...e la bici sta in piedi da sola..monte magno - gavardo - BS

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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Picola ma carattarastica...
C'è anche da aggiungere che proprio per la malconservazione del territorio e per la conformazione geologica del territorio ad ogni goccia l'Italia va giù....conosco un sentiero a Tignale (zona lago di Garda)...la Val Tignalga che porta su a passo Scarpapè...dove c'è il divieto dei mezzi motorizzati,che è ridotto molto peggio di questo visto in foto e vi assicuro che fino a pochi anni fa era tutto pedalabile fino al passo,parlando con i locali,è stato confermato che il danno l'han fatto i grossi acquazzoni estivi...ormai anche le condizioni meteo fanno la loro parte...periodi di siccità lunghi e quando piove la terra è talmente arida che l'acqua scappa via verso valle portandosi dietro di tutto e di più....la forza che ha l'acqua quando vien giù è mostruosa e non la ferma nessuno...personalmente non mi sento di demonizzare nessuno...ho solo aggiunto una riflessione...:celopiùg:

@ giovomal...per caso è il sentiero che viene da Prandaglio verso il Magno o è quello che scende verso Clibbio....Scusate l'OT...
 

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è il 504 che poi si dirama e da una parte scende a clibbio e diventa il 495 mentre dall altra continua fino in cima al Selvapiana, parte da Passo la Fobbina

Se il monte Magno è diventato patria dei motociclisti "della domenica" perchè non collaborare per creare un percorso all' interno del Parco Alto Garda dove loro non ci posson entrare???

Trailpark Buelino è la risposta....:spetteguless:

Se sei interessato, sò ché:cucù:
 

cesare RBO

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i danni e l'impatto che i mezzi a motore (le moto da enduro/cross nel caso specifico di questo tread) hanno sui sentieri sono cosa nota a tutti... volevo quindi tentare un approccio da una diversa angolazione e per farlo sfrutto l'intervento di satyr
satyr
I boscaioli (pagati per tagliare e mantenere il bosco sano e giovane a seguito di bollatura da parte della forestale

dove sta scritto che un bosco "giovane" sia sano? a meno che non si stia parlando di "piantagione di specie arboree" un bosco sano (con un ecosistema e una biocenosi ricca e vitale) è un bosco vecchio... per consentire il taglio (e quindi trasformare il bosco in una fonte di lucro) dei boschi si è fatta passare nel corso dei decenni questa simpatica amenità col risultato che oggi i nostri boschi sono considerati (e trattati) proprio come piantagioni e trovare un bosco che non sia fortissimamente antropizzato risulta veramente difficile. Che poi l'utente medio (endurista, biker, trekker o cavallerizzo) non sappia distinguere Villa Borghese da un bosco in grazia di dio beh, questo è tutto un altro discorso... (qualche accenno si trova in altre discussioni in cui si parlava di biker che andavano in natura ma allo stesso tempo temevano di incontrarla...:smile:)
Molti dei danni dovuti all'erosione dell'acqua (anche quelli sorti inizialmente dal passaggio delle moto) in realtà discendono da questa scelta di "diradare" il bosco con conseguente alterazione della copertura arborea e del sottobosco e quindi minore (spesso molto minore) capacità del terreno e della vegetazione di trattenere, rallentare, assorbire le masse d'acqua che inevitabilmente finiscono cosi per erodere il terreno. Stesso discorso per la capacità di trattenere il terreno e quindi di evitare (o limitare al massimo) smottamenti, frane ecc.
penso (e mi auguro) che prima o poi i conti (fatti bene però!) con queste cose dovremo pur farceli ed in quel momento anche analizzare quali attività siano compatibili con l'ambiente in questione (e quindi anche normarle) e quali no, indipendentemente dalle categorie di appartenenza.
a volte ed in determinate condizioni infatti anche i più "insospettabili" (vedi cavalli) sono in grado di fare danni e degradare gravemente un percorso (potrei farvi l'esempio, anche corredato da foto, dei percorsi nell'area di Capo Carbonara, Villasimius) non parliamo di cosa lascia in giro chi li cavalca poi...:omertà:.
In altri posti i danni maggiori li ho visti fare proprio dalla Forestale con il passaggio del loro mega fuoristrada durante i loro periodici e frequenti giri di controllo...
è la globalità dell'approccio alla questione ambiente che andrebbe rivista e ripensata (aggiornata già sarebbe un passo in avanti...), poi è ovvio che ognuno fa i conti con la propria realtà ed i propri problemi (che a ben guardare sono assai comuni) tentando nel suo piccolo di metterci una pezza o di trovare soluzioni anche temporanee...
non molti anni fa fu coniata la frase "pensare globalmente, agire localmente"...
ciao
 
