Post interessante, io i concetti espresso da Marco li sostengo da anni, da quando ho capito perchè è nato l'enduro e da chi è nato l'enduro:
L'enduro è una grande illusione, creata ad hoc dalle case costruttrici e da distributori ad esse legate nelle varie nazioni, per rilanciare il mercato delle bici "ricreative".
Dopo che le AM e le Trailbike sono state un po' messe da parte dall'avvento della DH e del Freeride sopratutto, le case hanno deciso di rilanciarle, aumentandone leggermente le escursioni ma sopratutto mutuando le geometrie aperte dalle bici da DH, fatto questo, avevano bisogno di dare un motivo al consumatore per renderle vendibili, appetibili, e sono nati i circuiti di enduro. Se ci pensate bene, è la stessa cosa che stanno cercando di fare oggi con le bici
Gravel.
Quindi, una volta creati i circuiti e investiti soldi, tanti soldi, in comunicazione, hanno fatto risorgere niente più di quello che 15/20 anni fa era chiamato All-Mountain, con bici senza dubbio più evolute. Ciò ha richiamato tutta quella gente che nel frattempo si era cimentata in altri generi, downhiller che in realtà non vogliono correre ma solo farsi qualche giretto in bike park, pedalatori che amano divertirsi in discesa, un mercato ampio ma che nel tempo si era frammentato.
Finita la bolla, e saturato il mercato con le bici da enduro, stanno già passando ad altro, probabilmente tra qualche anno vedremo nascere qualche circuito destinato alle fat e plus, o alle elettriche, e il tutto si ripeterà. E' la semplice legge della domanda e dell'offerta, se vuoi avere offerte, devi saper creare la domanda.
La MTB agonistica, però, si divide in due segmenti, la fatica e lo spettacolo, l'XC è fatica, la DH spettacolo, e l'unica cosa davvero buona che ha portato l'Enduro è stato un rinnovo completo delle gare XC, rendendole via via più tecniche e lasciando più spazio allo spettacolo.
Poi parliamoci chiaro, l'enduro è bello da praticare, non da vedere, per vedere una gara di enduro dovresti avere l'elicottero, visto che non c'è un circuito e la distanza tra i punti spettacolari delle PS è enorme, non ha un'identità, perchè l'enduro è un segmento talmente ampio che ognuno lo vede come gli pare, ed è organizzativamente una rogna.
Se c'è un'infortunio, poi, i tempi di soccorso sono inaccettabili, basti pensare all'incidente di Sandrone o alla più recente morte del biker in colorado, l'EWS infine ha alzato il livello delle gare, raccattando downhiller in pensione con tanto stile, ma non ha curato il comparto giovani che è scarsissimo, e ha lasciato indietro quelli che il mercato lo fanno, ovvero gli amatori, e quindi non ha nessun futuro agonistico. Sgonfiata la bolla, tornerà ad essere quello che era prima: andare in bici e divertirsi.
A livello italia, il discorso è diverso, l'ambiente gare è in realtà un ambiente conviviale, fino a quando l'enduro era un'occasione di evasione, un modo per andare in bici con gli amici con uno scopo diverso dal semplice giro, ha avuto grande successo, quando si è iniziato a curare i primi 20 e far le gare per loro, sbattendosene dei 300 amatori che volevano solo divertirsi, e quando un'organizzazione perfetta a livello mediatico ha lasciato il posto al carrozzone FCI, è naturale che morisse tutto, d'altronde la DH in mano all'FCI ha visto i periodi più bui, ora grazia a Gravitalia è in grado di attrarre tanti appassionati ma soprattutto tanti giovani.
L'XC l'ha sempre fatta da padrona, e come detto l'enduro gli ha dato i giusti stimoli per evolversi, portandolo a vivere una seconda giovinezza.