Come migliorarsi in salita ed andare meglio e più forte !

Tc70

Entomobiker
20/4/11
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Bike
Picola ma carattarastica...
Il fuorisella è buono se si pedala su asfalto,ma su sterrato e magari anche un pò accidentato si pedala per pochi mt,per forza di cose la ruota posteriore non riesce a fare un attrito al 100% e molte volte scivola via,rischiando magari di ritrovarsi velocemente seduti sul tubo obbliquo con conseguente legnata ai gioielli...quindi a mio modesto parere stare seduti e stantuffare bene alla fine rende...e per stantuffare bene il consiglio espresso da Veleno è buono...ci vuole solo pratica...di contro personalmente in salita reggo,ma nei tratti pianeggianti mi accodo,ognuno ha le proprie caratterstiche,se pur,migliorabili,ma quelle abbiamo,c'è chi ha il fisico da scalatore e chi da passista e non ci si può far niente...:celopiùg:
 

DmD

Biker tremendus
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sicily
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....certamente è più dispendioso , ma come hai scritto nel mess prima , l'hai visto fare spesso al giro d'italia , quindi in quel caso , parliamo di gente che deficit di allenamento non ne ha ....
...mi ricordo , Pantani riusciva a fare km in fuorisella continuo

onestamente non sono mai stato un grande appassionato del giro d'italia...si, lo guardavo proprio quando mi capitava/capita sotto il naso...ma niente di piu'.
Possibilmente Pantani era il re della pedalata fuori sella, questo non lo so...
Ma generalmente, vedevo un po' tutti pedalare " a culo all'aria" molto spesso...c'erano salite anche lunghe che le facevano in pratica tutte cosi'.
Adesso,(non so se mia impressione, perche' appunto non lo seguo molto) ma si pedala cosi' molto meno...
Li vedo molto piu' seduti, e alzarsi in fuorisella in qualche scattino...o nella volata finale.
sara' cambiata la tendenza?....boh!

Cmq vedo pedalare in piedi, anche molti pedalatori della domenica...non solo i prof. del giro.
 

DmD

Biker tremendus
1/3/14
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sicily
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Il fuorisella è buono se si pedala su asfalto,ma su sterrato e magari anche un pò accidentato si pedala per pochi mt,per forza di cose la ruota posteriore non riesce a fare un attrito al 100% e molte volte scivola via,rischiando magari di ritrovarsi velocemente seduti sul tubo obbliquo con conseguente legnata ai gioielli...quindi a mio modesto parere stare seduti e stantuffare bene alla fine rende...e per stantuffare bene il consiglio espresso da Veleno è buono...ci vuole solo pratica...di contro personalmente in salita reggo,ma nei tratti pianeggianti mi accodo,ognuno ha le proprie caratterstiche,se pur,migliorabili,ma quelle abbiamo,c'è chi ha il fisico da scalatore e chi da passista e non ci si può far niente...:celopiùg:

beh si...in mtb c'e' il fattore trazione che incide molto.
ma su terreni battuti e poco smossi riesco a pedalare tranquillamente senza perdere trazione.
Cmq si, e' un bel gesto atletico...ma nel mio caso, e' poco redditizio.

Cmq e' vero....ognuno ha le proprie caratteristiche....
ad esempio io sono un passista.......
cioe' in salita guardo gli altri passare........:mrgreen:
 

Tittia

Biker serius
30/3/15
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zona Sassari
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DmD, in fuorisella non mi reggono le gambe quando sono molto affaticato, altrimenti riesco a fare qualche metro ma non tutta una salita, mi sembra di stancarmi subito.

Vorrei invece riprendere il discorso di Veleno. Vorrei approfondire la parte sull'utilizzo corretto del cardiofrequenzimetro. Veleno mi puoi spiegare meglio come leggerlo? o meglio vorrei capire come abbinare la pedalata alla frequenza che riporta il cardio.

