Mi riallaccio a questa discussione per chiedere se è normale la variabilità di usura che ho potuto riscontrare sulle due catene montate fin' ora sulla mia fedelissima.
Qualche premessa:
1)Faccio prevalentemente asfalto anche se spesso accidentato e scassato.
2)Gran parte dei Km li percorro nel mio andirivieni quotidiano da "ciclopendolare", quindi tipologia di percorso e condizioni di utilizzo sono più o meno costanti.
3)Per la manutenzione della
catena uso sempre stessi prodotti e stesso metodo.
La catena originale, una
sram 951, da luglio a ottobre si è fatti la bellezza di 4600Km, l'ho sostituita a 132,5mm per prudenza, così da preservare le condizioni del resto della meccanica, in particolare della corona da 44 in alluminio che uso maggiormente.
Montata la nuova catena, sempre sram 951, mi aspettavo un comportamento altrettanto brillante, ma me la sono ritrovata che dopo poco meno di 2000Km percorsi da ottobre a oggi, su alcuni tratti toccava i 133mm.
Ora veniamo elle differenze di utilizzo:
a) Dando retta agli amici con la nuova ho deragliato più spesso sul 32 per evitare incroci estremi tipo 44-32, mentre la vecchia ha conosciuto praticamente solo il 44
b) Viste le abbondanti e persistenti piogge dello scorso mese, mi è capitato un paio di volte di tornare a casa con la catena secca polverosa e cigolante.
Ora mi chiedo e vi chiedo: bastano tali variabili per far si che la seconda catena si sia usurata il doppio della prima con meno della metà della strada?
oppure ci sono i presupposti per pensare ad una difettosità del componente?
In caso si trattasse della prima ipotesi, coi 1300-1400km mensili che faccio mi conviene avere a portata di mano una catena di scorta sempre pronta...