Affrontare la discesa senza paura

cavalieresolitario

Biker extra
20/2/07
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suzzara (MN)
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fortuna che ho la testa dura, il sasso su cui ho sbattuto è ancora a terra !! ...:smile::smile::smile::smile::smile:

scendevo dall'eremo verso la risalita per la rocca, ho preso una curva troppo allegramente e con il braccio dx ho urtato un albero che era sul ciglio del sentiero, mi si è chiusa davanti e sono volato a terra dando una capocciata inverosimile .... per dirti come andavo forte, i miei amici sono arrivati che ero gia in piedi ed avevo gia fatto il check-up completo.
Se non fosse stato per i rivoli di sangue sulle braccia e sul ginocchio non si sarebbero accorti di nulla .... (eravamo partiti insieme)

e meno male che c'era l'albero, altrimenti volavo giu .... !!!!!

stiamo andano OT scusate....
 

Jack84

Biker novus
25/2/11
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Zena
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Io che faccio molto schifo in salita e schifissimo in discesa, credo che alla fine la paura sia la componente fondamentale di una discesa potenzialmente disastrosa.
Lo provo ogni volta sulla mia pelle: dove conosco il sentiero sono più "tranquillo", lascio più scorrere la bici e me la godo di più, sapendo bene a cosa vado incontro.
Tutto l'opposto dove non conosco! Son sempre con i freni a pacco, piede per terra, scendo anche di fronte a ostacoli del cavolo! E tutto perchè non mi fido essendo la prima volta che faccio quel trail e non conoscendolo!
Resto una chiavica anche dove so come va il sentiero, ma tutto sommato sapendo già cosa posso fare e cosa no, cosa posso eventualmente "giocarmi" e cosa è al di là delle mie capacità, dove posso andare vado, dove non posso scendo!
Al contrario ho amici che hanno iniziato a girare assieme a me...beh dopo tre uscite già si sparavano di tutto senza il minimo problema e non per il fatto di essere grandi manici, ma rimanendo tranquilli e facendo le cose per bene superavano ostacoli che io ancora oggi fatico ad affrontare!!!
 

Gunny81

Biker popularis
24/8/11
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Como
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Io ho iniziato solo quest'anno ad avventurarmi in qualche discesa su sterrato, mulattiera e gradini. Ammetto di essere scarso, le prime volte su una bella discesa fatta appunto di tutto quello che ho elencato sopra, mi portava ad arrivare in fondo stanchissimo e con braccia e mani indolenzite nonostante l'avessi fatta quasi da "fermo". Adesso, con un pò di esperienza mi vedo migliorato moltissimo, i gradoni non mi fanno più paura ed i riflessi viaggiano al doppio di prima, il mal di braccia e mani è rimasto ma ho acquisito maggior resistenza. Calcolate che io fin da bambino avevo paura a saltare (a piedi) da più di tre gradini della scala di casa mia...:smile:, questo per dire che anche uno imbranato e fifone come me può migliorare e, secondo me, anche raggiungere livelli inimmaginabili.
Però sento che la mia Scott (front) comincia a starmi stretta, per la fine del 2012, finanze permettendo, spero di comprarmi una bella full.

Un saluto a tutti.
 

frullo81

Biker cesareus
29/6/11
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Podenzano (PC)
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Xtc advance 27.5"-Trance x 29"
Oltre tutto quello che è già stato detto,direi che anche una buona preparazione fisica aiuta e una predisposizione o abitudine alla velocità,non credo sia un caso che del mio gruppo quelli che vanno di più in discesa fanno anche motocross.
 

anthony

Biker forumensus
13/9/07
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padova
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specy Epic,Eccentric Cromo 29 "montata strana"
Molto utile avere un giusto rapporto, per poter permettere il colpo di pedale che tante volte ti toglie le castagne dal fuoco....
 

boboss

Biker novus
29/9/06
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verona
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Purtroppo ho un limite: temo le discese, e quando si inizia a prendere una certa velocita', inizio a frenare e cosi' anche quando sono in compagnia, rimango sempre dietro.
Accetto qualche consiglio per migliorare questo difetto

Stefano:spetteguless:

