Motociclista ucciso dalla catena messa in tensione...

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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Andrea7576

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Quoto 100%
Posso anche aggiungere, ma è una mia personale constatazione ,che in centro sud Italia (Marche Abruzzo a scendere ) spesso i fondi vengono ancora delimitati da filo spinato (nel Nord / Est quasi assolutamente estinto)in oltre dove ci sono strade private da queste parti si mettono nella maggior parte dei casi sbarre cartelli chiari e non catene appese fra gli alberi (poi ovviamente non ho girato tutto il centro nord qualche d'una la si troverà) in generale diciamo mi è sembrato più comune al centro sud utilizzare queste delimitazioni (gran parte in buona fede )
Nulla a che vedere con chi tira fili dei freni ad altezza uomo in mezzo al bosco con l'intenzione di uccidere ciclisti e motociclisti ,trappole messe da omicidio volontario e non vedo altra definizione .
Nel caso specifico ,non conosciamo abbastanza i dettagli dell'accaduto ,ma le catene vecchie nuove che siano devono essere ben segnalate

Sinceramente con filo spinato non ne ho mai visti se non in montagna nelle Marche. Ma solitamente delimitano degli allevamenti (Catria, Strega o Cucco, ad esempio) e gli accessi sono ben visibili (con tanto di cancelletto).
Nelle campagne ci sono al massimo catene con cartello di divieto al centro, o sbarre che delimitano case abbandonate con percorsi che si possono affrontare in bici (vigne, mulattiere o strade sterrate settecentesche). Ma si deve essere consapevoli di entrare in una proprietà privata senza consenso in molti casi.
 
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Nessunego

Biker triathleticus
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sono indagati non vuol dire ne che sono colpevoli ne che sono condannati.

È morto un ragazzo quindi l'indagine ci sta tutta per capire se ci sono eventuali colpevoli. La giustizia farà il suo corso.

Questo è il motivo per cui tanti pistini, trail area, sentieri da bici, vanno alla grande finchè va tutto liscio, ma appena si fa male uno o peggio muore uno, ecco che è sempre un casino. Se per caso passavano in una proprietà privata, il proprietario rischia di andar nelle beghe.

Mio zio fa il contadino e ha un fazzoletto di terra banalissimo in pianura e da 2 anni all'assicurazione ha aggiunto la tutela legale, perché basta un estraneo che entra nella sua terra e malauguratamente succede qualcosa e solo di avvocato partono migliaia di euro... anche se lui proprietario fosse totalmente innocente.
Esattamente, le indagini possono pure farle, ma non devono inserire nel registro degli indagati la gente per il semplice fatto che per chi risulta indagato partono migliaia di Euro direttamente e questa è una penalizzazione ingiusta e inaccettabile. Le indagini devono partire solo quando emergano dalle indagini elementi evidenti di coinvolgimento nei fatti. E sì, si possono fare indagini senza inserire nessuno nella lista degli indagati.
 

avalonice

Biker grossissimus
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Nel 90% dei casi si gira perchè il passaggio è tollerato, non consentito.
nella maggior parte dei casi sulle strade vicinali sono riconosciute come pubbliche dai comuni perchè quasi tutte rispettano i seguenti criteri:
  1. sono di interesse collettivo
  2. sono collegate ad una strada pubblica
  3. esiste storicamente una consuetudine d'uso.
di fatto non rispettano questi criteri solo le strada di accesso alle proprietà di recente costruzione, non è questione di tolleranza ma di obbligo benchè siano strada private sono di uso pubblico, poi spesso ci sono restrizioni al traffico dei veicoli a motore ma questo è un altro discorso.
Catene, funi ed altri impedimenti messi in modo posticcio appaiano per dissuadere il passaggio ma sono quasi sempre illegali e se fossero messi in modo permanente probabilmente interverrebbe la forza pubblica e obbligherebbe la rimozione.
 

