Riassumo brevemente il giretto che ho fatto lo scorso fine settimana.
Da un po' di tempo avevo un'idea, quella di andare a trovare un amico dei tempi dell'università, a Riva del Garda.
Complici delle previsioni meteo inizialmente favorevoli, mercoledì decido e giovedì pomeriggio mi preparo.
Assetto bikepacking minimale: il necessario (pantaloni, maglietta e mutande) giusto non sembrare un ciclista anche la sera a cena, e vestiario per affrontare anche condizioni invernali pesanti (gambali, giubbino medio e giubbino pesante, guanti invernali, giacchetta antipioggia e vento) visto che nel frattempo le previsioni danno pioggia per il pomeriggio.
Venerdì 8 aprile alle 12, finito il lavoro, parto direttamente con la bici (vado a lavorare in bici ogni giorno) e da Belluno vado per Feltre, Primolano, Valsugana, Calceranica, Vigolo Vattaro, Mattarello, Rovereto, Mori. Arrivo a Riva del Garda alle 19, dopo 160 km di assoluto bel tempo e panorami meravigliosi (+ altri 14 km da casa a Belluno, alle 7 di mattina). Quasi tutto il percorso è stato su ciclabile o strade secondarie a traffico nullo, tranne dei tagli intenzionalmente fatti per abbreviare un po' la percorrenza. Pernottamento gentilmente ospitato dal mio amico e cena offerta da me, per ricambiare.
Valsugana presso Borgo.
Vigolo Vattaro
Mattarello, valle dell'Adige
Da Mori verso il Garda
Discesa a Torbole
Sabato 9 la giornata si presenta splendida, fresca ma soleggiata, sperando che duri il più possibile.
Non parto granché presto da Riva, lo svantaggio di essere ospitati è quello di non poter gestire a piacimento gli orari, ma non importa, è una mini vacanza, non una ultra-randonnèe (ultime parole famose...)
Con la massima rapidità possibile cerco di allontanarmi dalle nuvole nere che vedo arrivare alle spalle sopra i monti trentini.
Giù per la gardesana orientale fino a Peschiera del Garda, dove imbocco la ciclabile per Mantova.
Sosta a Borghetto sul Mincio per ammirare quel luogo, poi via verso Mantova, dove non posso non fermarmi, anche per mangiare.
Borghetto sul Mincio con il ponte visconteo del 1300
Mantova
Con il vento da ovest in poppa, bello gagliardo, scendo il corso del Po fino a Ostiglia.
Rimanendo sempre sulla sponda sinistra, rientro in Veneto e punto verso Lendinara. A Badia Polesine passo a salutare, molto rapidamente, un altro amico (sotto la pioggia battente).
Difatti nel frattempo il meteo è cambiato, dopo Ostiglia il vento è girato in bora, vale a dire perfettamente contrario... raffiche a 70 km/h che rallentano fortemente, temperatura crollata da 23°C a 3°C, pioggia a tratti.
Vedi l'allegato VID_20220409_162434190~2.mp4
Quando il vento è laterale, devo stare attento perché o mi potrebbe buttare in mezzo alla strada o nei fossi.
Per mia fortuna il Polesine è così deprimente con questo tempo che non c'è nessuno per le strade e, comunque, qualche pezzo di ciclabile a lato delle strade c'è.
Vedi l'allegato VID_20220409_190041901~2.mp4
Da Lendinara vado per Padova, sempre con il vento ferocemente di lato.
A Monselice è ormai quasi notte, aggancio la ciclabile del canale Battaglia che mi porta a Padova, dove arrivo alle 21 passate.
Almeno l'ultimo tratto, al buio (ma ovviamente ero attrezzato con luci e necessario per le notturne) lo faccio in sede riservata.
