Talas 32 rlc: a cosa serve questa vite?

baccoba

Biker tremendus
mi e' arrivata la Talas 32 rlc 2010, ho letto il manuale ma non ho trovato scritto da nessuna parte a cosa serve questa vite, che per precauzione non ho nemmeno toccato!
quella vite color oro intendo! le altre regolazioni le ho capite, provate e mi e' tutto chiaro.

talasa2010.jpg

grazie!
 

beps2

Biker serius
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Dilemma!! anch' io ho una talas 32 rlc ed il venditore mi ha detto che è totalmente ad aria, mentre un forumendolo, non ricordo chi, mi ha detto che nello stelo SX c'e ua molla, a questo punto credo che quella vite sia una giunzione per tenere la molla in sede.:nunsacci:
Se qualcuno ha conoscienze im merito farebbe un piacere ad entrambi !!!:specc:
 

Danybiker88

Redazione
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Torino
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Dilemma!! anch' io ho una talas 32 rlc ed il venditore mi ha detto che è totalmente ad aria, mentre un forumendolo, non ricordo chi, mi ha detto che nello stelo SX c'e ua molla, a questo punto credo che quella vite sia una giunzione per tenere la molla in sede.:nunsacci:
Se qualcuno ha conoscienze im merito farebbe un piacere ad entrambi !!!:specc:

Una molla c'è per il sistema Talas, che sostituisce la camera l'IFP che serve per la variazione di escursione ma è posizionata sopra. Forse intendi quella?
La Talas comunque è una forca ad aria eventuali molle non svolgono la funzione di elemento elastico, funzione svolta dall'aria in pressione.
 

beps2

Biker serius
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Una molla c'è per il sistema Talas, che sostituisce la camera l'IFP che serve per la variazione di escursione ma è posizionata sopra. Forse intendi quella?
La Talas comunque è una forca ad aria eventuali molle non svolgono la funzione di elemento elastico, funzione svolta dall'aria in pressione.

Di seguito ti posto il messaggio che mi ha inviato il forumendolo



Nelle forcelle ad aria quando sono a riposo perchè "entrino in funzione" comprimendosi bisogna vincere l'attrito delle tenute pneumatiche, con la conseguenza che la forcella sembra bloccata per poi "mollare" ed affondare di colpo, la forza necessaria per "schiodare" la forcella e metterla in movimento viene detta "carico di stacco".
Per evitare un carico di stacco elevato che fa perdere sensibilità ai piccoli urti occorre che qualcosa "spinga" nel senso dell'affondamento in modo da facilitare il movimento della forcella. Questo si può fare con una camera pneumatica negativa, come su molte RockShox. La camera negativa può essere in comunicazione con quella positiva, come ad es. sulle Tora Solo Air (comunicazione che si chiude dopo i primissimi mm di corsa) e quindi basta una valvola di gonfiaggio e le due camere si troveranno alla stessa pressione, il carico della camera negativa è dato dunque dal rapporto volumetrico fra camera + e camera-, oppure le due camere possono essere indipendenti come sulle Reba o le Sid, si avranno due valvole di gonfiaggio e il carico della camera negativa sarà dato dal rapporto volumetrico e dalla differenza di pressione delle due camere, più si gonfia la camera negativa e più si riduce il carico di stacco aumentando la sensibilità ai piccoli urti ma anche l'affondamento in fuorisella.
moz-screenshot-4.jpg
Nelle Fox invece il carico di stacco viene smorzato non da una camera pneumatica come nelle RS ma da una molla metallica nello stelo sinistro, come puoi vedere nello spaccato qui sotto, quindi il suo carico non è modificabile.

f100_cutout_small_mg_x.jpg
 

Schadrak

Redazione
comunque quella "vite" di color oro che hai mostrato in foto, come ben dice Borich, è quella che triene i foderi in posizione.
Il fatto che ci sia un intaglio è semplicemente per poter stringere il dado (nero) e tenere ferma la "vite" per evitare che giri anche'essa in quanto non ha niente che ne limiti la rotazione.


EDIT:
avete notato che lée boccole inferiori si trovano ad altezze differenti nel fodero sinistro e nel destro?
 

ADexu

Biker Prenuragicus
26/12/06
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@ beps2

Nella Fox in questione l'elemento elastico positivo è l'aria (ovvero quello che "sostiene il peso" è un elemento pneumatico) mentre la molla negativa necessaria per attenuare il carico di stacco è in acciaio, ovvero non c'è la camera pneumatica negativa comemin forcelle di altre marche come ad esempio le RS.
In sintesi:
Elemento elastico POSITIVO -> camera pneumatica (aria)
Elemento elastico NEGATIVO -> molla elicoidale in acciaio
Mi sembrava di averlo scritto chiaramente.....
 

beps2

Biker serius
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In sintesi:
Elemento elastico POSITIVO -> camera pneumatica (aria)
Elemento elastico NEGATIVO -> molla elicoidale in acciaio
Mi sembrava di averlo scritto chiaramente.....
I concetti li ho capiti ! Ma il carico di stacco alla quale mi riferisco è quando la forcella si riestende, non quando si comprime.
PS:devi portare pazienza se faccio domande che a te sembrano assurde, ma è la mia prima bici seria e come ho gia detto la materia per me è nuova.
 

