Una riflessione: rivenditore o internet?

sembola

Moderatur cartesiano
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Moderatur
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Siena
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Bike
una nera e l'altra pure
Aspetta che il mondo si restriga ancora un pò e arriveranno direttamente i cinesi a casa tua a vendere saltando altro che bariere anti dumping...
La questione non è quella delle barriere antidumping.

La questione è che i negozi online NON mantengono a magazzino quello che rischiano di non vendere: e quindi quasi nessuno ha in stock ricambi che consentano di riparare i componenti. Se ti si rompe una molla dentro a un comando cambio o lo butti, o lo ordini dall' importatore ufficiale; e se ordini dall' importatore ufficiale solo quello ti arriva dopo tre mesi.
 

manicomic

Biker extra
17/4/07
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REGGIO CALABRIA
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I vantaggi degli acquisti su internet sono risaputi, quelli dei negozi on line anche, secondo me non esiste una superiorità assoluta di un canale di vendita rispetto ad un'altra, anzi i negozi fisici hanno tante frecce nel proprio arco, inoltre parte del vantaggio economico degli acquisti on-line viene coperto dalle spese di spedizione, ed in alcuni casi queste incidono non poco, ad esempio per avere il modello base delle mtb canyon costo 500 euro bisogna spenderne 60 per la spedizione... un buon negozio ha sicuramente a listino una bici analoga sotto i 600 euro, il problema è che molti negozi in italia non lavorano assolutamente sulle proprie armi, spesso hanno dei commessi la cui competenza è pari a 0 o poco piu', un assortimento di merce ridicolo ed un ricarico sul prodotto spropositato, questi negozietti pian piano finiranno tutti, per chi invece ha le capacità di offrire nel proprio punto vendita competenza tecnica ed un buon assortimento di prodotti a prezzi decenti continuerà ad andare avanti ancora per molto tempo.
 

Tax

Biker novus
Mah...io credo che ogni cosa veda un suo mezzo...nel senso che non c'è solo internet o solo sivende. (ovviamente nel caso in cui il simpatico meccanico non si rifiuti di ripararti la bici, ma è una politica che non può portare benefici).
io vado dove credo convenga per l'oggetto in questione, se mi serve garanzia e assistenza penso che sborsare qualche euro in più ne valga la pena.. il sivende intelligente la bici te la ripara..e secondo me è l'unico che può durare in futuro :) Almeno, io andrei solo da lui
 

Vince 46

Biker novus
1/8/09
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Ferrara
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questo vuole solo essere uno spunto di riflessione sulla situazione attuale del mercato mtb in italia. Non si intende lanciare accuse o proclami.

Navigando sul forum tedesco di mtb, che oramai conta piú di 70.000 iscritti, noto come i rivenditori attacchino marchi come canyon, poison, rose, che lavorano attraverso internet. I prodotti di queste marche costano di meno delle bici che si trovano in negozio, per il semplice motivo che saltano un anello della catena azienda-consumatore finale.
Marchi come canyon, inoltre, producono e sviluppano loro stessi (visto con i miei occhi, i progettatori risiedono vicino a lecco) bici di alto livello qualitativo a cui però non coincide un nome pieno di fascino come potrebbe essere rocky mountain. Il rapporto qualità-prezzo, però è imbattibile. Il numero di bici vendute all'anno è altissimo. Logicamente i rivenditori vedono canyon come fumo negli occhi e pensano che rubi i loro clienti.

Ora torniamo in italia, dove canyon per ora non c'è. Ricordo che in francia, nel frattempo, vende benissimo da circa 2 anni. Leggo qui nel forum le storie di cannondale che "sbaglia i listini" o le epopee di poveri bikers che attendono un telaio in garanzia da trek. Sono fatti concreti:
http://www.bike-board.net/community/forum/showthread.php?t=60016
http://www.bike-board.net/community/forum/showthread.php?t=59719


per me internet è una valida alternativa anche perchè se la serietà di una azienda viene a mancare come a m e successo ultimamente con la whistle per un problema al telaio non dovuto a me, a questo punto me la rischio su internet almeno forse risparmio qualcosa tanto se lassistenza non è quella che dovrebbe essere perchè spendere di piu' ed avere le stesse probabilità di avere o meno problemi con la propra bici...se poi ci si mette anche la sfortuna di beccare una bici nata male allora a maggior raggione che compro in internet e come si dice o la va o la spacca
che ne pensate?

h
 

iuppareppa

Biker paradisiacus
1/11/02
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Maranello
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La questione non è quella delle barriere antidumping.

