Punt ...non solo piacenza.......

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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miciolo

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...E' SEMPRE BOBBIO (PC)

sfruttiamo un mio giorno di ferie per tornare in quel di Bobbio per ripercorrere i sentieri stavolta sponda sinistra Trebbia.

Partiamo con comodo alle 9:30 con una temperatura primaverile di 14°

Il giro prevede la solita risalita e discese divertenti come Arturo DH, Chiesetta Vecchia e Moglia FR.

Risalendo subito un bel colpo d'occhio dell'abitato di Bobbio sotto a Ila



Arriviamo anche nei pressi dei fotogenici calanchi





Continuiamo a salire sino a Cernaglia su asfalto, poi su sterrata.

Nei tratti nel bosco troviamo un notevole spessore di foglie sul sentiero



allo scoperto invece è pulitissimo







Col senno di poi non conviene risalire, come abbiamo fatto noi, con diversi tratti a spinta sino al Passo dei Ramari da dove parte il bel sentiero che si innesta sull'Arturo DH. Conviene fare il giro largo e passare per Dezza e Fornacioni dove praticamente si pedala sempre.

Questo tratto di sentiero, che chiameremo Arturo Parte Alta, è pulitissimo con un fondo eccezionale





ed arriviamo al cartello che indica la discesa classica dell'Arturo DH



discesa divertente come sempre





arriviamo nel torrente Carlone, lo guadiamo e percorriamo l'ultimo tratto del Sentiero dei Lupi







Cambiamo ancora sponda e ritorniamo sul lato sinistro del torrente





Breve tratto a spinta e siamo sul trail della Chiesetta Vecchia.
Discesa non adatta a chi soffre i ripidi, ci sono un paio di brevi muri che possono mandare in crisi i meno votati al gravity e non mi sembra di aver visto chicken line.



Poi sino all'abitato di Moglia tutto scorrevole.

Ignoriamo volutamente la "nuova" traccia che scende a valle per ripercorrere un vecchio trail denominato "Moglia FR"

Già dall'avvicinamento capiamo che stiamo facendo una c...zzata. Sentiero che non vede il passaggio di una bici da parecchio tempo. Il sentiero è ormai un canale utilizzato in salita dalle moto e pochissimo divertente in bike.
La parte bassa della Moglia FR, quella sotto la strada asfaltata per intenderci, è invece perfettamente percorribile.

Nonostante l'ultima parziale ravanata della Moglia FR, che potevamo evitarci, possiamo dire che i sentieri di Bobbio sono sempre garanzia di divertimento!!
 

miciolo

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VIGILIA SUL PILLERO (PC)

oggi abbiamo trovato veramente tanti biker sui sentieri del Monte Pillerone. Senz'altro ha inciso un meteo favorevole con temperature più consone al mese di Aprile ed al fatto che i sentieri sono in forma strepitosa con un fondo perfetto.

Recuperato Paolino, dopo lo svarione influenzale dei giorni scorsi, partiamo per la scorrevole sterrata di Casabella



Tutto fila liscio sino alle rampe ammazzacristiani appena dopo le case di Pillerone



Arriviamo in cima dove ci raggiungono vecchie conoscenze!!!



Su le protezioni e giù per la PillerExpress, la discesa più divertente



prevalentemente il fondo è su terra ma non mancano alcuni passaggi su roccia





ci sono un paio di ripidi degni di nota e poi un mare di compressioni



qualche saltino qua e là





e siamo in fondo; leviamo le protezioni e risaliamo per la bella sterrata



ora dobbiamo risalire per percorrere la seconda discesa: la PillerOne

ennesimo tratto veramente duro già percorso nella prima risalita



e giù per la PillerOne!!



la seconda parte della PillerOne presenta alcuni tratti ripidi



e dopo questa "giastra" un passaggio su bancale con rete di cui non mi fido e che ha già mandato in ortopedia diversi biker senza passare dal via!!!
Molti di voi questo passaggio lo faranno senza problemi, per noi il gioco non vale la candela.
Volare in quel punto non ti procuri una semplice sbucciatura, .....meglio lasciarlo ai giovani!!



Fatti a piedi, non senza difficoltà, quei 10/15 mt lineari risaliamo in sella





Arriviamo in fondo e ci sarebbe ancora da risalire una terza volta per andare a prendere l'ultima discesa: la Gianhansel.

Ci guardiamo in faccia tutti e tre e senza una parola abbiamo già caricato le bici sulle auto e la Gianhansel la faremo un'altra volta!

Come su due binari le auto si dirigono a Rivergaro dove plachiamo sete e appetito!! :prost:

Con questo post io e Ila vi facciamo i nostri più sinceri Auguri di Buon Natale

.....e a Santo Stefano??
 

luca9913

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VIGILIA SUL PILLERO (PC)

oggi abbiamo trovato veramente tanti biker sui sentieri del Monte Pillerone. Senz'altro ha inciso un meteo favorevole con temperature più consone al mese di Aprile ed al fatto che i sentieri sono in forma strepitosa con un fondo perfetto.

Recuperato Paolino, dopo lo svarione influenzale dei giorni scorsi, partiamo per la scorrevole sterrata di Casabella



Tutto fila liscio sino alle rampe ammazzacristiani appena dopo le case di Pillerone



Arriviamo in cima dove ci raggiungono vecchie conoscenze!!!