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Se il monte Magno è diventato patria dei motociclisti "della domenica" perchè non collaborare per creare un percorso all' interno del Parco Alto Garda dove loro non ci posson entrare???

Trailpark Buelino è la risposta....:spetteguless:

Se sei interessato, sò ché:cucù:

Tu il sentiero del Buelino vorresti sistemarlo con picca e badile....:nunsacci:...ti sei letto un pò questo....

[URL]http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=251005
[/URL]
...meglio che arrivi fin sopra il Pizzoccolo e poi scendi a manetta divertendoti e facendo attenzione....li di moto non ne trovi sicuro e hai un infinità di varianti....il monte Magno non è ancora patria dei motociclisti della Domenica....in svariati anni e volte che l'ho fatto forse li ho visti 2 volte...forse....diciamo anche che in quella zona l'acqua durante alluvioni e temporali da il suo contributo anche perchè la zona morfologicamente si presta bene....:celopiùg:
 

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Tu il sentiero del Buelino vorresti sistemarlo con picca e badile....:nunsacci:...ti sei letto un pò questo....

[url]http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=251005[/URL]

Grazie del consiglio sulla lettura, ma tu hai letto questo:
http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=250354
Perchè forse c' è qualcosa che ti sfugge...non si tratta di creare un percorso da zero..., ma di rendere percorribile sull' intero sviluppo un sentiero (traccia ormai) che c' è già; reso però impraticabile dall' incuria e l' abbandono.
Si tratta di un "restauro" fatto bene, senza andare a deturpare quel che è l' equilibrio della natura; un' azione ponderata e con senso.

...meglio che arrivi fin sopra il Pizzoccolo e poi scendi a manetta divertendoti e facendo attenzione....li di moto non ne trovi sicuro e hai un infinità di varianti....il monte Magno non è ancora patria dei motociclisti della Domenica....in svariati anni e volte che l'ho fatto forse li ho visti 2 volte...forse....diciamo anche che in quella zona l'acqua durante alluvioni e temporali da il suo contributo anche perchè la zona morfologicamente si presta bene....:celopiùg:

Il Pizzocolo è una bella gita, una bella passeggiata.......ma vuoi mettere ad un trail dedicato...
 

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[Quote stms0406....]
Salve a tutti, scrivo qui perchè non ho trovato una vera e propria sezione dedicata (bacchettatemi pure in caso contrario).

Volevo coinvolgere bikers e/o associazioni d' appartenenza, del Lago di Garda e limitrofi, per la realizzazione di un trail e/o singletrack a ridosso del Pizzocolo, sul M.te Buelino appunto.
Previo autorizzazioni alla Comunità Montana (con sede a Gargnano) e/o comuni interessati (Gardone Riviera/Salò), avrei in mente un progetto per la costruzione di un percorso che dal M.te Pirello 1100mt c.a. (raggiungibile col pedalabile e quasi tutto carrozzabile sentiero n.8) scende verso valle (S. Michele) toccando S. Urbano (sentiero n.6) e il Buelino (sentiero n. 13).
Un percorso discesistico arricchito anche da drop e/o salti artificiali e non.

Attualmente l' incuria da parte del CAI, o chi per loro, e la presenza dei cinghiali rendono il sentiero 13 una "traccia" nel bosco, risultando quindi impraticabile e difficilmente percorribile; ecco il perchè della scelta.

Dopo aver sondato il vs interessamento in merito, presenteremo la domanda agli enti preposti sopracitati; eventualmente allegando anche una raccolta firme, in modo da poterlo rendere utilizzabile e fruibile x tutti l' estate prossima.

N.B. servirà naturalmente forza lavoro con picca e badile nel caso il progetto andasse in porto!