La questione è che i negozi online NON mantengono a magazzino quello che rischiano di non vendere: e quindi quasi nessuno ha in stock ricambi che consentano di riparare i componenti. Se ti si rompe una molla dentro a un comando cambio o lo butti, o lo ordini dall' importatore ufficiale; e se ordini dall' importatore ufficiale solo quello ti arriva dopo tre mesi.
Non sono d'accordo: vuoi dirmi che cmprano 10 cambi e 10 comandi alla volta: non credo visto che le disponibilità sui siti sono quasu sempre immediate e non credo abbiano solo 10 pezzi per codice.
E poi anche i negozi si sono fatti furbi: un noto negozio della zona fa sconti da 30 al 40 per cento per "svuotare" i locali e nel giro di un mese ha fatto piazza pulita. Per cui anche se si aspetta il momento giusto nella rete distributiva tradizionale si possono avere buon occasioni. Ah, per il discorso mollette ho paura che internet o meno non cambi molto... La gesione di una molletta ha un costo non indifferente...
 

iuppareppa

Biker paradisiacus
1/11/02
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Maranello
www.ciclonatura.eu
Altra cosa: io penso che il negozio del futuro sia come uno noto in zona Riva del Garda dove oltre al noegozio con officina competente ch anche il bar e da quest'anno ho visto che ha fatto anche Bed&Bike... Se non è avanti... Qual'è non lo dico perch se no poi mi cancellano il post.
Servizio e aggregazione non vendita da "supermercato" o, peggio Hard Discount: per quello c'è il web.
 

Aelban

Biker novus
6/10/09
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Bologna
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Io penso che rimarranno presto due categorie:il negozio super specializzato che si basa sopratutto sul servizio a 360°(bed e bike,bar o qualsivoglia) e i grandi shop online che vendono a prezzi bassissimi,una cosa pero' e' sicura ,i commercianti dovranno essere sempre piu' disponibili verso il cliente,sopratutto a livello di servizio post vendita,io mi sono ritrovato di fronte a commercianti che volevano piazzarmi una taglia 57 sulla bdc(ho un cavallo 93.....) dicendo che avrei potuto allungare il reggisella,in quel caso ti viene la voglia di comprare online(infatti ho ordinato MTB e BDC canyon) come stanno facendo altri.
 

flavionus

Biker grossissimus
21/5/05
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trentino
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Bike
Radon & Argon
Altra cosa: io penso che il negozio del futuro sia come uno noto in zona Riva del Garda dove oltre al noegozio con officina competente ch anche il bar e da quest'anno ho visto che ha fatto anche Bed&Bike... Se non è avanti... Qual'è non lo dico perch se no poi mi cancellano il post.
Servizio e aggregazione non vendita da "supermercato" o, peggio Hard Discount: per quello c'è il web.


si trova vicino a riva ..........

e io non ci comprerei piu' nemmeno una caramella da tanto e' caro ......

ma tanto ci sono i tedeschi che pagano .......
 

mikku

Biker urlandum
mi inserisco brevemente, dopo aver avuto una certa esperienza di acquisti online, sono infatti già alla seconda MTB oltre i 3.000 euro che compro in rete (Scott usa e Canyon), posso dire per quel che mi riguarda che l'unico vero handicap negli acquisti sul web è la manutenzione del mezzo; ci si deve arrangiare, ad es. per la regolazione del cambio e altro cose non sempre facili per il ciclista della domenica. Oppure trovare, cosa non sempre facile, un bike service che accetti la propria dueruote; ma se si riesce ad arrangiarsi o ad individuare un meccanico disponible, i problemi sono minimi poichè chi vende online spesso è più celere del negozio sotto casa: mi ci sono voluti 10 giorni per avere una vite del carro posteriore della mia Scott, appoggiandomi al rivenditore di zona.
 

simoclimb

Biker urlandum
2/9/08
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Montebelluna
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si trova vicino a riva ..........

e io non ci comprerei piu' nemmeno una caramella da tanto e' caro ......

