Senza alcun dubbio hai fatto bene,perchè era un logico "allargamento" del test che comunque mi sembra sia stato apprezzato da tutti. Il singolo che se ne esce con discorsi che non stanno nè in cielo nè in terra lasca il tempo che trova. Piuttosto,visto che il giudizio complessivo sulla bici mi sembra positivo,forse ancor più in un'ottica tipo la mia, e visto che,per il momento,la maggior parte dei bikers usa ancora una 26,anche se non hai avuto modo di far il test diretto sullo stesso percorso,potresti dirci le tue impressioni in comparativa proprio con la 26 (ad esempio con le tue bici,che sono anche abbastanza diverse tra loro),in modo tale che il quadro sia davvero completo.
Continua così e complimenti per la gara
La principale differenza rispetto ad una 26 di pari destinazione d'uso riguarda il superamento degli ostacoli, decisamente più facile.
In salita si superano agevolmente ostacoli grossi semplicemente puntandoli e pedalando, senza bisogno di scomporsi più di tanto o lavorare eccessivamente di braccia e gambe. In discesa lo stesso: è molto difficile impuntarsi, anche stando in modalità "manico di scopa" con braccia e gambe rigide, con una guida passiva, la bici difficilmente si insacca o si ribalta.
Sul guidato è molto diversa: non è una bici con cui pompare gobbe e cunette, puntare una linea, saltare da un ostacolo all'altro: è una bici che ti spinge a tirare dritto, passando su quello che trovi. E' uno stile di guida diverso: le ruote grosse sono meno agili, però spianano di più. Lo svantaggio è che risulta difficile prendere velocità sul terreno, ad esempio su tratti poco pendenti dove si devono sfruttare gli ostacoli come gobbe di un pumptrack. In compenso però sugli ostacoli in rapida successione (es tappeto di radici) le ruote più grosse mantengono meglio la loro velocità.
sulla questione della reattività ottima ed effetto-cuscino assente, non pensi che giocando con le tarature dell'ammo si possa correggere questo "problema"?
Io col DHX ho corretto quello che per me era un difetto della WFO: senza perdere reattività, con ammo sostenuto nella prima parte dell'escursione, mi pare di aver linearizzato la parte centrale della corsa e indurito la finale, invertendo di fatto il comportamento regressivo del CVA, che sui piccoli urti era gnucco e affondava troppo sugli ostacoli maggiori.
Non so come si trovino quelli che montano la Niner con l'RP23...
Forse, se tu avessi avuto più tempo per giocare col setup (io ci ho messo due mesi a tarare ad hoc la sospensione), avresti magari trovato il modo di rendere più confortevole la curva di compressione.
L'ammo col piggyback per me è indispensabile per personalizzare al meglio il telaio.
Sui rapidi cambi di direzione a velocità sostenuta, non c'è storia: le 29 sono più restie. Non c'è buon telaio che possa modificare quest'inerzia delle ruote.
Le Hans Dampf da 850g sono difficili da forare e si pizzica solo se si ha pressione bassa. Personalmente mi trovo bene. Sono poche le gomme con buon grip, piuttosto resistenti e con un peso ragionevole.
Sarebbe stato interessante un confronto con la Specy.
E anche in questo caso ti chiedo se la versione base pensi che rimanga un mezzo valido, oppure sia un mattone e, a parità di costo (4000$ mi pare), sia preferibile un'altra bici di livello superiore in termini di montaggio.
Il Float X non ha il piggy back regolabile, le regolazioni sono le stesse di un CTD. Si può ovviamente regolare la pressione della camera d'espansione per ottenere un tuning diverso, ma servono ago ed azoto.
E' logico che 3 giorni di riding sono pochi per capire una bici. Questo non vuole essere un test completo, quanto solo una preview. Non a caso per un test completo in genere utilizzo la bici almeno 1 mesetto, proprio per superare la fase di adattamento e riuscire a capire a fondo le caratteristiche della bici.
Sulle Hans Dampf c'è poco da dire, parlano i fatti: 5 forature non le avevo fatte da inizio stagione con gomme di altra categoria. E le pressioni che ho utilizzato in Canada erano molto più alte di quelle che uso di solito, sono arrivato a quasi 3bar!.
Per quanto riguarda il montaggio economico, credo che quello che possa più penalizzare siano le ruote. Delle ruote leggere sono fondamentali su di una 29" se non si vuole un mezzo troppo pigro sui cambi di direzione e lento nei rilanci.
Credo che una delle caratteristiche che più mi è piaciuta della TF01 sia proprio il peso: con 12,5kg sembrava di volare sul pedalato!
Il confronto lo fanno anche quelli di BMC, guardate la tabella, si rileva come hai riscontrato anche tu che nei pump track la 29er è penalizzata, mentre per tutto il resto una differenza positiva c'è.
Se mi permetti inoltre ci sarebbe da capire bene come riusciresti a spremere una enduro 29 dopo un mese di utilizzo. Abituato ad usare 26 e 27.50" forse occorre un periodo di adattamento per arrivare ad uilizzare le ruotone al massimo delle loro possibilità, almeno questo è quello che un po' è capitato anche a me.
Altro aspetto importante di questa Trailfox IMHO è il carro corto, che pare essere un ingrediente importante per avere una 29er reattiva e maneggevole ed infatti un carro corto lo si ritrova spesso sulle 29er di ultima generazione. Il passaggio gomma però com' è ?
Logico che BMC sostenga che la nuova 29" vada meglio delle 26", se no perchè sarebbero passati alle ruotone?
Personalmente quando provo una bici non bado a quello che si dice in giro o mi dicono i produttori: mi concentro solo sulle mie sensazioni.
Concordo, come detto prima, che il tempo di test sia stato decisamente poco, ma questa vuole essere solo una preview. Un test completo richiede altri tempi e molte più uscite!
Il passaggio gomma mi è sembrato generoso: anche con le Continetal Mountain King da 2.4 che montavano le bici che ci han dato, la luce era sufficiente anche in caso di fango. Non credo nessuno vada a montare gomme più grosse su una bici da enduro, almeno al posteriore...