News Essere un ciclista in Italia è sempre più pericoloso

Ivo

Biker paradisiacus
21/2/04
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Bassa modenese
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Enduro Expert 2010
Non ci sono dati a riguardo.
Suppongo che il numero di sanzioni sia veramente esiguo se non pari a zero, come d'altra parte era facile prevedere.
La norma è stupida per vari motivi:
1) non è facile misurare la distanza, questo lascia aperta la porta ad n-mila ricorsi e ad una difficile applicazione
2) non ci sono pattuglie sulle strade quindi anche in caso di plateali mancanza è quasi impossibile rilevare l'infrazione
3) la misura di 1.5 è del tutto aleatoria, in certi casi potrebbe essere non sufficiente in altri inutilmente abbondante.

comunque le statistiche non riportano una significativa riduzione degli incidenti, quindi solita grida di manzoniana memoria... e visto l'origiene del decreto era una fine certa.
4) il ministro competente(?), alla norma del metro e mezzo ha fatto aggiungere "quando possibile"
 

darkhorse

Biker serius
17/8/13
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Neuron
3) la misura di 1.5 è del tutto aleatoria, in certi casi potrebbe essere non sufficiente in altri inutilmente abbondante.
A volte pure dannosa...
Nel MIO caso infatti, il suv per mantenere 1,5 metri dai ciclisti che stava superando, ha occupato quasi totalmente la mia corsia, visto che provenivo dal senso opposto...
 

Ivo

Biker paradisiacus
21/2/04
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Bassa modenese
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Enduro Expert 2010
A volte pure dannosa...
Nel MIO caso infatti, il suv per mantenere 1,5 metri dai ciclisti che stava superando, ha occupato quasi totalmente la mia corsia, visto che provenivo dal senso opposto...
Beh, qui il danno è dato dall'interpretazione, se non c`è sufficiente spazio non si dovrebbe sorpassare.
 

VINS61

Biker poeticus
15/10/20
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GHEMME
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CANNODALE FLASH 29 SI
Beh, qui il danno è dato dall'interpretazione, se non c`è sufficiente spazio non si dovrebbe sorpassare.
Infatti spesso anche la domenica che gli automobilisti sono a spasso a perder tempo , o a rilassarsi sono presi dall'ansia del sorpasso ,ti passano in curva per forza perdere 10 secondi sembra un dramma ,aspetti un attimo e sorpassi sei in giro a far sera ..bho io in macchina non sono così e nemmeno in camper se sono in ferie 1 minuto di ritardo non credo sia un problema
 

albatros_la

Biker dantescus
25/6/09
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Interpretazione o no, quella norma è semplicemente inapplicabile se non come aggravante perché pone un limite che deve essere misurato per poter stabilire l'infrazione. Visto che non è misurabile, o perlomeno non esistono in dotazione alle forze dell'ordine strumenti omologati e certificati per misurarla, di fatto la norma è inapplicabile se non in caso di incidente. Qualsiasi persona che venisse sanzionata vincerebbe in ogni altro caso un ricorso a mani basse. L'eccezione è quando l'infrazione causa un evento palese. Ad es. se tamponi qualcuno vieni sanzionato per non aver rispettato la distanza di sicurezza. Allo stesso modo se urti un ciclista vieni sanzionato per non aver rispettato quel metro e mezzo, ma nessuno mai ti sanzionerebbe se non ci fosse un incidente a dimostrare palesemente l'infrazione.
Poi magari ci sono pochi casi praticamente accademici: tipo qualcuno che ti sorpassa in una strettoia, per cui sottraendo la larghezza dell'auto a quella del passaggio ne viene un'ampiezza minore di un metro e mezzo. La siamo al fantamulta.
 

Railspike

Biker Blasphemius
22/9/15
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Trek Fuel Ex 8
Giusto ieri ho rischiato almeno quattro incidenti su strada nel bolognese (giro con le luci accese, pedalo sul limite della carreggita)
- motociclista che mi fa il pelo su strada larga, perché doveva allargare l'ingresso in curva (la salita delle Ganzole)
- automobilista (con porta bici sul tetto) mi fa il pelo, sempre a salire sulle Ganzole;
- automobilista che scende dalle Ganzole e sorpassa in curva, trovandomelo nella mia cordialmente arranca in salita;
-automobilista che passa col rosso mentre attraverso sulle strisce pedonali con semaforo verde (arco del Meloncello, salita delle Orfanelle verso San Luca)
- automobilista che sorpassa in curva cieca e me lo trovo che mi viene addosso e lo scanso buttandosi oltre la carreggiata (Via dei Colli).
 