Grazie a tutti per consigli ed opinioni in merito.[/Quote]

E' appunto per quello che ti ho scritto cosi....non mi era sfuggito...credo che dovrai chiedere alla sezione C.a.i. di Salò...e non credo che sarà molto facile,anche perchè sei in un contesto del parco dell'alto Garda....
Se poi vuoi metterci drop e salti artificiali penso che l'intervento non invasivo...non sarà cosi non invasivo e non deturpante per la natura..più bisogna tener conto della geologia del territorio......se proprio proprio... l'unica sarebbe pulirlo e ravvivare la traccia...senza creare nulla,visto che non è nato per lo scopo trail e per di più in un parco....dove è lecito si fare del mtbiking e trekking,ma su sentieri e strade consigliate...comunque se vai alla sezione C.a.i. di Salò...prova a chiedere le cartine geografiche della zona...e vedi se ci sono percorsi segnalati per mtb...(che sappia io nemmeno uno,son tutti per trekking...:spetteguless:...)...è ancora tanto che non abbiano messo divieti per i bikers....quindi prima che lo facciano,manteniamo un 'profilo basso' e accontentiamoci di quello che già c'è,della zona...:celopiùg:
 
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i danni e l'impatto che i mezzi a motore (le moto da enduro/cross nel caso specifico di questo tread) hanno sui sentieri sono cosa nota a tutti... volevo quindi tentare un approccio da una diversa angolazione e per farlo sfrutto l'intervento di satyr


dove sta scritto che un bosco "giovane" sia sano? a meno che non si stia parlando di "piantagione di specie arboree" un bosco sano (con un ecosistema e una biocenosi ricca e vitale) è un bosco vecchio... per consentire il taglio (e quindi trasformare il bosco in una fonte di lucro) dei boschi si è fatta passare nel corso dei decenni questa simpatica amenità col risultato che oggi i nostri boschi sono considerati (e trattati) proprio come piantagioni e trovare un bosco che non sia fortissimamente antropizzato risulta veramente difficile. Che poi l'utente medio (endurista, biker, trekker o cavallerizzo) non sappia distinguere Villa Borghese da un bosco in grazia di dio beh, questo è tutto un altro discorso... (qualche accenno si trova in altre discussioni in cui si parlava di biker che andavano in natura ma allo stesso tempo temevano di incontrarla...:smile:)
Molti dei danni dovuti all'erosione dell'acqua (anche quelli sorti inizialmente dal passaggio delle moto) in realtà discendono da questa scelta di "diradare" il bosco con conseguente alterazione della copertura arborea e del sottobosco e quindi minore (spesso molto minore) capacità del terreno e della vegetazione di trattenere, rallentare, assorbire le masse d'acqua che inevitabilmente finiscono cosi per erodere il terreno. Stesso discorso per la capacità di trattenere il terreno e quindi di evitare (o limitare al massimo) smottamenti, frane ecc.
penso (e mi auguro) che prima o poi i conti (fatti bene però!) con queste cose dovremo pur farceli ed in quel momento anche analizzare quali attività siano compatibili con l'ambiente in questione (e quindi anche normarle) e quali no, indipendentemente dalle categorie di appartenenza.
a volte ed in determinate condizioni infatti anche i più "insospettabili" (vedi cavalli) sono in grado di fare danni e degradare gravemente un percorso (potrei farvi l'esempio, anche corredato da foto, dei percorsi nell'area di Capo Carbonara, Villasimius) non parliamo di cosa lascia in giro chi li cavalca poi...:omertà:.
In altri posti i danni maggiori li ho visti fare proprio dalla Forestale con il passaggio del loro mega fuoristrada durante i loro periodici e frequenti giri di controllo...
è la globalità dell'approccio alla questione ambiente che andrebbe rivista e ripensata (aggiornata già sarebbe un passo in avanti...), poi è ovvio che ognuno fa i conti con la propria realtà ed i propri problemi (che a ben guardare sono assai comuni) tentando nel suo piccolo di metterci una pezza o di trovare soluzioni anche temporanee...
non molti anni fa fu coniata la frase "pensare globalmente, agire localmente"...
ciao