ma tanto ci sono i tedeschi che pagano .......[/QUOTE

Ciao, l'esempio del famoso negozio nn può essere generalizzato xchè la zona di Riva-Torbole-Arco è 1 territorio a se. Vi assicuro che parlo con cognizione di causa : sono da 15 anni nel mondo dell'arrampicata e quasi di casa ad Arco! Ciò che funziona li nn lo farebbe da altre parti o meglio non in ogni posto ...solo in poche località con un n° ed 1 qualità di percorsi tali da assicurare un affluenza sufficiente di biker "da fuori"( che quindi devono mangiare,dormire, prendere il pantaloncino dimenticato a casa,il ricambio x la rottura imprevista o solo fare 1 acquisto x celebrare la vacanza).In un tale contesto il prezzo può nn essere il criterio principale di scelta ( ...ma si lo prendo: cazzo son in vacanza!!)così mediamente i prezzi salgono x quasi tttt chiaro che i locals hanno un trattamento diverso.
Per quanto riguarda il comperare in rete nn capisco xchè dite che il post-vendita è 1 problema: se in garanzia si spedisce se no si va da 1 mecca qualsiasi: nn mi è mai capitato di vedere in tante officine solo bici delle marche in vendita in quel negozio...con sti chiari di luna il lavoro lo prendono eccome...io ho 2 Specy, una Rocky, una Basso in Ca(BdC) e le porto ttt a Cornuda dove vendono Scott,Bottecchia,Riddley nn mi hanno mai detto nulla ...anzi vado a prendere la mia piccola e gli do la notizia che gli arriverà 1 sorellina...anzi 1 sorellona : Specialized Enduro expert sl!!!!!!!
 

iuppareppa

Biker paradisiacus
1/11/02
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Maranello
www.ciclonatura.eu
mi inserisco brevemente, dopo aver avuto una certa esperienza di acquisti online, sono infatti già alla seconda MTB oltre i 3.000 euro che compro in rete (Scott usa e Canyon), posso dire per quel che mi riguarda che l'unico vero handicap negli acquisti sul web è la manutenzione del mezzo; ci si deve arrangiare, ad es. per la regolazione del cambio e altro cose non sempre facili per il ciclista della domenica. Oppure trovare, cosa non sempre facile, un bike service che accetti la propria dueruote; ma se si riesce ad arrangiarsi o ad individuare un meccanico disponible, i problemi sono minimi poichè chi vende online spesso è più celere del negozio sotto casa: mi ci sono voluti 10 giorni per avere una vite del carro posteriore della mia Scott, appoggiandomi al rivenditore di zona.
mah. io questa limitazione non la vedo: probabilmente i negozi della tua zona non gli interessa un nuovo potenziale cliente...
 

MASTI

Biker forumensus
29/1/06
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Firenze
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Secondo me e' un gran casino, dal quale molti produttori e rivenditori usciranno malconci.
Anni fa Internet veniva proposta come la piu' grande occasione commerciale del millennio, in realta' le realta' commerciali che sono riusciti a fare utili con internet sono molto poche e in qualsiasi campo commerciale.
Internet veniva proposta come un occasione irrinunciabile, molte aziende ci hanno investito e ci hanno rimesso molti soldi, molte hanno chiuse, molte sono con l'acqua alla gola, molte hanno messo su dei siti costosissimi e a utili negativi e sono costretti a mandarli avanti per motivi d'immagine, ci sono stati consigli di amministrazioni completamente rasi al suolo per investimenti sbagliati ed esosi riguardo ala rete, e sto parlando di leader di mercato nel loro campo.
Il destino commerciale dei rivenditori tradizionali e' in mano esclusivamente alla politiche commerciali dei prodotti che essi commercializzano.
Si compra in internet solo se costa meno, ad oggi internet per le aziende e' un costo e i conti non tornano.
Il caso di Canyon puo' essere considerato un caso esemplare e forse non ripetibile, cosi' come quei pochi operatori che riescono a marginare su internet. Gli atri rivenditori che riescono a vendere su internet lo fanno perche' hanno una qualche altra convenienza.
Sicuramente oggi il consumatore cerca solo il prezzo e comunque non e' disposto a pagare il servizio.
Una delle poche aziende che negli anni e' riuscita a vendere su internet e' che ora e' in grande difficolta', ha fatto dei centri di raccolta e di consegna per distribuire i propri prodotti, snaturalizzando di fatto la tipica vendita online.
Io credo che i siti dei produttori che intendono fare vendita diretta esclusiva su intenet potranno in futuro reggere se si organizzeranno comunque per dare in qualche modo un servizio; il resto sara' roba che va e che viene..

ovvio questa e' solo la mia opinione.
 