Su le protezioni e giù per la PillerExpress, la discesa più divertente



prevalentemente il fondo è su terra ma non mancano alcuni passaggi su roccia





ci sono un paio di ripidi degni di nota e poi un mare di compressioni



qualche saltino qua e là





e siamo in fondo; leviamo le protezioni e risaliamo per la bella sterrata



ora dobbiamo risalire per percorrere la seconda discesa: la PillerOne

ennesimo tratto veramente duro già percorso nella prima risalita



e giù per la PillerOne!!



la seconda parte della PillerOne presenta alcuni tratti ripidi



e dopo questa "giastra" un passaggio su bancale con rete di cui non mi fido e che ha già mandato in ortopedia diversi biker senza passare dal via!!!
Molti di voi questo passaggio lo faranno senza problemi, per noi il gioco non vale la candela.
Volare in quel punto non ti procuri una semplice sbucciatura, .....meglio lasciarlo ai giovani!!



Fatti a piedi, non senza difficoltà, quei 10/15 mt lineari risaliamo in sella





Arriviamo in fondo e ci sarebbe ancora da risalire una terza volta per andare a prendere l'ultima discesa: la Gianhansel.

Ci guardiamo in faccia tutti e tre e senza una parola abbiamo già caricato le bici sulle auto e la Gianhansel la faremo un'altra volta!

Come su due binari le auto si dirigono a Rivergaro dove plachiamo sete e appetito!! :prost:

Con questo post io e Ila vi facciamo i nostri più sinceri Auguri di Buon Natale

.....e a Santo Stefano??
Auguri ragazzi
 

miciolo

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BOBBIO (PC) LATO B



....ecco come il giorno di Santo Stefano abbiamo smaltito le calorie accumulate a tavola.

Siamo sempre in Val Trebbia con start da Piancasale, borgo di case sulla sx della Strada Statale 45, qualche km prima della rinomata Bobbio.

Il programma prevede una larga risalita per raggiungere le discese che in ordine faremo: Materano, Om Rus, Marchetti Trail e per finire BHT.

Durante la risalita incontriamo la Chiesetta di San Martino di Fognano, situata proprio in un bel posto



Arriviamo sul punto più alto del giro



dove ci prepariamo per la prima discesa di giornata: il Materano

si alternano tratti nel bosco



a tratti aperti



in prevalenza con fondo sassoso







qualche breve passaggio in contro pendenza

[





Il trail Materano termina praticamente sulla nostra seconda discesa: l'Om Rus.

Qui la musica cambia, si alternano tratti di roccia fissa a tratti con fondo smosso dove moto e acqua hanno fatto il loro devastante lavoro.
Om Rus resta comunque la sezione più difficile fatta nella giornata.







...e questi sono i tratti facili



Terminiamo anche l'Om Rus ed in prossimità di una curva iniziamo la terza discesa di giornata, molto più flow delle precedenti: Marchetti Trail





unico punto "pericoloso" la roccia nella prossima foto



Marchetti Trail termina a Piancasale, dove riponiamo le protezioni e risaliamo ancora per 200 mt di dislivello sino a intercettare l'ultima discesa di giornata: il BHT, a nostro avviso la più divertente





il BHT termina proprio sopra la galleria Barberino della Statale 45



breve tratto lungo la Trebbia e siamo di ritorno a Piancasale.

Questa escursione, non è lunga, circa 20 km per 1.025 mt di dislivello fattibile in mezza giornata.

Attenzione però alle difficoltà dei sentieri in discesa, molto più tecnici e "ruspanti" dei più blasonati trail che in questo periodo vanno per la maggiore in zona Bobbio.

P.S.: nonostante i buoni propositi la sosta per birra media e panino bello "succulento" è inevitabile!!!

QUI la traccia GPX
 
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miciolo

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MONTE LEGNONCINO (LC)



e siamo arrivati alla fine di questo 2023 che chiudiamo con una trasferta su un inedito, per noi, Monte Legnoncino nel Lecchese.

La scelta è dovuta principalmente al meteo e siccome siamo anziani andiamo dove c'è il sole.
...lasciamo perdere che gran parte dell'itinerario è all'ombra!!!

Per questa escursione, in una zona per noi nuova, chiediamo info a chi c'è già stato.
@grip82 ci fornisce una traccia, ....ma è di 8 anni fa
@RONKO ce ne fornisce una molto più recente con partenza da Colico.

Vai per la traccia di Ronko!!

il video di Ronko:


Il Monte Legnoncino con una altezza di mt 1714 è garanzia di belle vedute sul sottostante Lago di Como e su tutte le cime adiacenti, a partire dal fratello maggiore Monte Legnone che con i suoi 2610 mt è la cima più alta del settore più occidentale delle Alpi Orobie.

Ma per avere tutto questo c'è uno scotto da pagare! Il giro prevede circa 36 km per 1850 mt di dislivello. Decisamente impegnativi e poi ci sono le giornate molto corte.
Questo è quello che chiedo a Ronko "....Ce la faremo?"
E questa è la sua risposta "Pota!!! Basta partire presto!!"

E così scatta la levataccia per essere in sella prima delle 8:00 a Colico dove troviamo agevolmente parcheggio.