Mamma mia che saccenza. Sento un forte odore di università... Per come sono conformate (certe)nostre montagne il rischio frana é elevato e c'é da mettersi l'anima in pace,le frane sono una cosa naturale. Facciamocene una ragione. Siamo noi che abbiamo costruito strade e centri abitati a valle di certe scarpate(ecco il vero errore umano) e la fisica si sa gioca brutti scherzi. Certo le radici della vegetazione hanno una fortissima importanza ma che riescano atrattenere certe moli di terreno è un'amenità pazzesca al massimo limita l'erosione superficiale. Il disbosco non comporta l'asportazione delle radici,le ceppaie sono vive e ricacciano nuovamente in primavera( non a caso si taglia solo ed esclusivamente durante la stagione silvana). Il maggior danno lo fa l'acqua che penetra in profondità,é quella il vero pericolo e non ci passi per la testa che la vegetazione possa assorbire un acquazzone istantaneamente...suvvia. L'acqua nel sottosuolo trova lo strato roccioso e comincia e erodere la terra vergine dove non ci sono radici e ci si ritrova con un blocco di terra all'apparenza compatto(grazie alle radici)appoggiato su un blocco di roccia ricoperto da uno strato di fanghiglia. Cosa fa questo blocco di terra? FRANA. Ps nei paesi del nord europa ci campano diradando boschi(e con quali moli!) Come mai non ci sono frane? Credimi che hanno un sistema di lavoro molto più "violento" e invadente del nostro.
La Forestale che fa danno con enormi fuoristrada nei boschi? Cosa intendi per danno? Che vanno nelle pozzanghere delle stradine con le ruote delle loro enormi panda 4x4? Sai a passeggio col buontempo ci si può andare in bici o a piedi ma se vai a lavorare e devi coprire certe distanze credo che un mezzo motorizzato sia indispensabile.
Ah Italia paese di benpensanti...
 

sembola

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una nera e l'altra pure
Mamma mia che saccenza. Sento un forte odore di università...
Vista la situazione in cui versa il nostro paese e il bassissimo livello di istruzione universitaria, forse di odore di università ce n'è troppo poco... non sarebbe strano che le due cose fossero correlate... :spetteguless:

Detto questo, il diradamento del bosco è una pratica normale e che viene praticata da secoli, e che se ben condotta è assolutamente sostenibile. Altra cosa è la deforestazione, che invece è dannosa specialmente in un paese dall' orografia difficile come l'Italia.

Se invece parliamo dei danni alla viabilità forestale (che è l'argomento del topic) sarei estremamente felice se fossero causati solo dai mezzi della Forestale o della Polizia Provinciale. Purtoppo la realtà è parecchio differente.
 

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è il 504 che poi si dirama e da una parte scende a clibbio e diventa il 495 mentre dall altra continua fino in cima al Selvapiana, parte da Passo la Fobbina

scusate l'ot

ma è quello che arriva a clibbio o a sabbio? (zona campo sportivo più o meno)
nel secondo caso è noto per essere un percorso da moto (giusto o sbagliato che sia)
per le bici è molto molto più bello quello che scende a clibbio (lo si prende da prandaglio e c'è una sbarra all'inizio) però è un sacco di tempo che non ci vado quindi non so come sia messo ultimamente, volendo lo puoi prendere anche dalla selvapiana passando per madonna della neve e poi risalendo un pelo
 

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ma è quello che arriva a clibbio o a sabbio? (zona campo sportivo più o meno)
nel secondo caso è noto per essere un percorso da moto (giusto o sbagliato che sia)
per le bici è molto molto più bello quello che scende a clibbio (lo si prende da prandaglio e c'è una sbarra all'inizio) però è un sacco di tempo che non ci vado quindi non so come sia messo ultimamente, volendo lo puoi prendere anche dalla selvapiana passando per madonna della neve e poi risalendo un pelo

Se non erro...appena passato l'abitato di Prandaglio e dopo un pò di bosco, si arriva ad un 'trivio'...l'importante è non sbagliare li....uno porta a Clibbio,e se è quello che intendi tu...è tosto,scavato ormai anche quello dall'erosione,eventi climatici ,trial ecc.,un'altro scende a Pompegnino dove c'è la teleferica dei boscaioli ed un 'altro ancora,forse il più tosto in una frazione di Pompegnino...dove scendi dalle antenne (non quelle del Magno...) e ti ritrovi a Roè in pista ciclabile...però qui bisogna stare attenti...si passa dentro ad una posta di caccia...farsi sentire bene quando si è limotrofi...:celopiùg:
 

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Vista la situazione in cui versa il nostro paese e il bassissimo livello di istruzione universitaria, forse di odore di università ce n'è troppo poco... non sarebbe strano che le due cose fossero correlate... :spetteguless:

Sarebbe auspicabile sentire più profumo di università invece sempre più spesso(come in questo caso) si sente odore di università. La differenza è enorme.
 

