Ciao a tutti
Mi presento, mi chiamo Emanuele ho 39 anni e nel settembre 2004 ho avuto ach'io un infarto.
Innanzi tutto mega complimenti a tutti per la vostra forza di volontà !
Fino a pochi mesi fa mi limitavo a lunghe passeggiate ed un po' di corsetta leggera poi, cercando materiale inerente la cardiopatia e l' attività sportiva, sono finito in questo splendido forum ed ho avuto una folgorazione.
Così ho riesumato il mio vecchio rampichino, una Bianchi Ragno comprata usata circa 15 anni fa ! Paragonata alle MTB di oggi è un ammasso di ferraglia con le ruote ma per iniziare dovrebbe bastare, del resto è la volontà che fa la differenza.
All' ultima visita annuale dal cardiologo è risultato tutto OK ma mi ha sconsigliato di oltrepassare il 135 bmp. Ho cercato in rete ma si trovano tabelle d'allenamento per atleti professionisti, non certo per dei "cardiociclisti".
Voi come avete iniziato ?
Quale allenamento avete seguito ?
Vi sono già grato per qualsiasi consiglio vogliate darmi.
Ancora complimenti.
Ciao Emanuele
Mi presento, mi chiamo Emanuele ho 39 anni e nel settembre 2004 ho avuto ach'io un infarto.
Innanzi tutto mega complimenti a tutti per la vostra forza di volontà !
Fino a pochi mesi fa mi limitavo a lunghe passeggiate ed un po' di corsetta leggera poi, cercando materiale inerente la cardiopatia e l' attività sportiva, sono finito in questo splendido forum ed ho avuto una folgorazione.
Così ho riesumato il mio vecchio rampichino, una Bianchi Ragno comprata usata circa 15 anni fa ! Paragonata alle MTB di oggi è un ammasso di ferraglia con le ruote ma per iniziare dovrebbe bastare, del resto è la volontà che fa la differenza.
All' ultima visita annuale dal cardiologo è risultato tutto OK ma mi ha sconsigliato di oltrepassare il 135 bmp. Ho cercato in rete ma si trovano tabelle d'allenamento per atleti professionisti, non certo per dei "cardiociclisti".
Voi come avete iniziato ?
Quale allenamento avete seguito ?
Vi sono già grato per qualsiasi consiglio vogliate darmi.
Ancora complimenti.
Ciao Emanuele
rottami semoventi. Con te siamo almeno in tre. Io non ho certo tabelle da darti posso solo accennare a quella che è stata la mia esperienza. All'inizio avevo un cancello da supermercato, poi sono passato alla bdc e oggi mi divido tra Mtb e bdc anche se in Mtb mi diverto di più. In generale l'ho presa con calma con molto fondo lento. Ho gradatamente aumentato il kilometraggio dei giri e con il maggior allenamento pian piano ho affrontato anche le salite. All'inizio con un certo timore (rectius fifa
). Poi mi sono detto che non potevo vivere con il timore di morire, perchè sarei morto ogni giorno e così sono gradatamente aumentate anche le pendenze. Certo questo non vuol dire che mi avvento a rotta di collo su salite impossibili. Prima mi scaldo bene circa 30 min (io ho una coronaropatia trivasale) così si attiva completamente le rete dei capillari che sostiene la mia "idraulica" scalcinata, poi con calma e senza strappi mi avvio sulle salite, sia offroad sia bitume. Insomma niente gare, ma anche niente limiti. Sono salito fino ai 2000 di Prato Piazza con calma, ma anche senza problemi e d'estate mi faccio regolarmente giri in mtb da 60/70 km con 1.200/1.400 m di dislivello, e tra le pendenze ci sono ormai un bel numero di oltre il 20% anche non proprio brevi . 
. Comunque per qualsiasi curiosità tu possa avere chiedi pure nel forum o via PM.
. Poi, per fortuna, la tua vicenda si è evoluta un po' meglio della mia, certo che veramente vengono dei dubbi sul fatto che certi medici si siano laureati a Paperopoli e specializzati a Gardaland
. 
. Sono però felice per te e intuisco la soddisfazione quando non riescono a staccarti 
) un anno fà, la farete più agevolmente. Rientrati dal solito giro ci metterete meno tempo a recuperare 
.
. Comunque adesso siamo veramente un gruppo.
. Fai bene. Però vedrai che riprenderai anche sul lavoro con nuova lena. Certo le priorità cambiano completamente e quello che prima magari si riteneva indispensabile, forse oggi ha una minor importanza. Sicuramente ci siamo tutti trovata una amante impegnativa
ovvero
) 
) sono una saggia misura di prevenzione per coloro che hanno i nostri guai. Però attenzione alla questione del "non esagerate". Ciascuno ha le sue mete e le sue piccole sfide ed è giusto che le affronti con prudenza, ma anche con determinazione. L'esperienza in proposito ti aiuta a spostare la soglia piano piano, ma sempre un po' più in là. Sempre attenti comunque ai segnali negativi che possono arrivare e che vanno presi sul serio e che proprio la pratica sportiva ti aiuta a riconoscere in tempo. Certo poi ognuno deve trovare la sua via in funzione dei propri guai di fondo e non si può generalizzare: quello che va bene per uno può non andare bene per un altro. Ciò che conta è lo spirito che ne esce fortificato da questa pratica e, non scherzo, ti aiuta ad affrontare la vita con animo più lieve.