Le prime rampe asfalto/cemento ci scaldano subito



Attraversiamo antichi nuclei di case in sasso

le Baite di Vezze





percorriamo sentieri nei castagni con parecchia foglia a terra



sino ad arrivare alla Chiesetta della Madonna di Bondo del 1600



finalmente arriviamo sul versante dove arriva qualche raggio di sole





Alterniamo tratti su una piacevole sterrata in piano a tratti su asfalto con traffico inesistente



Superiamo l'abitato di Lavadée ed in prossimità del parcheggio prendiamo la bella strada militare che ci porterà pedalando alla nostra meta, con belle vedute sulle cime circostanti.











siamo in cima!!





e siamo in media con i tempi che ci eravamo prefissati; sono le 13, quindi sosta panino e contemplazione del panorama



su le protezioni e siamo pronti per la discesa, inizialmente sul tratto di andata





con il gigante Monte Legnone davanti a noi



ed arriviamo al bivio dove iniziamo il sentiero vertical e ci stacchiamo dal tratto percorso all'andata



il sentiero già di per sè molto difficile è pericoloso da percorrere a causa della presenza di ghiaccio che ci obbliga a lunghi tratti a piedi.

Terminato il tratto a piedi il sentiero diventa ciclabile in un bellissimo bosco



arriviamo al laghetto completamente ghiacciato



continuando a scendere troviamo ancora parecchi tratti per noi troppo tecnici che facciamo a piedi; ma più si scende e più il sentiero si addolcisce





Quando si entra nel bosco il sentiero, coperto da uno strato di foglie, sparisce e dobbiamo ringraziare i GPS se siamo riusciti a non perderci.





Nella parte finale del giro abbiamo avuto qualche problema di navigazione in quanto un tratto di sentiero che prevedeva il nostro passaggio lo troviamo chiuso e su un breve tratto di asfalto arriviamo alla Ila mobile.

Nel complesso un itinerario che, nonostante il dislivello elevato, siamo riusciti a percorrere in salita pedalando sempre.
Discorso inverso invece per le discese; forse il periodo (30 dicembre) in cui l'abbiamo fatto noi non è indicato.
Occorre prestare attenzione alle lastre di ghiaccio nella parte alta, anche percorrendola a piedi.
Inoltre, a causa dello spesso strato di foglie che ricopre sassi e tronchi, il sentiero è scivoloso, imprevedibile e inoltre è un attimo perderlo.
Per il resto ne siamo usciti vivi e nello scendere i nostri occhi erano per il fratello maggiore Legnone.
....comunque se ne parlerà nella bella stagione!!
Con questo ultimo giro nel 2023 io e Ila vi salutiamo e vi auguriamo un 2024 ricco di pedalate!!
 

tado79

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sant'angelo lodigiano
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STUMPJUMPER / SCALE / SPARK / STOIC
MONTE LEGNONCINO (LC)



e siamo arrivati alla fine di questo 2023 che chiudiamo con una trasferta su un inedito, per noi, Monte Legnoncino nel Lecchese.

La scelta è dovuta principalmente al meteo e siccome siamo anziani andiamo dove c'è il sole.
...lasciamo perdere che gran parte dell'itinerario è all'ombra!!!

Per questa escursione, in una zona per noi nuova, chiediamo info a chi c'è già stato.
@grip82 ci fornisce una traccia, ....ma è di 8 anni fa
@RONKO ce ne fornisce una molto più recente con partenza da Colico.

Vai per la traccia di Ronko!!

il video di Ronko:


Il Monte Legnoncino con una altezza di mt 1714 è garanzia di belle vedute sul sottostante Lago di Como e su tutte le cime adiacenti, a partire dal fratello maggiore Monte Legnone che con i suoi 2610 mt è la cima più alta del settore più occidentale delle Alpi Orobie.

Ma per avere tutto questo c'è uno scotto da pagare! Il giro prevede circa 36 km per 1850 mt di dislivello. Decisamente impegnativi e poi ci sono le giornate molto corte.
Questo è quello che chiedo a Ronko "....Ce la faremo?"
E questa è la sua risposta "Pota!!! Basta partire presto!!"

E così scatta la levataccia per essere in sella prima delle 8:00 a Colico dove troviamo agevolmente parcheggio.

Le prime rampe asfalto/cemento ci scaldano subito



Attraversiamo antichi nuclei di case in sasso

le Baite di Vezze





percorriamo sentieri nei castagni con parecchia foglia a terra



sino ad arrivare alla Chiesetta della Madonna di Bondo del 1600



finalmente arriviamo sul versante dove arriva qualche raggio di sole





Alterniamo tratti su una piacevole sterrata in piano a tratti su asfalto con traffico inesistente



Superiamo l'abitato di Lavadée ed in prossimità del parcheggio prendiamo la bella strada militare che ci porterà pedalando alla nostra meta, con belle vedute sulle cime circostanti.











siamo in cima!!





e siamo in media con i tempi che ci eravamo prefissati; sono le 13, quindi sosta panino e contemplazione del panorama



su le protezioni e siamo pronti per la discesa, inizialmente sul tratto di andata





con il gigante Monte Legnone davanti a noi



ed arriviamo al bivio dove iniziamo il sentiero vertical e ci stacchiamo dal tratto percorso all'andata



il sentiero già di per sè molto difficile è pericoloso da percorrere a causa della presenza di ghiaccio che ci obbliga a lunghi tratti a piedi.