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Sarebbe auspicabile sentire più profumo di università invece sempre più spesso(come in questo caso) si sente odore di università. La differenza è enorme.

In linea di teoria posso essere d'accordo con te, ma credo comunque che anche un bel po' di odore sarebbe molto meno peggio del vuoto pneumatico attuale. Per esempio anche con solo "odore di università" si dovrebbe capire facilmente che il degrado ambientale in Italia non è certo dovuto ai fuoristrada della Forestale ;-).
 

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Se non erro...appena passato l'abitato di Prandaglio e dopo un pò di bosco, si arriva ad un 'trivio'...l'importante è non sbagliare li....uno porta a Clibbio,e se è quello che intendi tu...è tosto,scavato ormai anche quello dall'erosione,eventi climatici ,trial ecc.,un'altro scende a Pompegnino dove c'è la teleferica dei boscaioli ed un 'altro ancora,forse il più tosto in una frazione di Pompegnino...dove scendi dalle antenne (non quelle del Magno...) e ti ritrovi a Roè in pista ciclabile...però qui bisogna stare attenti...si passa dentro ad una posta di caccia...farsi sentire bene quando si è limotrofi...:celopiùg:

esatto, li ho fatti praticamente tutti (abitavo proprio all'inizio della salita di prandaglio)
al trivio si va a sinistra e poi dopo qualche centinaio di metri prima dell'ultimo strappo tosto in salita su fondo pietroso (che porta ad una casa un po' diroccata dove a volte ci sono degli asini) si va ancora a sinistra passando sotto la sbarra e da li è impossibile sbagliare, tosto in alcuni punti ma molto bello (la parte centrare in mezzo alle rocce è uno spettacolo) una volta lì ho fatto una caduta che se non avessi avuto il casco sarei morto (l'ho spezzato a metà)
 

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esatto, li ho fatti praticamente tutti (abitavo proprio all'inizio della salita di prandaglio)
al trivio si va a sinistra e poi dopo qualche centinaio di metri prima dell'ultimo strappo tosto in salita su fondo pietroso (che porta ad una casa un po' diroccata dove a volte ci sono degli asini) si va ancora a sinistra passando sotto la sbarra e da li è impossibile sbagliare, tosto in alcuni punti ma molto bello (la parte centrare in mezzo alle rocce è uno spettacolo) una volta lì ho fatto una caduta che se non avessi avuto il casco sarei morto (l'ho spezzato a metà)


Speriamo che questo tuo post lo leggano in molti....;-)

In effetti quella discesa per Clibbio (se intendiamo la stessa cosa...ma credo di si...) noi la chiamavamo...'il territorio lunare'....per via della conformità e del bianco calcareo.....è un pò che non la faccio nemmeno io....ma so di amici che l'han fatta e a detta loro,ora è impraticabile...tocca farselo a piedi quel pezzo....e indovina di chi è in parte la colpa....oltre le già citate avversità climatiche...:omertà: :celopiùg:
 

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La Forestale che fa danno con enormi fuoristrada nei boschi? Cosa intendi per danno? Che vanno nelle pozzanghere delle stradine con le ruote delle loro enormi panda 4x4? Sai a passeggio col buontempo ci si può andare in bici o a piedi ma se vai a lavorare e devi coprire certe distanze credo che un mezzo motorizzato sia indispensabile.
Ah Italia paese di benpensanti...

