anche se per avere veramente bisogno e riuscire a sfruttare minimo 160mm davanti e 150 dietro bisogna andare veramente forte, non sullo scassato o le pietre dove bastano 140mm, ma su terreni estremamente dissestati con dossi, compressioni, scalini alti e squadrati, drop con atterraggi difficili su pietre e radici.
Si concordo, anche se per avere veramente bisogno e riuscire a sfruttare minimo 160mm davanti e 150 dietro bisogna andare veramente forte, non sullo scassato o le pietre dove bastano 140mm, ma su terreni estremamente dissestati con dossi, compressioni, scalini alti e squadrati, drop con atterraggi difficili su pietre e radici.
Secondo me non è nemmeno che con 160 viaggi con maggiore sicurezza in tutte le occasioni perché in alcune situazioni si possono invece avere dei comportamenti e reazioni molto negative e imprevedibili della bici con maggior pericolo di farsi male, lo stesso vale per lo sterzo più rilassato che comunque in proporzione ora viene adottato anche su molte bici trail.
A parere mio, senza volere generalizzare, per molti, non per tutti naturalmente, la bici da enduro bella cafona, aggressiva e corsaiola è una moda e in alcuni casi, tipico atteggiamento latino italiano, serve soprattutto a fare colpo e apparire ciò che non si è ma si vorrebbe essere, il fatto di possederla è come acquistare un sogno, lo stesso che succede acquistando certe automobili che hanno potenzialità che non si utilizzeranno mai, quando magari nel traffico cittadino o sulle strade normali, sarebbe più comodo e anche sicuro utilizzare vetture con altre caratteristiche
seguendo il tuo ragionamento mi domando allora cosa puoi fare con una mtb da dh... [emoji4]Si concordo, anche se per avere veramente bisogno e riuscire a sfruttare minimo 160mm davanti e 150 dietro bisogna andare veramente forte, non sullo scassato o le pietre dove bastano 140mm, ma su terreni estremamente dissestati con dossi, compressioni, scalini alti e squadrati, drop con atterraggi difficili su pietre e radici.
Secondo me non è nemmeno che con 160 viaggi con maggiore sicurezza in tutte le occasioni perché in alcune situazioni si possono invece avere dei comportamenti e reazioni molto negative e imprevedibili della bici con maggior pericolo di farsi male, lo stesso vale per lo sterzo più rilassato che comunque in proporzione ora viene adottato anche su molte bici trail.
A parere mio, senza volere generalizzare, per molti, non per tutti naturalmente, la bici da enduro bella cafona, aggressiva e corsaiola è una moda e in alcuni casi, tipico atteggiamento latino italiano, serve soprattutto a fare colpo e apparire ciò che non si è ma si vorrebbe essere, il fatto di possederla è come acquistare un sogno, lo stesso che succede acquistando certe automobili che hanno potenzialità che non si utilizzeranno mai, quando magari nel traffico cittadino o sulle strade normali, sarebbe più comodo e anche sicuro utilizzare vetture con altre caratteristiche
Io mode ne seguo in altri campi prob.. Nelle bici ho sempre avuto il debole x bici da discesa ma pedalabili... Da una specy enduro 2007 (una gran bici) che era qs come l sx trail... e che me la pedalavo ovunque (altro che nomad 3 come fatica! Molto peggio).. Alla commencal meta sx.. che usavo qnd "l enduro" spopolava con bici "trail" tipo bronson...
Si concordo, anche se per avere veramente bisogno e riuscire a sfruttare minimo 160mm davanti e 150 dietro bisogna andare veramente forte, non sullo scassato o le pietre dove bastano 140mm, ma su terreni estremamente dissestati con dossi, compressioni, scalini alti e squadrati, drop con atterraggi difficili su pietre e radici.
Secondo me non è nemmeno che con 160 viaggi con maggiore sicurezza in tutte le occasioni perché in alcune situazioni si possono invece avere dei comportamenti e reazioni molto negative e imprevedibili della bici con maggior pericolo di farsi male, lo stesso vale per lo sterzo più rilassato che comunque in proporzione ora viene adottato anche su molte bici trail.