Terminato il tratto a piedi il sentiero diventa ciclabile in un bellissimo bosco



arriviamo al laghetto completamente ghiacciato



continuando a scendere troviamo ancora parecchi tratti per noi troppo tecnici che facciamo a piedi; ma più si scende e più il sentiero si addolcisce





Quando si entra nel bosco il sentiero, coperto da uno strato di foglie, sparisce e dobbiamo ringraziare i GPS se siamo riusciti a non perderci.





Nella parte finale del giro abbiamo avuto qualche problema di navigazione in quanto un tratto di sentiero che prevedeva il nostro passaggio lo troviamo chiuso e su un breve tratto di asfalto arriviamo alla Ila mobile.

Nel complesso un itinerario che, nonostante il dislivello elevato, siamo riusciti a percorrere in salita pedalando sempre.
Discorso inverso invece per le discese; forse il periodo (30 dicembre) in cui l'abbiamo fatto noi non è indicato.
Occorre prestare attenzione alle lastre di ghiaccio nella parte alta, anche percorrendola a piedi.
Inoltre, a causa dello spesso strato di foglie che ricopre sassi e tronchi, il sentiero è scivoloso, imprevedibile e inoltre è un attimo perderlo.
Per il resto ne siamo usciti vivi e nello scendere i nostri occhi erano per il fratello maggiore Legnone.
....comunque se ne parlerà nella bella stagione!!
Con questo ultimo giro nel 2023 io e Ila vi salutiamo e vi auguriamo un 2024 ricco di pedalate!!
Bel giro lo farò
 
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miciolo

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....DOVE SIAMO???

i nostri sentieri nei giorni scorsi, e penso anche ora, erano intrisi di acqua e fango.

Lasciamo le bici a casa per una explo a piedi alla ricerca di nuovi sentieri.

...riconoscete i posti? ...anche se non è semplice!!



da questa foto forse è meglio...



siamo nella nostra provincia e giochiamo con i teleobiettivi delle nostre macchinette fotografando le Alpi dagli Appennini.

...la montagna nera davanti cos'è??



 

daddygol

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bassa padana / val di scalve
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Trigger 1 29 del 2013
VIGILIA SUL PILLERO (PC)

oggi abbiamo trovato veramente tanti biker sui sentieri del Monte Pillerone. Senz'altro ha inciso un meteo favorevole con temperature più consone al mese di Aprile ed al fatto che i sentieri sono in forma strepitosa con un fondo perfetto.

Recuperato Paolino, dopo lo svarione influenzale dei giorni scorsi, partiamo per la scorrevole sterrata di Casabella



Tutto fila liscio sino alle rampe ammazzacristiani appena dopo le case di Pillerone



Arriviamo in cima dove ci raggiungono vecchie conoscenze!!!



Su le protezioni e giù per la PillerExpress, la discesa più divertente



prevalentemente il fondo è su terra ma non mancano alcuni passaggi su roccia





ci sono un paio di ripidi degni di nota e poi un mare di compressioni



qualche saltino qua e là





e siamo in fondo; leviamo le protezioni e risaliamo per la bella sterrata



ora dobbiamo risalire per percorrere la seconda discesa: la PillerOne

ennesimo tratto veramente duro già percorso nella prima risalita



e giù per la PillerOne!!



la seconda parte della PillerOne presenta alcuni tratti ripidi



e dopo questa "giastra" un passaggio su bancale con rete di cui non mi fido e che ha già mandato in ortopedia diversi biker senza passare dal via!!!
Molti di voi questo passaggio lo faranno senza problemi, per noi il gioco non vale la candela.
Volare in quel punto non ti procuri una semplice sbucciatura, .....meglio lasciarlo ai giovani!!



Fatti a piedi, non senza difficoltà, quei 10/15 mt lineari risaliamo in sella





Arriviamo in fondo e ci sarebbe ancora da risalire una terza volta per andare a prendere l'ultima discesa: la Gianhansel.

Ci guardiamo in faccia tutti e tre e senza una parola abbiamo già caricato le bici sulle auto e la Gianhansel la faremo un'altra volta!

Come su due binari le auto si dirigono a Rivergaro dove plachiamo sete e appetito!! :prost:

Con questo post io e Ila vi facciamo i nostri più sinceri Auguri di Buon Natale

.....e a Santo Stefano??
Augurissimi di buon Anno 24 e buone pedalate ... sono contento di vedervi sempre in ottima forma , un abbraccio. Daddygol.
 

miciolo

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LAGHI BINO E MOO - ALTA VAL NURE (PC)

è da quasi un mese che non tocchiamo le nostre bici; prima neve e fango poi problemi fisici sia per me che per Ila.
Anche se i problemi fisici non sono ancora risolti non possiamo deprimerci in casa, in pianura nebbia e freddo ma sappiamo che in montagna si trova sole e 20 gradi.

E così il giro in Alta Val Nure dei Laghi Bino e Moo fa proprio al caso nostro. Giro tranquillo di circa 20 km per 750 mt di dislivello con impegno tecnico pressochè nullo.

