Buongiorno... (speravo che qualcuno lo chiedesse... sono i miei posti quelli li)...

Beh, che dire. Preparati, è una di quelle gare da cui esci parlando con angeli e santi... qualche anno fa pure Paez (facendo l'anello corto) ne parlò in questi termini.
In generale:
- LUNGO: dalla partenza fino al tratto asfaltato, pedalabile, per sfilacciare il gruppo... i più indomiti scattano per cercare di guadagnare posizioni... ha senso? mah (my 2 cents)
- da zona navertino al lago di Lova, salvo qualche spianata al 5-6% su pastorale, il resto è tutta cementata ignorante, dove almeno metà gruppo lo trovi a piedi dopo il trail breve nel bosco, quando riprende la via principale e per almeno 2-300 mt in 2-3 tratti non consecutivi
- arrivati a Lova, tratto spianato intorno al lago. Gel e si risale a destra... breve tratto in costa, tornante a sx e sbam! muro del pianto. Una cementata di un 100io di mt con pendenze ... da capretto. dopo la curva a destra, però... la strada si fa meno croccante e si pedala fino a fuori dal bosco (ringraziate che fino a qualche anno fa non era totalmente cementato... come ora)
- prima del GPM di colle mignone, si gira a sx: rampetta assassina verso la malga, un po' di mangia e bevi e discesa scassata (ma fattibile) fino a mte arano, da raggiungere con una rampa spaccagambe (breve, ma intensa).
- da mte arano, il sentiero prosegue fino al rif. san fermo su una gippabile larga e panoramica, un po' scassata, ma abbastanza pedalabile. si Passa da Malga Moren (c'è acqua se serve) si prendono i 2 tornanti e si continua in su (anche qui, ringraziare l'amministrazione... pochi anni fa non erano cementati)
- arrivati al rifugio s. fermo (non prima di aver fatto 2 tornanti insidiosi, con fondo molto sconnesso, poco dopo la croce a dx) si scollina verso il costone: il sentiero è un po' borderline per una classica gara da mtb: stretto, tecnico, esposto... se trovi qualcuno davanti che va piano o segue a piedi, stai dietro... (a quel punto il serpentone sarà allungatissimo però)... si prosegue in discesa verso la croce del costone: nota bene... appena prima della croce si scala come verstappen alla rascasse per salire su una rampa assassina... passata la croce, discesa molto veloce su pratone sconnesso (occhio alle canalette), poi, di lato al bosco, si gira intorno a una pozza, di nuovo a margine del bosco con qualche radice, ma senza troppi problemi, piccolo saltino e si prende la pastorale a destra per qualche minuto (mix di scassato croccante e cementata)...
- poco dopo si rientra nel bosco su un trail tecnico, anche abbastanza stretto e mai banale... almeno fino alla pastorale. da li in poi si respira un po' (sempre in discesa) fino ad arrivare alla provinciale...
- destra e sinistra su asfalto, si imbocca un sentiero largo, molto pedalabile, anche veloce (considerando da dove si è passati poc'anzi) verso la valsorda
- come detto, fino a valsorda non ci sono particolari problemi: la strada è ampia con pendenze dolci... poi s'impenna un po' (ovvero poco dopo le panchine), ma è cementata (anche qui, un grazie all'amministrazione... tempo fa era tutto scassato e si faceva la gimkana tra le rocce)
- si arriva a capanna plai, si gira intorno al bacino di raccolta acqua e si scende di nuovo: da quello che ho capito, quest'anno niente bike park (c'era la ps2, roba che ci hanno fatto l'italiano di enduro: trail fattibile con un po' di pelo da usare appena prima dell'uscita su pista da sci), ma si passa dal sentiero che va a corna-rossa fino alla baita mensi, poi giù da altra pastorale: se fosse così, la prima parte è veloce e scorrevole, permette di riprendere un po' fiato... la seconda è più tecnica e scassata /sconnessa, con rocce e sassi smossi.
- arrivati sulla strada provinciale, faranno fare una qualche connessione verso il paese (da verificare... negli scorsi anni è cambiata più volte)
- In paese ci saranno le prime visioni mistiche... ti trovi il traguardo a pochi metri e ti dicono che devi ripartire... insomma, non è roba per cuori deboli (soprattutto se si corre col 2o gruppo, con i primi del lungo che stanno per arrivare)...