Mi sfugge il motivo dell’acredine… non mi pare di averne dato motivo, cosi come non so cosa ti abbiano fatto l’università, la cultura o il sapere… (se magari ce lo spieghi…) e per inciso la “saccenza” è una cosa, la conoscenza un'altra… ma non ho difficoltà a comprendere come la cosa possa sfuggirti…
Le frane sono eventi (anche) naturali? E beh, certo (grazie al c…o, direbbe qualcuno...:smile:) ma non stavamo disquisendo di eventi naturali ma dello “spettacolo” (scempio?!) che abbiamo sotto gli occhi quotidianamente in questo paese ed in cui di “naturale” (inutile prendersi in giro o raccontarsi favolette buoniste e raramente “disinteressate”) non c’è proprio un bel nulla (se non l’acqua che cade e la forza di gravità)… il fatto che poi si sia costruito dove non si sarebbe dovuto aggiunge danno (a volte anche in vite umane) al danno… ma da qui a voler far passare il dissesto idrogeologico che puntualmente assurge alle cronache nazionali per una “cosa naturale” ce ne passa…
La funzione delle radici è nota (sembrerebbe, almeno in senso generale) ma a quanto pare sono molto meno noti altri fattori altrettanto (se non più) importanti:
-la quantità di piante (e quindi, guarda caso, anche di radici…) per unità di spazio con il diradamento diminuiscono drasticamente e in un bosco “piantagione” è notevolmente inferiore a quella che si riscontrerebbe in un bosco “vero”… cosi come diminuisce la varietà di specie arboree (ma non solo) presenti e l’età dei singoli alberi… diminuisce (a volte scompare proprio) il numero di alberi anziani e vecchi, morti (in piedi o già al suolo) o morenti con impoverimento (tra le altre cose) della qualità del suolo e della biocenosi relativa.
-il diradamento modifica (altera) profondamente il sottobosco (maggior soleggiamento, maggior spazio e “aria” a disposizione, diversa temperatura ed umidità) originario.
-la composizione (chimica e fisica) del terreno per i motivi succitati viene alterata anch’essa.
- la copertura arborea (partendo dalla volta) ha una funzione (fondamentale) nell’intercettare, bloccare, rallentare, assorbire ed in seguito rilasciare (“dolcemente”) l’acqua piovana che in questo modo perde o vede ridursi di molto (di moltissimo, un vero e proprio “ombrello”) la capacità “battente” sul suolo e quindi anche il suo potenziale erosivo e la velocità di scorrimento.
hai una vaga idea di quanta acqua possa “tenere” (e trattenere) sulla sua immensa superficie fatta di foglie, rami e tronco (corteccia) e apparato radicale un singolo albero adulto (una bella quercia ad esempio)???
Stesso discorso per il sottobosco che non solo “ripara” il suolo (dalla pioggia battente) ma assorbe anch’esso una quantità d’acqua impressionante imbrigliandola, trattenendola e rilasciandola gradualmente come una spugna.
Dulcis in fundo, il diradamento rende i boschi molto più esposti e vulnerabili agli incendi.
Ed il diradamento non sortirebbe effetti negativi quindi? L’acqua che cade è sempre la stessa ma ci sono la metà (quando va bene) degli alberi (e di taglia inferiore) e nessun “vero” sottobosco a bloccarla/rallentarla/assorbirla… secondo te quale può essere l’effetto a medio termine?
Non parliamo poi (ma tanto a chi frega?!) dell’impoverimento sul versante della biodiversità (flora ma anche fauna)…. Animali una volta comuni sono ormai rari e localizzati (guarda caso) in quei brandelli di bosco “vero” rimasti…

Ps nei paesi del nord europa ci campano diradando boschi(e con quali moli!) Come mai non ci sono frane? Credimi che hanno un sistema di lavoro molto più "violento" e invadente del nostro.

Forse perché hanno un orografia parecchio diversa? forse perché hanno un clima diverso? se vuoi parliamo anche delle implicazioni che un clima diverso (neve invece che pioggia e rilascio lento e graduale al disgelo) può avere in questi casi… forse perché hanno costruito in modo leggermente diverso che da noi e (sempre forse) perché hanno ben altri spazi a disposizione (anche in relazione al numero di abitanti)?
Forse perché hanno saputo/voluto dividere nettamente (cosa che da noi non si è fatta salvo rari casi) e chiaramente i boschi “piantagione” da quelli che vanno mantenuti “integri”?