Partiamo da Canadello dove su asfalto raggiungiamo gli abitati di Rocconi e di Pertuso.

Scorta d'acqua al Funtanain appena sotto Pian Meghino



Appena sopra a Pian Meghino lasciamo definitivamente l'asfalto e proseguiamo sulla bella sterrata



Troviamo ancora qualche breve tratto con ghiaccio e neve ma prevale comunque un fondo asciutto



Alla fine di gennaio sopra i 1400 mt di Prato Grande in maniche corte



Su sterrata in ambiente aperto proseguiamo verso Lago Bino



Lago Bino lo troviamo ancora completamente ghiacciato



disegni nel ghiaccio



La nostra prossima tappa è Lago Moo e cerchiamo di avvicinarci il più possibile allo specchio d'acqua che molti credono inesistente.



c'è un bel sentiero sul lato opposto del prato che termina dove si guada a valle







Dopo aver facilmente guadato l'emissario del lago arriviamo sui prati



e come lucertole ci godiamo il caldo sole



La discesa è sulla sterrata che ci porta alla Ila-mobile a Canadello con qualche brevissimo taglio su sentiero.

Contentissimi di essere riusciti a portare a termine questo nostro primo giro nel 2024, l'alternativa era un Lungo Trebbia nella nebbia!!

Le belle escursioni con bici in spalla e con discese meritevoli di questo nome per il momento non fanno per noi.

....ma mai sottovalutare i due vecchietti!!! :il-saggi:
 
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miciolo

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VAL TIDONE (PC/PV)

In questa fase, dove non siamo in grado di effettuare dei giri con dislivello, anche un tranquillo Sentiero del Tidone ci va più che bene.

Per chi non lo conoscesse può farsi un'idea a questo link:

https://sentierodeltidone.eu/

Durante la fase di prigionia da covid avevamo percorso il Sentiero del Tidone dal Po sino al paese di Nibbiano e lo avevamo trovato particolarmente adatto a chi vuole fare km su sterrato senza ammazzarsi con rampe in salita e discese tecniche.

Stavolta partiamo da Nibbiano in direzione della sorgente del Tidone.

Il primo tratto sino alla Diga del Molato è tranquillo



si possono osservare diverse specie di uccelli acquatici



transitiamo anche alla fine delle discese del E-bike park Monte Bissolo



relax





con il Castello di Zavattarello davanti



in alcuni tratti il fondo è fangoso, complice il passaggio di equini ed il disgelo



ma poi la musica cambia; il Sentiero del Tidone inizia ad arrampicare



ci portiamo verso crinali panoramici, dove troviamo anche gli azzurri cartelli indicatori della Via dei Celti e dei Liguri, che da Milano conduce a Sestri Levante.



e gli spazi si aprono







con una temperatura primaverile è piacevole pedalare



il nostro "pranzo su veranda" con dolci colline e Gruppo del Rosa



Continuiamo ancora



I sentieri e le sterrate sono condivisi con i mezzi a motore



A Pian del Poggio decidiamo di rientrare seguendo la Via degli Abati

le vedute sono uniche



Transitiamo nei pressi anche di una costruzione particolare: il Parco Casa Giorgi



continuiamo a scendere su tranquille sterrate, passando per Trebecco, sino a ritrovare la Ila-mobile nel comodo parcheggio di Nibbiano.
 
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miciolo

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PERINO ENDURO (PC)

...quando sei in condizione penosa ma nello stesso tempo vuoi divertirti, dove vai?
...quando lo scorso week end ha piovuto come non ci fosse un domani ed i sentieri potrebbero essere ancora "un po' umidi", dove vai?
...quando devi essere a casa nel primo pomeriggio dove vai?

La risposta è una sola: PERINO, a mezz'ora di auto da Piacenza, nella media Val Trebbia, con i suoi trail è la meta perfetta.

Unico dubbio: saremo ancora in grado di scendere dal Pietrail, dal Covid Trail, dal Pistino DH?
Non resta che provare!!

La prima risalita la facciamo su asfalto con zero traffico sul versante assolato, in direzione Pietra Parcellara



In un attimo siamo belli carichi all'inizio del Pietrail.

Notiamo subito che il fondo è perfetto e tiene di brutto

Prima parte sempre un po' complicata nelle pietre





anche il primo tratto nel bosco non è da meno in fatto di ...scorrevolezza



ma più si scende e più il trail diventa flow, con qualche ripido











Arriviamo a valle interi e siamo subito pronti per risalire sull'altro versante prima su asfalto sempre con traffico inesistente e poi su sterrata.

La destinazione è il Covid Trail, altra bella discesa che parte in pineta, inizialmente con un paio di passaggi scorbutici ma poi molto divertente







nella sua parte terminale il trail diventa un po' acerbo ma resta sempre perfettamente percorribile



e anche qui arriviamo in fondo senza problemi; subito pronti per la nuova risalita verso il Pistino DH, stavolta quasi tutta su asfalto nel complesso anche piacevole da pedalare.

Arriviamo sulla sterrata che divide la parte alta dalla parta bassa del Pistino e nell'adiacente radura ci prepariamo per l'ultima discesa



E' da anni che non veniamo più sul Pistino e lo troviamo più scorrevole ad eccezione di alcuni punti su cui sono stati fatti dei drop che non van bene per noi anziani!!!









e stavolta siamo definitivamente in fondo!!

