Doping il caso di Basso-FEDERCORRIDORI SCONSIGLIA DI FIRMARE IL PATTO ANTI DOPING

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Biker novus
3/3/06
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e menomale che in mtb non si droga nessuno.....che isola di pace......quanto mi garberebbe che gli stessi controlli venissero fatti a TUTTE le prove di coppa del mondo: vorrei proprio vedere quanti dei "grandi e seri professionisti del singletrack" uscirebbero puliti....via, ma vi devo ricordare la faccenda Meirhaeghe, oppure le poco chiare vicende che a suo tempo videro invischiata anche SUA SANTITA' Paola Pezzo? ...un pò di coerenza perfavore: i controlli si fanno dove cìè maggior giro di soldi, ma non mi piace sentir dire che "anche sulla pista ciclabile"....mi verrebbe da rispondere anche alle garette di paese di mtb, dove si vince un salame, gira di tutto....basta con l'additare l'asfalto

se si parla di doping relativamente al caso in questione si parla di asfalto... ma più in generale hai ragione tu.... ma sai com'è è più facile vedere la pagliuzza nell'occhio di un altro
 

williamwallace

Biker forumensus
27/6/06
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prato
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e menomale che in mtb non si droga nessuno.....che isola di pace......quanto mi garberebbe che gli stessi controlli venissero fatti a TUTTE le prove di coppa del mondo: vorrei proprio vedere quanti dei "grandi e seri professionisti del singletrack" uscirebbero puliti....via, ma vi devo ricordare la faccenda Meirhaeghe, oppure le poco chiare vicende che a suo tempo videro invischiata anche SUA SANTITA' Paola Pezzo? ...un pò di coerenza perfavore: i controlli si fanno dove cìè maggior giro di soldi, ma non mi piace sentir dire che "anche sulla pista ciclabile"....mi verrebbe da rispondere anche alle garette di paese di mtb, dove si vince un salame, gira di tutto....basta con l'additare l'asfalto

mi hai frainteso petit, ho detto pista ciclabile x intendere tutto il mondo delle 2 ruote:prost:
 

laveladileo

Biker dantescus
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se si parla di doping relativamente al caso in questione si parla di asfalto... ma più in generale hai ragione tu.... ma sai com'è è più facile vedere la pagliuzza nell'occhio di un altro


pagliuzza, mi sembra un eufemismo e poi chi sono gli altri??? ma su fatemi il piacere, secondo me nella MTB c'è un doping meno raffinato perche si vincono più salami che soldi ma temo che ce ne sia tantissimo anche sulla mtb.

P.s. da piccolo ho praticato ciclismo su strada, poi quando mi sono voluto avvicinare alle competizioni mi sono trovato in un ambiente che non mi piaceva ed allora mi sono allontanato e mi sono messo a praticare la vela, per fortuna che l'ho fatto, in barca se devi barare trucchi il mezzo e non l'atleta (nella vela per quel che so gli unici squalificati sono stati beccati per canne o coca, insomma dei semplici drogato, ed io pure per quello ho smesso di farmi le canne e non ho mai sniffato)
 

laveladileo

Biker dantescus
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Comunque in un intervista a Di Luca dopo aver vinto il giro, ad una domenda sugli aiutini, ha glissato, ha fatto una faccetta strana ha deglutito ed ha parlato di altro: "adesso è il momento di festeggiare"

Con questo non voglio dire che il bravissimo Di Luca Sia un Dopato.


Una possibilità sarebbe quella di dire: "da oggi amnistia chi si è dopato faccia le sue accuse per scritto e non prenderà più di sei mesi di squalifica, ma deve dire come sono realmente andate le cose"

Chi non si è accusato e non ha accusato, se risulta dopato, invece si becca una bella squalifica per 3 o 4 anni ed i medici e i manager allontanati per sempre dal mondo delle competizioni


:smile::smile::smile::smile::smile:
 
se ho frainteso te me ne scuso....il problema è che c'è sempre gente pronta a gettare vagonate di shit su un mondo che neppure conosce, senza rendersi conto di ciò di cui parla......il doping è un problema che riguarda un pò tuttti gli sport....ma se riguarda il ciclismo professionistico pare che qua dentro sia una soddisfazione......ai tempi della faccenda POPEYE non c'era un post che era uno a denunciare la positività del biker belga....ora, siccome il problema riguarda i copertoncini da 21 mm. allora si parla di doping, si lanciano strali e proposte assurde....
le nuotatrici cinesi non sono dopate
i runner non sono dopati
i fondisti sugli sci non sono dopati
i calciatori non sono dopati


i ciclisti sono dopati.....che tristezza...
 