Ironia della sorte, il vento cessa alle porte di Padova. 251 chilometri in 12h50' totali dalla partenza.
E doveva essere una vacanza per ritemprarmi... a conti fatti, più di 90 km contro vento e al freddo, quasi peggio di quella volta che andai a Capo Nord. Anche a Padova vengo ospitato, così non ho nemmeno il problema di cercare da dormire.
Domenica 10 il tempo è più che magnifico, aria frizzante e "stravedamento", si vedono le montagne, a nord le Alpi, a sud gli Appennini. Con un tempo così, decido che non farò ritorno a casa per la via più breve, meglio fare una deviazione fino al mare. Esco tardino, sono quasi le 9, ma il vento è favorevole, proverò a tirare un po'. Così seguo al contrario parte della traccia della Veneto Gravel, via per la Riviera del Brenta, ma taglio per Mogliano Veneto.
Villa Pisani a Stra.
Mogliano Veneto
Gravel con i copertoncini da strada? Certo che si!
Poi Jesolo, Caorle, dove purtroppo tocca girare verso casa.
Spiaggia di Eraclea
Caorle
Su per il Livenza, San Stino, poi il Monticano per Oderzo, Conegliano, i colli verso Vittorio Veneto, il Fadalto e arrivo a casa alle 21 passate da poco.
Il Monticano a Oderzo. Via veloce sugli stretti argini. Con i copertoncini dovrei essere finito di sotto alla prima curva, ma loro non lo sanno che stanno andando sul gravel e tengono lo stesso.
Vedi l'allegato VID_20220410_174846712~2.mp4
I colli di Conegliano
Serravalle
Mangiato anche il Fadalto, sono quasi arrivato.
Altri 248 km, alla faccia del "torno a casa presto" Il totale del giro Trentino-Lombardo-Veneto è di 673 km. Prova generale per capire se la Veneto Gravel lunga me la posso permettere, prova superata, direi proprio che la potrò fare divertendomi e fregandomene se non sarà sempre bello, il tempo.
P.S.: ho fatto tanto sterrato, tantissimo, specie nel Polesine e nella terza giornata. Strade bianche, campi, argini, pezzi di sentiero, anche un po' di fango. Con i copertoncini 700x28C a 4,5 bar. (Continental GP 4-season). Nessun inconveniente di sorta.
Da un po' di tempo avevo un'idea, quella di andare a trovare un amico dei tempi dell'università, a Riva del Garda.
Complici delle previsioni meteo inizialmente favorevoli, mercoledì decido e giovedì pomeriggio mi preparo.
Assetto bikepacking minimale: il necessario (pantaloni, maglietta e mutande) giusto non sembrare un ciclista anche la sera a cena, e vestiario per affrontare anche condizioni invernali pesanti (gambali, giubbino medio e giubbino pesante, guanti invernali, giacchetta antipioggia e vento) visto che nel frattempo le previsioni danno pioggia per il pomeriggio.
Venerdì 8 aprile alle 12, finito il lavoro, parto direttamente con la bici (vado a lavorare in bici ogni giorno) e da Belluno vado per Feltre, Primolano, Valsugana, Calceranica, Vigolo Vattaro, Mattarello, Rovereto, Mori. Arrivo a Riva del Garda alle 19, dopo 160 km di assoluto bel tempo e panorami meravigliosi (+ altri 14 km da casa a Belluno, alle 7 di mattina). Quasi tutto il percorso è stato su ciclabile o strade secondarie a traffico nullo, tranne dei tagli intenzionalmente fatti per abbreviare un po' la percorrenza. Pernottamento gentilmente ospitato dal mio amico e cena offerta da me, per ricambiare.