Breve trasferimento a Perino City per reintegrare i liquidi persi (grazie Paolino :prost:)

Nel complesso itinerario fatto per riscoprire vecchie sensazioni che durante questi ultimi mesi avevamo un po' perso.

Avviso ai naviganti: chi decidesse di percorrere per la prima volta questi sentieri, consiglio di non scendere a cannone.
Questo vi permetterà di valutare alcuni passaggi in base alle vostre capacità e di godervi il trail.
Chi frequenta abitualmente la zona invece conosce quali sono i punti "pericolosi" e magari li evita come solitamente facciamo noi.
 

luca9913

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PERINO ENDURO (PC)

...quando sei in condizione penosa ma nello stesso tempo vuoi divertirti, dove vai?
...quando lo scorso week end ha piovuto come non ci fosse un domani ed i sentieri potrebbero essere ancora "un po' umidi", dove vai?
...quando devi essere a casa nel primo pomeriggio dove vai?

La risposta è una sola: PERINO, a mezz'ora di auto da Piacenza, nella media Val Trebbia, con i suoi trail è la meta perfetta.

Unico dubbio: saremo ancora in grado di scendere dal Pietrail, dal Covid Trail, dal Pistino DH?
Non resta che provare!!

La prima risalita la facciamo su asfalto con zero traffico sul versante assolato, in direzione Pietra Parcellara



In un attimo siamo belli carichi all'inizio del Pietrail.

Notiamo subito che il fondo è perfetto e tiene di brutto

Prima parte sempre un po' complicata nelle pietre





anche il primo tratto nel bosco non è da meno in fatto di ...scorrevolezza



ma più si scende e più il trail diventa flow, con qualche ripido











Arriviamo a valle interi e siamo subito pronti per risalire sull'altro versante prima su asfalto sempre con traffico inesistente e poi su sterrata.

La destinazione è il Covid Trail, altra bella discesa che parte in pineta, inizialmente con un paio di passaggi scorbutici ma poi molto divertente







nella sua parte terminale il trail diventa un po' acerbo ma resta sempre perfettamente percorribile



e anche qui arriviamo in fondo senza problemi; subito pronti per la nuova risalita verso il Pistino DH, stavolta quasi tutta su asfalto nel complesso anche piacevole da pedalare.

Arriviamo sulla sterrata che divide la parte alta dalla parta bassa del Pistino e nell'adiacente radura ci prepariamo per l'ultima discesa



E' da anni che non veniamo più sul Pistino e lo troviamo più scorrevole ad eccezione di alcuni punti su cui sono stati fatti dei drop che non van bene per noi anziani!!!









e stavolta siamo definitivamente in fondo!!

Breve trasferimento a Perino City per reintegrare i liquidi persi (grazie Paolino :prost:)

Nel complesso itinerario fatto per riscoprire vecchie sensazioni che durante questi ultimi mesi avevamo un po' perso.

Avviso ai naviganti: chi decidesse di percorrere per la prima volta questi sentieri, consiglio di non scendere a cannone.
Questo vi permetterà di valutare alcuni passaggi in base alle vostre capacità e di godervi il trail.
Chi frequenta abitualmente la zona invece conosce quali sono i punti "pericolosi" e magari li evita come solitamente facciamo noi.
Le gomitiere???
 

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VALLE BERGAIASCA (PC)



con questa escursione ritorniamo al ciclopirlismo; disciplina dove, in fatto di ravanate, possiamo dire la nostra.

Ma partiamo con ordine:

venerdì sera summit con Paolino; come al solito nei giorni precedenti ha piovuto ed i sentieri saranno senz'altro zuppi di acqua e fango. Due elementi a cui siamo allergici.
E come sono le previsioni meteo per il sabato? Tutti i siti meteo prevedono precipitazioni nelle alte vallate mentre nelle medie le previsioni sono discordanti: alcuni siti prevedono al max cieli poco nuvolosi o al massimo velati (3B meteo), mentre tutti gli altri prevedono variabilità.

Bene, sabato mattina partiamo per Perino nella media Val Trebbia dove sappiamo che troveremo sentieri bagnati ma percorribili.

Risaliamo per un breve tratto la strada del Passo del Cerro per poi deviare sulla bella sterrata che ci porta a Villanova.

In lontananza si intravedono i resti del Castello di Erbia



Percorriamo la dura sterrata, tutta su pietra senza arrivare però al Rifugio Maramotti dell'OTP GEA.

In prossimità del bivio con il sentiero CAI 153 prediamo l'insana decisione di seguirlo e di percorrere i 2 km con 400 mt di dislivello consapevoli che ci sarà da spingere.

Il sentiero 153 che conduce nella Val Bergaiasca, una cupa e selvaggia valle minore tra le pareti verticali del Monte Gonio, è ben segnato ed inizialmente è anche pedalabile





puntiamo decisi verso la testata della Valle dove inizia ben presto lo spintage



Ci ritroviamo catapultati tra sfasciumi e le bici, come pesanti fardelli salgono sulle nostre spalle



il portage è duro, di quelli feroci ma nota positiva: non piove!!