Fermo80

Biker scrausissimus
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Brescia
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Scarsa
Sotto Rocca Priora dalle parti dei pratoni del vivaro, sono apparsi dei cartelli stradali recanti una scritta che grossomodo recita così "strada percorsa da ciclisti, mantenere la distanza di 1,5 m", o "con alto flusso di ciclisti", non ricordo bene, con un piccolo pittogramma di un ciclista.
Neanche sembra un cartello tipo "invito a fare" ovvero "ringraziamo per la collaborazione", anzi, abbastanza determinato ed ermetico.
Comunque te lo ricorda che c'è una legge.
In realtà sono apparsi qui e là prima dell'ultimo "giro di vite".
Non credo siano normati perché ne ho viste alcune varianti.
 

air_biker

Biker serius
11/5/20
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Legnano (MI)
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Cannondale Topstone 1 Alloy
La settimana scorsa io ho rischiato di essere lanciato in aria da un'automobilista che mi ha sorpassato in un tratto di strada alquanto stretto e subito dopo mi ha tagliato di netto la strada perché stava arrivando un'auto sull'altra carreggiata in senso opposto. Il tutto per fermarsi 10 metri più avanti perché il semaforo era rosso e c'era già la coda di auto ferme.
Mi sono affiancato e l'ho allegramente mandato a quel paese, lui mi ha risposto dicendomi che dovevo togliermi dalle palle.
Situazioni del genere mi capitano abbastanza spesso, di solito sto zitto perché sono un tipo pacifico e non so mai chi ho davanti, ma cosa vuoi fare a gente del genere se non prenderli di peso e fargli assaggiare il sapore dell'asfalto?

Quello che io noto, soprattutto quando sono in bdc, è che la stragrande maggioranza degli utenti della strada è distratta e poco incline al rispetto verso gli altri utenti, soprattutto quelli deboli (ciclisti e pedoni).
Bisognerebbe partire da molto lontano per migliorare le cose, con campagne di sensibilizzazione/educazione per arrivare alla costruzione di nuove infrastrutture dedicate ai ciclisti - fatte bene però, non basta tracciare linee a caso sul manto stradale -, in modo sia da aumentare il numero di persone che usa la bici per sport/mobilità sia da aumentare la consapevolezza che su strada ci siamo anche noi e che bisogna stare attenti.

Inventare nuovi reati e nuove restrizioni ha poco senso se, come già detto, sono inapplicabili e, soprattutto, se poi per strada non c'è un adeguato numero di agenti che controlli e faccia multe in caso di infrazione.

Purtroppo, sono anche perfettamente consapevole di vivere nel mondo dei sogni perché una roba del genere probabilmente non la vedrò mai. Noi ciclisti continueremo a essere visti come un ostacolo da superare a ogni costo e non come persone che, se qualcosa dovesse andar storto durante una manovra azzardata per guadagnare 10 secondi, potrebbero rimetterci la pelle.
 
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Ivo

Biker paradisiacus
21/2/04
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Bassa modenese
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Enduro Expert 2010
Le regioni peggiori dove pedalare sono quelle del PIL, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, qui c'è una frenesia non riscontrabile altrove, forse non è sempre vero che il lavoro rende liberi. Le cose stanno lentamente migliorando, i giovani (sotto i 35-40) mi pare abbiano un altro passo, ci vuole tempo, tanto però.
 

quorthon

Biker cesareus
1/9/08
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roma
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scott spark 60/720/RC Team Black, bianchi
In realtà sono apparsi qui e là prima dell'ultimo "giro di vite".
Non credo siano normati perché ne ho viste alcune varianti.
No, non sono da codice, stanno lì messi dalla giunta comunale, lo dico perchè come tali sono firmati...
Cmq meglio che un calcio in c**o...
 

albatros_la

Biker dantescus
25/6/09
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Le regioni peggiori dove pedalare sono quelle del PIL, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, qui c'è una frenesia non riscontrabile altrove, forse non è sempre vero che il lavoro rende liberi. Le cose stanno lentamente migliorando, i giovani (sotto i 35-40) mi pare abbiano un altro passo, ci vuole tempo, tanto però.
Quelle sono semplicemente le regioni dove si va più in bici. E come tutti gli attori sulla strada, più ce ne sono e più c'è acredine. Vai a pedalare a Roma o a Napoli e poi mi dici. Assieme fanno un decimo di tutta la popolazione italiana.
 