La Forestale che fa danno con enormi fuoristrada nei boschi? Cosa intendi per danno? Che vanno nelle pozzanghere delle stradine con le ruote delle loro enormi panda 4x4? Sai a passeggio col buontempo ci si può andare in bici o a piedi ma se vai a lavorare e devi coprire certe distanze credo che un mezzo motorizzato sia indispensabile.

e… mi sa che non parlavo del pandino (ma che simpatico…), ma del VM… hai presente?:spetteguless:

Ah Italia paese di… :nunsacci:
 

ZioTeddy

Biker grossissimus
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Certo le radici della vegetazione hanno una fortissima importanza ma che riescano atrattenere certe moli di terreno è un'amenità pazzesca al massimo limita l'erosione superficiale.
Questo è verissimo, anzi... talune piante isolate creano un vero e proprio effetto vela: intercettano alla chioma l'energia eolica, la trasmettono prima al tronco e poi la dissipano alle radici. Risultato: in taluni posti esposti o incoerenti (vedi zone argillse o prive di struttura grossolana) le piante si ribaltano dalla ceppaia creando a modo loro una destrutturazione del terreno.
Il disbosco non comporta l'asportazione delle radici,le ceppaie sono vive e ricacciano nuovamente in primavera( non a caso si taglia solo ed esclusivamente durante la stagione silvana).
Vero in parte... la ceduazione del bosco (ma anche solo le potature fatte a caxxo sulle piante) creano un autoriduzione dell'apparato radicale (vedi Reimbault & Shigo) della ceppaia o del singolo albero, sia a livello di ancoraggio che di assorbimento. L'unica fortuna del bosco ceduo è che le piante sono abbastanza vicine per evitare grossi problemi di autoriduzione dell'apparato radicale.
Il maggior danno lo fa l'acqua che penetra in profondità,é quella il vero pericolo e non ci passi per la testa che la vegetazione possa assorbire un acquazzone istantaneamente...suvvia. L'acqua nel sottosuolo trova lo strato roccioso e comincia e erodere la terra vergine dove non ci sono radici e ci si ritrova con un blocco di terra all'apparenza compatto(grazie alle radici)appoggiato su un blocco di roccia ricoperto da uno strato di fanghiglia. Cosa fa questo blocco di terra? FRANA.
Vero, ma è anche vero quel che dice cesare RBO, ovvero che la copertura arborea rallenta e di tanto l'ersosione superficiale, intercettando alla chioma violenti acquazzoni.
Ps nei paesi del nord europa ci campano diradando boschi(e con quali moli!) Come mai non ci sono frane? Credimi che hanno un sistema di lavoro molto più "violento" e invadente del nostro.
Questa non è del tutto vero: in zone del nord europa si ripiantano addirittura le piante che vengono ceduate (chiedi a IKEA tanto x esempio...). Quì da noi dopo una ceduazione di legname hai mai visto cose simili? Oltremodo hanno morfologie di terreni diversi e strutturazione dei terreni completamente diversi dai nostri, quindi tale (presunta) invasività magiore da parte loro sulla ceduazione è "abbastanza" sostenibile
La Forestale che fa danno con enormi fuoristrada nei boschi? Cosa intendi per danno? Che vanno nelle pozzanghere delle stradine con le ruote delle loro enormi panda 4x4? Sai a passeggio col buontempo ci si può andare in bici o a piedi ma se vai a lavorare e devi coprire certe distanze credo che un mezzo motorizzato sia indispensabile.
Ah Italia paese di benpensanti...
Vero... non confondiamo comunque la ludicità al lavoro. Il danno rimane un danno x carità, ma se vedo un controllo (magari sempre) sui miei appennini in giornate anche fangose a me fa piacere. Se vedo il classico coglioncello che esce fuori per gasarsi sapendo che proprio con un fondo incoeso si possono creare dei danni, la cosa a me fa incazzare altamente.
Non a caso si vedono taluni sentieri anche franati in prossimità di erosione da parte di mezzi enduro o 4x4. Non è talebanismo, ma una visione della realtà assai veritiera...

PS

Non sono saccente, non ho fatto univeristà, puzzo di miscela x 40 ore a settimana, lavoro in una cooperativa che si occupa di lavori di idraulica forestale e sul verde, a me piace informarmi e lavorarci poi sopra... alla faccia di chi ha una visone abbastanza ristretta di chi non ha fatto taluni studi, beh... forse + che univeristà, sarebbe meglio informarsi a prescindere e applicarsi a prescindere... :medita:
 
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