A parere mio, senza volere generalizzare, per molti, non per tutti naturalmente, la bici da enduro bella cafona, aggressiva e corsaiola è una moda e in alcuni casi, tipico atteggiamento latino italiano, serve soprattutto a fare colpo e apparire ciò che non si è ma si vorrebbe essere, il fatto di possederla è come acquistare un sogno, lo stesso che succede acquistando certe automobili che hanno potenzialità che non si utilizzeranno mai, quando magari nel traffico cittadino o sulle strade normali, sarebbe più comodo e anche sicuro utilizzare vetture con altre caratteristiche
Sam io non mi riferivo unicamente alla pedalabilità, che è comunque un elemento da tenere in conto non solo in salita, ma anche per quanto riguarda la velocità sui piani, nei rilanci e cne consente di avere quella fluidità di qui tanto si parla e che permette di divertirsi e senza stancarsi in quei trails che lo consentono, anche nei BP e sono convinto che sul dritto rotto e dissestato, tenendo le regolazioni molto, forse troppo morbide, anche chi è un rider normale, penso come quasi tutti noi, può trovare giovamento a utilizzare a velocità moderate una endurona o una bici da dh, ma quello che volevo far capire è che queste bici non sono progettate per viaggiare a velocità tranquille con sospensioni regolate di conseguenza per poterle far lavorare, in quanto perdono la sensibilità e la prontezza nelle manovre, soprattutto le bici da DH oltre a perdere tantissimo nei rilanci, diventano ancora più difficili da inserire in curva a meno di utilizzare una guida molto fisica per fare girare con la forza, ma a quel punto ci si stancherebbe molto ugualmente.Personalmente, ai 165mm di escursione posteriore ci sono arrivato per gradi, più per una ricerca di "confort" che di uno strumento adeguato alle mie prestazioni.
Con le full di qualche anno fa una simile escursione avrebbe significato anche una pessima pedalabilitá, ma oggi pare possibile coniugare l'una e l'altra cosa.
I percorsi dalle mie parti sono piuttosto accidentati, e con meno mm alla ruota mi é capitato di sfasciare diversi mozzi. Sicuramente un biker cazzuto saprebbe ammortizzare con le sole gambe molto più di quanto potrei far io anche con 300mm di travel, ma visto che la tecnologia ci viene incontro, perché non approfittarne?
E se non dovessi pedalare in salita, probabilmente avrei già puntato qualche bella DH con ancora più escursione!
Io invece ero possessore di SALTAFOSS che nonostante fosse biammortizzata era veramente molto agile e giocosa, ma comunque non adatta a farsi sparare in aria sulle rampeCome si é detto spesso, la coperta é corta e anche se le bici più recenti sono riuscite ad allungarla un pochino, devi sempre scegliere se lasciar fuori i piedi o la testa!
Con escursioni così elevate si perde sicuramente qualcosa nei rilanci e ad andature esageratamente lente anche l'angolo sterzo troppo rilassato finisce per dare un minimo di fastidio..... Di sicuro queste MTB non sono state pensate per passeggiare lungo gli argini, nè per giri alpini da oltre 3000 D+ e nemmeno per gare XC.
Però, avendo posseduto modelli XC, modelli Trail, Trail 29" e molte altre MTB, posso dire che anche per un utilizzo modesto e vario come il mio, non tornerei indietro!
Le XC, con quella posizione "culo in aria e testa in basso" non possono certo essere definite comode e alla lunga ti massacrano la schiena (oltre a complicarti la vita nelle discese più toste).... Le Trail, che siano da 26 o da 29, sono un buon compromesso, abbastanza efficienti in pedalata e capaci di portarti un po' ovunque, ma appena molli i freni sulle discese più scassate, ti rendi conto che il carro non digerisce bene tutto quel lavoro e allora ci devi mettere del tuo. Più o meno la stessa cosa con le All Mountain, buone sia per scendere che per salire, ma alla fine né carne, né pesce.
Quella che possiedo ora ha sicuramente dei limiti (nelle salite più ripide e tecniche in cui salivo a malapena con la Trail 29 mi trovo spesso a spingere a piedi), ma non c'é mai stata una discesa in cui abbia avuto la sensazione di perdere il controllo: sicurezza, stabilitá e comfort sono a livelli mai provati prima.
Il vero rischio, semmai, é quello di lanciarsi a velocità eccessive confidando nel mezzo, ma col rischio di sopravvalutare le proprie capacità e la durezza della pelle!
Insomma.... Un po' di buon senso ce lo devi sempre mettere... Ma non sono d'accordo sul dire (in assoluto) che una SB5 sia più consigliabile di una SB6 perché con la seconda potresti farti male.
P.S. Il tuo discorso mi ha riportata alla mente la mia infanzia, quando mio nonno mi regalò una delle primissime full suspended... una Carnielli Leopard MX2 (molto simile a questa [URL]http://www.milanuncios.com/bicicletas/carnielli-leopard-mx2-138587070.htm[/URL]), con cambio a 3 rapporti, sospensioni aria/molla ed un peso complessivo di parecchi Kg. All'inizio credevo fosse la Porsche della biciclette, ma alla fine si rivelò ingombrante e goffa come guidare un camion a pieno carico in una pista di go-kart.... con il risultato che la parcheggiai definitivamente in garage per rubare la Graziella di mia madre! Inutile dire che con quest'ultima riuscivo a fare le stesse cose (inclusi i salti) ma con decisamente maggior velocità e controllo/sicurezza...