Ila, che non cammina da quasi due mesi per problemi ad un ginocchio, sta seguendo le giuste terapie :nunsacci:



solidarietà tra cognati :°°(:



dopo aver passato la frana di sfasciumi dobbiamo ancora risalire un ripido tratto nel torrente



la parte difficile è alle spalle





Ben presto ritorniamo per un breve tratto in sella



Spingiamo ancora in un ambiente dalle vedute mozzafiato



Non piove, anche se le nuvole non promettono nulla di buono



Non è più finita ...ancora tratti di portage



Finalmente arriviamo all'inizio della prima discesa che abbiamo previsto: il Green Cazz.

Vorrei mangiare, ho nello zaino una mega barretta con la coppa ma purtroppo inizia a scendere acqua gelata e mettiamo al volo le protezioni ed iniziamo a scendere





Ben presto l'acqua gelata si trasforma in neve



e poi, perdendo quota, in acqua



Abbandoniamo logicamente la traccia che avevamo preparato e, sempre sotto una fitta pioggia, scendiamo lungo le pietraie dei Boioli rese ancora più viscide dal passaggio di diverse moto.

Arriviamo fradici alle auto in contemporanea con altri biker, anche loro sorpresi dal maltempo.

Nello scendere dalla strada che porta ai Filippazzi, praticamente in fondo, abbiamo trovato un giubbotto marca Castelli che qualcuno ha perso. Se il proprietario legge questo report, abbiamo appoggiato il giubbotto su una staccionata di legno sulla destra a salire.

Nel complesso escursione in posti molto belli ma decisamente non adatti alla mtb.
.....ci sarà un motivo, per cui se mettete in google Val Bergaiasca Mtb, non trovate nulla???
 

miciolo

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VAL PERINO (PC)



la Val Perino, valle secondaria sulla sponda destra della Trebbia, presenta tutte quelle caratteristiche che possono fare la felicità dei ciclodisagiati.

Da un lato offre terreni drenanti percorribili praticamente sempre, anche dopo le recenti abbondanti piogge; dall'altro, se si esce dai soliti itinerari occorre essere belli motivati e con robusti scarponi al seguito.

L'itinerario che vado a raccontare non ha numeri proibitivi, infatti sono circa 34 km per 1300 mt di dislivello, ....peccato però che 800 mt di dislivello siano con bici a spinta o a spalla. ....portage leggero però!!

Partiamo come al solito da Perino, dove su breve tratto asfaltato e poi su bella sterrata raggiungiamo l'abitato di Villanova.

Dure rampe ci portano al Rifugio Maramotti e poi nel paranormale alle pendici del Monte Mangiapane, dove a sinistra si intravede il sentiero di risalita



gli ultimi colpi di pedale



poi il fondo di sassi smossi ci obbliga a spingere



brevissimi tratti in sella



acqua un po' dappertutto ma sempre senza fango



saranno i quasi 20° ma sono discretamente provato e le pause di riflessione sono all'ordine del giorno



mica è finita, ora viene il bello!!



dopo esserci tolti i ben noti 800 mt di dislivello a spinta/spalla arriviamo finalmente all'inizio della nostra prima discesa: il Green Caz. L'ultima volta in questo posto siamo stati sorpresi da una nevicata non prevista ma ora, grazie alla bella giornata, possiamo fermarci con calma e alleggerirci delle nostre barrette al prosciutto



Su protezioni e mentoniere e partiamo per la discesa

vista Sasso Ponticello



la prima parte, quella ripida per intenderci, è stata parecchio danneggiata dalle ultime piogge ed il sentiero è ora un canale





ci sono anche diversi rami a terra; i più "invasivi" li abbiamo rimossi.

la seconda parte nel boschetto invece è sempre bellissima



Arriviamo alla fine e con un breve tratto su asfalto a traffico inesistente, oltrepassiamo l'abitato di Gavi e ci ritroviamo all'inizio della seconda discesa di giornata: il Materano

davanti a noi un Monte Lesima ancora ben innevato



Materano che porta i segni delle forti piogge ma che è sempre garanzia di divertimento, soprattutto sui tratti scoperti





il tratto croccante



Non seguiamo il classico trail sino in fondo ma, in prossimità del Monte Materano, prendiamo l'evidente sentiero a destra in direziona Caminata. Nell'ultima nostra escursione a piedi avevamo notato un traverso niente male ed oggi è il giorno giusto per provarlo in bici



con la Pietra Parcellara sul lato opposto della Valle



traverso su fondo roccioso



Paolino si improvvisa cantoniere per far defluire l'acqua che invade il sentiero



continuiamo a scendere







Davanti: l'abitato di Caminata



Arriviamo successivamente al bel borgo di Forno



Dove, dopo un tratto di mangia e bevi, raggiungiamo la nostra ultima discesa: il Covid Trail

Il Covid Trail è una bellissima discesa che riusciamo a percorrere tutta in sella eccetto 2 brevi passaggi che sono fuori dalla nostra portata.

Il primo tratto è molto impegnativo



poi si addolcisce con curve lavorate e spondate



La discesa termina sulla Statale 45 che abbandoniamo subito dopo averne percorso circa 300 mt per una più salutare strada vecchia che in un amen ci riporta a Perino alle nostre auto.

