E tornando a bomba (cioè all'oggetto della discussione):
- Su bici entry level (ed inferiori) si trova spesso la tripla o la doppia... chi si rivolge a questo tipo di prodotto o è agli inizi o farà (molto probabilmente) del mezzo un uso generalistico e non certo specialistico o con velleità sportive (in senso proprio). Quindi il multicorona gli andrà benissimo e gli permetterà di fare di tutto un po' (e quando trova dei limiti questi non sono certo imputabili alla trasmissione). Quindi farsi pippe mentali sul mettere il mono a bici del genere è un non sense che trova origine quasi sempre nel vedere le bici fighe che ce l'hanno.
- Su MTB anche buone o molto buone ma datate o adibite ad usi generalisti (con cui fai veramente di tutto compresa MTB vera) il multicorona un senso ce l'ha eccome, dobbiamo essere noi a stabilire, in base al reale utilizzo, di cosa abbiamo effettivamente necessità... le "mode", le opinioni altrui etc contano zero, contano solo le reali (sottolineo reali) necessità che abbiamo di fronte, da capire e affrontare senza sovrastrutture dogmatiche o "pressioni sociali".
- Su MTB moderne e magari di media alta gamma, per uso prettamente (che non vuol dire esclusivamente) MTB "vero", il mono è quasi (dico quasi) obbligato e per vari motivi: primo perché vengono vendute così, secondo perché non è detto si possa montare la doppia (vedi foderi inferiori o installazione deragliatore anteriore) eppoi perché si dovrebbe sostituire l'intero gruppo con costi non indifferenti.
Inoltre per la destinazione d'uso prevista (MTB) il mono copre bene ambo gli estremi della coperta e sufficientemente bene quello che c'è nel mezzo...
considerazioni a latere: in generale le trasmissioni lavorano veramente bene ormai da più di 15 anni, lavoravano egregiamente con la tripla e poi con la doppia... è un dato di fatto, chi racconta che con il multicorona "è un casino" o va in bici da poco o non so in quale mondo parallelo e distopico sia vissuto.
Ovviamente parliamo di trasmissioni regolate come si deve, problemi che affliggevano le bici di una volta (tipo il famigerato ghost shifting, lo ricordate?) dipendevano da ben altro che dal multicorona o dalla qualità dei gruppi trasmissione ma avevano a che fare con le flessioni dei telai e carri (specie se ammortizzati) e con il sistema infelice di passaggio cavi del cambio (le cui guaine non erano a tutta lunghezza).
Il mono invece alcuni difettucci ce li ha eccome (almeno per ora, vedremo come sarà in grado di risolverli), a partire dall'angolazione
catena elevata che da luogo a usure precoci, abbisogna di una regolazione certosina per funzionare al meglio, il salto pignoni molto marcato, i pesi, in parte l'estetica ma quella è soggettiva e di per se non vuol dire nulla, ed infine i costi decisamente alti e che non trovano, a mio avviso, giustificazione plausibile alcuna (se non le note logiche di profitto).