Porto la mia esperienza.
Premessa: ho fatto nuoto agonistico, quindi solo quello, fino a 26 anni. Ciò mi ha consentito di non sforzare mai le ginocchia. Finito agonismo ho iniziato a fare anche altri sport che mi interessavano, in primis escursionismo e alpinismo.
A gennaio 2016, in una discesa dal Golem (chi è bresciano sa cosa è) prendo una distorsione al ginocchio.
Sintetizzo un anno di visite e ricerche: condropatia (in mezzo c’era chi voleva operarmi al crociato che era perfettamente integro).
Sono andato in
cura da un ortopedico che non sapeva bene che pesci pigliare e che mi propose il lateral release. Non ero mai stato convinto di ciò, perché a logica il ginocchio prende gioco e si consuma, ma ero sul disperato perché mi faceva male davvero.
Avevo quindi già fatto il pre-ricovero per l’operazione, quando mio padre incontra un parente con le stampelle. Abbrevio anche qui; aveva fatto l’intera ricostruzione della cartilagine della rotula che nel corso degli anni si era consumata proprio in seguito al lateral realease. Vado cosi dello stesso ortopedico (= Stefani, ha operato Baggio, le Fanchini e tanti sportivi) il quale inizia a dirne di cotte e di crude sull’operazione in questione.
- in USA chi fa il lateral realease viene radiato/punito o insomma non se la passa bene perché le evidenze scientifiche sono tutte contro
- è un’operazione che si faceva 30 anni fa, ma con il tempo si è visto che è peggio perché, appunto, il ginocchio prende gioco
All’inizio si sta effettivamente meglio perché diminuisce la pressione sul ginocchio, ma alla lunga è un disastro. Qualcuno non ha problemi, ma è ad alto rischio.
Per la cronaca, il mio problema è una rotazione eccessiva congenita delle rotule e con quella distorsione avevo rotto un equilibrio sottile che avevo sempre mantenuto intatto nuotando. Alla fine, io ho risolto con fisioterapia, la giusta ginocchiera e una buona dose di pazienza.