- CORTO: dicevamo... si riparte, stessa salita di prima, stessa ignoranza... almeno fino a poco prima del lago di lova: qui non si esce dal bosco, ma si torna indietro per un pezzo e si va a prendere un'altra pastorale che sale al di sopra di Lova, in quota: il 1o pezzo è facile, pianeggiante, permette di mangiare... poi giri intorno a una malga, scendi e sbam! ricomincia il calvario.
- qui la salita porta nuovamente a colle mignone: è un mix di sali-e-sali-di-più su scassato... laddove si vede la cementata, ci si deve preoccupare... le rampe sono ancora più erte... personalmente odio profondamente questa variante... preferisco di gran lunga il muro del pianto di prima, lo trovo più "fattibile" nella sua stupida pendenza...
- si esce brevemente dal bosco e li il sentiero torna ad essere umano.. sempre croccante, ma umano, fino a colle mignone. Qui credo ci sarà un ristoro, poi una (breve) discesa, poi un tratto mangia e bevi non particolarmente difficile, almeno fino alla discesa verso villa di lozio
- la discesa (segnalata da cartelli nefasti) verso villa è da enduro... di quelle che il buon senso ti direbbe di farla con le protezioni... qui quelli bravi fanno la differenza... il "mario" che lunedì va in ufficio magari meno... un paio di avvertenze: ci sono 2 rampe di legno, la prima dritta con saltino innocuo, la seconda in curva con accenno parabolico... se non hanno cambiato, non c'era la rete anti-scivolo e si viaggia sulle uova... e i ragazzi del CO sono li pronti col badile a raccogliere gli sbadati... segue tratto a gradoni con rocce esposte, radici e sottobosco... paio di tornanti tra gli abeti in contropendenza... infine si esce sulla pastorale.
- breve tratto cementato in discesa e si riprende con deviazione nel bosco via ingresso "a sorpresa"... trail che continua ad essere croccante, ma nulla rispetto a quanto affrontato poco prima
- si arriva a villa, asfalto... poi, se confermata, ci saranno le scale da scendere a la "redbull" urban-mtb style (no comment) strette e in piedi... dopo questa chicca, si riprende verso un sentiero ampio, in costa, per attaccare l'ultimo GPM. questo tratto in salita è un mix di asfalto /cemento /piastrelle /terra battuta ampio e abbastanza pedalabile... unica nota: è tutta al sole... e si arriva su fino al GPM del cerveno
- arrivati al GPM, si va a sinistra, pochi metri per bere (si trovano fontanelle nel caso) e si imbocca il bosco dove c'è una deviazione su mangia e bevi che qui si farà sentire (qualche strappo dove qualcuno scenderà pure)... altra discesa con parte iniziale "sui generis" poi scassato fino alla provinciale, nuovi raccordi /tagli per scendere fino al (udite) punto più basso della gara.
- altro momento mistico: si taglia un'ultima volta la provinciale e si prende a sinistra un sentierone in salita. scassato. al sole. tra mezzogiorno e le 14. a inizio luglio. con una temperatura che rasenta i 25°-28°-facciamo-30°. la salita li ha delle pendenze non banali, ma sarebbe pure fattibile... se non si avessero nelle gambe il lattato di cui sopra. cmq, li normalmente ci si mettono dei buoni giovani a dare acqua agli sventurati... approfittarne se necessario.
- si sale per qualche km così, le pendenze sono quelle, il fondo non cambia... almeno fino al punto pic-nic (una volta c'era pure un ristoro), dove inizia un bel tratto in costa nel bosco.
- qui il sentiero non è largo, ma abbastanza pedalabile... ci sono solo un paio di punti rognosi, da prendere con il colpo di reni (o a piedi...) e si ritorna su una pastorale che prima scende, poi affronta un altro mangia e bevi fino a ossimo sup
- la gara è quasi finita, manca poco, si scende, quindi? no. si riprende a salire a destra... ma ora solo asfalto, pendenze che sembrano lo zoncolan, ma su asfalto... dura, ma breve, poi giù a sx, si riprende la vecchia strada gippabile borno-ossimo, abbastanza pianeggiante con qualche su e giù da affrontare a 25-30kmh (per chi ne ha)...
- ultimo strappo da affrontare al volo, rientro in piazza e caldo abbraccio del pubblico che ti guarda con tenerezza, come una madre che vede il figlio di 16 anni passare finalmente l'esame di 3a media...