I progetti sul Tamaro

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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Mauro-TS

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Posso dirlo?
Gli svizzeri, sulla scia del suicidio tedesco, hanno votato l'uscita dal nucleare.
Progetti come questo sono solo l'inizio di una folle corsa per cercare di tappare il buco lasciato dal nucleare.
Buco che non verrà mai coperto, perché di notte con questi pannelli non caveranno un ragno dal buco e la Svizzera dovrà importare energia dalla Francia.
Una centrale nucleare occupa non molta superficie in più, produce 100 volte tanto, dura il quadruplo (come minimo) e soprattutto funziona e produce 24h/24.
Buona fortuna.
Certo che puoi dirlo, anche se non hai centrato esattamente il punto!

Uscire dal nucleare non è fondalmente sbagliato, anzi. È il governo a non avere un piano dettagliato e sostenibile a livello di stato ed è, lasciare la cosa completamente in mano alle società elettriche (più o meno private) e agli imprenditori, ad essere uno sbaglio.

Da quando mondo è mondo, gli imprenditori pensano a massimizzare il loro profitto, approfittando a piene mani delle sovvenzioni di stato e della svolta energetica glie ne frega soltanto ai fini del marketing.
La strada verso la produzione diffusa di energia è tracciata, ma chi deteneva prima il "monopolio" (leggi società elettriche) trema, cerca in tutti i modi di avvantaggiarsi affinche non siano troppi i privati ad organizzarsi da soli.

Il governo dovrebbe spingere più forte (con leggi e sovvenzioni) la produzione indipendente presso le abitazioni (FV) ma questo farebbe perdere molti soldi alle società elettriche.
In Svizzera ce ne sono moltissime e fanno grandi affari, poiché gli investimenti sono sovvenzionati ma i guadagni rimangono privati. Senza contare che sono ben rappresentate a Berna.

Mi fermo qui poiché sono già parecchio OT (e pure un po' incazzato).
 

ottomilainsu

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Certo che puoi dirlo, anche se non hai centrato esattamente il punto!

Uscire dal nucleare non è fondalmente sbagliato, anzi. È il governo a non avere un piano dettagliato e sostenibile a livello di stato ed è, lasciare la cosa completamente in mano alle società elettriche (più o meno private) e agli imprenditori, ad essere uno sbaglio.

Da quando mondo è mondo, gli imprenditori pensano a massimizzare il loro profitto, approfittando a piene mani delle sovvenzioni di stato e della svolta energetica glie ne frega soltanto ai fini del marketing.
La strada verso la produzione diffusa di energia è tracciata, ma chi deteneva prima il "monopolio" (leggi società elettriche) trema, cerca in tutti i modi di avvantaggiarsi affinche non siano troppi i privati ad organizzarsi da soli.

Il governo dovrebbe spingere più forte (con leggi e sovvenzioni) la produzione indipendente presso le abitazioni (FV) ma questo farebbe perdere molti soldi alle società elettriche.
In Svizzera ce ne sono moltissime e fanno grandi affari, poiché gli investimenti sono sovvenzionati ma i guadagni rimangono privati. Senza contare che sono ben rappresentate a Berna.

Mi fermo qui poiché sono già parecchio OT (e pure un po' incazzato).
La attacchi anche qua?
Guarda, a meno che tu non sia ingegnere del settore, oltre che esperto etologo eccetera eccetera, ti posso dire che hai detto una montagna di sciocchezze.
Conosci come funziona la rete elettrica nazionale ed europea?
Hai idea di come funzioni la domanda di energia?
Hai idea di come si gestisca l'energia elettrica?
Mi pare di no.
Evita di dimostrare al mondo che non conosci la materia.
 
