Allora: innanzitutto devo correggere un termine da me usato forse impropriamente.
La discesa era su pietrisco smosso (e l'ho chiamata roccia) di quello abbastanza cicciotto e tagliente (misto da breccia piccola a sasso da 10/15cm di diametro).
Perciò capisco che posso aver tratto in inganno chi pensava a scogli e gradoni.
Per quanto riguarda le pressioni di gonfiaggio diciamo che a 1.3 ho girato rare volte, in alcuni casi per errore (non le avevo controllate alla partenza) e in altri casi per scendere su tecnico ripido e lento.
Ma la pressione media era 1.7-1.8 bar e ripeto che non ho mai avuto problemi.
Certo che potrei tenere la pressione sopra i 2.7-2.8 e le pizzicature sarebbero quasi scongiurate, ma a quel punto perdo in guidabilità (almeno per come piace a me).
Diciamo che essendo da 2.1 la quantità di aria all'interno non è molta, probabilmente inferiore alle 2.25 o 2.3 a cui ero abituato. Anche perché avete mai fatto caso che un tubeless da 2.3 se lo portate a 2.5 bar è un sasso mentre se ci portate uno con camera da 2.1 non è poi così tanto duro?
Inoltre va detto che le Nobby Nic (sempre UST) gonfiate a 2 erano discretamente morbide, mentre le Nevegal alla stessa pressione risultano più dure, e se schiaccio giù da fermo il pneumatico le
Schwalbe spanciano uniformi mentre le Kenda si "accartocciano".
Ma la cosa strana è che ho pizzicato sempre sotto il bordo del cerchio. In pratica mi rendo conto della pizzicatura solo perché vedo la fuoriuscita del pesto. Allora vado a stallonare leggermente la spalla e vedo il taglio.
Ma non è strano?
Sembra come se il pneumatico si fosse prima alzato dalla sede e poi, dopo la pizzicatura, sia riandato giù (ovviamente impossibile!!!).
Cmq ammetto anche che non essendo un discesista vada giù male, magari impattando su rocce che potrebbero essere evitate. Ed anche la bici (una GENIUS della
SCOTT) non è il massimo per la discesa, ma nonostante tutto ciò insisto a dire che per anni non ho mai pizzicato.
Forse sono stato solo fortunato...