Interessantissima discussione che per uno come me che è agli inizi è bene capire fin dal principio le giuste tecniche da adottare. Riporto la mia poca esperienza, vi voglio giusto raccontare una cosa e poi mi dite se è corretto oppure non serve a niente quello che di istinto mi è venuto di fare..
Sono un peso piuma (50kg), fino ad ora ho totalizzato circa 100 km (sono alla mia quinta uscita in mtb), utilizzo SPD e fin da subito ho cercato di imparare la pedalata rotonda. Per questione di tempo riesco ad uscire un solo giorno alla settimana (di norma il sabato mattina), preferisco indicare tutti questi particolari per farvi avere un quadro più chiaro della situazione. Per me non è tanto il peso da spingere, è che non avendo mai fatto sport non ho la muscolatura alle gambe abbastanza sviluppata.
Le prime uscite seguivo il gruppo senza forzare, andando al mio passo. Solo quando ero alla salita finale forzavo un pochino e come non ero per niente allenato mi si irrigidivano i muscoli.
Tutte le salite che ho fatto le facevo sempre scalando una marcia per volta nel momento in cui sentivo le gambe cedere, invece nell'ultima uscita che ho fatto mi sentivo già più allenato e al posto di frullare salivo di marcia facendo quindi uno sforzo in più per portarmi alla stessa frequenza di pedalata, continuavo cosi per un po di metri e quando tornavo a frullare salivo di un altro rapporto facendo sempre uno sforzo per riprendere la stessa velocità di rotazione, e cosi via...ho fatto la stessa salita delle precedenti uscite ma con più disinvoltura, in un tempo più breve e molto più veloce. Non mi sentivo affaticato tanto che sono tornato giù per un pezzo fin dov'era la mia ragazza per rifare la salita insieme a lei.
Ora mi chiedo (vi chiedo) se incrementare di un rapporto per non stare a frullare sia utile ai fini dell'allenamento oppure no?