Valsugana presso Borgo.

Vigolo Vattaro

Mattarello, valle dell'Adige


Da Mori verso il Garda

Discesa a Torbole

Sabato 9 la giornata si presenta splendida, fresca ma soleggiata, sperando che duri il più possibile.
Non parto granché presto da Riva, lo svantaggio di essere ospitati è quello di non poter gestire a piacimento gli orari, ma non importa, è una mini vacanza, non una ultra-randonnèe (ultime parole famose...)


Con la massima rapidità possibile cerco di allontanarmi dalle nuvole nere che vedo arrivare alle spalle sopra i monti trentini.
Giù per la gardesana orientale fino a Peschiera del Garda, dove imbocco la ciclabile per Mantova.

Sosta a Borghetto sul Mincio per ammirare quel luogo, poi via verso Mantova, dove non posso non fermarmi, anche per mangiare.

Borghetto sul Mincio con il ponte visconteo del 1300


Mantova


Con il vento da ovest in poppa, bello gagliardo, scendo il corso del Po fino a Ostiglia.

Rimanendo sempre sulla sponda sinistra, rientro in Veneto e punto verso Lendinara. A Badia Polesine passo a salutare, molto rapidamente, un altro amico (sotto la pioggia battente).
Difatti nel frattempo il meteo è cambiato, dopo Ostiglia il vento è girato in bora, vale a dire perfettamente contrario... raffiche a 70 km/h che rallentano fortemente, temperatura crollata da 23°C a 3°C, pioggia a tratti.
Vedi l'allegato VID_20220409_162434190~2.mp4
Quando il vento è laterale, devo stare attento perché o mi potrebbe buttare in mezzo alla strada o nei fossi.
Per mia fortuna il Polesine è così deprimente con questo tempo che non c'è nessuno per le strade e, comunque, qualche pezzo di ciclabile a lato delle strade c'è.
Vedi l'allegato VID_20220409_190041901~2.mp4
Da Lendinara vado per Padova, sempre con il vento ferocemente di lato.
A Monselice è ormai quasi notte, aggancio la ciclabile del canale Battaglia che mi porta a Padova, dove arrivo alle 21 passate.

Almeno l'ultimo tratto, al buio (ma ovviamente ero attrezzato con luci e necessario per le notturne) lo faccio in sede riservata.
Ironia della sorte, il vento cessa alle porte di Padova. 251 chilometri in 12h50' totali dalla partenza.
E doveva essere una vacanza per ritemprarmi... a conti fatti, più di 90 km contro vento e al freddo, quasi peggio di quella volta che andai a Capo Nord. Anche a Padova vengo ospitato, così non ho nemmeno il problema di cercare da dormire.

Domenica 10 il tempo è più che magnifico, aria frizzante e "stravedamento", si vedono le montagne, a nord le Alpi, a sud gli Appennini. Con un tempo così, decido che non farò ritorno a casa per la via più breve, meglio fare una deviazione fino al mare. Esco tardino, sono quasi le 9, ma il vento è favorevole, proverò a tirare un po'. Così seguo al contrario parte della traccia della Veneto Gravel, via per la Riviera del Brenta, ma taglio per Mogliano Veneto.
Villa Pisani a Stra.

Mogliano Veneto

Gravel con i copertoncini da strada? Certo che si!

Poi Jesolo, Caorle, dove purtroppo tocca girare verso casa.

Spiaggia di Eraclea

Caorle

Su per il Livenza, San Stino, poi il Monticano per Oderzo, Conegliano, i colli verso Vittorio Veneto, il Fadalto e arrivo a casa alle 21 passate da poco.

Il Monticano a Oderzo. Via veloce sugli stretti argini. Con i copertoncini dovrei essere finito di sotto alla prima curva, ma loro non lo sanno che stanno andando sul gravel e tengono lo stesso.

Vedi l'allegato VID_20220410_174846712~2.mp4
I colli di Conegliano

Serravalle

Mangiato anche il Fadalto, sono quasi arrivato.

Altri 248 km, alla faccia del "torno a casa presto" Il totale del giro Trentino-Lombardo-Veneto è di 673 km. Prova generale per capire se la Veneto Gravel lunga me la posso permettere, prova superata, direi proprio che la potrò fare divertendomi e fregandomene se non sarà sempre bello, il tempo.
P.S.: ho fatto tanto sterrato, tantissimo, specie nel Polesine e nella terza giornata. Strade bianche, campi, argini, pezzi di sentiero, anche un po' di fango. Con i copertoncini 700x28C a 4,5 bar. (Continental GP 4-season). Nessun inconveniente di sorta.
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