Andrea7576

Biker serius
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nella maggior parte dei casi sulle strade vicinali sono riconosciute come pubbliche dai comuni perchè quasi tutte rispettano i seguenti criteri:
  1. sono di interesse collettivo
  2. sono collegate ad una strada pubblica
  3. esiste storicamente una consuetudine d'uso.
di fatto non rispettano questi criteri solo le strada di accesso alle proprietà di recente costruzione, non è questione di tolleranza ma di obbligo benchè siano strada private sono di uso pubblico, poi spesso ci sono restrizioni al traffico dei veicoli a motore ma questo è un altro discorso.
Catene, funi ed altri impedimenti messi in modo posticcio appaiano per dissuadere il passaggio ma sono quasi sempre illegali e se fossero messi in modo permanente probabilmente interverrebbe la forza pubblica e obbligherebbe la rimozione.
Dipende dal tipo di strada che s'intende. Una strada vicinale è una strada secondaria spesso proprietà del comune o dei residenti stessi che ci accedono. Il più delle volte inghiaiata, ed al massimo abbandonata per inutilità (case coloniche disabitate ed in stato di abbandono).
Altro conto sterrate e/o mulattiere, usate dagli agricoltori e dai mezzi agricoli per accedere ai fondi, e di proprietà di grosse aziende agricole o degli agricoltori stessi (come anche i vigneti). In quel caso c'è tutto il diritto di mettere catene o sbarre (segnalate) in prossimità degli accessi, dove al massimo si può passare pur sapendo di non accedere ad una strada pubblica (non ti vede nessuno). Spesso neanche esistenti nelle mappe catastali (al massimo in linea tratteggiata), perchè all'interno del fondo stesso.
 
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avalonice

Biker grossissimus
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Dipende dal tipo di strada che s'intende. Una strada vicinale è una strada secondaria spesso proprietà del comune o dei residenti stessi che ci accedono. Il più delle volte inghiaiata, ed al massimo abbandonata per inutilità (case coloniche disabitate ed in stato di abbandono).
Altro conto sterrate e/o mulattiere, usate dagli agricoltori e dai mezzi agricoli per accedere ai fondi, e di proprietà di grosse aziende agricole o degli agricoltori stessi (come anche i vigneti). In quel caso c'è tutto il diritto di mettere catene o sbarre (segnalate) in prossimità degli accessi, dove al massimo si può passare pur sapendo di non accedere ad una strada pubblica (non ti vede nessuno). Spesso neanche esistenti nelle mappe catastali (al massimo in linea tratteggiata), perchè all'interno del fondo stesso.
mi pare che non abbiate letto, ripeto i 3 punti qualificanti:
  1. sono di interesse collettivo
  2. sono collegate ad una strada pubblica
  3. esiste storicamente una consuetudine d'uso
se uno di questi 3 punti sussiste il comune la può definire strada di pubblica e quindi di libera circolazione, questo vale anche per i sentieri.
Poi se c'è un sentiero che entra in una vigna è chiaro che:
  1. non è di interesse collettivo perchè a quella vigna agli altri cittadini non interessa accedere
  2. probabilmente non è collegata ad una strada pubblica ci si accede da un fondo privato
  3. non è storicamente usata
 

Andrea7576

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mi pare che non abbiate letto, ripeto i 3 punti qualificanti:
  1. sono di interesse collettivo
  2. sono collegate ad una strada pubblica
  3. esiste storicamente una consuetudine d'uso
se uno di questi 3 punti sussiste il comune la può definire strada di pubblica e quindi di libera circolazione, questo vale anche per i sentieri.
Poi se c'è un sentiero che entra in una vigna è chiaro che:
  1. non è di interesse collettivo perchè a quella vigna agli altri cittadini non interessa accedere
  2. probabilmente non è collegata ad una strada pubblica ci si accede da un fondo privato
  3. non è storicamente usata
Era per dire che difficilmente una strada vicinale viene chiusa da catene. O almeno a me non è mai capitato di vederne. Spesso si possono confondere anche con le strade che ho descritto, visto che le più "antiche", vengono abbandonate col tempo e si trasformano in sentieri per mezzi agricoli, pedonali, ciclabili. Posto che non segnalare adeguatamente nei fondi privati rimane comunque un crimine.
 

