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Cerchi in carbonio cinesi

Tc70

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Picola ma carattarastica...
Cacchio,ma se parlate difficile...
Se si son rotti eran difettosi,se sono in garanzia se li rimanda al cliente...oppure fare un pò di foto e mandargliele con una dettagliata spiegazione in inglese...può essere che il forniture gli venga incontro...un mio conoscente gli ha mandato molte foto con particalri e loro gli han mandato un telaio nuovo,spendendo giusto il dazio...daltronde non fanno tante storie come i tecnici 'aeronauticomilitarspaziali' dei marchi blasonati...
 
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Danixele

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Una bici robusta e una vetusta.
Al di la del discorso cinesi o meno.

Io son sempre dell'idea che esistono prodotti che devono rispondere a standard qualitativi C E o altri, dove c'è bassa probabilità d'incorrere in incovenienti e prodotti che non devono rispondere a tali standard, dove la probabilità di incorrere in inconvenienti è molto più alta.
 

albatros_la

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Chi sei ?
Carbo-man ???

No, ho esperienza con materiali del genere soprattutto dal punto di vista termico e termostrutturale, per questioni di lavoro.

So bene com'è fatto un composito. È plausibile che in un cerchio l'orientamento sia tale che le proprietà siano fortemente anisotrope (con fibre disposte principalmente in senso circonferenziale). Non che questo cambi granché le cose: alla fine il calore da qualche parte deve andare; se il materiale conduce bene in un senso o nell'altro, visto che il cerchio ruota ad alta velocità rispetto al punto di contatto col pattino, il calore sarà comunque uniformemente distribuito. Il mio commento era relativo solo all'affermazione che "una delle caratteristiche del carbonio era proprio la bassa conducibilità del calore", cosa vera solamente per alcuni stati allotropici. La conducibilità lungo una fibra di carbonio nata per impiego strutturale è di circa 40 W/m/K (ad es. T800). Fibre nate per impieghi termo-strutturali hanno conducibilità grossomodo tra gli 800 e i 1200 W/m/K (ad es. K13D2U, K1100, etc...). In un campo così ampio è chiaro che le comuni fibre per impiego strutturale si possono considerare basso-conduttive (dopotutto una lega in alluminio può condurre dalle tre alle cinque volte tanto) mentre quelle per impieghi termici/termostrutturali si possono considerare alto-conduttive. In pratica, posso supporre che non conoscessi le fibre alto-conduttive, non vice-versa.
Il basso coefficiente di espansione termica delle fibre è connaturato, non ha a che fare con la geometria. Quello del composito dipende da fattori non solo geometrici, ad esempio la quantità e il tipo di matrice (tra l'altro, una matrice epossidica è un discreto isolante, con 0.7-1.5 W/m/K).
Quella che chiamiamo "esplosione" è quasi certamente un cedimento di schianto, certo non un'esplosione pirotecnica. Come dicevo, se la resina degrada a causa di una temperatura che non è in grado di sopportare, la matrice perde la sua funzione fondamentale, le fibre cominciano a "lavorare male" e si può avere una delaminazione del composito.
Anche l'espansione di una bolla può far nascere una delaminazione, ci vuole meno di quanto si immagini, soprattutto quando entrano in gioco temperature relativamente alte. Citavo 150 °C come riferimento piuttosto estremo: in genere si cerca di rimanere sotto i 100 °C.
Ripeto, il mio intervento era relativo solo al fatto che si stesse generalizzando dicendo che il carbonio conduce o non conduce. Come in molti casi, dipende..!

Ah, tra l'altro, le foto postate da @mengus mostrano un cedimento partito da quella che sembra una placchetta di rinforzo in corrispondenza del foro della valvola.
 
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AldoRey

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Va beh ma stiamo parlando di una ruota dai! Che temperatura vuoi che si sviluppi! Ok che ci sono i pattini ma ad andare addirittura espandere le eventuali inclusioni mi pare una cosa eccessivamente surreale. È sicuramente un cedimento strutturale! Si esplosione ovviamente non si intendeva di tipo pirotecnico qualcosa sui composito l'ho fatta anche io all'università per carità [emoji6]

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albatros_la

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L'espansione delle inclusioni non la sottovaluterei. Nella fattispecie potrebbe non essere stata una bolla di aria o gas "troppo grande" bensì la placchetta di cui sopra, delaminando il composito. L'alluminio espande enormemente più del composito, e stiamo parlando di cerchi da BDC (così dice @mengus che ha postato le foto, e si vede bene anche la pista frenante opaca), quindi (a meno che non sia un modello "molto moderno" con i dischi) hai i classici pattini che pinzano il cerchio. La temperatura del composito dunque sale, e sale di conseguenza anche quella della placchetta annegata nel cerchio. L'espansione differenziale fa il resto...
 

AldoRey

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Stiamo parlando di pattini su di un cerchio da strada. Dico io ma hai mai sentito quanto scaldano? Non arriveranno manco a 40 gradi!.. cerchiamo di rimanere in Topic e di non viaggiare troppo con ipotesi ingegneristiche assurde.

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albatros_la

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Sarà, ma io ricordo di cerchi fumanti quando entravano in acqua dopo discese toste. Parlo di vecchie MTB con i cantilever. Non ho mai toccato cerchi stradali ma non mi sembrano ipotesi ingegneristiche assurde.
Non è che sia soltanto io a dirlo... In rete si trovano testimonianze di chi è incorso nel problema. È ovvio che si tratta di utilizzo di materiali non adatti, altrimenti tutti quelli che hanno una BDC con cerchi in composito sarebbero estinti.

Questo è un articolo interessante:
http://flocycling.blogspot.fr/2016/04/flo-cycling-carbon-clincher-brake-track.html
Da cui quoto:
Nel medesimo c'è il risultato di un test ISO dove si raggiungono i 45 °C, ma mi dice poco. Anche le pastiglie dei freni a disco non sono progettate per vetrificare, eppure di gente che le riduce in quello stato ne trovi... C'è chi scende pinzando costantemente, e bene non fa, che si tratti di pastiglie o di pattini (o cerchi).
Se poi i cerchi sono fatti con materiali o tecniche scadenti, o usi anche pattini non adatti, figurati che fine fanno.

Fine dell'OT, sempre che di ciò si sia trattato, visto che ho solo puntualizzato e risposto ad argomenti che erano stati sollevati...
 

Solidario

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Ciao come si chiama il produttore?
 

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