valanghe valanghe consigli

enzo dropone

Biker assatanatus
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Vanzago (milano)
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quella della famiglia brambilla te la quoto anche io! vedi un sacco di gente in gruppo che scende tutta attaccata facendo traiettorie orizzontali lunghissime che ti passa di fianco mentre sei in fresca...
oppure nei canaloni (anche in quelli corti ma piuttosto pendenti) vedi spesso gente "non ancora svezzata" diciamo che scende stile scaletta dendo botte laterali assurde scaricando un bel po' di neve verso il basso, e se si stacca un bel pezzo?! babbi...
 

kikhit

Biker incredibilis
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estremizzata o meno, la massificazione della montagna invernale (di cui io faccio parte), aumenta in maniera esponenziale i pericoli che la montagna nasconde alle persone che non li sanno leggere.
quindi, ben vengano le escursioni sulla neve, ma con guide esperte, e non come scampagnata della famiglia Brambilla che la sera prima ha comprato le ciaspole al negozio di sport e si improvvisa alpinista.


sopra hai scritto tutt'altro...ma sorvoliamo! ;-)

che ci siano cani e proci, in montagna, è purtroppo un dato di fatto.
E che la montagna sia 'massificata', pure, a cominciare da quelle schifezze di mega comprensori sciistici che tiran su nelle valli migliaia di weekend warrior.

Il problema non è neppure la famiglia Brambilla che, salvo rare eccezioni, si limita a passeggiate in bassa quota, per lo più su percorsi relativamente sicuri scovati dalla moglie del sig. Brambilla sull'inserto di Donna Moderna.

Il problema vero è sia chi si butta in fuoripista per tutta la giornata di discese, senza avere la minima cognizione di nivologia e la minima espereinza di montagna (sabato tre ragazzini si sono persi a Prali, tutti presi dal fuoripista, senza riuscire poi a tornare indietro prima del buoi, e senza sapere dov'erano...e fortuna li han trovati prima di notte con l'elicottero), sia chi si avventura in imprese pseudoalpinistiche senza averne le capacità, in primis di valutare il rischio, che però non è mai definibile del tutto, e sopprimibile del tutto.

Lo scialpinista 'classico' (formatosi ad una scuola cai, o che ha avuto tempo di fare tente esperienze graduali e con alpinisti esperti), è in grado di valutare dei rischi che, ripeto, non sono comunque mai del tutto valutabili ed eliminabili (come in bici del resto, quando si fa vera 'mtb alpestre', o sin giri tutto il giorno in veri bikepark con strutture grosse a gran velocità); però, in seguito ad una valutazione, ci si può assumere la responsabilità, sempre personale, di proseguire.

A ben guardare poi sul totale di incidenti che capitano in montagna..beh..la maggior parte delle vittime sono guide, alpinisti esperti e di lunga data...e anche qui, forse la troppa esperienza e sicumera portano a sottovalutare dei rischi.

Quindi, assimilare Brambilla, Messner, e Scialpinista, mi pare non solo una estremizzazione, ma una indebita generalizzazione. Specie se associata ad una affermazione come quella che 'leggere la neve è praticamente impossibile'.
 

Billo

Biker spectacularis
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Nella Fucina di eroi.
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vedo che affermi che oltre al weekend warrior, sotto la valanga ci rimane anche l'esperto, quindi, perdonami, ma se dico che "la neve è molto ma molto difficile da leggere" forse non dico una cosa campata per aria.
 

kikhit

Biker incredibilis
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Non proprio...se leggi tutto con cura, scoprirai che ho scritto che, pur considerato un elemento di rischio non eliminabile, è possibiile con esperienza interpretare la neve nei suoi strati. E aggiungo, tenedo conto di altre variabili quali pendenza (un mio compagne di gite ha con se l'inclinometro..), temperatura, esposizione, numero di passaggi, etc.

L'esperto invece, soprattutto quello che ha molta dimestichezza con i luoghi alpini, può incorrerre nell'errore tanto banale quanto fatale di sottovalutare i rischi, o di non preoccuparsi più di tanto di valutarli, ritenendo forse che il proprio 'istinto', affinato con l'esperienza, è sufficiente ad indicare la cosa migliore da fare.