laveladileo

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se ho frainteso te me ne scuso....il problema è che c'è sempre gente pronta a gettare vagonate di shit su un mondo che neppure conosce, senza rendersi conto di ciò di cui parla......il doping è un problema che riguarda un pò tuttti gli sport....ma se riguarda il ciclismo professionistico pare che qua dentro sia una soddisfazione......ai tempi della faccenda POPEYE non c'era un post che era uno a denunciare la positività del biker belga....ora, siccome il problema riguarda i copertoncini da 21 mm. allora si parla di doping, si lanciano strali e proposte assurde....
le nuotatrici cinesi non sono dopate
i runner non sono dopati
i fondisti sugli sci non sono dopati
i calciatori non sono dopati


i ciclisti sono dopati.....che tristezza...

Sicuramente in tutti gli sport ci sono dei dopati (anche nel motociclismo e nella vela) ma senza dubbio nel ciclismo (intendo sia per le ruote magre che quelle grasse) e nell'atletica il fenomeno è molto più diffuso e più lampante.

:volo:
 

uno team

Biker superis
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le sostanze o le pratiche dopanti sono diffuse maggiormente in tutti gli sport dove le capacità condizzionali(forza resistenza rapidità)sono maggiormente importanti nel conseguire la vittoria rispetto alle capacità coordinative(il gesto atletico) e maggior interessi economici = maggior giro di doping, scommesse , truffe ecc .
 

sembola

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una nera e l'altra pure
e menomale che in mtb non si droga nessuno.....che isola di pace......quanto mi garberebbe che gli stessi controlli venissero fatti a TUTTE le prove di coppa del mondo: vorrei proprio vedere quanti dei "grandi e seri professionisti del singletrack" uscirebbero puliti....via, ma vi devo ricordare la faccenda Meirhaeghe, oppure le poco chiare vicende che a suo tempo videro invischiata anche SUA SANTITA' Paola Pezzo? ...un pò di coerenza perfavore: i controlli si fanno dove cìè maggior giro di soldi, ma non mi piace sentir dire che "anche sulla pista ciclabile"....mi verrebbe da rispondere anche alle garette di paese di mtb, dove si vince un salame, gira di tutto....basta con l'additare l'asfalto

In tutte le gare con validità UCI si fanno gli stessi controlli, sia il giro d'Italia, il Tour de France o una XC. La differenza sta nel giro di soldi che sta dietro al mondo della strada, infinitamente superiore alla mtb, e che consente quindi di investire in "ottani".
 

TIMONIERE

Biker novus
26/4/07
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pagliuzza, mi sembra un eufemismo e poi chi sono gli altri??? ma su fatemi il piacere, secondo me nella MTB c'è un doping meno raffinato perche si vincono più salami che soldi ma temo che ce ne sia tantissimo anche sulla mtb.

P.s. da piccolo ho praticato ciclismo su strada, poi quando mi sono voluto avvicinare alle competizioni mi sono trovato in un ambiente che non mi piaceva ed allora mi sono allontanato e mi sono messo a praticare la vela, per fortuna che l'ho fatto, in barca se devi barare trucchi il mezzo e non l'atleta (nella vela per quel che so gli unici squalificati sono stati beccati per canne o coca, insomma dei semplici drogato, ed io pure per quello ho smesso di farmi le canne e non ho mai sniffato)


ti quoto
 

TIMONIERE

Biker novus
26/4/07
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In tutte le gare con validità UCI si fanno gli stessi controlli, sia il giro d'Italia, il Tour de France o una XC. La differenza sta nel giro di soldi che sta dietro al mondo della strada, infinitamente superiore alla mtb, e che consente quindi di investire in "ottani".


e vero sono un ex pro e le tue parole sono giuste
e veritire
 

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Biker novus
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pagliuzza, mi sembra un eufemismo e poi chi sono gli altri??? ma su fatemi il piacere, secondo me nella MTB c'è un doping meno raffinato perche si vincono più salami che soldi ma temo che ce ne sia tantissimo anche sulla mtb.