Dalla mia esperienza posso dirti che temere le discese è un bene.
Il 26 marzo infatti, mi sono fratturato tre vertebre per una caduta in discesa. Se non mi fossi ostinato a restare in sella a tutti i costi, magari non mi sarebbe accaduto nulla. :specc:
 

Dan75

Biker ciceronis
3/6/10
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Cassans City
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Una splendida zanzara
Purtroppo ho un limite: temo le discese, e quando si inizia a prendere una certa velocita', inizio a frenare e cosi' anche quando sono in compagnia, rimango sempre dietro.
Accetto qualche consiglio per migliorare questo difetto

Stefano:spetteguless:


1) A scendere veloce non si impara: c'è chi va forte e chi va piano: ...


Caro Stefano,

Caponord ha detto una cosa che straquoto.

Ogni biker ha il suo stile e le sue caratteristiche: c'é chi va forte in salita (e normalmente teme le discese), chi va forte in discesa (e nelle salite lo devi aspettare) e chi mantiene un certo equilibrio tra discesa e salita dimostrandosi magari anche un buon fondista. E così via.

Non avete mai visto una gara di bdc in tv ? Quando arrivano le discese e/o le salite ecco subito i cronisti nominare i corridori che hanno nella loro peculiare specialità la velocità nelle discese (staccheranno tutti o recupereranno terreno) e coloro che fanno delle salite il loro pane.

La tecnica: certo, la tecnica può migliorare chi non sa come muoversi in determinati frangenti, ma non ti darà mai il fisico che serve allo scalatore, il coraggio che serve al velocista nel rush finale e l'incoscienza :!: (in senso buono) che necessita un discesista per andar forte da far paura.

Buone pedalate a tutti.;-)
 
Caro Stefano,

Caponord ha detto una cosa che straquoto.

Ogni biker ha il suo stile e le sue caratteristiche: c'é chi va forte in salita (e normalmente teme le discese), chi va forte in discesa (e nelle salite lo devi aspettare) e chi mantiene un certo equilibrio tra discesa e salita dimostrandosi magari anche un buon fondista. E così via.

Non avete mai visto una gara di bdc in tv ? Quando arrivano le discese e/o le salite ecco subito i cronisti nominare i corridori che hanno nella loro peculiare specialità la velocità nelle discese (staccheranno tutti o recupereranno terreno) e coloro che fanno delle salite il loro pane.

La tecnica: certo, la tecnica può migliorare chi non sa come muoversi in determinati frangenti, ma non ti darà mai il fisico che serve allo scalatore, il coraggio che serve al velocista nel rush finale e l'incoscienza :!: (in senso buono) che necessita un discesista per andar forte da far paura.

Buone pedalate a tutti.;-)

Non posso che quotare cio' che avete detto tu e Caponord: al di la' che ho un fisico leggero di appena 61 Kg, che mi favorisce in salita rispetto alla discesa, poi mi sono fatto anche un altro ragionamento: la mtb deve essere divertimento e piacere, posso magari come detto anche da altri affinare un po' la tecnica, ma preferisco scendere adagio adagio, arrivare in fondo felice, sano e salvo e poi come anche qualcuno ha sottolineato, quando si inizia ad avere quasi 50 anni, in caso di infortunio, non e' facile riprendersi come quando si ha 20-30 anni. Ringrazio ad ogni modo tutti gli amici che mi hanno dato consigli in questo topic e un augurio per 2012 ricco di soddisfazioni.

Stefano :bum-bum-:
 

ilmitico

Biker ultra
27/3/09
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NAPOLI
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Divertimento, piacere, staccare la spina ... tutto questo, dici bene Stefano. Ognuno deve trovare quello che cerca. Obiettivi e scopi sono differenti, così come i caratteri di ognuno, e spesso cambiano con il passare degli anni. Certamente migliorare e progredire fa piacere, un pò di orgoglio e di autocompiacimento fà parte di tutti noi, ma tutto nella giusta misura.
 