Quindi, non è tanto la difficoltà nel leggere la neve (che tanto difficile non è...in quanto la neve assume sempre specifiche e classificabili forme variabili in relazione ai fattori che ho riportato sopra), quando l'imprudenza, sempre e comunque, a costituire il pericolo.
 

bikerciuc

Biker infernalis
mi perdonerete se ancora una volta sono qui a dire che i siti internet, le riviste, gli special dei tiggì sugli sport estremi conditi da immagini iperdinamiche e mozzafiato e da musichette incalzanti con la voce dello speaker che enfatizza le gesta di supereroi (solitamente professionisti)... sono un mezzo che induce sempre più gente all'emulazione, convinta che basti avere la piccozza o lo sci super per essere all'altezza della situazione.

la montagna è un posto pericoloso. Bisogna saperlo, bisogna aver rispetto ma non una cosa retorica come la montagna-Cattedrale che va venerata in quanto tempio e simbolo di purezza.

Bisonga aver rispetto di sè stessi... sapere che si è uomini e passibili di errore e che alla neve, ai pendii e al crioclastismo non frega un cazzo dei nostri pantaloni Montura o della giacchetta 3-layers thenorthface.

la triste e dura verità è che più gente affollerà cime 'selvagge' (su certe classiche di scialp si contano magari + di 100 persone in una giornata), cascate di ghiaccio e vie d'alta montagna e più leggeremo, volenti o nolenti cronache preoccupate e preoccupanti sempre più simili a bollettini di guerra.
 

kikhit

Biker incredibilis
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mi perdonerete se ancora una volta sono qui a dire che i siti internet, le riviste, gli special dei tiggì sugli sport estremi conditi da immagini iperdinamiche e mozzafiato e da musichette incalzanti con la voce dello speaker che enfatizza le gesta di supereroi (solitamente professionisti)... sono un mezzo che induce sempre più gente all'emulazione, convinta che basti avere la piccozza o lo sci super per essere all'altezza della situazione.

la montagna è un posto pericoloso. Bisogna saperlo, bisogna aver rispetto ma non una cosa retorica come la montagna-Cattedrale che va venerata in quanto tempio e simbolo di purezza.

Bisonga aver rispetto di sè stessi... sapere che si è uomini e passibili di errore e che alla neve, ai pendii e al crioclastismo non frega un cazzo dei nostri pantaloni Montura o della giacchetta 3-layers thenorthface.

la triste e dura verità è che più gente affollerà cime 'selvagge' (su certe classiche di scialp si contano magari + di 100 persone in una giornata), cascate di ghiaccio e vie d'alta montagna e più leggeremo, volenti o nolenti cronache preoccupate e preoccupanti sempre più simili a bollettini di guerra.


come non quotarti!
 

bafio

Biker dantescus
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già...purtroppo su alcuni itinerari(scialpinistici,escursionistici o alpinistici che si voglia) il problema maggiore è il sovraffollamento....


ma non sarebbe poi una tragedia se tutti avessero anche solo una minima idea di quello che stanno facendo......
il problema,come già detto da alcuni, è che molti non sanno cosa fanno,come muoversi o cosa fare in caso di imprevisto.....
e per di più se si cerca di consigliarlio in molti si offendono pure credendo di saperne abbastanza....:smile:

invece riguardo ai professionisti o grandi alpinisti che perdono la vita in montagna io la penso un pelo diversamente.....
spesso questi incidenti capitano su salite particolarmente difficoltose,o nuove aperture di vie.....che va a fare certe ascensioni non può dirsi mai sicuro di cavarsela in qualsiasi situazione......io credo che andare in montagna a certi livelli faccia,in qualche maniera,accettare la possibilità di perdere la vita......che si arrivi a mettere la cosa tra i rischi possibili che si corrono.....ma la passione per la montagna fa si che comunque la si affronti e ci si confronti con lei.........