Ivo

Biker paradisiacus
21/2/04
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Bassa modenese
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Enduro Expert 2010
Quelle sono semplicemente le regioni dove si va più in bici. E come tutti gli attori sulla strada, più ce ne sono e più c'è acredine. Vai a pedalare a Roma o a Napoli e poi mi dici. Assieme fanno un decimo di tutta la popolazione italiana.
Ho pedalato in tutta Italia, dove c'è meno tolleranza è dove dicevo, se sali in trentino o scendi dalla Toscana in giù va già meglio poi certo, le grosse città meglio evitarle tutte.
 

avalonice

Biker paradisiacus
2/4/09
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ovunque
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con le ruote
La settimana scorsa io ho rischiato di essere lanciato in aria da un'automobilista che mi ha sorpassato in un tratto di strada alquanto stretto e subito dopo mi ha tagliato di netto la strada perché stava arrivando un'auto sull'altra carreggiata in senso opposto. Il tutto per fermarsi 10 metri più avanti perché il semaforo era rosso e c'era già la coda di auto ferme.
Mi sono affiancato e l'ho allegramente mandato a quel paese, lui mi ha risposto dicendomi che dovevo togliermi dalle palle.
Situazioni del genere mi capitano abbastanza spesso, di solito sto zitto perché sono un tipo pacifico e non so mai chi ho davanti, ma cosa vuoi fare a gente del genere se non prenderli di peso e fargli assaggiare il sapore dell'asfalto?

Quello che io noto, soprattutto quando sono in bdc, è che la stragrande maggioranza degli utenti della strada è distratta e poco incline al rispetto verso gli altri utenti, soprattutto quelli deboli (ciclisti e pedoni).
Bisognerebbe partire da molto lontano per migliorare le cose, con campagne di sensibilizzazione/educazione per arrivare alla costruzione di nuove infrastrutture dedicate ai ciclisti - fatte bene però, non basta tracciare linee a caso sul manto stradale -, in modo sia da aumentare il numero di persone che usa la bici per sport/mobilità sia da aumentare la consapevolezza che su strada ci siamo anche noi e che bisogna stare attenti.

Inventare nuovi reati e nuove restrizioni ha poco senso se, come già detto, sono inapplicabili e, soprattutto, se poi per strada non c'è un adeguato numero di agenti che controlli e faccia multe in caso di infrazione.

Purtroppo, sono anche perfettamente consapevole di vivere nel mondo dei sogni perché una roba del genere probabilmente non la vedrò mai. Noi ciclisti continueremo a essere visti come un ostacolo da superare a ogni costo e non come persone che, se qualcosa dovesse andar storto durante una manovra azzardata per guadagnare 10 secondi, potrebbero rimetterci la pelle.
Sono d'accordo su tutto eccetto che basti "educazione e sensibilizzazione", come più volte ho già affermato, serve la repressione come avviene nel resto del modo civilizzato, dove le regole ci sono e si fanno rispettare e se non le rispetti sono ca##i acidi.
Comunque il tuo mondo dei sogni esiste basta uscire da questo paese.

Le regioni peggiori dove pedalare sono quelle del PIL, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto,
sono quelle più congestionate dal traffico, dove risiede la maggior parte della popolazione italiana,
 
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Matteo_Harlock

Biker superis
12/8/24
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MTB
E nemmeno rispettano il prossimo...
Intendevo, che quando vedete uno in salita, su una strada di montagna, sorpassare una bici nonostante nell'altra corsia ne sopraggiunga un'altra, facendo il pelo ad entrambe, spesso non è mancata conoscenza del CDS o il non rispettare il ciclista...

...è nel 90% che vanno in confusione tra cambio, freno e frizione, e l'idea di scalare o di dover riprendere la marcia su una strada in forte pendenza, li atterrisce. Perchè non lo sanno fare!

C'è una pagina sui social di uno che si mette ad un tornante dello Stelvio, lato atesino, particolarmente stretto, per vedere le follie di chi lo deve percorrere verso destra, in salita.
Roba da far venire i brividi, la quantità di persone in auto/moto/scooter totalmente inabile alla conduzione di un mezzo.
 
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picca

Biker grossissimus
24/6/14
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Frontino basco
Dalla discussione manca un punto di vista.

Voi state interpretando il comportamento degli utenti della strada in termini di rispetto del CDS e/o del prossimo.

Manca un punto fondamentale: le persone NON CONOSCONO il CDS e NON SANNO GUIDARE.

Intendevo, che quando vedete uno in salita, su una strada di montagna, sorpassare una bici nonostante nell'altra corsia ne sopraggiunga un'altra, facendo il pelo ad entrambe, spesso non è mancata conoscenza del CDS o il non rispettare il ciclista...