beps2

Biker serius
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Nelle forcelle ad aria quando sono a riposo perchè "entrino in funzione" comprimendosi bisogna vincere l'attrito delle tenute pneumatiche, con la conseguenza che la forcella sembra bloccata per poi "mollare" ed affondare di colpo, la forza necessaria per "schiodare" la forcella e metterla in movimento viene detta "carico di stacco".
Per evitare un carico di stacco elevato che fa perdere sensibilità ai piccoli urti occorre che qualcosa "spinga" nel senso dell'affondamento in modo da facilitare il movimento della forcella. Questo si può fare con una camera pneumatica negativa, come su molte RockShox. La camera negativa può essere in comunicazione con quella positiva, come ad es. sulle Tora Solo Air (comunicazione che si chiude dopo i primissimi mm di corsa) e quindi basta una valvola di gonfiaggio e le due camere si troveranno alla stessa pressione, il carico della camera negativa è dato dunque dal rapporto volumetrico fra camera + e camera-, oppure le due camere possono essere indipendenti come sulle Reba o le Sid, si avranno due valvole di gonfiaggio e il carico della camera negativa sarà dato dal rapporto volumetrico e dalla differenza di pressione delle due camere, più si gonfia la camera negativa e più si riduce il carico di stacco aumentando la sensibilità ai piccoli urti ma anche l'affondamento in fuorisella.
moz-screenshot-4.jpg
Nelle Fox invece il carico di stacco viene smorzato non da una camera pneumatica come nelle RS ma da una molla metallica nello stelo sinistro, come puoi vedere nello spaccato qui sotto, quindi il suo carico non è modificabile.

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Lode ad ADexu per la spiegazione :adore!:
 

ADexu

Biker Prenuragicus
26/12/06
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I concetti li ho capiti ! Ma il carico di stacco alla quale mi riferisco è quando la forcella si riestende, non quando si comprime.
PS:devi portare pazienza se faccio domande che a te sembrano assurde, ma è la mia prima bici seria e come ho gia detto la materia per me è nuova.

Figurati, nessuno "è nato imparato".... proviamo a spiegare la cosa con termini più semplici.

Costruisco una forcella ad aria, ovvero anzichè una molla elicoidale in acciaio decido che per sostenere il peso del biker uso un cilindro con pistone pieno d'aria compressa, e fin qui sembrano solo vantaggi dato che questo "tubo pieno d'aria" pesa meno della molla (ma ha anche altre caratteristiche diverse, che ora non ci interessano....): bingo!
La mia preoccuopazione però è che, una volta gonfiata la mia "molla pneumatica" alla giusta pressione per sorreggere il biker (molla pneumatica positiva) con un sag corretto, questa non perda aria altrimenti il povero biker si ritrova presto con la forcella sgonfia che arriva immediatamente a fondocorsa senza rialzarsi. Per fare questo allora adotto delle guarnizioni a perfetta tenuta d'aria sul pistone pneumatico, non perde un psi di pressione nemmeno nei fondocorsa violenti con pressioni altissime ma..... questa guarnizione genera un forte attrito! Sono nella cacca, al risparmio di peso si contrappone una forcella che, quando salgo sulla bici e la forcella è ferma al valore di sag, ha bisogno di una botta di discreta entità perchè la tenuta del pistone, che si è praticamente "appiccicata" all'interno del cilindro pneumatico, funziona fluidamente solo dopo che si è "scollata! dal cilindro stesso. Il risultato è che la forcella si comporta praticamente come una rigida nei piccoli urti finchè non arriva un urto abbastanza forte da schiodare il pistone e metterlo in movimento, una volta partito se la sequenza di urti è abbastanza rapida la forcella continua fluida altrimenti si inchioda di nuovo. Questo urto minimo perchè vengano vinti gli attriti interni è detto "carico di stacco" e l'attrito che blocca la forcella è detto con termine anglosassone "stiction".
Come posso rimediare a questo difetto? Idea! Metto dentro la forcella un'altra molla che stavolta non serve a mantenere estesa la forcella ma che, anzi, tende a comprimerla!!! La sua forza non vuole elevata, serve soltanto contrastare la stiction interna alla forcella e perciò è sufficiente che la sua forza sia pari alla forza d'attrito interna: binghissimo!!!! Ora la forcella ha un carico di stacco ridottissimo e la forcella funziona abbastanza fluidamente anche sui piccoli urti....
Questa molla negativa può essere realizzata ancora una volta in due modi: o cin una molla elicoidale in acciaio (che non è tanbto pesante dato che le sue dimensioni sono piuttosto ridotte) oppure con un'altra camera pneumatica negativa. La molla elicoidale negativa è adottata nelle Fox e la si può vedere benissimo in quello spaccato, in altre forcelle come le RS la molla negativa invece è di nuovo pneumatica ed è realizzata con una camera pneumatica di ridotte dimensioni posta al di sotto del pistone pneumatico, nelle RS più semplici (es. Tora Solo Air) le due camere assumono la stessa pressione dato che sono in comunicazione fra loro (comunicazione che si chiude dopo i primissimi mm di corsa) e quindi è sufficiente una sola valvola per mandare in pressione il sistema, nelle RS più evolute (es. Reba Dual Air) le due camere pneumatiche sono totalmente indipendenti in modo da regolare, variando la pressione della camera negativa, il carico di stacco a proprio piacimento (un agonista XC magari preferisce un carico di stacco elevato per rendere la forcella più ferma negli scatti mentre un escursionista può preferire un carico di stacco minimo per rendere la sospensione più confortevole).

Va da sè che le forcelle a molla hanno un carico di stacco ridottissimo, dato in pratica dal solo attrito delle boccole di scorrimento, e perciò non hanno alcun bisogno di molle negative o altri stratagemmi del genere, hanno spesso un comportamento mooooolto fluido, ma pesano di più.
 

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