iuppareppa

Biker paradisiacus
1/11/02
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Secondo me e' un gran casino, dal quale molti produttori e rivenditori usciranno malconci.
Anni fa Internet veniva proposta come la piu' grande occasione commerciale del millennio, in realta' le realta' commerciali che sono riusciti a fare utili con internet sono molto poche e in qualsiasi campo commerciale.
Internet veniva proposta come un occasione irrinunciabile, molte aziende ci hanno investito e ci hanno rimesso molti soldi, molte hanno chiuse, molte sono con l'acqua alla gola, molte hanno messo su dei siti costosissimi e a utili negativi e sono costretti a mandarli avanti per motivi d'immagine, ci sono stati consigli di amministrazioni completamente rasi al suolo per investimenti sbagliati ed esosi riguardo ala rete, e sto parlando di leader di mercato nel loro campo.
Il destino commerciale dei rivenditori tradizionali e' in mano esclusivamente alla politiche commerciali dei prodotti che essi commercializzano.
Si compra in internet solo se costa meno, ad oggi internet per le aziende e' un costo e i conti non tornano.
Il caso di Canyon puo' essere considerato un caso esemplare e forse non ripetibile, cosi' come quei pochi operatori che riescono a marginare su internet. Gli atri rivenditori che riescono a vendere su internet lo fanno perche' hanno una qualche altra convenienza.
Sicuramente oggi il consumatore cerca solo il prezzo e comunque non e' disposto a pagare il servizio.
Una delle poche aziende che negli anni e' riuscita a vendere su internet e' che ora e' in grande difficolta', ha fatto dei centri di raccolta e di consegna per distribuire i propri prodotti, snaturalizzando di fatto la tipica vendita online.
Io credo che i siti dei produttori che intendono fare vendita diretta esclusiva su intenet potranno in futuro reggere se si organizzeranno comunque per dare in qualche modo un servizio; il resto sara' roba che va e che viene..

ovvio questa e' solo la mia opinione.
Diciamo che quello che scrivi mi interessa anche per motivi di lavoro. Per cui se ti va di essere un pò più circostanziato con esempi e nomi te ne sarei grato. Nel caso tu ritenga di andare off topic puoi scrivermi anche in privato.
 

visualbros

Biker cesareus
28/7/10
1.789
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Roma
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Salve ho letto con interesse negli ultimi 2 giorni tutte e 24 le pagine di questo 3d...
Mi affaccio per la prima votla al mondo delle 2ruote a pedali con un certo interesse fino ad ora sono stato felice possessore di una GIXXER 600 del 98.
Il mio meccanico in primis quando c'erano da apportare modifiche sostanziali (leggi come blocco carburatori, pistoni, cerchi, forcellone, mono, forcella, dischi etc etc) mi ha consigliato di comprare il pezzo dove potevo pagarlo meno, mi dava tutte le specifiche e io andavo a comprarlo con tutti i suoi consigli nello zainetto... che sia stato internet o un altro rivenditore fisico.
Per questo compro su internet, lui me lo monta con il massimo della professionalità.

tutto questo per dire una cosa sola...
Ci sono molte componentistiche (bici, moto, computer, auto...) che sono acquistabili solamente via internet, vuoi che mancano gli importatori, vuoi che l'azienda preferisca un contatto diretto con il cliente senza passare da un rienditore anche per mantenere i costi di vendita più bassi.
INTERNET è una grande risosra per chi vende e per chi compra... Il commerciante se è interessato solo ad avere il massimo dell'utile e non coltiva il rapporto con il cliente di qualunque campo si tratti, sarà destinato a perdere il cliente prima o poi.

Ho avuto anche io le mie beghe su ritardi di consegna (sopratutto dagli States), o pagamenti che non passavano...
Credo che siano i commercianti e i "bottegai" a dover cambiare ottica mettendo la loro esperienza in "fattura"... L'utente più smaliziato va sempre a cercare il prezzo + conveniente... siamo in pochi ancora ma è un sistema in crescita per cui toccherà che si adeguino. Molti lo stanno gia facendo.

poi sarà che sonoun inguaribile ottimista =)
 

iuppareppa

Biker paradisiacus
1/11/02
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Maranello
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Salve ho letto con interesse negli ultimi 2 giorni tutte e 24 le pagine di questo 3d...
Mi affaccio per la prima votla al mondo delle 2ruote a pedali con un certo interesse fino ad ora sono stato felice possessore di una GIXXER 600 del 98.
Il mio meccanico in primis quando c'erano da apportare modifiche sostanziali (leggi come blocco carburatori, pistoni, cerchi, forcellone, mono, forcella, dischi etc etc) mi ha consigliato di comprare il pezzo dove potevo pagarlo meno, mi dava tutte le specifiche e io andavo a comprarlo con tutti i suoi consigli nello zainetto... che sia stato internet o un altro rivenditore fisico.
Per questo compro su internet, lui me lo monta con il massimo della professionalità.