Non carico la traccia perchè ....ci tengo alla pelle!!!
 
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ARTURO TRAIL E COSTA CANNONE - BOBBIO (PC)



finalmente un sabato con il sole che sfruttiamo per andare a percorrere i divertenti trail che a Bobbio fanno la felicità di parecchi bikers.

Percorreremo l'Arturo Trail nella sua versione integrale sulla sponda sinistra della Trebbia e a seguire il trail Costa del Cannone sulla sponda opposta.

La prima risalita è tutta su asfalto con traffico veicolare praticamente inesistente e successivamente un breve tratto su sentiero a spinta sino all'inizio dell'Arturo Trail

Alla partenza un bel gruppetto di bikers



e scendiamo anche noi



il sentiero nella parte alta è perfettamente mantenuto, non c'è un sasso fuori posto





si cerca la convivenza con gli altri fruitori dei sentieri



divertimento assicurato



scendendo a valle il sentiero presenta alcuni passaggi un pelo più tecnici



ed inizia a comparire la roccia





Guadiamo una prima volta il torrente Carlone e ci innestiamo sull'ultima parte del sentiero dei Lupi





ritorniamo sulla sponda opposta del torrente



e giù verso le cascate del torrente Carlone seguendo il caratteristico odore che hanno queste acque sulfuree.







finalmente vediamo la cascata principale con una buona portata d'acqua



per vedere le cascate occorre lasciare le bici sul sentiero e scendere nel torrente a piedi.

In questo tratto è possibile incontrare escursionisti quindi per il bene di tutti conviene sempre moderare la velocità e godersi il trail senza scendere come se non ci fosse un domani!!

Scendendo incontriamo tratti un po' più "rustici"






Ci sono ancora un paio di guadi del torrente che facciamo a piedi al fine di evitare bagni fuori stagione



e contenti chiudiamo il primo anello ritornando alle auto dove rigonfiamo le nostre gomme.

Ora ci aspettano circa 500 mt di dislivello su asfalto con pendenze mai impegnative sino a Coli



e finalmente siamo sulla Costa del Cannone che abbiamo trovato perfetta nonostante il forte vento



dai tratti in cresta si gode di belle vedute sulla Val Trebbia





mentre nei tratti nel bosco ci si diverte con curve e contro curve







ormai siamo in fondo



Alla fine i gps segnano 35,20 km percorsi con un dislivello fatto di mt 1453 con due discese una più bella dell'altra.

Bobbio, oltre ad essere un bellissimo paese da visitare, si conferma una trail area di tutto rispetto che non ha nulla da invidiare a località ben più blasonate nel mondo mtb.

Il tutto grazie ai traibuilders locali che mantengono e creano km e km di sentieri in luoghi non proprio "civilizzati"

QUI la traccia in formato GPX
 
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...ANCORA BOBBIO (PC)



a causa di questa primavera leggermente umida, sono saltati tutti i nostri progetti di passare la Pasqua in trasferta su nuovi trail.

Per fortuna a pochi km da casa abbiamo trail iperdrenanti che, a patto di lasciar passare almeno 24 ore dalle ultime piogge, offrono un fondo perfetto.

I trail in questione si trovano per la maggior parte nella media Val Trebbia in provincia di Piacenza.

Per questo motivo puntiamo, senza esitazioni, verso Bobbio, dove siamo certi che troveremo i sentieri con il grip giusto.

Il nostro primo obiettivo è il trail Sant'Agostino DH che ci obbliga ad una risalita di quasi 1000 mt di dislivello.

Mentre risaliamo ci raggiungono due vecchie conoscenze, Ricky e Max con cui condividiamo la giornata.



L'ultimo tratto prima dell'inizio del Sant'Agostino DH è abbastanza ripido



un breve tratto è a spinta



e siamo pronti per la discesa



Il trail è molto flow





si vede che la costruzione del trail è recente ed è caratterizzata da belle curve e controcurve e passaggi in contropendenza



Atterriamo sull'asfalto, brevissimo trasferimento ed iniziamo la seconda discesa di giornata: Lagon Trail



anche questa discesa ritrovata molto divertente con fondo perfetto nonostante le piogge dei giorni scorsi









Terminato Lagon Trail breve trasferimento su asfalto ad intercettare la bella sterrata che ci riporta in quota all'inizio della terza discesa di giornata, in assoluto la mia preferita: I Calanchi



I Calanchi è il trail più scenografico





anche Ila sembra bella soddisfatta



finita la cresta ed un tratto ripido possiamo tirare il fiato



Altro breve trasferimento sino ad intercettare l'ultima discesa di giornata : Costa del Cannone

questo trail, soprattutto nell'ultima parte, resta sempre un pelo più umido ma nel complesso perfettamente percorribile



Ila è in formissima



e terminiamo la nostra discesa al Campeggio



Nel complesso altro bell'itinerario molto divertente e dai numeri non proibitivi. Percorrendo 29 km con un dislivello prossimo ai 1300 mt si inanellano 4 discese in grado di soddisfare anche i palati più esigenti.

Grazie a Ricky e Max per la compagnia e per le risate fatte, anche davanti all'immancabile birra media :prost:

QUI traccia GPX

 
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Classifica mensile dislivello positivo