Noi stiamo organizzando un week-end in Valcamonica per fare delle escursioni in mtb: abbiamo preparato una serie di possibili itinerari basandoci sulla cartina che predispone l'Adamello Bike Arena, ovviamente sono tutti ancora da provare .....
km. 70
dislivello: 2100
difficoltà: molto difficile
percorso: Ponte di Legno, Passo Tonale, Vermiglio, Passo Tonale, Ponte di Legno, Valbione, Ponte di legno
L’alto livello di difficoltà di questo percorso è determinato soprattutto dalla lunghezza, c’è però il vantaggio di compiere diversi ‘tagli’ spontaneamente suggeriti dalla conformazione del tracciato, uno di questi è dettagliato nel percorso n° 6.
Il percorso parte dal paese di Ponte di Legno e sale lungo la strada asfaltata fino al passo del Tonale, questo tratto servirà per scaldare i muscoli e per svegliarsi. Le pendenze sono intorno al 6-7% e tutta la salita è costante e non presenta tratti troppo difficili. La strada prosegue con diversi tornanti e rettilinei che si inoltrano nel bosco. Si giunge in prossimità della nuova telecabina Ponte di Legno-Tonale e si prosegue fino al tratto più impegnativo, che porta proprio al pianoro del Tonale e al paese, sulla sponda trentina del passo.
Una volta raggiunto il passo affronteremo per intero il percorso segnalato n° 63 denominato Pizalegn; il nome di questo itinerario si riferisce all’habitat naturale del picchio che trova in questi luoghi il proprio alimento su alberi vetusti e contorti dove costruisce il proprio nido. Dalla piazzetta di fronte all’hotel Vittoria ci dirigeremo all’albergo La Mirandola percorrendo in salita la strada di Valbiolo. Giunti al bivio per la val di Strino si abbandona la strada Valbiolo e si va a destra, verso la prateria del Tonale, in leggera discesa. Si entra nel bosco in prossimità del forte Mero, poi in leggero saliscendi si arriva al bivio del forte Zaccarana. Si va a destra, in discesa, per giungere all’imbocco della val di Strino dove il bosco si dirada lasciando intravedere il suggestivo anfiteatro della valle. Al bivio si gira a destra scendendo per circa 200 m dalla strada si Strino fino a quando si intravede il ponte di legno che attraversa il rio Strino e si immette nei prati e sulla vecchia strada del tonale. E’ questa la strada imperiale che fin dai tempi antichi collega la Val di sole con la Valle Camonica. Dopo una lunga e comoda discesa si arriva al Rio Finale, luogo tetro ed angusto, che si narra spesso frequentato dal brigante Paol Pe che, secondo la leggenda dei Vermiglioni, assaliva e depredava i viandanti diretti in Valle Camonica o al loro ritorno. Si attraversa l’alveo del rio per 200 m lungo un sentiero piuttosto esposto. All’uscita si ha una splendida visuale della Presanella. Qui si riprende la discesa lungo la strada imperiale fino ad attraversare il ponte in pietra sul rio San Leonardo. Al bivio, subito dopo il rio, si prosegue a destra fino all’abitato di Vermiglio. Lo si attraversa tutto nella parte alta fino alla frazione di Cortina e dopo aver attraversato il ponte sul rio, a circa 50 m si intravede la chiesa sulla destra. A questo punto si va a sinistra abbandonando l’abitato e ci si immette di nuovo sulla strada imperiale (via del Sant) che attraversa una vasta zona di coltivazioni abbandonate per giungere all’inizio del paese di Fucine, sulla strada nazionale. Questa viene percorsa per circa 200 m in salita e al primo bivio si va a sinistra attraversando il ponte sul torrente Vermigliana. Si arriva quindi sul versante opposto dove, percorrendola strada in salita ai piedi del versante e passando per i prati di Poja, si arriva ai laghetti di Vermiglio. Da qui si continua sulla strada ai piedi del bosco per giungere in località Volpaia e dopo pochi metri di strada asfaltata si oltrepassano un maso ed una baita, giungendo ai masi di Stavel. Si percorrono una cinquantina di metri sull’asfalto per poi andare a sinistra e raggiungere il maso Cadin. Procedendo a monte dei prati si arriva al bivio della strada militare per il rifugio Denza che si percorre per un breve tratto in salita. Al secondo tornante si abbandona tale strada e si va a desta verso la baita Velon. Si prosegue rimanendo sullo stesso versante lungo il torrente e giunti in località Viscle si va a destra passando su un ponte di legno che porta sul versante opposto; dopo qualche centinaio di metri in leggera discesa si svolta a sinistra per continuare poi in salita verso i prati di malga Pecè, verso il passo Tonale.
All’incrocio con la strada “Alveo Presena si va a sinistra e la si percorre per 400 m, per poi spostarsi a desta lungo il percorso vita che costeggia il biotopo a giunge alla chiesa del Tonale.
Si inizia la discesa verso Ponte di Legno, fino ad oltrepassare l’albergo alpino, dove si svolta a sinistra e dove, poco dopo troveremo le indicazioni del sentiero n° 68 e quelle del n° 10 che però sono in senso opposto alla nostra direzione. Raggiungeremo Ca’ de Poi dove si possono vedere i bellissimi Siberian Husky della scuola italiana di sledog. Affronteremo una bella serie di tornanti in discesa ed arriveremo in Val Sozzine, raggiungeremo un tornante della strada statale del Tonale e svoltando a sinistra ci dirigeremo verso il ponte di Sgària che attraverseremo, oltrepasseremo la località “spì de la calcaia” ed in piano raggiungeremo il bivio che a sinistra ci porterà a Valbione e a destra a Ponte di Legno. Qui seguiremo le indicazioni del percorso n° 8 “Cerf”: in 3 km di salita regolare raggiungeremo Valbione e lì gireremo a destra ed imboccheremo la strada per S. Giulia. Il percorso a questo punto si fa più impegnativo per il fondo sconnesso ma è comunque reso piacevole dai numerosi tornanti che concedono attimi di respiro: contatene 14 e siete alla fine della salita. Si scende a destra in direzione Mesol; il bosco in questo tratto è meraviglioso e particolarmente ricco di funghi. Dai prati di Casola, che si raggiungono poco dopo, si domina la valle e si può ammirare un bellissimo panorama sulle cime del versante opposto. Proseguendo sempre nella stessa direzione si notano le indicazioni per S. Giulia. Giunti alle baite di Mesol a quota 1700 m si gira a destra in discesa, facendo attenzione soprattutto dopo le piogge in quanto il terreno è erboso e la pendenza notevole. Raggiunta la strada che porta a Temù si gira a sinistra e si prosegue in discesa per circa un km, imboccando poi a destra la strada che conduce con divertenti saliscendi in località Petenec. Lasciata la baita sulla sinistra si prosegue tuffandosi in discesa fino a raggiungere la strada che al limite del bosco collega Temù a Ponte di Legno. Infine ci si dirige a destra in salita fino ad incrociare la strada di Valbione e tenendo la sinistra rientreremo al punto di partenza.