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La attacchi anche qua?
Guarda, a meno che tu non sia ingegnere del settore, oltre che esperto etologo eccetera eccetera, ti posso dire che hai detto una montagna di sciocchezze.
Conosci come funziona la rete elettrica nazionale ed europea?
Hai idea di come funzioni la domanda di energia?
Hai idea di come si gestisca l'energia elettrica?
Mi pare di no.
Evita di dimostrare al mondo che non conosci la materia.
Non ti sto mica attaccando, ho scritto come stanno le cose in Svizzera e come penso io che dovrebbero andare. Tu conosci come funziona in Svizzera???
Ma non devi rispondermi per forza; continua pure con le tue illazioni.
Buona giornata!

By the way, sono ingegnere in elettrotecnica e ho un post diploma universitario in gestione pubblica dell'energia. Contento?
 
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Certo che puoi dirlo, anche se non hai centrato esattamente il punto!

Uscire dal nucleare non è fondalmente sbagliato, anzi. È il governo a non avere un piano dettagliato e sostenibile a livello di stato ed è, lasciare la cosa completamente in mano alle società elettriche (più o meno private) e agli imprenditori, ad essere uno sbaglio.

Da quando mondo è mondo, gli imprenditori pensano a massimizzare il loro profitto, approfittando a piene mani delle sovvenzioni di stato e della svolta energetica glie ne frega soltanto ai fini del marketing.
La strada verso la produzione diffusa di energia è tracciata, ma chi deteneva prima il "monopolio" (leggi società elettriche) trema, cerca in tutti i modi di avvantaggiarsi affinche non siano troppi i privati ad organizzarsi da soli.

Il governo dovrebbe spingere più forte (con leggi e sovvenzioni) la produzione indipendente presso le abitazioni (FV) ma questo farebbe perdere molti soldi alle società elettriche.
In Svizzera ce ne sono moltissime e fanno grandi affari, poiché gli investimenti sono sovvenzionati ma i guadagni rimangono privati. Senza contare che sono ben rappresentate a Berna.

Mi fermo qui poiché sono già parecchio OT (e pure un po' incazzato).

manchi però il succo del discorso: hai voglia a costruire ventoloni e parchi di pannelli solari (sul tamaro) per rimpiazzare una centrale nucleare.
Fai un giro in Germania, l'hanno riempita di ventoloni, ma sono alla canna del gas (gioco di parole voluto) per quanto riguarda l'energia. Scelte tafazziane dettate dall'emotività.

 
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manchi però il succo del discorso: hai voglia a costruire ventoloni e parchi di pannelli solari (sul tamaro) per rimpiazzare una centrale nucleare.
Fai un giro in Germania, l'hanno riempita di ventoloni, ma sono alla canna del gas (gioco di parole voluto) per quanto riguarda l'energia. Scelte tafazziane dettate dall'emotività.
Nel mio post sono stato molto sintetico e andrebbe sviluppato in modo più articolato.
In CH i consumi di energia (tutta) si dividono in tre grossi settori di un terzo ciascuno (circa):
- Trasporto pubblico e privato (idrocarburi ed elettricità (diverse fonti))
- Riscaldamento delle abitazioni e dei posti di lavoro (idem come sopra più atomica e fossile e un po' di fonti rinnovabili)
- Energia di consumo per abitazioni e industria (mix anche qui ma prevalentemente idroelettrica, atomica e fossile).

Il trasporto è forse la parte più difficile da sotituire, poiché l'elettricità è un vettore energetico e va prodotto da fonte rinnovabile affinchè sia sostenibile. Quindi emissioni zero (come dice il marketing) soltanto quando ricarichi da rinnovabile.

Il riscaldamento è dove c'é molto più potenziale per risparmiare da un lato (coibentazioni più efficaci) e dall'altro tramite fonti rinnovabili aria, acqua (falda, laghi e fiumi) e geotermia tramite termopompa alimentata da FV. Inoltre c'è il legno che è una fonte neutra e indigena.

Siccome l'energia più sostenibile è quella di cui non abbiamo bisogno, pensa che in Svizzera il potenziale di risparmio di elettricità nelle economie domestiche si attesta da anni a circa il 30% (nell'industria mi pare 10-20%), tramite l'utilizzo d'impianti più efficenti ed evitando gli sprechi.

