Come rischiare la vita per colpa di un Manubrio

gargagel · 1/10/08

Domenico un felice giro tra amici, che poteva finire in tragedia... questo è quello che è successo al mio compare nella discesa del torrine di Colla Micheri (Laigueglia):

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per fortuna è volato nei cespugli di eriche presenti sui fianchi del sentiero, ma 20 metri dopo inizia una serie di gradoni di roccia, che avrebbero fatto diventare la cosa in una tragedia.....

R80 · 1/10/08

Cavolo,
queste foto si che fa mettere i brividi,
fortunatamente al tuo compare è andata bene,
ma secondo me se l'è fatta sotto!!!
E io avrei fatto la stessa cosa!
:-)

hardmachine · 1/10/08

gargagel ha scritto:
Domenico un felice giro tra amici, che poteva finire in tragedia... questo è quello che è successo al mio compare nella discesa del torrine di Colla Micheri (Laigueglia):

per fortuna è volato nei cespugli di eriche presenti sui fianchi del sentiero, ma 20 metri dopo inizia una serie di gradoni di roccia, che avrebbero fatto diventare la cosa in una tragedia.....

Si e' rotto proprio nel punto di stress in corrispondenza dell' attacco, forse era un po' vecchiotto...il manubrio intendo...diciamo che andrebbero sostituiti dopo un po' che si utilizzano attacco piega e reggi, non sono eterni
dipende anche come vengono utilizzati, e chioro che se vengono sollecitati troppo...
Ciao

Marmuz · 1/10/08

A me è successo solo una volta in vita mia di spezzare un manubrio, ero in sella a una bici da donna e stavo spingendo su un breve tratto di salita quando mi si è piegato verso l'interno.. sono stato in piedi per miracolo! E pure al tuo amico gli è andata "bene"!
Ah, poi la bici ho continuato ad usarla, tenevo la parte di manubrio ancora integra con una mano, con l'altra invece frenavo! o-o

gargagel · 1/10/08

hardmachine ha scritto:
Si e' rotto proprio nel punto di stress in corrispondenza dell' attacco, forse era un po' vecchiotto...il manubrio intendo...diciamo che andrebbero sostituiti dopo un po' che si utilizzano attacco piega e reggi, non sono eterni
dipende anche come vengono utilizzati, e chioro che se vengono sollecitati troppo...
Ciao

E' quello che abbiamo pensato, non appena ci siamo sicerati che fosse intero..e in effetti di colpi ne aveva presi quel manubrio.....

koffo · 1/10/08

Che manubrio è? Alluminio o carbonio?

tacito · 1/10/08

cavoli... è andata proprio bene....

gargagel · 1/10/08

Aluminio!!!

un ultima cosa, quando si dice il destino: quel giorno per fortuna ha deciso di cambiare il pedali automatici con quelli liberi.... per fortuna!!!

vinoveneto · 1/10/08

che marca è il manubrio?

durden74 · 1/10/08

azzarola che paura. comunque vedo che la bici sembra avere qualche annetto e probabilmente anche il manubrio sia di primo montaggio. mi associo con hardmachine nel sostenere che forse la sua ora era giunta da un po ed aspettava un modo clamoroso per uscire di scena. chissà per il prossimo acquisto un oversize sarebbe meglio. ciao.

shooter · 2/10/08

tutto bene quel che finisce bene :-)

. Questo episodio deve servire a quelli che diffidano del carbonio e si fidano ciecamente delle leghe di alluminio. Tutti i materiali vanno bene, ma devono essere controllati assiduamente. Tutte le specialità della mtb sollecitano pesantemente le meccaniche e ahimè anche rotture di parti vitali entrano nel gioco. Si spera solo di non rientrare nella casistica :mrgreen:

, o se proprio si deve entrarci di poterla raccontare come l'amico di gargagel .

zeromeno · 2/10/08

l'hai detto tu stesso:
i materiali non sono eterni :il-saggi:

personalmente un manubrio in alluminio (non lo monterei mai) ma lo sostituirei ogni anno se pesa meno di 120 grammi ogni due se è tra i 120-160
ogni tre cmque :spetteguless:

rovermtb · 2/10/08

gargagel ha scritto:
Aluminio!!!

un ultima cosa, quando si dice il destino: quel giorno per fortuna ha deciso di cambiare il pedali automatici con quelli liberi.... per fortuna!!!

ma l'alluminio non si dovrebbe piegare un poco prima di spezzarsi di netto? :nunsacci:

cavolo... io non l'ho mai cambiato..... ci faccio un pensierino!!

stefanobatt · 2/10/08

Spaventoso !
Ne ho piegato uno in un volo serio ma non ho mai visto un manubrio rotto !

Eppure una volta erano pure + pesanti di quelli moderni. Avrebbe dovuto almeno piegarsi e non cedere di colpo !

gargagel · 2/10/08

rovermtb ha scritto:
ma l'alluminio non si dovrebbe piegare un poco prima di spezzarsi di netto?

cavolo... io non l'ho mai cambiato..... ci faccio un pensierino!!