Maiella

Biker Maiellensis
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nella maggior parte dei casi sulle strade vicinali sono riconosciute come pubbliche dai comuni perchè quasi tutte rispettano i seguenti criteri:
  1. sono di interesse collettivo
  2. sono collegate ad una strada pubblica
  3. esiste storicamente una consuetudine d'uso.
di fatto non rispettano questi criteri solo le strada di accesso alle proprietà di recente costruzione, non è questione di tolleranza ma di obbligo benchè siano strada private sono di uso pubblico, poi spesso ci sono restrizioni al traffico dei veicoli a motore ma questo è un altro discorso.
Catene, funi ed altri impedimenti messi in modo posticcio appaiano per dissuadere il passaggio ma sono quasi sempre illegali e se fossero messi in modo permanente probabilmente interverrebbe la forza pubblica e obbligherebbe la rimozione.
Oppure esistono forme giuridiche assai particolari come l'uso civico; più diffusa nel centro sud che al nord. Ci sono casi paradossali di terreni, passaggi, o altri manufatti che sono di proprietari privati e gravati da uso civico.
Ad esempio dalle mie parti molti terreni pedemontani sono di proprietari privati ma gravati da uso civico. Il comune fa legna che poi rivende su boschi privati ma gravati da uso civico, oppure concede il pascolo su prati privati sottoposti a uso civico. Se si volesse la proprietà esclusiva (ossia riscattare l'uso civico) basta pagare un'apposita tassa specifica.
Un altro caso particolarissimo mi é capitato con un pozzo antico presente su un mio terreno sul quale ho costruito. Quando ho consegnato il progetto, alcuni anziani di quella via mi hanno detto che quel pozzo non potevo distruggerlo, perché se pure collocato sul mio terreno, da tempo immemore era stato accordato l'utilizzo per tutti gli abitanti della via. Non vi era nessuna traccia documentale di ciò ma un manipolo di anziani che l'hanno testimoniato. Per me stava diventando una rogna, ma per fortuna i pozzi sono regolati da una legge regionale che prevede certe prescrizioni quali la progettazione, la sicurezza, la denuncia presso gli uffici regionali preposti per il pagamento annuale della tassa sullo sfruttamento delle falde.
Ho fatto preventivare tutto e chiesto a chi reclamava il diritto di prelievo dal pozzo di partecipare; alla fine ho ottenuto la rinuncia da parte dei terzi residenti in quella via.
 
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waveland

Biker superis
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Oppure esistono forme giuridiche assai particolari come l'uso civico; più diffusa nel centro sud che al nord. Ci sono casi paradossali di terreni, passaggi, o altri manufatti che sono di proprietari privati e gravati da uso civico.
Ad esempio dalle mie parti molti terreni pedemontani sono di proprietari privati ma gravati da uso civico. Il comune fa legna che poi rivende su boschi privati ma gravati da uso civico, oppure concede il pascolo su prati privati sottoposti a uso civico. Se si volesse la proprietà esclusiva (ossia riscattare l'uso civico) basta pagare un'apposita tassa specifica.
Un altro caso particolarissimo mi é capitato con un pozzo antico presente su un mio terreno sul quale ho costruito. Quando ho consegnato il progetto, alcuni anziani di quella via mi hanno detto che quel pozzo non potevo distruggerlo, perché se pure collocato sul mio terreno, da tempo immemore era stato accordato l'utilizzo per tutti gli abitanti della via. Non vi era nessuna traccia documentale di ciò ma un manipolo di anziani che l'hanno testimoniato. Per me stava diventando una rogna, ma per fortuna i pozzi sono regolati da una legge regionale che prevede certe prescrizioni quali la progettazione, la sicurezza, la denuncia presso gli uffici regionali preposti per il pagamento annuale della tassa sullo sfruttamento delle falde.
Ho fatto preventivare tutto e chiesto a chi reclamava il diritto di prelievo dal pozzo di partecipare; alla fine ho ottenuto la rinuncia da parte dei terzi residenti in quella via.
quando le cose gratuite diventano a pagamento,
vedi che la gente ci pensa 30 volte!
 
