Pista ciclabile

Cammellodacorsa

Biker superis
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Ai sensi dell’art. 182, 9° comma del C.d.S. recante le disposizioni per la circolazione dei velocipedi “i velocipedi devono transitare sulle piste loro riservate, salvo il divieto per particolari categorie di essi, con le modalità stabilite nel regolamento”.
Tale norma è chiaramente inapplicabile per i ciclisti esperti (professionisti, dilettanti o cicloamatori) che percorrono in allenamento le strade a velocità sostenuta, a volte anche superiore a quella ex lege consentita sulle piste ciclabili.
Anche perché se tale categoria di ciclisti dovesse essere costretta a lasciare repentinamente la strada consueta di allenamento per immettersi nella pista ciclabile sicuramente ci troveremo di fronte ad una crescita esponenziale di sinistri causa l’attraversamento di intersezioni, passi carrai, pedoni, animali domestici ecc. che gli stessi non potrebbero certamente evitare.
Questo anche in ragione del fatto che sulle piste ciclabili è consentito ed autorizzato il transito non solo dei velocipedi ma anche dei pedoni con tutte le problematiche (anche di disciplina e di modalità di utilizzo delle piste stesse) che ne conseguono.
I ciclisti esperti pertanto ignorano (con ragione?) tale norma ma allorché siano coinvolti in un sinistro, anche quale veicolo investitore, la prima causa per il mancato indennizzo da parte della compagnia assicurativa è proprio quella che non percorrevano il tratto di pista ciclabile presente sul tragitto di specie.
Per essere ancora più “pratici” è pertanto doveroso riferire che al momento attuale, la norma del C.d.S. suindicata non esclude nessuna tipologia di ciclista (proprio perché non viene espressamente indicato quali sarebbero le particolari categorie che sono esonerate dalla portata della norma) dall’obbligo di utilizzo della pista ciclabile quando la stessa sia presente nel tratto di strada che si sta percorrendo con la propria bicicletta.
 

Lupo Bianco

Biker superis
28/7/10
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per tradurre in parole povere..

no, non sei obbligato ad utilizzare la pista ciclabile, ma se ti capita di fare un incidente su strada nonostante affinaco ci sia la pista ciclabile , al 95% l'assicurazione non paga e sono (purtroppo) beneamati cavoli tuoi :S
 

Hall71

Biker extra
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Interessante.
Per come la vedo io... se allenandomi sul bitume, mantengo una velocita' elevata costante ma soprattutto una traiettoria molto rettilinea il disturbo alle autovetture e' davvero minimo. Altra cosa invece se ci sono piu' ciclisti presenti che assumono formazione appaiata o persone in bicicletta stile "gita".

Altra domanda a voi che siete piu' esperti.
C'e' l'obbligo di assumere quando si e' in coppia una andatura uno davanti l'altro dietro (vietato fare illazioni) oppure si puo' viaggiare appaiati?

Domenica scorsa per poco non scendo dalla MTB e randello con il multitool due signore che bellamente se ne andavano chiaccherando per la statale appaiate (grrrrrrr).
 

Bed

Biker poeticus
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il "per come la vedo io" non esiste, esiste solo il "per come la vedono i vigilieassimilabili": se c'è e non la usi possono sempre farti la multa, raro ma è capitato. Va anche detto che non tutte le ciclabili sono uguali: ci sono quelle dove anche allenarsi tirando alla morte è un piacere e quelle dove solo pensare di andare è un incubo; l'uso appropriato della materia grigia è come sempre un ottimo sistema per evitare guai...
 

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Biker novus
25/9/13
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Il problema e' che spesso e' praticata da ciclisti familiari indisciplinati. E' piu' pericoloso essere sulla pista ciclabile che in A4.
quoto mi è capitato ciclista contromano che scriveva sms, pedoni in fila per 4, cane a due zampe da una parte e quello a quattro dall'altra con guinzaglio fra i due a mo' di trappola ecc. meno pericoloso in tangenziale in bici
 
Premetto che ho parlato con un amico poliziotto di questo discorso,
la risposta è stata semplice: la pista ciclabile é la strada delle biciclette!!! punto e basta, chiaro che se usi una bdc o un mtb spesso non la usi, ma per il semplice fatto che si corre ed invece sulla ciclabile si dovrebbe mantenere una velocità moderata!
comunque se ti fermano su strada e nelle vicinanze c'è una ciclabile sei passibile di ammenda!!!...poi le piste ciclabili non le usa nessuno ma è un'altro discorso perchè bisognerebbe anche precisare quali bici possono percorrerla quelle a pedali si e quelle elettriche? non sono ne motori ne bici come si dovrebbero classificare????
bella domanda!!! otretutto moooltooo pericolose!!!
 