o-oo-oo-o
 

enzo dropone

Biker assatanatus
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sono appena tornato da la thuile! siamo usciti un paio di metri per vedere com'era la fresca e siamo tornati in pista perchè c'erano i 2 tipi della seggiovia che erano lì che controllavano. Arrivati da sti due ho chiesto dove si trovava il park ( per leccare un po' e non dire subito noi andiamo in fuoripista e basta) e poi le condizioni della neve, loro mi hanno risposto che è un po' che non nevica lì e che era tutto assestato per bene e pericolo valanghe "2".

ci siamo fatti un paio di volte "i fortini" e poi abbiamo cazzeggiato un po' qui e un po' lì.... la neve non era un granchè, 80% crostosa tranne su in alto...
 

kikhit

Biker incredibilis
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già...purtroppo su alcuni itinerari(scialpinistici,escursionistici o alpinistici che si voglia) il problema maggiore è il sovraffollamento....


ma non sarebbe poi una tragedia se tutti avessero anche solo una minima idea di quello che stanno facendo......
il problema,come già detto da alcuni, è che molti non sanno cosa fanno,come muoversi o cosa fare in caso di imprevisto.....
e per di più se si cerca di consigliarlio in molti si offendono pure credendo di saperne abbastanza....:smile:

invece riguardo ai professionisti o grandi alpinisti che perdono la vita in montagna io la penso un pelo diversamente.....
spesso questi incidenti capitano su salite particolarmente difficoltose,o nuove aperture di vie.....che va a fare certe ascensioni non può dirsi mai sicuro di cavarsela in qualsiasi situazione......io credo che andare in montagna a certi livelli faccia,in qualche maniera,accettare la possibilità di perdere la vita......che si arrivi a mettere la cosa tra i rischi possibili che si corrono.....ma la passione per la montagna fa si che comunque la si affronti e ci si confronti con lei.........


o-oo-oo-o

lasciando perdere i grandi alpinisti, che fanno alpinismo e non 'escursionismo', come il novanta percento degli sciatori, il rischio maggiore è comunque sempre l'imprudenza...

esempio fresco e recente dal 'sapere dire no'...sabato, dopo 1000 m di salita, a 80m di dislivello sotto la vetta, ci siamo fermati e siamo tornati indietro...la neve era decisamente pericolosa, con pendio sui 40° da traversare un tre volte, tutto un accumulo eolico decisamente instabile..è bastato fare qualche passo per verificare la tenuta, per sentire quel classico rumore di neve in profondità che inizia a mollare...tanto basta per girare le spalle, e tornare giù...
 

Dallas

Biker immensus
19/2/04
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mi trovi pienamente d'accordo! tipo l'arva, ora obbligatorio in piemonte a che piffero serve se nn capisci il pericolo, se sei solo? ma soprattutto in caso, lo sapresti usare?
Anche solo averlo addosso l'ARVA può salvarti la vita, o comunque rendere più facile il lavoro ai soccorritori. Io lo uso anche in pista, dato che mi piace farmi qualche tratto fuori pista e poi non si sa mai cosa fanno gli altri.
P.S. l?ARVA senza pala e sonda non serve a nulla se un tuo amico finisce sotto una valanga o-o

 

kikhit

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Anche solo averlo addosso l'ARVA può salvarti la vita, o comunque rendere più facile il lavoro ai soccorritori. Io lo uso anche in pista, dato che mi piace farmi qualche tratto fuori pista e poi non si sa mai cosa fanno gli altri.
P.S. l?ARVA senza pala e sonda non serve a nulla se un tuo amico finisce sotto una valanga o-o


l'affermazione di riotastro era in relazione alla recente legge regionale qui del Piemonte (ora in sospeso per quanto riguarda questo articolo, almeno fino alla prossima stagione), che impone a chiunque pratichi escursionismo sulla nece, fuori da piste e tracciati segnalati e battuti, l'uso di arva, pala e sonda.
Il principio è più che legittimo, ma avere addosso un arva, e non saperlo usare, non sapere riconoscere i pericoli, non sapere anche minimamente interpretare la neve, serve solo a non prendersi la multa in caso di controlli...Senza un programma di informazione, educazione, formazione, la legge è abbastanza sterile, e può avere efficacia nel fare ritrovare più in fretta i cadaveri, ma poca nel salvare vite...sempre che chi lo indossa lo abbia impostato nella modalità 'trasmissione'...e voglio vedere tutti i 'ragazzini' che si fanno i fuoripista attorno alle piste, se sanno usarlo, o meno.
ma proprio per questo, per trovare il modo di rendere un po' più coerente e utile tale articolo di legge, la Giunta regionale, assieme a cai e altri soggetti interessati, sta studiando come formulare i decreti applicativi della legge, in modo da correggerne i vizi.
 