P.s. da piccolo ho praticato ciclismo su strada, poi quando mi sono voluto avvicinare alle competizioni mi sono trovato in un ambiente che non mi piaceva ed allora mi sono allontanato e mi sono messo a praticare la vela, per fortuna che l'ho fatto, in barca se devi barare trucchi il mezzo e non l'atleta (nella vela per quel che so gli unici squalificati sono stati beccati per canne o coca, insomma dei semplici drogato, ed io pure per quello ho smesso di farmi le canne e non ho mai sniffato)

senza urlare ti dico che è esattamente ciò che hai scritto è il mio concetto espresso pocanzi: il doping c'è ma forse per questioni di passione tendiamo a vederlo da latre parti e meno nel MTB.... mica sto dicendo che non c'èo-o
 

laveladileo

Biker dantescus
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Tratto da www.gazzetta.it

Il ciclista belga, da tempo residente a Vermezzo, nel milanese, è stato ricoverato al Fornaroli di Magenta. Avrebbe cercato di togliersi la vita. Ultimo atto di una carriera segnata da crisi depressive e accuse di doping

Frank Vandenbroucke, 32 anni. Reuters
MILANO, 7 giugno 2007 - Frank Vandenbroucke ha tentato di togliersi la vita. Il corridore belga, da anni residente in provincia di Milano (a Vermezzo) è stato ricoverato ieri pomeriggio al pronto soccorso del "Fornaroli" di Magenta. Le sue condizioni sono gravi, ma i medici si sono riservati la prognosi.
ACCUSE E SFORTUNA - Il 32enne nativo di Mouscron ad oggi gareggia per la "Acqua & Sapone - Caffè Mokambo", di Bruno Cenghialta e Palmiro Masciarelli. Non vince una corsa, però, dal 1999, quando trionfò alla Liegi-Bastogne-Liegi. Già l'anno dopo venne ricoverato in ospedale per crisi depressive. Nel 2002, infine, la polizia belga gli aveva trovato in casa alcune sostanze dopanti.


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Possibile che quando si parla di ciclismo esca sempre questa vicenda: il Doping :$$$:



Porca VACCA non è possibile, veramente bisogna riflettere forse bisognerebbe chiudere il ciclismo (come competizioni) per uno due o più anni.

Fare solo raduni senza tempi ne coppe (di metallo o di carne) con partenze scaglionate a casaccio.

Pazzesco :zapalott:

Frank Vandenbroucke, forse non è riuscito (speriamo) nel suo intento, ma altri purtroppo ci sono riusciti (il mitico pirata)
 

laveladileo

Biker dantescus
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Nuova puntata della soap opera di Ivan Basso



Tratto da www.gazzetta.it

ROMA, 15 giugno 2007 - Ivan Basso è arrivato questa mattina negli uffici della Federazione ciclistica italiana, accompagnato dal suo legale, l'avvocato Massimo Martelli. Il corridore varesino è stato ascoltato dalla Commissione disciplinare, presieduta da Vincenzo Ioffredi, sul caso-doping che lo riguarda.
DIFESA - Al termine dell'udienza, durata un'ora e mezza, Basso ha dichiarato: "Non ho mai chiesto sconti e pietà, ho sbagliato e merito di pagare, ma voglio essere giudicato sui regolamenti esistenti e non per il nome che porto: voglio solo una pena giusta". Il varesino ha sottolineato la portata del suo gesto sul suo futuro da professionista. "Ora pagherò le conseguenze dei miei errori. Ho perso tutti i contratti e non ho pensato che avrei potuto vincere molto, ma questo lo accetto perché ho sbagliato. Spero di tornare a correre presto e ribadisco che quello che ho detto è quello che sapevo".
RICHIESTA - Il corridore varesino era stato deferito lo scorso 25 maggio dalla Procura Antidoping del Coni che aveva chiesto una squalifica di 21 mesi. L'avvocato Martelli ha chiesto un'ulteriore diminuzione della pena rispetto ai due anni previsti dalla Wada. "Bisogna tenere conto dell'atteggiamento collaborativo di Basso - ha detto Martelli -. Ivan ha fornito alla Procura notizie nuove che hanno consentito di aprire altri filoni di indagini, unico tra gli atleti in attivitá a farlo". Nel memoriale, l'avvocato Martelli ha chiesto ufficialmente, inoltre, che vengano considerati nella eventuale squalifica di Basso i 7 mesi e 24 giorni già scontati dal varesino (sospeso dalla Csc dal 29-6-2006 al 31-12-2006, dalla Discovery Channel dal 24-4-2007 al 14-5-2007 e dalla federazione dal 15-5-2007 al 15-6-2007).
TORRI - "Basso? Poteva dire di più". Ettore Torri, capo della Procura antidoping del Coni, motiva così lo sconto di pena inflitta al varesino. "Ho l'impressione che ogni tanto si perda di vista - ha continuato Torri- e lo dico anche ai giornalisti, che noi siamo i buoni e che facciamo un lavoro da cui non traiamo alcun vantaggio. Non ce l'abbiamo con i ciclisti, ma con quelli che li inducono a far uso di pratiche dopanti e che indicano loro le persone a cui rivolgersi".

 

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