Report dalla Romagna.
Io e Paobike siamo stati sabato a Bagno di Romagna per l'inaugurazione di un nuovo trail di malestro chiamato "Chiardovo freeraid".
81 raider (a parte noi toscani ed un paio umbri sono tutti romagnoli), bici tostissime (io mi difendevo egregiamente ma Gianni con 140 era assolutamente il più scarso), protezione a gogo, integrali a pioggia, alcuni corrono con ambizioni di classifica nel SE italiano, insomma le premesse ci impensieriscono.
Pronti via e su per i mandrioli fino al bivio del Nocicchio; almeno alla partenza ed in salita siamo tra i più competitivi (uno dei ragazzi del SE mi pedalava accanto ... in manual

).
Al Nocicchio ci si divide in gruppi che faranno due giri separati, noi dopo lungo ponzare si opta per quello che farà prima il Frana Trial e poi il Chiardovo freeraid.
Il primo per me non era una novità, lo abbiamo fatto quella volta che ci accompagnò Viagra ed un altro paio di cesenati, solo che sembrava tutta un'altra cosa: sarà che c'era da non fare figure di m&@a, che non volevo stare dietro per non intrupparmi ma davanti non volevo rallentare nessuno, che il ritmo (a differenza dell'escursione che si fece insieme) era "2 sole soste e gas" in più di mezz'ora di discesa. Ho raggiunto tutti gli obiettivi ma mi sono giocato tutti i jolly del mazzo, manco me pagassero. Alla fine ero distrutto, settimo di quasi trenta e con distacco notevole sull'ottavo. Il frana è comunque bellissimo, con tutti i suoi passaggi vert trialistici, super esposto su sbalanchi mortali; da consigliare!
Mi riposo a Pietrapazza aspettando Gianni ultimo che si era fermato a dare assistenza a vidienne che aveva forato (con l'adrenalina che correva nel gruppo se non c'era lui a raccattarlo se lo lasciavano lassù

); l'accordo con malestro era di aspettarci al tavolino in cima al salitone di Pietrapazza che tanto conosciamo.
In cima il ristoro e poi l'ultima salita in spingismo per raggiungere la vetta estrema del carpano dal quale buttarsi giù.
Anche questo percorso si distingue per tanti passaggi hard, con il vostro che bene o male si butta sempre rifiutando le chicken line optate da molti: incredibilmente trovo un altro mazzo di jolly

Alla fine ero mezzo, comincio a scazzare qualche traiettoria ma porto alla caduta sia uno che cerca di seguirmi (sento l'esplosione) sia uno che mi sta davanti (mi sono scusato per la pressione), gli ultimi tornantini stretti sono un calvario ma arrivo finalmente al mitico ponte di egon!
Vedo la salvezza, mi rilasso e ... do una tronata in terra su quel maledetto lastrone breccioloso.
Una giornata molto intensa, trail bellissimi ma tostissimi (una delle
GUIDE ieri gioiva per essere riuscito a chiudere per la prima volta un passaggio, il già "famoso" sul forum ripidone del Chiardovo freeraid), da rifare con più calma.
Le gallerie non credo siano state fatte da nessuno, si parlava di problemi di fango e del fatto che i boscaioli anche li hanno spianato tutto.