E' un peccato per questa amara conclusione del più famoso contenitore di gare che è il Rampitour, (mi riferisco sopratutto al circuito del trentino), che ha fatto la storia della mtb nostrana, ma lo è ancor di più perchè vanno a sparire in un sol colpo non solo la decana delle gran fondo in Italia, cioè la Rampilonga, ma anche e sopratutto le altre gare facenti parte del circuito, che in tantissimi di noi hanno lasciato ricordi ed emozioni indelebili.

Alcuni esempi, chi non ricorda l'edizione della Rampilonga del 2001 con il suo meteo da tregenda con l'incredibile nevicata, oppure, il meraviglioso percorso di inizio primavera della Rampibike, quando ancora veniva disputata a Cavareno, per non parlare dei passaggi al Paneveggio e non solo della Rampikissima, ed ancora io spettacolare passaggio sulla riva del lago di molveno della Paganella e tantissimi altri paesaggi e sfondi con i relativi ricordi ed aneddoti che ognuno di noi ha loro legati.
In conclusione, c'è dispiacere e sconcerto

per la chiusura così inaspettata e repentina di un contenitore così blasonato di gare, ma che lascia comunque in fondo la speranza che come l'araba fenice, con altri protagonisti, con organizzazioni siano esse o meno tra loro collegate o magari anche la stessa che lo ha gestito sino ad ora perchè no, queste gare possano risorgere, anche per non lasciare grandemente sguarnito di manifestazioni un territorio, da tutti definito la patria storica del mountain biking nostrano.
Ecco qua, questo è il mio auspicio, scusate se mi sono leggermente dilungato.
Ciao a tutti.o-o