Cammellodacorsa

Biker superis
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Se la A4 è pericolosa non è che vai sui binari e chiedi ai treni di scansarsi, ti adegui.
E la stessa cosa deve avvenire per le biciclette. LA pista ciclabile deve essere utilizzata.
A dare fastidio in bicicletta sulle strade sono semrpe gli altri, i ciclisti con cui parli sono sempre disciplinatissimi e poi anche a strada libera fai fatica a passarli da quanti sono appaiati!
 

sembola

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Se c'è la pista ciclabile esiste l'obbligo di utilizzarla. Per "pista ciclabile" però si intende quella ad uso esclusivo delle bici e indicata dal cartello blu con la bici, se c'è il cartello blu con bici e pedone NON è una pista ciclabile.

Fuori dai centri abitati è sempre obbligatorio procedere in fila indiana (art.182 c.1).

Le bici a pedalata assistita sono delle biciclette (o meglio, dei "velocipedi" :mrgreen:) a tutti gli effetti; quelle "truccate" con acceleratore e/o limite rimosso sono invece dei ciclomotori abusivi, passibili di sequestro.
 

Hector Moises

Biker superis
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Dove abito io, di fianco alla strada principale, ci sono tratti di pista ciclabile in cui la sua larghezza si restringe sino circa a un metro.
Se si dovesse rispettare l'obbligo di transitarci sopra, credo che in quel punto più di un ciclista si schianterebbe contro altri ciclisti o contro dei pedoni.
D'accordo rispettare le norme, ma, mi chiedo se veramente chi progetta e costruisce le piste ciclabili, lo fa seguendo ben precisi criteri e norme che dovrebbero stabilirne in teoria, larghezza e senso di marcia, cose che invece vedo non vengono assolutamente considerate in fase di realizzazione.
 

Cammellodacorsa

Biker superis
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Caro Hector, il ciclista prima di schiantarsi frena e rallenta e adegua la sua velocità alle condizioni della strada.
Anche le strade per le vetture a volte sono strette e dissestate e ci si adegua.
I ciclisti sembrano essere una categoria veramente poco incline alla convivenza.
Senza parlare di quando hanno pure la vettura dietro a tappare il traffico magari su strade statali strategiche!

Anche a me piacerebbe sfrecciare in autostrada ma ci sono i limiti e gli altri utilizzatori della strada. Mi adeguo e non ne faccio un dramma.
 

sembola

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Quoto Cammellodacorsa, le piste ciclabili sono fatte per muoversi e non per correre.

E' però vero che specie per le piste ciclopedonali, magari ricavate su marciapiedi, magari con lo scopo di avere contributi o di farsi belli nelle classifiche di vivibilità, si vedono degli obbrobri assurdi.
 

Fuocoz

Biker augustus
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Caro Hector, il ciclista prima di schiantarsi frena e rallenta e adegua la sua velocità alle condizioni della strada.
Anche le strade per le vetture a volte sono strette e dissestate e ci si adegua.
I ciclisti sembrano essere una categoria veramente poco incline alla convivenza.
Senza parlare di quando hanno pure la vettura dietro a tappare il traffico magari su strade statali strategiche!

Anche a me piacerebbe sfrecciare in autostrada ma ci sono i limiti e gli altri utilizzatori della strada. Mi adeguo e non ne faccio un dramma.

Quoto, è sempre questione di Brain, e non quello specialized :smile:

Chissà perché poi a Berlino funzionano e da noi no...
 

Hall71

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il "per come la vedo io" non esiste, esiste solo il "per come la vedono i vigilieassimilabili": se c'è e non la usi possono sempre farti la multa, raro ma è capitato. Va anche detto che non tutte le ciclabili sono uguali: ci sono quelle dove anche allenarsi tirando alla morte è un piacere e quelle dove solo pensare di andare è un incubo; l'uso appropriato della materia grigia è come sempre un ottimo sistema per evitare guai...

Ecco, mi riallaccio alla tua ultima affermazione...

PER COME LA VEDO IO significa appunto: USO APPROPRIATO DELLA MATERIA GRIGIA :omertà:
 

Hector Moises

Biker superis
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Come ho detto prima, d'accordo rispettare le norme, d'accordo utilizzare il buon senso, ma visto che nella nostra epoca anche per mettere un chiodo alla parete di casa (sto estremizzando per chiarire il concetto che voglio esprimere), devi rispettare mille clausole, mi chiedo solo perché chi progetta e realizza le piste ciclabili, pare lo faccia senza seguire criteri standardizzati e con un minimo di regole che servono poi a disciplinarne il loro utilizzo.
 
Purtroppo di base è che in Italia basta mettere un cartello e dipingerla di verde per farla divenire pista ciclabile, senza tenere conto di incroci, stop precedenze ecc. (classiche italianate) quando vengono dei turisti tedeschi, austriaci ecc. da me si mettono a ridere delle piste ciclabili che abbiamo dicono, Trentino e Alpi good resto Kastastrofen!!!
e come dagli torto!!!???
 

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