Visto che sei curioso, zio, ti aggiorno sull'incredibile esplorazione che abbiamo effettuato ieri nella zona di Masua-Acquaresi.
Partiti da Nebida seguiamo l'asfalto fino a sotto p.ta Tudeschi, dove prendiamo la sterratina che passa per la galleria sopra l'asfalto dopo il bivio di Masua in direzione Cala Domestica. Riagganciamo l'asfalto giusto per prendere in salita la sterrata di Canale Matoppa. Seguiamo la strada principale fino ad un abbeveratoio, dove parte (seminascosto, per la verità) un single che si inerpica (letteralmente!) in direzione Genna Mustazzu, dove arriviamo dopo non pochi tratti a piedi (pendenza esagerata, anche se il single era sempre ben segnato e libero da vegetazione).
Da Genna Mustazzu puntiamo in direzione Nord verso p.ta Curadori passando ad est di Cuc.ru Moitzu.
Svoltato verso sus-ovest raggiungiamo Genna Ilixi dalla quale parte un single divertentissimo di circa 300 mt con pendenza sempre superiore al 30% molto tecnico.
Proseguiamo verso Ovest in direzione P.ta Scovera e convergiamo di nuovo verso Nord prima di raggiungerla, dove incrociamo la sterrata che scende da Genna Ferrata, dove le pozzanghere sono in formato Camel Trophy.
Passiamo dietro M. Pubuxeddu e M. San Giorgio raggiungendo il complesso minerario di Acquaresi.
Aggirata p.ta Acquaresi da Nord, cominciamo a scendere verso Schina sa Grutta, aggirando Medau Friaxu. Qui la faccenda si complica perchè la traccia che dovrebbe portarci giù a Gutturu Cardaxius si perde lungo il costone (bello ripido, tra l'altro!).
Non ci perdiamo d'animo e proviamo a seguire (a piedi) la flebile mulattiera con molta fantasia, ma dopo diverse decine di metri la nostra perseveranza viene premiata: anche se a fatica, risaliamo in sella e riusciamo a raggiungere Gutturu Cardaxius con grandissima soddisfazione! Abbandoniamo (a malincuore) la traccia originale (che prevedeva la "mission impossible" di chiudere il passaggio da Canal Grande al Canale Sa Susuia) e puntiamo via asfalto verso il passo di Serra e Sa Teleferica, con l'idea di affacciarci comunque verso Canal Grande. Dopo una breve sosta per mettere qualcosa nella pancia,
e mandato giù il boccone amaro dell'asfalto per raggiungere Acquaresi, svalichiamo verso Canale Sa Susuia ma,lungo la discesa, incontriamo uno dei proprietari della vallata che molto cortesemente ci dice che il raccordo da noi cercato non esiste, anche se ci invita a scendere a fondo valle se ci fa piacere. Siamo abbastanza stanchi per cui rinuciamo e risaliamo per il passo di Monte Nai che ci proietta verso il famoso single di Bega sa Canna.
Ce lo spariamo tutto d'un fiato e, arrivati giù a Masua, continuiamo lungo la costa raggiungendo Porto Corallo con l'idea di proseguire per Porto Ferro: altra "impossible mission".
Ci tocca risalire per Monte Sai (percorrendo in salita il single di Porto Corallo dell'uscita dell'Epifania!) e raggiunto l'asfalto rientriamo a Nebida stremati: 36 km, 1.450 mt di guadagno in salita e poco meno di 6 ore... insomma... una delle tipiche uscite esplorative con zio Sputnik... he he he...