Hai parlato anche di "zona cardio", qual'è il range entro il quale è meglio stare per un buon allenamento?
 

valerio_vanni

Biker grossissimus
5/12/14
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In che senso ti sei trovato male?
a livello di posizione, o perche' anche a te da l'impressione di stancarti prima?

Entrambi.
Più che altro la posizione in piedi mi serve se devo superare alcuni ostacoli fuori strada, ma sono casi in cui non c'è da pedalare molto.

Se provo a alzarmi in situazioni pedalabili, sento che riesco a fare più forza. Ma dopo pochi pestoni sento che mi sto stancando. I vantaggi sulla distanza sono nulli (o negativi).

C'è da dire però che non lo faccio mai, il mio istinto naturale mi dice di pedalare seduto.
Le poche volte, quindi, lo faccio perché sono proprio alla frutta (oppure è un emergenza "cane").
 

davide_chinelli

Biker superis
22/3/15
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Stradella (PV)
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Il fuorisella lo si sfrutta quando si deve "pestare" all'improvviso. Un esempio si deve distaccare il gruppo per tentare la fuga. Guardacaso Pantani (visto che è stato citato lui) riusciva a fare km in salita in fuorisella, ma se guardate bene i video la bicicletta non la muove, o comunque molto poco. Molti che fanno fuorisella, li vedo inclinare la bici, come dovessero pedalare curvando...... non si fa così...

I velocisti (io ero un velocista quando correvo... se scattavo non ce n'era più per nessuno, nonostante in MTB mi difendessi parecchio bene), si tende a zigzagare per evitare che il "nemico" ti succhi la scia e ti freghi gli ultimi 10 metri...

Provate a fare una pedalata rotonda in piedi. Non è impossibile, ma dovete essere molto allenati ed avere una buona tecnica di pedalata. Altrimenti è normale che i battiti salgano e ci si affatichi prima.
Anche se, se ci fate caso, le prime uscite se si prova la pedalata rotonda (quando si è abituati alla pedalata a stantuffo), già si sentirà, a parità di percorso, una sensazione di maggior fatica, a fine giro. Ma perchè sono alcuni muscoli che fino ad ora non sono mai stati sollecitati che si stanno allenando, non essendo ancora in forma come gli altri.
Idem per la pedalata in salita in fuorisella. Redditizia la è, ma si usano altri muscoli ancora (che vanno allenati, ovviamente), più il peso del corpo, per imprimere ancora più forza sui pedali.

Tutto questo, ovviamente a patto che la coppia motrice ruota/asfalto sia minore di quella resistente. Altrimenti slittiamo e la nostra pedalata nonserve a nulla (vedi il caso in mtb su salita scassata ad esempio).
 

Bed

Biker poeticus
4/6/03
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della pedalata fuorisella in salita che ne pensate invece?

Fuorisella dice poco, c'è quello fatto per scaldarsi, quello fatto per scattare in salita, quello per la volata, quello per passisti; in ogni caso bisogna esserci abituati ed anche predisposti... in genere è più efficace (più potenza disponibile) ma molto più dispendioso del pedalare in sella, e come in qualsiasi altra cosa è una tecnica che va fatta correttamente, perfezionata e sulla quale allenarsi.
Uno scorretto posizionamento in sella (o un telaio fuori misura) puo' rendere i fuorisella da scomodi a praticamente impraticabili.
 

Veleno30

Biker poeticus
31/10/09
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DmD, in fuorisella non mi reggono le gambe quando sono molto affaticato, altrimenti riesco a fare qualche metro ma non tutta una salita, mi sembra di stancarmi subito.

Vorrei invece riprendere il discorso di Veleno. Vorrei approfondire la parte sull'utilizzo corretto del cardiofrequenzimetro. Veleno mi puoi spiegare meglio come leggerlo? o meglio vorrei capire come abbinare la pedalata alla frequenza che riporta il cardio.