Abbiamo la fortuna di avere molto idroelettrico in CH, ma per sopprire allo spegnimento del nucleare bisogna agire sui due fronti: Produzione e consumo! E aggiungerei evitando speculazioni sul mercato dell'energia europeo.
 
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@marco non ti ho risposto nel merito prima su eolico e solare in sostituzione del nucleare, ma credo che, sebbene auspicabile, non sia ne semplice, ne sufficiente, ne tanto meno immediato da realizzare.

Il problema sono quei progetti, tipo Tamaro o VS, che nascono dall'imprenditore di turno senza coordinazione sul piano cantonale e federale, volendo situarli fuori zona edificabile e sacrificando ulteriore territorio, prima di sfruttare il potenziale delle zone già edificate (impossibile per l'eolico), o di altre fonti rinnovabili. Ecco perché dicevo prima che lo stato dovrebbe definire strategie più puntuali e vincolanti, con priorità e sovvenzioni più mirate. Siamo già in ritardo sul programma della confederazione Energia 2050 sebbene non molto ambizioso.

Il problema è molto complesso, ma se vuoi farti un idea della situazione attuale sull'elettricità (e non solo) QUI trovi molte informazioni con dati ufficiali.
 

fudos

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a ecco problemi eolico e solare... unica fonte certa per il futuro rimane il nucleare, guardate che i reattori di 4 e 5 generazione sono sicurissimi, inoltre aggiungo anche ci sono 14 reattore RBMK ancora in funzione... e di questo nel 1986 si ricorderà il tanto famoso reattore N° 4 di Chernobyl... in totale al mondo funzionati ci sono 440 reattori per fare energia pulita...
 

ottomilainsu

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Il trasporto è forse la parte più difficile da sotituire, poiché l'elettricità è un vettore energetico e va prodotto da fonte rinnovabile affinchè sia sostenibile. Quindi emissioni zero (come dice il marketing) soltanto quando ricarichi da rinnovabile.

Il riscaldamento è dove c'é molto più potenziale per risparmiare da un lato (coibentazioni più efficaci) e dall'altro tramite fonti rinnovabili aria, acqua (falda, laghi e fiumi) e geotermia tramite termopompa alimentata da FV. Inoltre c'è il legno che è una fonte neutra e indigena.

Siccome l'energia più sostenibile è quella di cui non abbiamo bisogno, pensa che in Svizzera il potenziale di risparmio di elettricità nelle economie domestiche si attesta da anni a circa il 30% (nell'industria mi pare 10-20%), tramite l'utilizzo d'impianti più efficenti ed evitando gli sprechi.

Abbiamo la fortuna di avere molto idroelettrico in CH, ma per sopprire allo spegnimento del nucleare bisogna agire sui due fronti: Produzione e consumo! E aggiungerei evitando speculazioni sul mercato dell'energia europeo.
Hai detto una montagna di sciocchezze.
Nemmeno le rinnovabili sono a zero emissioni, anzi, il solare ha un bilancio di emissioni di carbonio circa quadruplo di quello del nucleare.
Quanto al risparmio, a risparmiare saranno solo i poveracci che finiranno per morire di freddo.
Idem per l'industria, bello risparmiare delocalizzando la produzione in Cina o in India dove bruciano carbone come se non ci fosse un domani (e parimenti stanno costruendo decine di centrali nucleari, perché sono meno scemi di noi).
Queste sono le teorie bislacche della decrescita infelice, fatte da gente con la pancia piena, i portafogli gonfi e il cervello fulminato dall' abuso di stupefacenti, che va a dire che per incentivare il risparmio bisogna aumentare i prezzi.
Peccato che a tirare la cinghia sia chi non se lo può permettere, con il risultato che si vede.
Avrai anche una laurea nel settore, ma vivi con la testa tra le nuvole.

