***Zona franca***

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mares

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Aiutino?...ma non ricordo se il titolo ha attinenza con la risposta...ma mi sa di no...
il titolo porta fuori strada...
guarda Ale, il gioco è abbastanza facile, provo ad evidenziare le parti da interpretare a doppio senso.

C’è qualcosa che in me si consuma,
ma io voglio farti sentire
i versi che ancora
mi corrono dentro,
tutto il dolce e l’amaro,
di cui sono capace.
Scenderà il sipario del buio
sulla mia vanità,
ma io posso ancora offrirti
conchiglie e cristalli di sale
e brillanti di acqua
e come a un banco di spugne
in un mare stregato
posso farti annegare.
Ho le spine nel cuore
per questa umanità che mi scivola via,
ma se tu mi vieni a cercare,
io sarò là,
magari nell’angolo di una stazione:
tra il fumo di un vecchio locale
e il fischio dell’ultimo espresso
per te avrò sempre
uno spicchio di sole.
Vieni, prima che la notte
mi chiuda la bocca,
vieni sulle note di un tempo
e chiamami piano.
 
uscitina fatta, una cinquantina di km :i-want-t::i-want-t:, quasi tutto asfalto...... va beh.....
anche perchè a villa Ada il fango era talmente scivoloso, nella parte alta, che scivolavi anche da fermo!!!:nunsacci:
in compenso niente pioggia e la compagnia di Mario, vuoi mettere?????:smile::smile:

:spetteguless:...della foratura con l'unica puntina da disegno interrata di Villa Ada nn hai detto niente però!!!:smile::smile::smile:
:hahaha::hahaha:Forse l'aveva messa proprio l'infermiera de Super ..m.cci sua!!
 
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mares

Ospite
Enigma

L’ULTIMA POESIA

C’è qualcosa che in me si consuma,
ma io voglio farti sentire
i versi che ancora
mi corrono dentro,
tutto il dolce e l’amaro,
di cui sono capace.
Scenderà il sipario del buio
sulla mia vanità,
ma io posso ancora offrirti
conchiglie e cristalli di sale
e brillanti di acqua
e come a un banco di spugne
in un mare stregato
posso farti annegare.
Ho le spine nel cuore
per questa umanità che mi scivola via,
ma se tu mi vieni a cercare,
io sarò là,
magari nell’angolo di una stazione:
tra il fumo di un vecchio locale
e il fischio dell’ultimo espresso
per te avrò sempre
uno spicchio di sole.
Vieni, prima che la notte
mi chiuda la bocca,
vieni sulle note di un tempo
e chiamami piano.


Marina Sirianni (Marina)
(“La Sibilla”, n. 6/1999)

Sol.: il bar

Commento (da Enignet):
Enigma assai delicato, soffuso di trepidante e accattivante atmosfera.
Versi... dolce... amaro: bevande di gusto diverso versate nei bicchieri.
Banco di spugne: i forti bevitori al banco del bar.
Spine nel cuore: allude alla birra alla spina.
Fischio dell'ultimo espresso: sibilo della macchina che prepara il caffè espresso.
Vieni sulle note di un tempo / e chiamami piano: bellissima chiusa che allude al "piano bar".
 

Super

Biker grossissimus
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:hahaha::hahaha:Forse l'aveva messa proprio l'infermiera de Super ..m.cci sua!!
Può darsi... questo tipo di infermiere sono così attaccate alla loro professione che pur di curarti sono pronte anche a metterti la puntina per farti forare e cadere. Poi però, quando ti curano, ti fanno passare tutta la bua.
:smile: :smile:
 
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mares

Ospite
Ricambierebbe con la rettifica dei fori già presenti in origine sull'infermiera :smile:

Forse però la sezione più adatta per parlare di "rettifica" sarebbe stata la sezione "Officina". Scusate l'off-topic :smile:

P.S. E dopo questa, la traslazione in "Zona franca" è assicurata :))):
:smile::smile::smile:
 

tostarello

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Gerruccio caro, me dispiace ma me s'è traslato tutto :rosik:

è mezz'ora che sto a cercà de capicce qualcosa, me servono le ripetizioni :nunsacci:

...e pijatela pure coi casinari :celopiùg:


:smile::smile:
Stavolta la colpa è mia che con queste infermiere ho incasinato tutto :-(

Chiedo scusa a Gerri e a Tostarello.
 
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