bafio

Biker dantescus
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io resterò comunque contrario a tale legge.......

sono invece molto favorevole a fare informazione e prevenzione........l'uso dell'arva solo perchè una legge lo obbliga non porterebbe a nulla....se invece si convince la gente ad usarlo,insegnandogli come funziona,spiegando come affrontare e interpreare la montagna allora si avranno degli escirsionisti e alpinisti maggiormente consapevoli di quello che fanno e dell'utilità di certe attrezzature.....
ma imporlo per legge......sarebbe solo un modo per far spendere dei soldi a gente che non sa nemmeno cosa sta acquistando....

o-oo-oo-o
 

Dallas

Biker immensus
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ma imporlo per legge......sarebbe solo un modo per far spendere dei soldi a gente che non sa nemmeno cosa sta acquistando....

o-oo-oo-o
a mio parere è qui lo sbaglio, come al solito in "itaglia" c'è bisogno che venga fatta una legge "dopo", mentre ogni sciescursionista o backcountrista o semplice escursionista con le ciaspole, dovrebbe dotarsi della adeguata attrezzatura.

ma in "itaglia" siamo diversi, qui succede che un colgione qualsiasi va a fare un' escursione in val di mezdì (zona Pordoi vicino a dove sono morti in sei, due escursionisti e quattro soccorritori), beh, il fenomeno ha avuto problemi, chiama l'elicottero a soccorerlo e al momento del decollo voleva denunciare i soccorritori perchè, per mancanza di spazio non volevano caricare i suoi sci...io avrei caricato gli sci e lasciato giù lui!!!

 

bafio

Biker dantescus
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bhe in un caso del genere io fossi stato uno dei soccorritori.......lo avrei riportato a valle a calci in culo.......

poi non vuol dire che se in quella zona sono morte 6 persone un mese fa...adesso ci siano pericoli di slavine....le condizioni sono mutate.il clima è diverso...insomma un sacco di cosa da prendere in considerazione....se poi uno ha dei problemi perchè è un pirla.....ne l'arva ne il soccorso possono risolvere il fatto che sia un pirla.....


o-oo-oo-o
 

bambasoft

Biker infernalis
27/9/05
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Gli ultimi incidenti in friuli e vicinanze sono avvenuti con pericolo 3...
L'altr'anno con pericolo 4 non si sono viste le slavine di quest'anno, e neve non mancava.
Quest'anno con il 3 si sono viste alcune slavine in percorsi notoriamente sicuri ed easy che con un po' di sfortuna potevano essere pericolose.
Tutto questo per dire che anche i i bollettini vanno consultati, ma sempre interpretati con un discreto margine di sicurezza, ...
Valutare personalmente lo stato del manto nevoso poi........quanti alpinisti con molta esperienza non avevano calcolato che quel giorno la particolare situazione blablabla e sono stati travolti?
Vedo spesso anche a bordo pista degli accumuli e delle crepe sui lastroni che in caso di passaggio di uno sciatore poco accorto e particolarmente sfigato potrebbero essere veramente pericolosi.
Per "restare sotto" non servono mille metri cubi di neve ma delle quantità anche molto modeste, a veder bene i pericoli, ce ne sono a non finire.
Saper rinunciare per paura è la parola d'ordine, che dimostra esperienza.
 

enzo dropone

Biker assatanatus
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Vanzago (milano)
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ragazzi mi sono arrivati un paio di hellbent e 'sta domenica vado a sestriere. le condizioni come sono? rischio valanghe? dopo tutti i casini che gli sono successi com'è la situazione, è pieno di controlli? conviene prendere la funivia e andare a salice?

altra cosa, le valanghe a sestriere dove sono capitate questa stagione? vicino alle piste o nei canaloni in cu)o ai lupi per colpa di qualche sbarbato...


grazie
 

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