Hai parlato anche di "zona cardio", qual'è il range entro il quale è meglio stare per un buon allenamento?

Prima di tutto devi stabilire qual è la tua frequenza cardiaca limite, che varia in base ad eta, allenamento, forma fisica. Il primo calcolo a spanne lo puoi fare con la semplice formula 220-eta, dove però consideriamo gli altri due parametri riferiti ad un individuo abbastanza in forma, quindi genericamente è meglio usare sempre una politica di prudenza, salvo voler invece consultare un medico sportivo per una visita ed avere indicazioni molto precise in merito e questa è sempre un ottima cosa.
Sulla base di questa frequenza limite si imposta l'allenamento, considerando che per l'attività prolungata è meglio stare entro circa un 80% per varie ragioni, mentre nel riscaldamento e defaticamento va ridotta e si può invece forzare un pò su valori alti per brevi periodi per migliorare le prestazioni.
Queste tieni conto sono solo indicazioni di massima, io non sono un preparatore atletico.
La frequenza di pedalata non fai altro che utilizzarla per andare a controllare la frequenza cardiaca
 

gucosbox

Biker serius
3/7/14
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Sarò fatto al contrario o mi paragono semplicemente a persone più allenate di me?

Quando esco in gruppo capita spesso di fare salite lunghette (e con pendenze importanti) in fuoristrada.
In genere trovo il mio ritmo e cerco di salire con quello, ma i compagni (decisamente più allenati) passandomi mi dicono "sei troppo leggero con il rapporto"

Ogni volta provo a seguire il consiglio, ma aumentando anche di un solo rapporto (quindi forzando sulla gamba) il cardio diventa all'istante un videopoker che ha vinto il jackpot portandomi subito alla frequenza di picco, se scendo di nuovo il rapporto è vero che sento le gambe leggerine sui pedali (nel senso che le gambe reggerebbero un rapporto più duro) ma il cardio si stabilizza e non vado al picco massimo.

Sono fatto io al contrario (dai commenti ho inteso che frullando il ritmo cardiaco dovrebbe aumentare) oppure è solo una questione di preparazione diversa rispetto ai compagni di pedalata? :nunsacci::nunsacci:
 

Unknown84

Biker extra
12/7/14
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In salita credo che il "fuorisella" permetta oggettivamente di spingere di più, ma credo si presti poco alla mtb, ma su asfalto oggettivamente se di deve salire più forte viene istintivo alzarsi sui pedali, personalmente però in breve mi cedono materialmente le gambe, come diceva qualcuno credo serva un allenamento specifico per questa tecnica di pedalata. Opinioni di un principiante eh...
 

Veleno30

Biker poeticus
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Sarò fatto al contrario o mi paragono semplicemente a persone più allenate di me?

Quando esco in gruppo capita spesso di fare salite lunghette (e con pendenze importanti) in fuoristrada.
In genere trovo il mio ritmo e cerco di salire con quello, ma i compagni (decisamente più allenati) passandomi mi dicono "sei troppo leggero con il rapporto"

Ogni volta provo a seguire il consiglio, ma aumentando anche di un solo rapporto (quindi forzando sulla gamba) il cardio diventa all'istante un videopoker che ha vinto il jackpot portandomi subito alla frequenza di picco, se scendo di nuovo il rapporto è vero che sento le gambe leggerine sui pedali (nel senso che le gambe reggerebbero un rapporto più duro) ma il cardio si stabilizza e non vado al picco massimo.

