Che fa ragioniere? Mi da’ del tu?Allora, Ragioniere, che fa? Batti?
Ma no ... batti lei !!!

Che fa ragioniere? Mi da’ del tu?Allora, Ragioniere, che fa? Batti?
Anche perché ogni due per tre io sento qualcuno che (non più giovanissimo) si è disfatto giocando a calcetto.Reputo che un intervento come questo sia uno scempio, sia dal punto di vista ambientale che funzionale alla mtb. Credo che per principio, un sentiero non dedicato alla mtb (quindi esclusi i bike park) si dovrebbe tenere pulito dalla pietre smosse o dagli alberi caduti, nulla di più. Nei sentieri dove so che ci sono molti tratti che non riesco a scendere non ci vado, tutti abbiamo dei limiti che vanno saputi rispettare senza pretendere di girare dappertutto. Non sono contrario alla e-bike, entro certi limiti, poi tanto sarebbe inutile perché è un fenomeno irreversibile, però è evidente che sta banalizzando la mtb, la presenza sui sentieri di molti bikers dell'ultim'ora (che senza motore si sarebbero dedicati ad altro) non è certo un fatto positivo (anche per loro, l'inesperienza non va certo a braccetto con la sicurezza). D'altra parte è un po' quello che è successo per l'arrampicata, prima si iniziava sul facile, ora se va bene sul 6b, quindi giocoforza le vie devono essere a prova di bomba, pulite e protette che ci si rischia meno che giocare a calcetto.
...io ero riuscito a trattenermi...Allora, Ragioniere, che fa? Batti?
Ha parlato il sapientone. Ma stai zitto che è meglioE' arrivato il figlio di Jimmy il fenomeno a fornire la sentenza definitiva.
Sempre per amor d'informazione, solo una piccola precisazione ...Le ebike sono equiparate (dal codice della strada, non da opinioni soggettive del tutto irrilevanti) in tutto e per tutto ad una bici, purché rientrino in determinate caratteristiche (limite di potenza, velocità e modalità di attivazione dell'assistenza ). Se non rientrano nei limiti previsti, allora non sono ebike ... sono ciclomotori.
Cosa vuol dire......che non ti piacciono i cani?????In effetti anche tu dall'avatar non mi sembri messo tanto bene.
Anche se a distanza di tempo dalla pubblicazione dell'articolo, dico la mia. Modificare in quel modo un sentiero é assurdo. Le motivazioni inerenti lo spirito di fare MTB come le ha presentate Marco le condivido tutte. Un'osservazione che aggiungo, anche se non so se vale lo stesso per le Alpi (ma immagino di si), certi sentieri usati oggi da escursionisti -a piedi o in bici- sono stati fatti per altri usi. Sugli Appennini tanti di questi sentieri sono formidabili testimonianze storiche e culturali del passato e della vita in montagna, che non devono essere modificati o deturpati in alcun modo.
Abbiamo l'abitudine ad adattare l'ambiente al nostro modo di vivere. Ormai quasi tutti vogliono tavoli da biliardo, con sponde e salti (che tanti nemmeno sanno chiudere ma vabbè), I sentieri naturali non li vuole nessuno e quindi si tende a spianare.
Io lo noto sempre quando faccio qualche giro alpino su sentieri pedonali non incontro nessuno, sui soliti sentieri curati c'è il mondo.
Nei tratti incazzati ammetto che metto il piede a terra e scendo a spinta non vergognandomi di ammetterlo....ma che lascino stare i sentieri![]()
Secondo me si può fare un po' e un po', come per esempio Sant'Anna/Mimose a Sestri dove nella prima parte è stato lavorato il c.d. toboga con sponde e qualche salto, niente di invasivo ma ben riuscito, lasciando poi al naturale tutta la seconda parte. Anche io preferisco i tracciati naturali a quelli da bikepark, ma secondo me entrambe le tipologie hanno pro e contro e possono convivere. Ultimamente invece il problema è la convivenza ciclisti/escursionisti imho