tutto questo per dire una cosa sola...
Ci sono molte componentistiche (bici, moto, computer, auto...) che sono acquistabili solamente via internet, vuoi che mancano gli importatori, vuoi che l'azienda preferisca un contatto diretto con il cliente senza passare da un rienditore anche per mantenere i costi di vendita più bassi.
INTERNET è una grande risosra per chi vende e per chi compra... Il commerciante se è interessato solo ad avere il massimo dell'utile e non coltiva il rapporto con il cliente di qualunque campo si tratti, sarà destinato a perdere il cliente prima o poi.

Ho avuto anche io le mie beghe su ritardi di consegna (sopratutto dagli States), o pagamenti che non passavano...
Credo che siano i commercianti e i "bottegai" a dover cambiare ottica mettendo la loro esperienza in "fattura"... L'utente più smaliziato va sempre a cercare il prezzo + conveniente... siamo in pochi ancora ma è un sistema in crescita per cui toccherà che si adeguino. Molti lo stanno gia facendo.

poi sarà che sonoun inguaribile ottimista =)
Quoto
Le bici si fanno sempre più costose e complicate: l'assistenza non è un problema ma un'opportunità per ci ha un negozio. :-)
 

flavionus

Biker grossissimus
21/5/05
5.669
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trentino
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Bike
Radon & Argon
:medita:
Secondo me e' un gran casino, dal quale molti produttori e rivenditori usciranno malconci.
Anni fa Internet veniva proposta come la piu' grande occasione commerciale del millennio, in realta' le realta' commerciali che sono riusciti a fare utili con internet sono molto poche e in qualsiasi campo commerciale.
Internet veniva proposta come un occasione irrinunciabile, molte aziende ci hanno investito e ci hanno rimesso molti soldi, molte hanno chiuse, molte sono con l'acqua alla gola, molte hanno messo su dei siti costosissimi e a utili negativi e sono costretti a mandarli avanti per motivi d'immagine, ci sono stati consigli di amministrazioni completamente rasi al suolo per investimenti sbagliati ed esosi riguardo ala rete, e sto parlando di leader di mercato nel loro campo.
Il destino commerciale dei rivenditori tradizionali e' in mano esclusivamente alla politiche commerciali dei prodotti che essi commercializzano.
Si compra in internet solo se costa meno, ad oggi internet per le aziende e' un costo e i conti non tornano.
Il caso di Canyon puo' essere considerato un caso esemplare e forse non ripetibile, cosi' come quei pochi operatori che riescono a marginare su internet. Gli atri rivenditori che riescono a vendere su internet lo fanno perche' hanno una qualche altra convenienza.
Sicuramente oggi il consumatore cerca solo il prezzo e comunque non e' disposto a pagare il servizio.
Una delle poche aziende che negli anni e' riuscita a vendere su internet e' che ora e' in grande difficolta', ha fatto dei centri di raccolta e di consegna per distribuire i propri prodotti, snaturalizzando di fatto la tipica vendita online.
Io credo che i siti dei produttori che intendono fare vendita diretta esclusiva su intenet potranno in futuro reggere se si organizzeranno comunque per dare in qualche modo un servizio; il resto sara' roba che va e che viene..

ovvio questa e' solo la mia opinione.


se fai anche qualche esempio con dei nomi delle societa'.........:spetteguless:

ma tu parli di produttori o negozi............?
 

Enrico.P

Biker serius
Arrivo solo ora in questa discussione di cui ho letto soltanto una decina di pagine.

Ormai i negozi di bici, come qualsiasi altro negozio specializzato in un determinato settore, in cui la merce costa generalmente più di 50 euro campano su quelli che ancora hanno paura di internet (e in Italia son tanti) e sull'incompetenza, che nel caso delle bici va vista nell'incapacità di scegliere i giusti pezzi o di farsi le giuste riparazioni.

Nella mia zona ci sono 4 rivenditori.

Uno a cercato di rifilarmi come guarnitura un fondo di magazzino nonostante mi fossi presentato con tanto di foglietto di carta con marca e codice modello scritti sopra e mi ha mandato via in malomodo.