Quando l'ho visto non si petevo credere, un spacco così netto neanche a volerlo fare!!
Avete ragione doveva cambiarlo da tanto tempo anche secondo me, ma spesso si rimanda, poi uno si dimentica e preso dall'entusiasmo continua ad andare in giro senza pensarci, perchè è sempre il solito discorso: " tanto a me non succede.."
Devo dire che sto belin di manubrio non a dato nessun segno di cedimento e se si è snervasto lo ha fatto dall'interno....

quindi ricordiamoci tutti di cambiare sti benedetti manubri ogni tot anni perchè possono fare bruttisimi scherzi!!!

paolomarletta · 2/10/08

rovermtb ha scritto:
ma l'alluminio non si dovrebbe piegare un poco prima di spezzarsi di netto?

cavolo... io non l'ho mai cambiato..... ci faccio un pensierino!!

ERRATO: ciò che è avvenuto è una tipica rottura da "Fatica", così definita in quanto lo stress massimo a cui è sottoposto il pezzo è inferiore al limite di deformazione plastica del materiale ma ripetuto ciclicamente porta inevitabilmente, questione di tempo, a una rottura istantanea che si propaga nel materiale alla velocità del suono.
Unico modo per evitare questo fenomeno è, come già consigliato da altri, di sostituire il pezzo prima che diventi un..."pezzo da museo". Sicuramente quel manubrio di primavere ne aveva viste più di me prima di rompersi in quel modo.
Spiegazione alternativa potrebbe essere che il manubrio, se non vecchio, doveva avere all'interno della lega metallica diversi difetti interstiziali, particelle amorfe al'interno dei piani metallografici, che amplificano e velocizzano il fenomeno (E' come avere dei sassolini nelle scarpe...quanto resistete?!!!). Ciò si traduce semplicemente in una scarsa qualità inziale del pezzo. In tal caso io mi rivolgerei alla casa produttrice chiedendo come minimo la sostituzione del pezzo con uno nuovo.
Chi fosse interessato alla meccanica dei materiali e volesse "approfondire" l'argomento della rottura dei materiali per fatica può partire dal seguente link che spiega il problema in modo facile facile:

http://it.wikipedia.org/wiki/Fatica

Dave Xc · 2/10/08

porca...

non ha retto lo stress, bravo il tuo amico a non farsi male, io mi sarei schiantato..

gargagel · 2/10/08

Dave Xc ha scritto:
porca...
non ha retto lo stress, bravo il tuo amico a non farsi male, io mi sarei schiantato..

E' stato solo C..o!! se succedeva 20 metri più giù si sarebbe schiantato a terre in una pietraia molto pendente, con le conseguenze del caso.... ha solo un grosso livido sulla polpaccio e qualche grasffio!!
quando succede una cosa del genere il cervello non capisce immediatamente il pericolo visto che le due mani stringono il manubrio e il cervello è già impegnato a pensare al prossimo ostacolo.. è come quando si cade a peso morto da fermo, ma con in più la componente dinamica....

paolomarletta · 2/10/08

Dave Xc ha scritto:
porca...
non ha retto lo stress, bravo il tuo amico a non farsi male, io mi sarei schiantato..

in che senso "bravo il tuo amico"??? HA detto che è caduto no??? Io direi fortunato più che bravo. Se ti cede il manubrio cè ben poco da essere bravi...Si cade e basta.

rovermtb · 2/10/08

paolomarletta ha scritto:
ERRATO: ciò che è avvenuto è una tipica rottura da "Fatica", così definita in quanto lo stress massimo a cui è sottoposto il pezzo è inferiore al limite di deformazione plastica del materiale ma ripetuto ciclicamente porta inevitabilmente, questione di tempo, a una rottura istantanea che si propaga nel materiale alla velocità del suono.
Unico modo per evitare questo fenomeno è, come già consigliato da altri, di sostituire il pezzo prima che diventi un..."pezzo da museo". Sicuramente quel manubrio di primavere ne aveva viste più di me prima di rompersi in quel modo.
Spiegazione alternativa potrebbe essere che il manubrio, se non vecchio, doveva avere all'interno della lega metallica diversi difetti interstiziali, particelle amorfe al'interno dei piani metallografici, che amplificano e velocizzano il fenomeno (E' come avere dei sassolini nelle scarpe...quanto resistete?!!!). Ciò si traduce semplicemente in una scarsa qualità inziale del pezzo. In tal caso io mi rivolgerei alla casa produttrice chiedendo come minimo la sostituzione del pezzo con uno nuovo.
Chi fosse interessato alla meccanica dei materiali e volesse "approfondire" l'argomento della rottura dei materiali per fatica può partire dal seguente link che spiega il problema in modo facile facile:

http://it.wikipedia.org/wiki/Fatica

Giusto per avere un ordine di grandezze: a quante "primavere" si può fare riferimento? :nunsacci:

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