P.S.: la legna sarà anche "neutra" ed indigena, ma forse non ti ricordi com'erano le montagne quando il riscaldamento era a legna e l'economia di sussistenza.
Erano completamente pelate, non c'era un bosco a cercarlo, tutto tagliato e bruciato nelle stufe.
Anni fa qualcuno aveva ipotizzato di usare la biomassa in maniera intensiva.
A parte che per prelevare il legname servono gli elicotteri, in certi posti, a meno di non costruire strade e teleferiche ovunque, ma la cosa avrebbe portato al disboscamento totale delle Alpi nel volgere di un decennio. Idea generata ed abortita ancor prima di essere partorita, per fortuna.
 
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Hai detto una montagna di sciocchezze.
Nemmeno le rinnovabili sono a zero emissioni, anzi, il solare ha un bilancio di emissioni di carbonio circa quadruplo di quello del nucleare.
Quanto al risparmio, a risparmiare saranno solo i poveracci che finiranno per morire di freddo.
Idem per l'industria, bello risparmiare delocalizzando la produzione in Cina o in India dove bruciano carbone come se non ci fosse un domani (e parimenti stanno costruendo decine di centrali nucleari, perché sono meno scemi di noi).
Queste sono le teorie bislacche della decrescita infelice, fatte da gente con la pancia piena, i portafogli gonfi e il cervello fulminato dall' abuso di stupefacenti, che va a dire che per incentivare il risparmio bisogna aumentare i prezzi.
Peccato che a tirare la cinghia sia chi non se lo può permettere, con il risultato che si vede.
Avrai anche una laurea nel settore, ma vivi con la testa tra le nuvole.

P.S.: la legna sarà anche "neutra" ed indigena, ma forse non ti ricordi com'erano le montagne quando il riscaldamento era a legna e l'economia di sussistenza.
Erano completamente pelate, non c'era un bosco a cercarlo, tutto tagliato e bruciato nelle stufe.
Anni fa qualcuno aveva ipotizzato di usare la biomassa in maniera intensiva.
A parte che per prelevare il legname servono gli elicotteri, in certi posti, a meno di non costruire strade e teleferiche ovunque, ma la cosa avrebbe portato al disboscamento totale delle Alpi nel volgere di un decennio. Idea generata ed abortita ancor prima di essere partorita, per fortuna.
È evidente che i tuoi pregiudizi superano abbondantemente le tue conoscenze in materia!
Pertanto non sprecherò altro tempo a risponderti o a commentare i tuoi scritti.

Ma anzi, andrò avanti con le mie "sciocchezze", come l'impianto FV che ho progettato e costruito autonomamente sul tetto di casa 11 anni fa. Nel frattempo, tra risparmio di energia ed energia in esubero venduta, l'investimento si è già ripagato e da 5 anni guadagno (e l'energia grigia necessaria per produrre l'impianto si è già compensata).

Vai pure avanti a pagare le tue bollette dell'elettricità (che diverranno sempre più care) e, mi raccomando, ringrazia i tuoi pregiudizi mentre le paghi. :smile:
Buona giornata!
 

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a ecco problemi eolico e solare... unica fonte certa per il futuro rimane il nucleare, guardate che i reattori di 4 e 5 generazione sono sicurissimi, inoltre aggiungo anche ci sono 14 reattore RBMK ancora in funzione... e di questo nel 1986 si ricorderà il tanto famoso reattore N° 4 di Chernobyl... in totale al mondo funzionati ci sono 440 reattori per fare energia pulita...
La sicurezza dei reattori nucleari non diende soltanto dalla tecnologia usata, ma anche da dove sono situati ed eventuali eventi naturali (p.es. Fukushima 2012). Poi aggiungiamo pure l'incoscenza umana come a Zaporižžja (6 reattori VVER) che è ancora a rischio di contaminare mezza Europa se qualcosa dovesse ancora andare storto.

Ma non dimentichiamo le cosiddette scorie nucleari (materiale fissile esaurito), difficili da stoccare in modo sicuro per millenni (tempo di dimezzamento dell'uranio 4.468×10^9 anni) e che nessuno vuole ... a parte forse qualche sedicente società specializzata asiatica o africana che promette di smaltirle in modo sicuro (e a caro prezzo) per poi scaricarle in mare o da qualche altra parte (già successo ma non ritrovo più la fonte della notizia).