Accrocchista

Biker serius
21/7/09
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Tonengo (AT)
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Ma sì, da ultraquarantenne mi sento autorizzato pure io a dire la mia. Nonostante il primo tuo interlocutore sia stato un 15enne. Grandezza di questo forum, penso.
Forte, piano. Credo siano due concetti, non due misure. Anche perchè le misure sono sempre accompagnate da un concetto universale di unità di misura, che qui non trovo. Se vuoi ridere leggiti il mio [url]http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=168734[/URL]
La discesa comporta il rischio, a mio avviso. E il rischio comporta l'adrenalina. Cosa che ho sempre cercato negli sport che ho praticato e pratico. Snowboard, enduro motociclistico, free-climbing (lo so, si sale, ma ogni tanto si cade...). Tutti sport che PREVEDONO la caduta. A mio avviso, ovviamente, avviso contestato da molti, devo ammettere. La caduta è una esperienza per me, non un incidente. Importante è non farsi male, non troppo. Protezioni, ovunque. Spendo in protezioni più di ciò che spendo in bici, moto e quant'altro.
La paura di "andare forte" non esiste, esiste solo la paura di cadere. Ma quella paura, per quel che mi riguarda, viene abbondantemente vinta dall'adrenalina dell'andare forte.
In free-climbing io reggo il 6a, da primo. Su quella difficoltà (incredibile come le difficoltà delle salite siano ben valutate) io non cado mai. E quindi spesso provo il 6b, talvolta il 6c. Perchè se no, che gusto c'è?
Lo so, sono l'unico che lo pensa. O forse l'unico che lo scrive.
Ma credo che noi tutti non facciamo questo, e altri sport, per essere allenati, per avere il casco alla moda, o i pantaloni colorati da ragazzino. Noi 40enni facciamo questo sport, e altri sport, per evadere dalla "sicurezza" della nostra posizione: lavoro, casa, qualcuno una moglie e dei figli. Facciamo questo per tornare ragazzini, che io da ragazzino mi arrampicavo sul pino di casa, alto credo 15 metri, e andavo fino in cima. Con le mani piene di resina, il vento che dondolava albero, me e mio fratello che si arrampiacava insieme con me, e mia mamma che inutilmente ci cercava non alzando lo sguardo al cielo, dove noi eravamo. Son qui, son vivo, guido ogni giorno un'auto piena di airbags, ogni giorno lavoro in un posto dove rischio al massimo il tunnel carpale per uso improprio del mouse.
Ma ogni tanto, quando riesco, vado fuori a pericolarmi. A cercare il brivido. Se la temessi la paura di cadere, sarei fregato. Perchè l'incoscienza è un diritto, mica una condanna.
Con affetto, da un tuo quasi coetaneo.
Marco Pannoni
 
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Eraclitus

biker semi-serio
10/11/08
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San Gemini
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full dagli occhi a mandorla
Ma credo che noi tutti non facciamo questo, e altri sport, per essere allenati, per avere il casco alla moda, o i pantaloni colorati da ragazzino. Noi 40enni facciamo questo sport, e altri sport, per evadere dalla "sicurezza" della nostra posizione: lavoro, casa, qualcuno una moglie e dei figli. Facciamo questo per tornare ragazzini, che io da ragazzino mi arrampicavo sul pino di casa, alto credo 15 metri, e andavo fino in cima. Con le mani piene di resina, il vento che dondolava albero, me e mio fratello che si arrampiacava insieme con me, e mia mamma che inutilmente ci cercava non alzando lo sguardo al cielo, dove noi eravamo. Son qui, son vivo, guido ogni giorno un'auto piena di airbags, ogni giorno lavoro in un posto dove rischio al massimo il tunnel carpale per uso improprio del mouse.
Ma ogni tanto, quando riesco, vado fuori a pericolarmi. A cercare il brivido. Se la temessi la paura di cadere, sarei fregato. Perchè l'incoscienza è un diritto, mica una condanna.
Con affetto, da un tuo quasi coetaneo.
Marco Pannoni
Molto vero e detto in maniera molto suggestiva, bravo!
:prost:
 

fL@PpY

Biker serius
13/9/09
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-3
0
Bergamo
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A me personalmente hanno sempre frenato tantissimo le scarpette a sgancio rapido.
Ora che sono passato all'abbinata del pedale flat e scarpa five ten, la paura della discesa e delle cadute è quasi del tutto sparita.
Certo un po' di prudenza c'è sempre, anche perchè non sono un ciclista di professione e non posso permettermi infortuni.
Sta di fatto che i pedali flat sono funzionali solo su determinati tipi di bicicletta.
 

