Ciao, a me dispiace sempre quando una persona perde la vita al netto delle polemiche; In una società civile la tutela della vita è un principio supremo . Anch'io su un video ero stato insultato da lui perchè avevo suscito qualche dubbio in maniera educata sull'opportunità nel divulgare alcune "imprese" per scongiurare spirito di emulazione. Ho lavorato sulle automediche della Lombardia per quasi 20 anni come infermiere e ho incontrato tante morti evitabili...sia nella vita di tutti i giorni che nelle più svariate attività. Soccorrere è un dovere ed essere soccorsi è un diritto a prescindere da quello che si sta facendo. Deve rimanere un diritto della persona ma sicuramente tutti i soccorritori fanno pensieri meno nobili nell'intervenire in alcune situazioni. Condoglianze sincere.però c'é da dire che tonelli (pace all'anima sua) dimostra molta arroganza in quei commenti. nei commenti dell'alpino non ci vedo niente di offensivo.
mamma mia, c'è una discussione paurosa con uno del soccorso alpino, prima e dopo che Tonelli morisse.
La dinamica si sa perché è uscito il video dell'incidente, sta circolando su WA immagino che tanti degli iscritti al forum l'abbiano visto. Stava dronando e il drone ha filmato tutto. Agghiacciante, soprattutto per chi pratica cicloalpinismo.Comunque faccio notare che Andreas, con i suoi 48 anni, faceva queste cose ben prima che nascessero i social. Quindi affermare che uno fa queste "imprese"per i like è sbagliato. Poi in alcuni casi i social diventano anche il tuo lavoro e ti permettono di vivere per la tua passione ma il discorso non cambia, Andreas ha semplicemente continuato a fare le cose che amava fare punto. Anche il fatto di alzare e superare i propri limiti è intrinseco nell'essere umano e in chi fa determinati sport e centra gran poco con tutto il resto. Andreas conosceva i rischi, era una persona molto preparata e sapeva quello che faceva e anche quando rinunciare. La dinamica dell'incidente non la sapremo mai, forse questa unica volta ha sottovalutato il rischi ed è andata male o forse è successo altro, purtroppo non lo sapremo mai.
Proprio conoscendo la persona che era sto ancora facendo molta fatica a crederci e a metabolizzare l'accaduto.
I vari perché perchè perchè, sono le solite domande inutili che escono fuori dagli albori dell'alpinismo, o hai la mente per capire o non ce l'hai, e non lo dico in modo offensivo è una questione di predisposizione.
Giusto per curiosità ... ma c'è qualche norma o regolamento che impone ai facenti parte del corpo di non esporsi in battibecchi del genere?Mi rifiuto di credere che un soccorritore si esprima a quel modo.
La dinamica si sa perché è uscito il video dell'incidente, sta circolando su WA immagino che tanti degli iscritti al forum l'abbiano visto. Stava dronando e il drone ha filmato tutto. Agghiacciante, soprattutto per chi pratica cicloalpinismo.
Dispiace per Andreas, che conosceva bene i rischi. Chiaro certe cose per i likes e gli sponsor non si dovrebbero fare. O insomma, in questo caso passione e media sono a tal punto avviluppate che è impossibile discernere. Non stento a immaginare che prima o poi il video degli ultimi istanti sarà proiettato in qualche corso di MTB o simili... :/
Concordo al 100%Comunque faccio notare che Andreas, con i suoi 48 anni, faceva queste cose ben prima che nascessero i social. Quindi affermare che uno fa queste "imprese"per i like è sbagliato. Poi in alcuni casi i social diventano anche il tuo lavoro e ti permettono di vivere per la tua passione ma il discorso non cambia, Andreas ha semplicemente continuato a fare le cose che amava fare punto. Anche il fatto di alzare e superare i propri limiti è intrinseco nell'essere umano e in chi fa determinati sport e centra gran poco con tutto il resto. Andreas conosceva i rischi, era una persona molto preparata e sapeva quello che faceva e anche quando rinunciare. La dinamica dell'incidente non la sapremo mai, forse questa unica volta ha sottovalutato il rischi ed è andata male o forse è successo altro, purtroppo non lo sapremo mai.
Proprio conoscendo la persona che era sto ancora facendo molta fatica a crederci e a metabolizzare l'accaduto.
I vari perché perchè perchè, sono le solite domande inutili che escono fuori dagli albori dell'alpinismo, o hai la mente per capire o non ce l'hai, e non lo dico in modo offensivo è una questione di predisposizione.
Giusto per curiosità ... ma c'è qualche norma o regolamento che impone ai facenti parte del corpo di non esporsi in battibecchi del genere?
Lo chiedo perché se facessi parte del soccorso alpino, vedere che imprese del genere potenzialmente portano via risorse a chi senza andarsele a carcare potrebbe averne bisogno, beh ... farebbe sbottare anche me. Se poi ci mettiamo che in tutto il Trentino Alto Adige ci sono solo 3 elicotteri (4 in estate), lampi e saette
Io non voglio vederlo ma potete spiegare cosa è successo?Madonna l'ho appena visto. So che chi lo ha messo su whatsapp è stato denunciato dalla famiglia. Terribile.