Sicuramente dell'energia nucleare ne avremo bisogno ancora per diversi anni, poiché i tempi per rimpiazzarla con energia rinnovabile temo saranno bibblici. Questo però non dovrebbe impedirci di fare tutto il possibile per approvigionarci sempre più in modo sostenibile, ridurre gli sprechi e migliorare la qualità di vita su tutto il pianeta. Ci riusciremo?

Sebbene nel mio piccolo cerco di fare la mia parte, le notizie che leggo non sono molto incoraggianti, ma rimango convito che valga la pena farlo, anche se l'umanità correrà ai ripari soltanto quando sarà tardi per evitare gravi danni.
 
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La sicurezza dei reattori nucleari non diende soltanto dalla tecnologia usata, ma anche da dove sono situati ed eventuali eventi naturali (p.es. Fukushima 2012). Poi aggiungiamo pure l'incoscenza umana come a Zaporižžja (6 reattori VVER) che è ancora a rischio di contaminare mezza Europa se qualcosa dovesse ancora andare storto.

Ma non dimentichiamo le cosiddette scorie nucleari (materiale fissile esaurito), difficili da stoccare in modo sicuro per millenni (tempo di dimezzamento dell'uranio 4.468×10^9 anni) e che nessuno vuole ... a parte forse qualche sedicente società specializzata asiatica o africana che promette di smaltirle in modo sicuro (e a caro prezzo) per poi scaricarle in mare o da qualche altra parte (già successo ma non ritrovo più la fonte della notizia).

Sicuramente dell'energia nucleare ne avremo bisogno ancora per diversi anni, poiché i tempi per rimpiazzarla con energia rinnovabile temo saranno bibblici. Questo però non dovrebbe impedirci di fare tutto il possibile per approvigionarci sempre più in modo sostenibile, ridurre gli sprechi e migliorare la qualità di vita su tutto il pianeta. Ci riusciremo?

Sebbene nel mio piccolo cerco di fare la mia parte, le notizie che leggo non sono molto incoraggianti, ma rimango convito che valga la pena farlo, anche se l'umanità correrà ai ripari soltanto quando sarà tardi per evitare gravi danni.

Mauro, il tuo impianto fotovoltaico è una bella cosa, ma non mandi avanti le industrie a sole e vento. Ecco quindi che sia Germania che Svizzera compreranno energia dalla Francia, e guarda un po' dove sono le centrali nucleari.

Nuclear_power_plants_map_France-fr.svg


Senza contare che i verdissimi tedeschi, una volta spente le centrali nucleari, sono tornati al carbone, il modo più inquinante di produrre energia: https://www.reuters.com/markets/commodities/energy-crisis-fuels-coal-comeback-germany-2022-12-16/

È utopico pensare di andare avanti senza energia nucleare, e soprattutto senza senso.
 

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Ma non dimentichiamo le cosiddette scorie nucleari (materiale fissile esaurito), difficili da stoccare in modo sicuro per millenni (tempo di dimezzamento dell'uranio 4.468×10^9 anni) e che nessuno vuole ... a parte forse qualche sedicente società specializzata asiatica o africana che promette di smaltirle in modo sicuro (e a caro prezzo) per poi scaricarle in mare o da qualche altra parte (già successo ma non ritrovo più la fonte della notizia).

Sono un po' delle leggende metropolitane. I rifiuti nucleari che hanno quel tempo di dimezzamento (rifiuti di "alto livello") sono una minima parte di tutte le scorie prodotte dai reattori, che invece perdono la loro radioattività nel giro di qualche anno/decennio.

In questa foto si vedono tutte le scorie di alto e medio livello create da tutte le centrali nucleari svizzere (5) negli ultimi 45 anni:

Screenshot 2023-09-22 alle 14.12.39.jpg

E sono in Svizzera, non in Africa o in fondo al mare.