Uno mi ha chiesto 20 euro (venti) per una sostituzione "in corsa" (senza tornare a casa) del cavo del freno anteriore e non mi vedrà mai più.

Uno ha 70 anni e vende cariole per chi la bici non la usa e se la bici non l'ha comprata lì non te la ripara (e forse è meglio così)

Uno che tratta molte marche, credendomi un totale sprovveduto visto che non diedi caratteristiche non tanto precise, per vedere cosa aveva da offrirmi mi ha proposto a 700 euro una "cinesata" indecente.

Tanti firmano contratti di fornitura esclusiva con determinate marche di bici e componentistica e non hanno praticamente niente e ci sta anche che non te lo ordinano nemmeno su tua richiesta. I prezzi sono sempre alti.

D'ora in poi solo Internet e la manutenzione me la faccio da solo se proprio non ho alternative.

Il problema è che chi ha un negozio ha spesso poca confidenza con internet e non si rende conto che le proprie strategie sono anacronistiche. Poi col fatto che la clientela che riescono a soddisfare ha il loro stesso problema fomenta ancora di più questa specie di nevrosi. Però si stanno infilando sempre più in un vicolo cieco.
Però ci sono realtà magari più giovani che vendono anche online e conseguentemente sanno anche soddisfare la clientela che cerca un rapporto col negoziante al passo con i tempi. Purtroppo non nella mia zona.
 

iuppareppa

Biker paradisiacus
1/11/02
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Maranello
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Arrivo solo ora in questa discussione di cui ho letto soltanto una decina di pagine.

Ormai i negozi di bici, come qualsiasi altro negozio specializzato in un determinato settore, in cui la merce costa generalmente più di 50 euro campano su quelli che ancora hanno paura di internet (e in Italia son tanti) e sull'incompetenza, che nel caso delle bici va vista nell'incapacità di scegliere i giusti pezzi o di farsi le giuste riparazioni.

Nella mia zona ci sono 4 rivenditori.

Uno a cercato di rifilarmi come guarnitura un fondo di magazzino nonostante mi fossi presentato con tanto di foglietto di carta con marca e codice modello scritti sopra e mi ha mandato via in malomodo.

Uno mi ha chiesto 20 euro (venti) per una sostituzione "in corsa" (senza tornare a casa) del cavo del freno anteriore e non mi vedrà mai più.

Uno ha 70 anni e vende cariole per chi la bici non la usa e se la bici non l'ha comprata lì non te la ripara (e forse è meglio così)

Uno che tratta molte marche, credendomi un totale sprovveduto visto che non diedi caratteristiche non tanto precise, per vedere cosa aveva da offrirmi mi ha proposto a 700 euro una "cinesata" indecente.

Tanti firmano contratti di fornitura esclusiva con determinate marche di bici e componentistica e non hanno praticamente niente e ci sta anche che non te lo ordinano nemmeno su tua richiesta. I prezzi sono sempre alti.

D'ora in poi solo Internet e la manutenzione me la faccio da solo se proprio non ho alternative.

Il problema è che chi ha un negozio ha spesso poca confidenza con internet e non si rende conto che le proprie strategie sono anacronistiche. Poi col fatto che la clientela che riescono a soddisfare ha il loro stesso problema fomenta ancora di più questa specie di nevrosi. Però si stanno infilando sempre più in un vicolo cieco.
Però ci sono realtà magari più giovani che vendono anche online e conseguentemente sanno anche soddisfare la clientela che cerca un rapporto col negoziante al passo con i tempi. Purtroppo non nella mia zona.
Abbiamo i meccanici che ci meritiamo: di sicuro il futuro sarà non nel vendere, ma del fare assistenza e riparazioni "particolari" come rimettere in sesto la forcella da comprata 5 anni fa a 1000 Euro che magari ora si fa fatica a trovare qualcuno che ti procura i pezzi (chi la butterebbe via sapendo che c'è chi la può far resuscitare sapendo dove mettere le mani e dove recuperare i ricambi...). Poi la verità che che tra chi la usa per andare a fare il percorso al parco e chi fa le GF e le Marathon c'è il vuoto per cui chi è "sgamato" si arrangia o con la squadra cambia la bici ogni 1 o 2 anni. Per gli altri non si arriverà ma ad avere troppi problemi.
Voglio dire. Dove la bici (MTB) si usa davvero in maniera intensiva ci sono i meccanici in gamba, altro che...
 

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