Immaginavo ci fosse un video visto che Andreas filmava le sue uscite ma non pensavo che un cazzo di demente lo filmasse e lo divulgasse. Tutti a scagliarsi contro sti influencer che vivono per i social e poi la prima cosa che fanno è tirare fuori un cellulare, riprendere una triste vicenda e divulgarla...mamma mia che mondo di merda!La dinamica si sa perché è uscito il video dell'incidente, sta circolando su WA immagino che tanti degli iscritti al forum l'abbiano visto. Stava dronando e il drone ha filmato tutto. Agghiacciante, soprattutto per chi pratica cicloalpinismo.
Dispiace per Andreas, che conosceva bene i rischi. Chiaro certe cose per i likes e gli sponsor non si dovrebbero fare. O insomma, in questo caso passione e media sono a tal punto avviluppate che è impossibile discernere. Non stento a immaginare che prima o poi il video degli ultimi istanti sarà proiettato in qualche corso di MTB o simili... :/
Guarda vivendo in Dolomiti e assistendo quotidianamente a certe scene ti dico sinceramente che se io fossi del soccorso alpino mi urterebbe molto di più il "merenderos" che devo andare a soccorrere perchè un perfetto imbecille piuttosto che un professionista che sa quello che fa e che per un errore o per una tragica fatalità ha bisogno di aiuto. Anche perché su 100 recuperi probabilmente il rapporto è 90 a 10. M sbilancio ancora di più, sono quasi certo che se fossi un soccorritore, quindi un volontario (nessuno mi costringe) sarei ben conscio dei rischi che comporta questo tipo di lavoro e li accetterei se no non lo farei.Giusto per curiosità ... ma c'è qualche norma o regolamento che impone ai facenti parte del corpo di non esporsi in battibecchi del genere?
Lo chiedo perché se facessi parte del soccorso alpino, vedere che imprese del genere potenzialmente portano via risorse a chi senza andarsele a carcare potrebbe averne bisogno, beh ... farebbe sbottare anche me. Se poi ci mettiamo che in tutto il Trentino Alto Adige ci sono solo 3 elicotteri (4 in estate), lampi e saette
In un mondo normale un video del genere dovrebbe servire a informare le persone dei pericoli della montagna e di non emulare troppo facilmente certe imprese perché la montagna non perdona. Nel mondo malato in cui viviamo invece probabile che un video del genere alimenti solo polemiche, dibattiti vuoti e speculazioni senza senso.Immaginavo ci fosse un video visto che Andreas filmava le sue uscite ma non pensavo che un cazzo di demente lo filmasse e lo divulgasse. Tutti a scagliarsi contro sti influencer che vivono per i social e poi la prima cosa che fanno è tirare fuori un cellulare, riprendere una triste vicenda e divulgarla...mamma mia che mondo di merda!
Oppure la questione è che in italia la sanità è al collasso, il personale è esasperato e fa turni massacranti. Ovvio che questo non giustifica comportamenti non professionali però ne può essere la causa.Guarda vivendo in Dolomiti e assistendo quotidianamente a certe scene ti dico sinceramente che se io fossi del soccorso alpino mi urterebbe molto di più il "merenderos" che devo andare a soccorrere perchè un perfetto imbecille piuttosto che un professionista che sa quello che fa e che per un errore o per una tragica fatalità ha bisogno di aiuto. Anche perché su 100 recuperi probabilmente il rapporto è 90 a 10. M sbilancio ancora di più, sono quasi certo che se fossi un soccorritore, quindi un volontario (nessuno mi costringe) sarei ben conscio dei rischi che comporta questo tipo di lavoro e li accetterei se no non lo farei.
In un mondo normale, il video della sua morte sarebbe rimasto ai familiari e a loro spetterebbe la decisione se divulgarlo (dubito) oppure no. Ora le persone a lui più care oltre ad affrontare il lutto si vedono costrette, per colpa di un imbecille, ad iniziare una vicenda legale e a cercare di limitare (per quanto possibile) la divulgazione...pensa che bella situazioneIn un mondo normale un video del genere dovrebbe servire a informare le persone dei pericoli della montagna e di non emulare troppo facilmente certe imprese perché la montagna non perdona. Nel mondo malato in cui viviamo invece probabile che un video del genere alimenti solo polemiche, dibattiti vuoti e speculazioni senza senso.
Oppure la questione è che in italia la sanità è al collasso, il personale è esasperato e fa turni massacranti. Ovvio che questo non giustifica comportamenti non professionali però ne può essere la causa.
Nessuno li costringe è vero, infatti purtroppo in tanti se ne vanno o cambiano mestiere, ma è triste quando hai fatto anni di studio e di carriera.
Addirittura non so neanche se il video sarebbe dovuto rimanere ai familiari.In un mondo normale, il video della sua morte sarebbe rimasto ai familiari e a loro spetterebbe la decisione se divulgarlo (dubito) oppure no. Ora le persone a lui più care oltre ad affrontare il lutto si vedono costrette, per colpa di un imbecille, ad iniziare una vicenda legale e a cercare di limitare (per quanto possibile) la divulgazione...pensa che bella situazione