Quanto è sicuro pedalare in solitaria?

doghy

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troppe
Questo è il problema di base. La preparazione.

La conoscenza dei rischi a cui si va incontro è l'unico vero strumento di prevenzione che porta ad evitare gli incidenti.

Questa è cultura di base di tutti i luoghi di lavoro dove le persone sono esposte (anche ai minimi) a rischi.

Poi ognuno può schiantarsi come gli pare, ma quando questo succede per la sua incoscienza, come contribuente un poco mi gira.


ma guarda che e' la medesima cosa che stiamo dicendo tutti qua dentro. io voglio solo dire e ribadire che un kit di pronto soccorso serve solo per i "piccoli" imprevisti, ma se se si va in giro da soli bisogna preventivare che non ci si deve mettere nei guai e basta. perche' se succede qualche imprevisto serio bisogna affidarsi ai soccorsi esterni. io non voglio che da questo thread qualcuno tragga come conclusione che con due "accessori" ci si possa trarre d' impiccio da soli in ofni caso, o passare la notte all addiaccio con poco, perche' poi succede che devono uscire i soccorsi alle 3 di notte per cercare qualcuno al buio. e ti assicuro, dopo 12 anni di ambulanza credo di poter affermare di avere un minimo di esperienza su quanti trasporti inutili mi tocca fare alle 3 di notte perche' x tutto il giorno uno sta abbastanza bene, e poi di notte si inizia ad avere "paura". e allora meglio chiamare il 118 e farsi portare in ospedale magari per una dissenteria o sciocchezze varie


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chris748

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OT: tra l'altro l'elicottero dopo devi pagarlo! (a meno che tu non sia iscritto al CAI)

Non è vero. Mi spiace.

Il pagare l'intervento di un elicottero è argomento lungo e spinoso.

Per far una breve sintesi: se non sei ricoverato, c'è il rischio di pagarlo. Altrimenti no. Dipende da dove sei.

Considerate che il pagare o meno l'intervento di un elicottero viene deciso tramite una convenzione tra i vari attori ed esercenti del servizio a livello regionale.
Su 20 regioni ci sono almeno 25 accordi diversi... quindi come detto in precedenza, meriterebbe un tread a parte. E comunque non se ne verrebbe a capo...

Ri ciao
Chris
 

sembola

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una nera e l'altra pure
Questo è il problema di base. La preparazione.
La conoscenza dei rischi a cui si va incontro è l'unico vero strumento di prevenzione che porta ad evitare gli incidenti.
Quoto al 100%.

Io esco quasi sempre da solo, e so benissimo che la prima regola è cercare di non mettersi in situazioni di pericolo. Non che se sono in compagnia me le cerco ;-) ma ovviamente da soli è necessario usare maggiori cautele, perchè anche cadute banali con conseguenze di media/piccola entità diventano un problema molto più grosso.
 

Bandw

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Io esco sia in BDC che MTB, al 90 % da solo, per diversi fattori, uno dei tanti è l'orario.
Ovvio che come è stato già detto, in compagnia si viaggia più tranquilli, ma si sommano i ritardi (appuntamento alle 08:00 e si parte alle 09:30......e c'è ancora chi deve fare pipì e colazione etc..) ed i problemi di tutti (più forature, più interventi tecnici etcccc). Comunque conservo esperienze molto positive e molto negative sia da solo che in gruppo................... ma continuo imperterrito a uscire prevalentemente da solo, preferisco fare tutto con i miei tempi e con le mie esigenze (faccio molto exploring e foto, e tante volte mi finisce in mezzo a rovi o tratti impedalabili e non tutti lo gradiscono, preferiscono la minestra ben condita e servita :arrabbiat:).
Gli incidenti???? Dopo questa esperienza negativa, faccio più cautela durante i miei giri in solitaria, anche se tante volte, quando sono immerso nelle montagne mi scoraggio un pò, ma confido nei due cellulari, nel gps e nella fortuna :smile:
Ultimo motivo è il tempo a disposizione visto i turni a lavoro e gli impegni famigliari, non tutti abbiamo le stesse esigenze e tempo libero.

Dimenticavo, usavo abbigliamento "mimetico" ma l'ho cambiato con altro dai colori accesi e vivi per essere avvistato meglio...............e porto sempre il fischietto al seguito
 

Clab04

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Io giro da solo, in due, in tanti.
Come sempre credo che la questione dirimente sia il sale in zucca in relazione al rischio.
Qui a Roma mi sa che in meno di un mese sono stati uccisi dalle automobili tre ciclisti nel traffico.
Mi viene da pensare quindi che dalle mie parti un’uscita in gruppo con un trasferimento su asfalto sia ben più rischiosa di un’uscita in solitaria con trasferimento in auto.
Questa ovvia riflessione è utile a mio giudizio per relativizzare un po’ il discorso, per legarlo alle singole realtà e per ribadire l’invito ad usare il cervello per analizzare il quadro in maniera complessiva.
Ad esempio la questione secondo me non è soltanto solo/in compagnia, ma è fondamentale accessibilità e frequentazione del percorso.
Tanti sono i fattori, se non facciamo appello al nostro buon senso non ne usciamo, io ho visto gruppi dove ciclisti meno preparati di altri si sono fatti male per imitare gli altri, o si sono semplicemente rovinati il giro per stare dietro ai più preparati.
Anche loro, avrebbero fatto meglio ad essere soli.
Poi concordo che se collassi e il tuo compagno di uscite per mestiere fa il cardiorianimatore è capace che ti salvi la vita, ma sul tema di fatalità, fortuna e sfiga non entro, altrimenti passo a collezionare francobolli, e non è detto che non mi ferisca con la lente.
 

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