per questo dicevo che erano fuori....spingere rapporti duri per 3/4 di uscita, (soffrendo), mi sembrava da folli.....anche se i consigli arrivavano da gente che la sapeva lunga( almeno, dai risultati ottenuti nella loro carriera).
Troppo pesante...
Se i dolorini sono normali e durano poco Ok.....questa cosa mi conforta.
ma invece, vi volevo chiedere:
per migliorare la resistenza in salita, come e' meglio pedalare secondo voi? e che tipi di allenamento fare?
(non so se OT, ma per andare in salita, oltre che forte si dovrebbe anche resistere a lungo)
L'articolazione va allenata, come il muscolo.
Pensa al cardine di una porta (esempio di articolazione). Se è una porta che non apri mai, il cardine sarà arrugginito e cigolerà. Se lo usi tutti i giorni, la porta sarà "leggera come una piuma". Tutto grazie ai cardini, ossidati o ben lubrificati.
Spingere rapporti duri per 3/4 di uscita per uno stradista è normale, e lo è anche in mtb se stai allenando la potenza muscolare. Certo che devi arrivarci per gradi. Magari parti con un rapporto duro per 1/4 della distanza (fondi e pendenze regolari ovviamente), poi incrementa un po, fino ad arrivare a fare il giro completo.
Così alleni la potenza complessiva. Che è solo una parte degli esercizi che servono.
Per andare in salita servono:
-potenza alle gambe (te la fai con rapporti duri)
-agilità (te la fai con rapporti agili in pianura)
-fiato, battiti regolari e respirazione corretta
-pedalata rotonda (aiuta molto, ma non è indispensabile)
Ovviamente il tutto unito alla tecnica corretta, indispensabile per ogni tratto di percorso, in base a cosa devi scavalcare (radici viscide, sassi smossi, fondo pesante o asciutto in terra battuta).
Per l'ultimo punto, la tecnica te la fai guardando i vari video che trovi in rete, cercando poi di applicarli (magari anche in qualche scuola apposita).
La potenza fisica, l'agilità e la resistenza te li fai pedalando. Nel primo caso, spingendo rapporti duri, nel secondo caso spingendo rapporti agili, nel terzo caso macinando km e km ininterrottamente.
La respirazione e la posizione in sella.
Aiutano molto, anche a supporto di una forma non ancora al 100%.
In salita, su fondi regolari se voglio sviluppare potenza, normalmente mi siedo e le mani le tengo appoggiate al manubrio. Ma ci tengo proprio appiggiati i polai, in modo da spingere solo con le gambe. Rapporto relativamente duro e cadenza bassa.
Per l'agilità, pianura con rapporti agili.
Ecco, ora descrivo un secondo la mia tecnica in salita, scassata e sconnessa.
Ammettendo di avere un allenamento di base relativamente completo (non si pretende un allenamento e una forma fisica da competitor, ma un buon allenamento di base e la conoscenza della bike che si sta usando... per conoscenza intendo che sia una bici che oramai ci è familiare nell'utilizzo).
Seduti in sella, avanzo leggermente (mi siedo sulla parte stretta della sella). Gomiti bassi (posizione l'esatto opposto che in discesa) e sguardo in alto, per cercare via via la traiettoria migliore senza aspettare l'ultimo momento per deciderla.
Mentre pedalo, pedalata rotonda (un piede spinge e l'opposto tira), aiutandomi anche con il "gioco delle caviglie".
Intanto, alterno delle "tirate di manubrio". E ad ogni tiro, espiro l'aria.
Spiego quest'ultima riga.
Tirare il manubrio verso se, aiuta ad essere più rigidi nella pedalata, ed imprimere più energia sul pedale stesso. Inspirare quando un pedale è in fase di trazione con il naso(esempio il destro), mentre si tira il manubrio verso di se.
Si rilascia una frazione di secondo la trazione del manubrio nel momento in cui i pedali passano il punto morto.
Appena il pedale di destra è in spinta, tirare nuovamente il manubrio verso se, ed espirare con la bocca.
Ovvio, si tratta di trazioni minime, non tali da stogere un manubrio. Vedrete, se avete un cardio, che le pulsazioni scenderanno e la sensazione di fatica alle gambe scenderà anche lei. Le prime volte dovrete pensare al movimento (come le prime volte con gli spd), ma poi verrà automatico con il tempo e un po di pratica.
Io, con questa tecnica riesco a salire in modo più armonico, arrivando in cima più rilassato.
Certo, le prime volte daranno fastidio le articolazioni, ed anche le braccia, i polsi ed i pettorali (tutti muscoli che abbiamo e non usiamo in bicicletta, ma se riusciamo a sfruttarli ed allenarli anche loro, salendo più agevolmente perchè salire solo "di gambe"?)
Se avete un cardio, vedrete come i battiti scenderanno sensibilmente, rispetto la stessa salita fatta senza respirazione adeguata e fatta solo di gambe. A patto che i movimenti siano sincronizzati tra loro, la respirazione pure e abbiate preso la giusta cadenza sia di pedalata che respiratoria.
Un altro dettaglio.
Avanzare in sella ci permette di poter abbassare i gomiti un po di più (parliamo di un avanzamento di uno o due centimetri, non da punta della sella sull'osso sacro).
Succede che possiamo abbassare i gomiti, quindi tutto il corpo rispetto alla bici. Abbassiamo il baricentro. Ci permette di impennare meno, avere quindi la ruota anteriore più attaccata al terreno.
Meno probabilità di ribaltamento, o di non riuscire a cambiare traiettoria causa ruota alzata.