Premessa. Non esco dal 17 maggio, giorno in cui ho fatto l'ultimo botto in bici, infatti mi ha recuperato l'elicottero da mezzo al bosco. E non guardo la bici praticamente da quel giorno.
Bene, la nuova biga monta una
pike ultimate, e l'ho settata come da tabella per 65kg vestito, il precedente proprietario l'aveva caricata se non erro di 50psi in più, ma ancora la sento legnosa, tanto che la braccia mi facevano male (almeno le volte che son tornato a casa su due
ruote).
Causa sopra, non ho avuto modo di controllare quanti token abbia all'interno. Ma rispetto alla mia Lyrik che avevo sul bardino, la pike pare molto più dura. Mi aspettavo un comportamento molto più morbido, per come sono famose le rockshox, anche se immagino che la mancanza di allenamento faccia molto.
Credo che le cause siano due.
Con più aria rimane nella parte iniziale dell'escursione, quella più lineare, prima che la progressività inizi a murare.
Quindi, paradossalmente, dopo un urto la fine della compressione arriva più morbida, rispetto a meno aria e più affondamento.
Poi, stando più alta, l'idraulica lavora meno, e non aggiunge ulteriore progressività.
Io avrei detto il contrario. I token con la forcella sgonfia ti fanno lavorare di fatto con meno escursione in quanto la prima parte è troppo cedevole.
Se la forca ti spacca le braccia, vuoi o non vuoi è perché giri gonfio e/o fai fondo corsa facilmente.
Fosse la mia bici, guarderei il ritorno, abbasserei i psi e metterei un token.
La mia idea era proprio di togliere un token e regolare poi la pressione. Certo che a leggere nei forum si sente tutto e il suo contrario, alla fine mi sa che la questione è talmente soggettiva che uno ci deve per forza sbattere sopra il muso di suo (eufemismo eh, non sbattete che a 51 anni il recupero è mooolto lento)