Mtb_Fra

Biker ultra
16/12/07
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Carpinone
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per me il discorso è molto ampio, e soprattutto è molto soggettivo... i punti importanti a mio avviso sono tre, e sono i seguenti: c'è la questione tecnica, fisica e mentale... e tutte e tre devono lavorare in perfetta sintonia.. il fisico deve essere all'altezza della situazione... e lavorare con la giusta tecnica... il tutto però , controllato da una buona freddezza mentale, e con il giusto controllo dell'incoscienza
 

iz5dki

Biker dantescus
25/3/07
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lucca
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Ghost 29 Amr Carbonio
per me il discorso è molto ampio, e soprattutto è molto soggettivo... i punti importanti a mio avviso sono tre, e sono i seguenti: c'è la questione tecnica, fisica e mentale... e tutte e tre devono lavorare in perfetta sintonia.. il fisico deve essere all'altezza della situazione... e lavorare con la giusta tecnica... il tutto però , controllato da una buona freddezza mentale, e con il giusto controllo dell'incoscienza



Parole sante, ma purtroppo sento sempre la solita voce che mi dice ! danni tutta....:celopiùg:
 

ilmitico

Biker ultra
27/3/09
635
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0
NAPOLI
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Se mi è consentita una citazione biblica per descrivere il mio pensiero:


1 Per ogni cosa c'è la sua stagione c'è un tempo per ogni situazione sotto il cielo:
2 un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare ciò che è piantato,
3 un tempo per uccidere e un tempo per guarire, un tempo per demolire e un tempo per costruire,
4 un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per far cordoglio e un tempo per danzare,
5 un tempo per gettare via pietre e un tempo per raccogliere pietre, un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci,
6 un tempo per cercare e un tempo per perdere, un tempo per conservare e un tempo per buttare via,
7 un tempo per strappare e un tempo per cucire, un tempo per tacere e un tempo per parlare,
8 un tempo per amare e un tempo per odiare, un tempo per la guerra e un tempo per la pace.
 

anthony

Biker forumensus
13/9/07
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specy Epic,Eccentric Cromo 29 "montata strana"
Se mi è consentita una citazione biblica per descrivere il mio pensiero:


1 Per ogni cosa c'è la sua stagione c'è un tempo per ogni situazione sotto il cielo:
2 un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare ciò che è piantato,
3 un tempo per uccidere e un tempo per guarire, un tempo per demolire e un tempo per costruire,
4 un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per far cordoglio e un tempo per danzare,
5 un tempo per gettare via pietre e un tempo per raccogliere pietre, un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci,
6 un tempo per cercare e un tempo per perdere, un tempo per conservare e un tempo per buttare via,
7 un tempo per strappare e un tempo per cucire, un tempo per tacere e un tempo per parlare,
8 un tempo per amare e un tempo per odiare, un tempo per la guerra e un tempo per la pace.
Ammazza..hai tirato fuori l'Ecclesiaste...e poi dicono che noi baicher siamo tutti brutti sporchi ed ignurant!!:smile::smile:
 

iz5dki

Biker dantescus
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Ghost 29 Amr Carbonio
Se mi è consentita una citazione biblica per descrivere il mio pensiero:


1 Per ogni cosa c'è la sua stagione c'è un tempo per ogni situazione sotto il cielo:
2 un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare ciò che è piantato,
3 un tempo per uccidere e un tempo per guarire, un tempo per demolire e un tempo per costruire,
4 un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per far cordoglio e un tempo per danzare,
5 un tempo per gettare via pietre e un tempo per raccogliere pietre, un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci,
6 un tempo per cercare e un tempo per perdere, un tempo per conservare e un tempo per buttare via,
7 un tempo per strappare e un tempo per cucire, un tempo per tacere e un tempo per parlare,
8 un tempo per amare e un tempo per odiare, un tempo per la guerra e un tempo per la pace.


Tempo quando ti scappa la fai ovunque tu sia, e non c 'è tempo!!:smile::smile::hahaha::nunsacci:
 

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