...è nel 90% che vanno in confusione tra cambio, freno e frizione, e l'idea di scalare o di dover riprendere la marcia su una strada in forte pendenza, li atterrisce. Perchè non lo sanno fare!

C'è una pagina sui social di uno che si mette ad un tornante dello Stelvio, lato atesino, particolarmente stretto, per vedere le follie di chi lo deve percorrere verso destra, in salita.
Roba da far venire i brividi, la quantità di persone in auto/moto/scooter totalmente inabile alla conduzione di un mezzo.
Hai ragione de vendere.
Ma basta guardare la gente uscire/entrare da/in un parcheggio. Si vedono fare delle cose fuori di cervello.
E in quella situazione sono praticamente fermi, o a 5 km/h.
Immagina quando devono prendere una decisione a 50-70km/h.
Magari col telefono in una mano e la sigaretta elettronica nell'altra, ma questo è ancora un altro discorso, già affrontato.

Detto ciò la mia domanda di sopra sul numero di sanzioni per il mancato rispetto del metro e 50 era chiaramente provocatoria...
questo per dire che anche le richieste da parte dei ciclisti di leggi che gli (ci) tutelino, sono spesso fini a sè stesse.
Nel caso specifico è chiaramente una legge non applicabile, e tantomeno porta ad una violazione sanzionabile.
Trall'altro secondo me è anche di scarsa tutela in caso di incidente (come si diceva sopra), perchè, a differenza di un tamponamento tra auto in cui i mezzi, più o meno, rimangono lì, in caso di collisione con un ciclista questi, ahimè, spesso, lo ritrovi a qualche decina di metri di distanza.

Insomma, la solita norma fuffa per far contento qualcuno, per (forse) prendere qualche voto. Ma totalmente inutile.
 
Ultima modifica:

Matteo_Harlock

Biker superis
12/8/24
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Alto Adige
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MTB
Con questa farsa del 1.5m i gruppi proponenti possono dire di "avere fatto qualcosa", quando a conti fatti non hanno fatto NULLA.
Il fatto è che risolvere il problema della sicurezza stradale, per davvero, sarebbe controproducente per qualsiasi forza politica.

Sulla strada interagiscono 3 sistemi:
  1. utenti
  2. infrastruttura
  3. veicoli
Ridurre il rischio vuol dire intervenire preventivamente sulle interazioni dei 3, per mitigare gli scenari di conflitto.

Negli ultimi anni si è sempre e solo intervenuto sul (3), i veicoli, impestandoli di ADAS. Alcuni perfino potenzialmente pericolosi.

Ormai i mezzi hanno raggiunto un livello di affidabilità che solo 5 anni fa ce lo sognavamo.
Sarebbe ora di metter mano agli altri punti. Ma ciò toccherebbe corde che non si possono toccare.

Ad esempio, per gli utenti:
Se faccio l'ingegnere, il medico, il bagnino, ho un obbligo di formazione periodica, per garantire il mantenimento dei requisiti psicofisici per quel ruolo. Per guidare un'auto, invece, basta uno che ogni 10 anni "Ci sente?" "Si" "Apposto."
Cambiano le norme, cambiano le regole... Chi verifica che i conducenti si aggiornino? Perchè non c'è una prova teorico-pratica ad ogni rinnovo?
Semplice: perchè in Italia la patente è vissuta come un DIRITTO. Chi facesse una norma del genere, verrebbe fustigato sulla pubblica piazza.

Per l'infrastruttura:
Gran parte della rete viaria versa in condizioni disperate. Guard-rail totalmente NON a norma, vere ghigliottine per ciclisti e motociclisti, buche fuori scala, e situazioni pericolose gestite con limiti di velocità provvisori... permanenti.
Ah, non dimentichiamoci la segnaletica verticale raffazzonata, incoerente, sovrabbondante.
Perchè lo stato non impone a se stesso il rispetto delle norme? Perchè non ci sono soldi. Chi deviasse fondi sulla viabilità, togliendoli magari da qualche baraccone assistenzialista, finirebbe con non ottenere nulla di evidente (per molti anni sarebbero gocce che si perdono in un mare, senza dare un riscontro tangibile) a fronte di malumori di chi si vedrebbe intaccato l'orticello.

E quindi eccoci qui. Con veicoli che pensano quasi da soli, condotti da emeriti ignoranti e che percorrono strade devastate.
 

Classifica giornaliera dislivello positivo