Sono fatto io al contrario (dai commenti ho inteso che frullando il ritmo cardiaco dovrebbe aumentare) oppure è solo una questione di preparazione diversa rispetto ai compagni di pedalata? :nunsacci::nunsacci:

Non è che i tuoi compagni ti dicano male, ma è una questione di preparazione adatta prima ancora che di allenamento, il cardio sale vertiginosamente perchè stai tenendo una cadenza troppo elevata su quello sforzo, quindi dovresti primo diminuire la frequenza di pedalata, ma questo potrebbe portarti a rallentare troppo, secondo potrebbe servire ottimizzare la pedalata per ripartire meglio lo sforzo. E' per questa ragione si diceva che è fondamentale una preparazione ben fatta prima in pianura, poi mezza salita, ecc. Dove si va a lavorare proprio prima di tutto su cadenza molto elevata, come sull'efficienza della pedalata.
Dopo essersi portati nelle gambe un allenamento fatto di discrete medie orarie, tirando rapporti (relativamente) leggeri, una volta capitalizzata e consolidata questo tipo di preparazione intendo, andando a dimezzare la cadenza su rapporti più duri ed inserendo l'elemento salita (in modo progressivo) c'è una grande riserva di energia in più da spendere.
Questa è la preparazione, poi l'allenamento e la predisposizione ovviamente fanno il resto.

In salita credo che il "fuorisella" permetta oggettivamente di spingere di più, ma credo si presti poco alla mtb, ma su asfalto oggettivamente se di deve salire più forte viene istintivo alzarsi sui pedali, personalmente però in breve mi cedono materialmente le gambe, come diceva qualcuno credo serva un allenamento specifico per questa tecnica di pedalata. Opinioni di un principiante eh...

Come si è detto fin da subito la pedalata fuorisella è argomento piuttosto OT, perchè riguarda più che altro la BDC per trazione fuoristrada com'è stato detto, ma anche (molto rilevante) perchè per poter essere eseguita correttamente richiede la presa bassa, cosa impossibile senza piega stradale e comunque è una cosa abbastanza tecnica anche sulla bdc, riferita alle salite è argomento da scalatori puri "in fase di attacco"
 

DmD

Biker tremendus
1/3/14
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sicily
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allora scusatemi se ho preso quest'argomento.
Si parlava di come migliorarsi e andare forte in salita.
Vero, lo vedo per lo piu' su bdc....ma anche in mtb, ho visto spesso spingere forte in salita in questa maniera.
Per questo pensavo che l'argomento fosse pertinente in qualche modo, anche per quanto riguarda il fattore stanchezza, battiti etc...viste le differenze che ho notato.
Come non detto.

[MENTION=679]Bed[/MENTION], non ne avevo idea che ci fossero tutti questi tipi di fuorisella.
Pensavo che fosse "universale".
Mi piacerebbe sapere cosa cambia tra i vari tipi.....magari quando capita il topic adatto.
Grazie a te e agli altri per i pareri.
 

Veleno30

Biker poeticus
31/10/09
3.869
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allora scusatemi se ho preso quest'argomento.
Si parlava di come migliorarsi e andare forte in salita.
Vero, lo vedo per lo piu' su bdc....ma anche in mtb, ho visto spesso spingere forte in salita in questa maniera.
Per questo pensavo che l'argomento fosse pertinente in qualche modo, anche per quanto riguarda il fattore stanchezza, battiti etc...viste le differenze che ho notato.
Come non detto.

Nessun problema, ci mancherebbe altro, solo credo sia un discorso che non ci parta lontano, nella mtb fondo e grip permettendo si usa giusto per brevissimi tratti ad esempio in cima ad una cresta per spingere fuori forte la bici sul cambio di pendenza, però di per se non è una pedalata che ti porta molto lontano e serva nella preparazione/allenamento è più una tecnica "strategica" come un'altra.
 

zedda91

Biker serius
20/6/12
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palau
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piu l'esercizio fisico è isometrico e piu si sviluppa e rinforza la muscolatura...
l'esercizio isometrico migliora anche la vascolarizzazione...
percio rapporti pesanti... e pedalata lenta...
 

davide_chinelli

Biker superis
22/3/15
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Stradella (PV)
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Certo, anche noi, in allenamento per fare fiato (preparandoci poi a sforzi di potenza pura negli allenamenti successivi) facevamo retromacchina.