Oltretutto in tempi più recenti c'è anche la possibilità di riprocessare parte delle scorie e riutilizzarle come combustibile nei reattori.
 
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Mauro, il tuo impianto fotovoltaico è una bella cosa, ma non mandi avanti le industrie a sole e vento. Ecco quindi che sia Germania che Svizzera compreranno energia dalla Francia, e guarda un po' dove sono le centrali nucleari.

Nuclear_power_plants_map_France-fr.svg


Senza contare che i verdissimi tedeschi, una volta spente le centrali nucleari, sono tornati al carbone, il modo più inquinante di produrre energia: https://www.reuters.com/markets/commodities/energy-crisis-fuels-coal-comeback-germany-2022-12-16/

È utopico pensare di andare avanti senza energia nucleare, e soprattutto senza senso.
Non ci stiamo capendo, anche perché è un discorso complesso.
Ci provo in un altro modo:

- non ci sono soluzioni immediate per tutto, ma occorre cambiare approccio e lasciare a casa i pregiudizi, perché i cambiamenti importanti iniziano nella testa!
- ci sono soluzioni immediate per molte cose, anche nel piccolo di tutti noi. Si, occorre investrire, ma è un investimento nel futuro nostro e in quello dei nostri figli che, come per l'impianto FV (per chi ha casa propria), si ripagano pure in fretta e senza controindicazioni.
- l'ho scritto nel post #25: ridurre gli sprechi in tutti i settori (20% del fabbisogno) e aumentare la produzione da rinnnovabili. Magari non si riuscirà a spegnere tutti i 440 reattori, ma ridurli sarebbe già qualcosa.
- l'eolico in CH ha un potenziale basso e non ci salverà di sicuro. Il FV invece (da uno studio del politecnico federale, che devo cercare) coprirebbe una bella fetta del fabbisogno elettrico se si equipaggiassero la maggiorparte degli immobili (non ricordo la cifra). Sicuramente meno impattante che il progetto del Tamaro che spreca territorio.
- che ci fa comprare energia dalla Francia, invece di incentivare la produzione locale, è soprattutto un questione di mercato. E l'abbiamo visto recentemente; ci rende dipendenti e vittime della fluttuazione dei prezzi e delle speculazioni. Non è che puoi cambiare fornitore da oggi a domani e costruire impianti di produzione (di qualsiasi tipo) serve tempo. Per quello dicevo che serve una strategia più coraggiosa a livello nazionale.

Un ultimo esempio concreto: Se sfruttassimo il potenziale calorico del lago Ceresio per riscaldare gli edifici in inverno, abbassano di pochi decimi di grado °C la sua temperatura, sarebbe sufficiente per riscaldare più di 100'000 economie domestiche (più di quante ce ne sono attorno al lago).
Ed è soltanto uno dei tanti esempi concreti. Ma non voglio tediare nessuno, e costa troppa fatica lottare contro i preiudizi.
 

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Non ci stiamo capendo, anche perché è un discorso complesso.
Ci provo in un altro modo:

- non ci sono soluzioni immediate per tutto, ma occorre cambiare approccio e lasciare a casa i pregiudizi, perché i cambiamenti importanti iniziano nella testa!
- ci sono soluzioni immediate per molte cose, anche nel piccolo di tutti noi. Si, occorre investrire, ma è un investimento nel futuro nostro e in quello dei nostri figli che, come per l'impianto FV (per chi ha casa propria), si ripagano pure in fretta e senza controindicazioni.
- l'ho scritto nel post #25: ridurre gli sprechi in tutti i settori (20% del fabbisogno) e aumentare la produzione da rinnnovabili. Magari non si riuscirà a spegnere tutti i 440 reattori, ma ridurli sarebbe già qualcosa.
- l'eolico in CH ha un potenziale basso e non ci salverà di sicuro. Il FV invece (da uno studio del politecnico federale, che devo cercare) coprirebbe una bella fetta del fabbisogno elettrico se si equipaggiassero la maggiorparte degli immobili (non ricordo la cifra). Sicuramente meno impattante che il progetto del Tamaro che spreca territorio.
- che ci fa comprare energia dalla Francia, invece di incentivare la produzione locale, è soprattutto un questione di mercato. E l'abbiamo visto recentemente; ci rende dipendenti e vittime della fluttuazione dei prezzi e delle speculazioni. Non è che puoi cambiare fornitore da oggi a domani e costruire impianti di produzione (di qualsiasi tipo) serve tempo. Per quello dicevo che serve una strategia più coraggiosa a livello nazionale.