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Biker triathleticus
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Oppure esistono forme giuridiche assai particolari come l'uso civico; più diffusa nel centro sud che al nord. Ci sono casi paradossali di terreni, passaggi, o altri manufatti che sono di proprietari privati e gravati da uso civico.
Ad esempio dalle mie parti molti terreni pedemontani sono di proprietari privati ma gravati da uso civico. Il comune fa legna che poi rivende su boschi privati ma gravati da uso civico, oppure concede il pascolo su prati privati sottoposti a uso civico. Se si volesse la proprietà esclusiva (ossia riscattare l'uso civico) basta pagare un'apposita tassa specifica.
Un altro caso particolarissimo mi é capitato con un pozzo antico presente su un mio terreno sul quale ho costruito. Quando ho consegnato il progetto, alcuni anziani di quella via mi hanno detto che quel pozzo non potevo distruggerlo, perché se pure collocato sul mio terreno, da tempo immemore era stato accordato l'utilizzo per tutti gli abitanti della via. Non vi era nessuna traccia documentale di ciò ma un manipolo di anziani che l'hanno testimoniato. Per me stava diventando una rogna, ma per fortuna i pozzi sono regolati da una legge regionale che prevede certe prescrizioni quali la progettazione, la sicurezza, la denuncia presso gli uffici regionali preposti per il pagamento annuale della tassa sullo sfruttamento delle falde.
Ho fatto preventivare tutto e chiesto a chi reclamava il diritto di prelievo dal pozzo di partecipare; alla fine ho ottenuto la rinuncia da parte dei terzi residenti in quella via.
Anche qui, solo in Italia. La proprietà è tua, l'hai pagata, ci paghi le tasse, te ne devi fare carico, ma se vuoi che sia davvero tua devi pagare ancora il balzello. Retaggio gattopardesco di un posto assurdo che non è nemmeno una nazione.
 

Maiella

Biker Maiellensis
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Anche qui, solo in Italia. La proprietà è tua l'hai pagata, ci paghi le tasse, te ne devi fare carico, ma se vuoi che sia davvero tua devi pagare ancora il balzello. Retaggio gattopardesco di un posto assurdo che non è nemmeno una nazione.
In effetti é così come l'hai descritta, ma non dipende dallo Stato italiano in senso stretto. Il centro sud con la dominazione dei Borbone, dei francesi, e con la presenza dello Stato Pontificio, ha di questi casi che sono un retaggio storico. Ci sono molti terreni in cui si é costruito ma che sono di fatto proprietà della chiesa; anche li si deve pagare una forma di riscatto. Oppure ci sono dei casi, ora scemati e sempre più rari, di accordi in varie forme giuridiche risalenti alla dominazione francese dell'Italia. Molte questioni sono state anche molto delicate da dover risolvere.
 
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picca

Biker dantescus
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sono indagati non vuol dire ne che sono colpevoli ne che sono condannati.

È morto un ragazzo quindi l'indagine ci sta tutta per capire se ci sono eventuali colpevoli. La giustizia farà il suo corso.

Questo è il motivo per cui tanti pistini, trail area, sentieri da bici, vanno alla grande finchè va tutto liscio, ma appena si fa male uno o peggio muore uno, ecco che è sempre un casino. Se per caso passavano in una proprietà privata, il proprietario rischia di andar nelle beghe.

Mio zio fa il contadino e ha un fazzoletto di terra banalissimo in pianura e da 2 anni all'assicurazione ha aggiunto la tutela legale, perché basta un estraneo che entra nella sua terra e malauguratamente succede qualcosa e solo di avvocato partono migliaia di euro... anche se lui proprietario fosse totalmente innocente.

non voglio generalizzare, ma se in America ti metti in mente di girare con una moto in una proprietà privata hai un'altissima probabilità che ti sparano dietro..
non dico che sia giusto, ma dico che comunque stai girando in una proprietà privata quindi forse non hai proprio tutte le ragioni del mondo..

E' un atto di garanzia. Tu sai di essere indagato è meglio saperlo che non saperlo.
La stortura è pensare indagato=colpevole.
Nei sistemi autoritari non vieni a sapere di nulla finche arrivano a prenderti e sparisci.

Appunto...a me sta storia del "solo in Italia" tante le volte da ai nervi.
 

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