E' un po come fare i rulli... tramite il risucchio che crea il posteriore dell'automobile, riesci a tenere andature nell'ordine dei 50-60km/h (in bici da corsa) con rapporti di 6.17mt (un 52-18 con cerchio da bdc, per capirci).
Sviluppi molta agilità, alleni i muscoli senza sviluppare molto acido lattico. Ed in più ti fai il fiato. Senza salire troppo con i battiti cardiaci.

L'allenamento successivo, potenza pura (dimezzamento della velocità, magari su pendenze medie, con lo stesso rapporto che si usava in pianura).
Vedi come salgono i battiti... e lo sforzo/stanchezza a fine giro. Ma è l'insieme che ti allena, non "l'esercizio" singolo.


Occhio, che fare retromacchina non è semplice. Si rischia di cadere. Soprattutto se non si conoscono i segni che chi guida l'auto ti fa (e deve farli con parecchio anticipo, per permetterti di allontanarti) ed essere veramente capace di guidare senza scatti, anche in condizioni improvvise (infatti il retromachcina lo facevamo in strade secondarie).

A fine anno, l'allenatore doveva cambiare paraurti alla macchina, tanto gli stavo vicino.... :rosik: Rimanevano i segni di sfregamento (spesso dei veri e propri buchi) nel paraurti.
 

valerio_vanni

Biker grossissimus
5/12/14
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Certo, anche noi, in allenamento per fare fiato (preparandoci poi a sforzi di potenza pura negli allenamenti successivi) facevamo retromacchina.

E' un po come fare i rulli... tramite il risucchio che crea il posteriore dell'automobile, riesci a tenere andature nell'ordine dei 50-60km/h (in bici da corsa) con rapporti di 6.17mt (un 52-18 con cerchio da bdc, per capirci).

Dovrebbe essere uguale a un rapporto più corto e velocità più basse.
Che so, un 39/25 ai 28-32 all'ora.

Occhio, che fare retromacchina non è semplice. Si rischia di cadere. Soprattutto se non si conoscono i segni che chi guida l'auto ti fa (e deve farli con parecchio anticipo, per permetterti di allontanarti) ed essere veramente capace di guidare senza scatti, anche in condizioni improvvise (infatti il retromachcina lo facevamo in strade secondarie).
A me, comunque, sembra una cosa pericolosa.
 

DmD

Biker tremendus
1/3/14
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sicily
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Nessun problema, ci mancherebbe altro, solo credo sia un discorso che non ci parta lontano, nella mtb fondo e grip permettendo si usa giusto per brevissimi tratti ad esempio in cima ad una cresta per spingere fuori forte la bici sul cambio di pendenza, però di per se non è una pedalata che ti porta molto lontano e serva nella preparazione/allenamento è più una tecnica "strategica" come un'altra.

capisco, In effetti facendo 1+1...mi son reso conto che sono piu' i contro che i pro.
Continuero' ad usarla al momento giusto.
 

davide_chinelli

Biker superis
22/3/15
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Stradella (PV)
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Dovrebbe essere uguale a un rapporto più corto e velocità più basse.
Che so, un 39/25 ai 28-32 all'ora.

A me, comunque, sembra una cosa pericolosa.


Non è uguale, fidati.
E nemmeno dico che non sia pericoloso.

Per quello ci sono segnali "universali" che chi guida (e deve guidare in un certo modo) deve conoscere a fare con un largo anticipo.

Ecco un video, per capirci...

https://www.youtube.com/watch?v=ICtiB7EGHjA#t=60


Un conto è lanciarti fuori dalla scia a 20km/h e simulare una volata. Un altro è lanciare una volata dopo 3-4 km in assenza di vento ma già ai 40km/h. (velocità indicative, tanto per rendere l'idea).
 

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