Un ultimo esempio concreto: Se sfruttassimo il potenziale calorico del lago Ceresio per riscaldare gli edifici in inverno, abbassano di pochi decimi di grado °C la sua temperatura, sarebbe sufficiente per riscaldare più di 100'000 economie domestiche (più di quante ce ne sono attorno al lago).
Ed è soltanto uno dei tanti esempi concreti. Ma non voglio tediare nessuno, e costa troppa fatica lottare contro i preiudizi.

Il discorso è complesso se levi dall'equazione la fonte nr. 1 di energia attualmente disponibile senza riempire il pianeta di ventoloni e pannelli solari. È questo che manca al tuo ragionamento, il resto in fondo è tutto wishful thinking staccato dalla realtà e attualizzabile solo con i se e con i ma, in primis il concetto di risparmio energetico.

Chi ci fa comperare dalla Francia, in Svizzera come in Italia come in Germania, è il risultato di 3 referendum scellerati che non dovevano venire posti alla popolazione.
 

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Il discorso è complesso se levi dall'equazione la fonte nr. 1 di energia attualmente disponibile senza riempire il pianeta di ventoloni e pannelli solari. È questo che manca al tuo ragionamento, il resto in fondo è tutto wishful thinking staccato dalla realtà e attualizzabile solo con i se e con i ma, in primis il concetto di risparmio energetico.

Chi ci fa comperare dalla Francia, in Svizzera come in Italia come in Germania, è il risultato di 3 referendum scellerati che non dovevano venire posti alla popolazione.
O non leggi o non capisci. Ho fatto esempi attuabilissimi e ce ne sarebbero altri, per niente staccati dalla realtà.

Il LAC e il Grand Hotel li scaldano già oggi con l'acqua del lago. servirebbero altri impianti simili con reti di teleriscaldamento come hanno costruito a Caslano (anche se quella prende calore da una centrale a cippato). Più concreto di così ... io ci rinuncio :pirletto::medita:
 

Mauro-TS

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Sono un po' delle leggende metropolitane. I rifiuti nucleari che hanno quel tempo di dimezzamento (rifiuti di "alto livello") sono una minima parte di tutte le scorie prodotte dai reattori, che invece perdono la loro radioattività nel giro di qualche anno/decennio.

In questa foto si vedono tutte le scorie di alto e medio livello create da tutte le centrali nucleari svizzere (5) negli ultimi 45 anni:

Vedi l'allegato 612929

E sono in Svizzera, non in Africa o in fondo al mare.

Oltretutto in tempi più recenti c'è anche la possibilità di riprocessare parte delle scorie e riutilizzarle come combustibile nei reattori.
Non conosco la fonte di quello che scrivi e della foto, ma mi ricordo benissimo che sono 45 anni che stiamo discutendo dove metterle e non c'è ancora una soluzione condivisa.

Che il resto delle scorie (parlo del materriale fissile) perde sufficiente radioattivita in pochi anni o decenni mi permetto di dubitare.
Che utilizzano materiale riprocessato sono pochissimi reattori come quello di Creys-Malville, che è spesso spento per problemi tecnici più di quanto funzioni.

Oggi il nucleare è necesario, anzi indispensabile. Lo so. Ma non vuol dire che lo debba essere ancora per secoli, visto gli oggettivi rischi.

EDIT:
Sei sicuro della leggenda metropolitana? https://greenreport.it/news/energia...adioattivi-gettati-in-mare-dai-paesi-europei/
 
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