INTO THE LAGA
grazie a te...grazie a madre natura...grazie a noi che fuggiamo da tutto per sentirci liberi lassù!
grande Stex bellissima questa che cavalco l'onda della neve

E oggi se sto qui a scrivere questo report lo devo proprio a te che venerdi hai acceso la miccia della Laga e io l'ho fatta esplodere

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Così dopo il best tour del sabato prima col Tottero non abbiamo dovuto far altro che smussare gli angoli togliendo il recupero auto che è una grossa pippa e salendo da Voceto e il tutto si è rivelato azzeccatissimo facendo si che il nostro giro diventasse il planet best tour

Come detto siamo a Voceto come al solito presto sono le 7,00 ma scaricata la bici di Stex la prima sorpresa, ebbene il virus del Bellux si è diffuso rapidamente ma almeno lui ha il disco e così può frenare

Dal paesino di 4 case prendiamo il sentiero 366 che ci porterà dopo 1200 mt di dislivello al Vado di Annibale
Fino a quota 1400 è tutto stradone pedalabilissimo tantè che ci mangiamo i primi 400 mt di dislivello in poco più di mezz'ora
Ma meno male che arrivati ad uno spiazzo lo stradone lascia il posto al single track sennò con quel ritmo come ha detto giustamente Stex all'ora di pranzo eravamo già a casa
ah dimenticavo oggi a fare il giro eravamo in tre due in bici e uno a piedi

, un simpaticissimo abitante di Voceto

che si è fatto tutto il giro insieme a noi lui si che è stato un grande
Il sentiero che nella parte bassa costeggia il Fosso del Molinaro è quasi tutto rigorosamente a spinta ma molto molto bello perchè sembra di stare in un sentiero alpino
arrviamo poi al Fosso di Iaccio Porcelli e qui l'ambiente è sublime, come direbbe qualcuno qui il portage è molto molto remunerativo

e infatti Stex se lo gode alla grande
la cascata della Fungarola
ditemi un po voi se non sembra di stare in un sentiero alpino
lasciato il fosso la parte più dura è fatta e il sentiero esce dal bosco riguadagnando il crinale
scollinati siamo finalmente sul Cavallo di Voceto da dove si vede il crinale sotto macchie piane fatto sabato scorso
e vai si può cavalcare il Cavallo
ma il cavallo si imbizzarrisce subito e lo disarciona di sella dopo pochissimo
ma è bello anche portare il cavallo a spasso quando sei in simili posti
sali che ti sali finalmente si intravede Annibale lassù
Dal vado Annibale salutiamo Pizzo di Sevo e prendiamo il 301 per Cima Lepri
c'è molto vento e quindi decidiamo di non stare proprio in cresta ma leggermente sotto, e guardate proprio il vento cosa ha combinato con questo nevaietto
prima di andare via salutiamo anche i sibillini che sono oramai pronti per essere visitati
Da Cima Lepri per non planare direttamente a Voceto in Bici

siamo costretti a scendere sotto cresta causa vento impetuoso, stex avendo montato le gomme invernali cerca qualcosa per far raffreddare le gomme
due rocce a confronto
visto che siamo in netto anticipo sulla tabella di marcia e visto che oramai i panini li abbiamo comprati

ci concediamo una mezz'ora di sosta sotto cima Lepri al riparo dal vento e sotto un bel sole caldo ma piacevole, il bello della Montagna è anche e soprattutto questo
dopo la pennica ripartiamo poi alla volta di Pizzo di Moscio la cima Coppi di giornata
come per magia il vento si è quasi calmato, forse è andato a fare una pennica anche lui

, e così stavolta possiamo scendere per la cresta
ed eccoci alla base di Pizzo di Moscio ultima erta di giornata e dopo aver ammirato lo spettacolo della valle sottostante
ci arrampichiamo fino alla vetta, che poi in realtà da sotto sembrava molto più dura di quello che alla fine si è rivelato, su cagnolino che ci siamo quasi
ma che fa pedala anche ??????????????


ed eccoci in vetta a Pizzo di Moscio con la corce che si vede solo stando in cima

mi sa che ha tirato un po di venticello nei giorni passati
da li si vede il mondo con il Gorzano in primissimo piano
Anche qui un ora e mezzo di sosta prima della lunghissima cavalcata fino al Sacro Cuore da 2400 a 1400 un millino tondo tondo di discesa e che discesa, prima la cresta di Pizzo di Moscio
poi il 337 o Balzi di Classette o Fosso di Selva Grande come abbiamo scoperto chiamarla gli abitanti della zona
devo dire che rifarlo a distanza di una settimana questo sentiero me lo sono goduto ancora di più dell'altra volta
per Stex invece è la prima volta ma dai suoi commenti direi che ne è rimasto più che soddisfato
ma d'altronde come fa a non piacere un posto così
sosta d'obbligo alla cascata della Pacina
e poi via per il gran finale
Arrivati al Sacro Cuore visto che non siamo mai sazi di single track facciamo anche un altro pezzino di sentiero che poi con una piccola risalita ci riporta all'asfalto 100 metri più in basso, da li stradone fino a Preta e poi la sorpresa del bel sentierino segnato del 369 fino a Capricchia. Da Capricchia per evitare l'asfalto che ci fa venire le bolle

proviamo a cercare sempre il 369 che dovrebbe continuare fino sotto Ferrazza, l'imbocco è segnato con un segno bianco rosso dell'anteguerra ma dopo il sentiero non c'è più se l'è rimangiato il bosco e quindi rientriamo a Voceto per Retrosi. Alla fine quasi 1800 di dislivello di cui 1300 a spinta, ma insieme a quello del sabato precedente questi due giri mi rimarranno impressi nella mente per parecchio ma parecchio tempo, come dice il Tot la Laga si paga ma TI RIPAGA, un grande grazie a Stex per aver condiviso con me l'amore per la montagna vera

tutte le foto qui:
https://plus.google.com/photos/115018898203313426787/albums/6160475373103492481
e la traccia gps